LGI - Russia

Tutte le discussioni sulla Russia, politica interna ed estera russa.

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Le fonti

La parte piu` difficile nell'interpretare le informazioni che vengono dai corrispondenti di guerra, dagli analisti politici e militari, dagli esperti e` fare "la tara".

Cioe`, quanto nelle loro dichiarazioni:
- c'e` il desiderio di essere sempre "sull'onda" (ed in onda) da cui la necessita` di dire ogni volta qualcosa di nuovo, di esclatante, di emotivamente coinvolgente, di esclusivo per mantenere alta l'attenzione su di se` (e non perdere ascolti e compensi)
- c'e` di direttive ricevute (formalmente o informalmente) dagli organi preposti (Ministero della Difesa, degli Interni, dell'Informazione...) riguardo la necessita` di enfatizzare, rassicurare, incuriosire, indirizzare il loro pubblico in cambio di "informazioni di prima mano" e di poter lavorare "indisturbati"
- c'e` di risultato di serie analisi derivate da reali competenze ed esperienze sull'argomento che stanno trattando
- c'e` di affidabile nelle loro dirette fonti di informazione

Spesso, col tempo, si riesce a capire chi e` competente e chi no, quando lo e` ed in che cosa lo e` veramente.
Dal clima generale individuare dove sono gli "accenti", le enfasi che spesso sono comuni a quei commentatori in quello specifico periodo e che danno a quel determinato argomento una importanza maggiore del reale.
Dall'uso di quanti "probabilmente, quasi certamente, si pensa che, non c'e` da escludere che, ..." quanto loro veramente ritengono altamente probabile quel fatto, comportamento (sicurezze sul futuro nessuno le ha) e quanto fa parte di una retorica della narrazione che va sostenuta e per non perdere il filo e per non perdere il contatto colo loro pubblico.

Detto cio`, non va dimenticato che chi veramente sa, sa anche che informazione e disinformazione sono armi, il segreto e la sorpresa lo sono pure, e meno persone sanno come stanno veramente le cose meglio e`.
Inoltre ogni decisione presa tiene in considerazione gli obiettivi generali strategici, ma anche la necessita` di diversioni tattiche, di cambiamenti dell'ultima ora sulla base di nuove informazioni, di scelte collegiali non sempre prese all'unanimita`.

Da tutto cio` "l'ondeggiare" delle mie esternazioni e la necessita` di mantenere un alto grado di prudenza (cosa che non sempre mi riesce).
 
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In attesa di tempi migliori

C'e` chi pensa che Biden autorizzando l'uso dei missili USA sul territorio russo abbia tolto a Trump uno strumento di pressione per i futuri negoziati, e chi pensa invece che Biden e Trump (in realta` chi sta dietro di loro) siano d'accordo, e di fatto con quella mossa abbiano messo in difficolta` Putin prima dei negoziati prendendo quindi l'iniziativa.

Ma tutti gli analisti piu` seri escludono la possibilita di una Terza Guerra Mondiale: moriremmo tutti.

Quindi si tratta di ottenere, attraverso prove di forza e/o negoziati il controllo su "parti del Mondo", cioe` risorse economiche, massa demografica, posizioni "geostrategiche", alleanze militari, divisioni (per "imperare"), associazioni (per difendersi).

A differenza degli USA, la Russia non ha l'ambizione di essere "il Governatore del Mondo" (come magari poteva essere, ideologicamente parlando, per l'URSS).
La Russia "esige" il rispetto del suo spazio di influenza per poter essere "Potenza Regionale" fra "Potenze Regionali".
Per gli USA (per ragioni ideologiche e per il tipo di economia che li sorregge) essere "il Governatore del Mondo" e` una necessita`, pena la "retrocessione".

Mentre gli USA possono permettersi di perdere il controllo (per loro "temporaneamente" in attesa di tempi migliori) di alcuni territori, la Russia non puo` permettersi di perdere piu` niente, perche` ha gia` perso tutto quello che prima aveva (con la dissoluzione dell'URSS), ed ulteriori perdite significherebbero la sua dissoluzione.
Per evitare cio` e` disposta a tutto.

Dovranno cedere gli USA (in attesa di tempi migliori) pur sapendo che il tempo rende sempre piu` forti i suoi contendenti.
 
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"Win-win"

Nella guerra psicologica, mediatica, cognitiva (livelli che si intrecciano continuamente con quella militare ed economica) definire il nemico come demoralizzato, in rotta, abbandonato, disperato, agli sgoccioli serve a preparare il terreno al "colpo di scena" che spiazzera` l'opinione pubblica del nemico.

L'ultimo esempio e` stata l'operazione ucraina nella Regione di Kursk del 6 agosto di quest'anno.
Le reazioni in Russia furono:
- ma come e` stato possibile?
- ma dove erano i nostri soldati?
- Ministro della Difesa incompetente...
- rischiamo di perdere...
- l'avevo previsto...
- e cosi` via...
Operazione ben riuscita sotto il profilo mediatico.
Sotto quello militare una catastrofe per l'esercito ucraino nel Donbass e in Novorossija costata a Kursk (ad ora) almeno 30.000 soldati a Kiev piu` un'enorme quantita` di mezzi corazzati pesanti e leggeri.

Ora e` in corso un'altra "offensiva mediatica/cognitivo-psicologica.
La sta portando avanti "l'Occidente" con le sue "corazzate mediatiche":
- la Russia minaccia un conflitto nucleare
- Parigi, Londra, Berlino e Roma possono essere colpiti in 10, 13, 15 minuti dagli "Oreshnik" di Putin
- Dare armi atomiche a Kiev per negoziare da posizioni di forza
- Kiev autorizzata a bombardare Mosca...
- e cosi` via...

E` evidente a chiunque usi il buon senso che queste notizie, scoop, indiscrezioni, analisi creano quella tensione, quel panico nell'opinione pubblica occidentale necessario per alimentare l'aspettative di uno scenario pero` gia` programmato: l'arrivo dell'Angelo Biondo dagli USA che salvera` il Mondo dalla catastrofe nucleare fermando Putin a pochi istanti dall'olocausto nucleare.

Poco importa cosa concedera` e quali saranno i compromessi.
Lui salvera` il Mondo come fece J.F.Kennedy.
E questo rimarra` nella memoria della gente.
E forse Putin lo aiutera` pure in questa "messinscena".

Salvare la faccia e trovare un capro espiatorio torna sempre utile quando la sconfitta dell'avversario non e` possibile senza che avvenga anche la propria distruzione, meglio allora un compromesso "win-win".
Meglio per tutti.
 
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Truppe europee in Ucraina

Periodicamente ritorna l'argomento dell'invio in Ucraina di truppe (non volontari/mercenari) da parte di alcuni Paesi europei (francesi, britannici...).

Al di la` del fatto che qualora truppe regolari (per esempio francesi o britanniche) entrassero in Ucraina a combattere contro la Russia, questo equivarrebbe ad una dichiarazione di guerra.
Ma ammesso che si trovasse un escamotage perche` questa "dichiarazione" non avvenisse questo fatto (l'invio di truppe) sarebbe un grosso regalo per la Russia.

Queste truppe diventerebbero allora l'obiettivo primario per l'esercito russo sulle quali concentrare le sue forze e i suoi sforzi col fine di inviare in quei Paesi quante piu` "bare" possibili, avvolte nelle bandiere nazionali, e promuovervi quindi malcontento, proteste, rivolte popolari.

Non credo che questo invio avverra`.
 
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Educazione siberiana

Sara` un caso, ma di tre amici ucraini tutti di Donetsk, due sono andati/fuggiti all'estero, ma si dichiarano "patrioti ucraini", l'altro. che abitava all'estero, e` rientrato in Ucraina e combatte da volontario (ora nell'esercito) per la Repubblica di Donetsk.

Chi combatte dalla parte della Russia e` il padre, gli altri due sono i figli cresciuti a fast food, play station, netfix, vestiti alla moda credendo (il padre) che cosi` sarebbero stati felici...
 
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Nuova linea difensiva

In previsione del possibile negoziato promosso da Trump, l'Ucraina (servendosi delle riserve non utilizzate e delle nuove reclute, almeno 150.000 uomini) sulla base dei dati della ricognizione russa, sta costruendo una linea di difesa ben fortificata a 30-50 km dal fronte odierno dove la Russia sta avanzando abbastanza agevolmente.

Questa linea di fatto va a posizionarsi sui confini amministrativi delle Repubbliche di Donetsk e Lugansk ed le Regioni di Kherson e di Zaporozhje.
Oltre a missili, aerei, mezzi leggeri e pesanti USA e NATO stanno fornendo un milione di mine antiuomo per fortificare le linee di difesa.

Vari scenari sono possibili, e le provocazioni odierne (missili sul territorio russo "storico") sono parte della costruzione di questi possibili scenari fra i quali c'e` anche l'invio di "truppe di pace per stabilizzare la situazione".

Gli USA vogliono una buona parte dell'Ucraina sotto il loro controllo e, possibilmente nella NATO "cedendo" i Territori che la Russia ha incorporato nella Federazione.

Sul campo si decidera` cosa veramente sara` possibile fare.
 
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Gli "Imperi"

La lenta, ma inarrestabile presa di coscienza che il "modello occidentale" non si addice alla Russia (anche perche` invece si addice e conviene molto agli USA) ed anzi le e` deleterio sta portando alla logica conclusione che il ritorno al "modello imperiale russo" sia l'unica sua chance di sopravvivenza: l'alternativa e` la dissoluzione.

Il che non significa l'inclusione, l'inglobamento, la conquista e la sottomissione dei territori che la Russia circondano ed erano o ex-sovieici o ex-imperiali.
Significa che quei territori (volenti o nolenti) non possono essere nemici della Russia.
Non necessariamente amici, alleati, ma sicuramente non nemici.

La ragione e` molto semplice: se fossero nemici sarebbero i naturali alleati dei nemci storici della Russia (gli "Imperi" con cui si e` sempe scontrata), gli USA in primis e per estensione il Mondo Anglosassone, ed un prolungamento dei loro confini "aggressivi" in prossimita` del confine stesso della Russia.
In tal caso la prospettiva della loro "integrazione" all'Impero diventerebbe piu`che probabile.

In un Mondo Multipolare l'appartenenza ad "imperi" formali od informali sara` (anche per una questione di "massa") regola e diventera` la possibilita` per i Paesi piu` piccoli di prendere da un lato atto dei rapporti di forza, delle interdipendenze e, dall'altro, scegliere l'appartenenza in funzione della propria "migliore possibile" sicurezza ed indipendenza dove la vicinanza geografica diventa uno degli elementi prioritari.
 
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Le provocazioni continueranno

Le "provocazoni" contro la Russia, che non si arresteranno, non possono e non devono influenzare le sue azioni militari sul terreno. Quelle hanno scopi ed obiettivi ben precisi e determinati che devono essere conseguiti.
Primo fra tutti lo "sgombero" dei nuovi territori della Frederazione.

Agiscono invece sulle relazioni internazionali della Russia rinsaldando rapporti, incrinandoli, rompendoli, sviluppandoli e le reazioni della Russia saranno in funzione di questi rapporti e di come essa intende svilupparli (nel bene e nel male) nel futuro.

Riguardo il conflitto in Ucraina le reazioni saranno di tipo "dimostrativo" usando quel territorio come poligono di tiro per inviare messaggi "all'Occidente".

Questo almeno fino al 20 gennaio 2025.

In ogni caso quella data e` importante specialmente per gli USA (la nuova presidenza) perche` rappresenta una occasione per modificare le proprie posizioni potendo scaricare su altri le responsabilita` delle "precedenti decisioni" (a beneficio della propria opinione pubblica), molto meno per la Russia che continua a sviluppare il suo potenziale industriale e militare consapevole che nulla di buono puo` uscire da un mentitore seriale se non temporanei compromessi.
 
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Umorismo anglosassone

La "Pace giusta" per l'Ucraina che tanto reclama "l'Occidente" che vorrebbe preservare, per quanto possibile, la sua integrita` territoriale e` una richiesta che ha saldi fondamenti "giuridici".

I "Fondamenti Giuridici":
Tre giganti statunitensi, Cargill, Dupont e Monsanto, hanno acquistato il 40% delle terre coltivabili in Ucraina per un prezzo quasi nullo.
Un altro 28% di tali terreni è di proprietà di oligarchi e aziende agricole ucraine, che in realtà sono di proprietà dell'americana NCH Capital, della francese AgroGeneration, delle tedesche ADM Germany, KWS, Bayer e BASF, delle saudite PIF e SALIC.

La Russia, con la sua "aggressione" sta minacciando il "territorio" (leggi: la proprieta` dei terreni) dell'Ucraina.

Potete immaginarvi quali possibilta` ha l'Ucraina del "dopoguerra" di pagare i debiti contratti dal suo Governo usando le risorse che rimarranno nella sua disponibilita` pagati i legittimi proprietari.

La tragedia ucraina durera` a lungo, almeno per la popolaziioni che rimarranno "dall'altra parte".

Il colpo di stato "Maidan" lo chiamarono "la Rivoluzione della Dignita`".
Umorismo anglosassone ;-)
 
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"Occhio al portafoglio!"

Entrare in modalita` "stato di guerra" come la maggior parte dei Paesi della NATO stanno facendo sensibilizzando i propri cittadini alla guerra, mobilizzando risorse economiche e umane a tale scopo, allertando le forze armate, potenziando l'industria bellica, acquistando nuovi armamenti e sistemi d'arma, e cosi` via ha varie finalita` fra cui:

1) Se non si e` coinvolti direttamente in un conflitto attuale, si teme, sulla base di informazioni verificate/affidabili, che questo possa accadere (una aggressione) a breve e ci si prepara

2) Se si e` coinvolti "indirettamente" in un conflitto militare dove si fornisce assistenza ad uno dei belligeranti ci si prepara a "forniture" per tempi prolungati e ad un eventuale coinvolgimento diretto nel conflitto

3) Ci si prepara ad essere parte attiva in un conflitto di cui si sara` "l'iniziatore" (con o senza l'alibi della provocazione)

4) In virtu` dell'escalation che si sta provocando dove la popolazione potrebbe iniziare proteste massicce capaci di modificare gli indirizzi (concordati con gli alleati) del Governo ci si prepara a reprimerle istituendo la legge marziale (piu` o meno ufficialmente)

Il punto 1) e` molto improbabile
Il punto 2) e` attuale
il punto 3) e` ora da suicidi
Il punto 4) e` quello piu` probabile visto che gran parte delle limitazioni alla liberta` messe in atto negli ultimi anni puntano ad un controllo strettissimo della popolazione, ad una sua digitalizzazione per profilarla "in tempo reale", ad un suo controllo degli spostamenti fisici e economico-finanziari, ad un costante monitoraggio delle posizioni politiche degli individui e delle loro "costellazioni" (rete di "amici", sostenitori, simpatizzanti...)

A questo scopo lo spauracchio dei "nemici esterni" e` fondamentale affinche` si guardi da un'altra parte (mentre ti rubano il portafoglio"

Il futuro dell'Europa rispecchiera` quello della Germania negli anni precedenti l'inizio della Seconda Guerra Mondiale con i sui "ariani" e i suoi "untermenshen", ma in modo molto piu` "tecnologico" ed efficace.
 
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"Oreshnik"

Il fatto che il missile utilizzato dalla Russia per colpire dimostrativamente Dniepropetrovsk in risposta agli attacchi missilistici NATO sulla regione di Kursk e Brjansk venga definito dalla stampa (specie USA) come "prototipo", e quindi "ce ne sono pochi" e` la classica "foglia di fico" pure di ridotte dimensioni.

Se in situazioni normali (cioe` utilizzando missili sul tipo di quelli usati dalla NATO, oppure i Tomahawks USA si sa che se incontrano un buon sistema antimissile solo il 10% (e forse meno) puo` sperare di arrivare a destinazione, per cui ne devo lanciare almeno 10 perche` uno arrivi, con questo nuovo missile russo, non essendoci nessun sistema antimissile in grado di bloccarlo, ne basta uno per colpire il bersaglio che voglio.

In secondo luogo la potenza di questo missile (sopranominato "Oreshnik") e` enorme (pur essendo "convenzionale" e pur non usando esplosivi sulle testate), perche` la potenza deriva dalla sua massa moltiplicata per la sua velocita` al quadrato. E la velocita` del missile e` di oltre 10.000 km/h (2-3 km al secondo) per una massa fatta di un mix di metalli pesanti speciali.
Nel suo impatto oltre a deistruggere cio` che vi e` intorno, e` in grado di penetrare molto in profondita` perforando le strutture in cemento armato messe nel sottosuolo.

In terzo luogo un tipo di questo missile e` in grado di volare fino negli USA.

C'e` molto di cui pensare e discutere alla prossima riunione NATO.
In ogni caso, se le provocazioni continueranno le risposte russe saranno localizzate in Ucraina (per unire al fattore dimostrativo anche l'utilita` tattica), almeno fino al 20 gennaio.

Poi decidera Trump se e come continuare la partita.
 
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Iran

Vista l'aria che tira l'Iran (l'unico Paese del quartetto Russia, Cina, Iran e Corea del Nord) priva di armi nucleari ha deciso di riavviare e potenziare la produzione di uranio arricchito.

Purtroppo l'unica opzione in grado di garantire la propria sopravvivenza e di ristabilire un equilibrio strategico in Medio Oriente e` il possesso di un deterrente nucleare da opporre a quello israeliano (che continua ad adottare la strategia del "cane impazzito").

Ad Israele decidere come usare questa finestra temporale fino al 20 Gennaio 2025.
A Russia e Cina fare in modo che il loro prezioso alleato in Medio Oriente "resista".
 
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"Tempo di Mezzo"

Questo periodo "di mezzo" e` molto comodo per chi vuol provocare farlo "de-responsabilizzato".

- Zelenskij di fatto un Presidete "scaduto", illegittimo, senza futuro politico (restasse vivo e dovessero tenersi elezioni libere perderebbe) prende decisioni ed agisce lasciando la gestione delle conseguenze a chi verra` dopo di lui.
"Sparisce" lui, chi verra` dopo potra` addebitargli la responsabilita` di qualsiasi decisione nefasta presa, prendendosi il merito "della svolta".

- Biden presidente a termine (ancora un paio di mesi), senza futuro politico (anche solo per lo stato di salute), prende decisioni ed agisce lasciando al suo successore la gestione delle conseguenze di quelle decisioni.
Uscito di scena lui, chi lo sostituira (Trump) potra` addebitargli la responsabilita` di qualsiasi decisione nefasta presa, prendendosi il merito "della svolta".

Si gioca sulla "forma" per presentare come "pulito" chi prosegue il confronto, ma tutti sappiamo quale sia la sostanza di questo confronto che dura ormai da troppo tempo: il dominio esclusivo ed assoluto sulle risorse del Mondo.

Ma sempre piu` Paesi di questo Mondo non sono d'accordo e sempre di piu` si rendono conto che solo unendosi si posono salvare da questo destino.

Non si puo` rimanere "neutrali" in questa lotta.
 
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Testo in italiano della dichiarazione di Putin

Vorrei informare il personale delle Forze Armate della Federazione Russa, i cittadini del nostro Paese, i nostri amici in tutto il mondo, nonché coloro che continuano a nutrire illusioni sulla possibilità di infliggere una sconfitta strategica alla Russia, sugli eventi che si stanno verificando oggi nelle operazioni della zona militare speciale, in particolare dopo l'uso di armi a lungo raggio di fabbricazione occidentale sul nostro territorio.

Proseguendo l’escalation del conflitto provocato dall’Occidente in Ucraina, gli Stati Uniti e i loro alleati della NATO avevano precedentemente annunciato che avrebbero concesso il permesso di utilizzare i loro sistemi d’arma di precisione a lungo raggio sul territorio della Federazione Russa. Gli esperti sanno bene, e la parte russa lo ha più volte sottolineato, che è impossibile utilizzare tali armi senza la partecipazione diretta di specialisti militari dei paesi che le producono.
Il 19 novembre, sei missili tattici operativi ATACMS di fabbricazione statunitense e il 21 novembre, durante un attacco missilistico combinato dei sistemi Storm Shadow di fabbricazione britannica e HIMARS di fabbricazione statunitense, hanno colpito obiettivi militari sul territorio della Federazione Russa - nel Regioni di Bryansk e Kursk. Da quel momento in poi, come abbiamo più volte sottolineato in precedenza, il conflitto regionale in Ucraina provocato dall’Occidente ha acquisito elementi di carattere globale. I nostri sistemi di difesa aerea hanno respinto questi attacchi. Di conseguenza, gli obiettivi ovviamente fissati dal nemico non furono raggiunti.

È stato spento l'incendio causato dalla caduta di frammenti di missili ATACMS in un deposito di munizioni nella regione di Bryansk; non si sono registrate vittime né danni gravi; Nella regione di Kursk è stato effettuato un attacco a uno dei posti di comando del nostro gruppo Sever. A seguito dell'attacco e della battaglia antiaerea, purtroppo, si sono verificate vittime, morti e feriti tra il personale delle unità di sicurezza esterne della struttura e il personale di servizio. Il personale di comando e operativo del centro di controllo non è rimasto ferito e normalmente guida le azioni delle nostre truppe per distruggere ed espellere le unità nemiche dalla regione di Kursk.

Ancora una volta, voglio sottolineare in particolare che l'uso di tali armi da parte del nemico non è in grado di influenzare il corso delle ostilità nella zona di un'operazione militare speciale. Le nostre truppe stanno avanzando con successo lungo l'intera linea di contatto di combattimento. Tutti i compiti che ci siamo prefissati saranno risolti.

In risposta all'uso di armi a lungo raggio americane e britanniche, il 21 novembre di quest'anno, le forze armate russe hanno lanciato un attacco combinato contro uno degli oggetti del complesso militare-industriale dell'Ucraina. Uno dei più recenti sistemi missilistici russi a medio raggio è stato testato in condizioni di combattimento, in questo caso con un missile balistico dotato di equipaggiamento ipersonico non nucleare. I nostri scienziati missilistici lo hanno chiamato “Oreshnik”. I test hanno avuto successo, l'obiettivo del lancio è stato raggiunto. Sul territorio dell'Ucraina, nella città di Dnepropetrovsk, è stato colpito uno dei più grandi complessi industriali conosciuti fin dai tempi dell'Unione Sovietica, che ancora oggi produce tecnologia missilistica e altre armi.

Stiamo sviluppando missili a medio e corto raggio come risposta ai piani statunitensi di produrre e schierare missili a medio e corto raggio in Europa e nella regione Asia-Pacifico. Riteniamo che gli Stati Uniti abbiano commesso un errore distruggendo unilateralmente il Trattato sulle forze nucleari a raggio intermedio nel 2019 con un pretesto inverosimile. Oggi gli Stati Uniti non solo producono tali equipaggiamenti, ma, come vediamo, durante l’addestramento delle proprie truppe, hanno risolto il problema del trasferimento dei loro promettenti sistemi missilistici in diverse regioni del mondo, compresa l’Europa. Inoltre, durante gli esercizi conducono corsi di formazione sul loro utilizzo.

Permettetemi di ricordarvi che la Russia si è volontariamente e unilateralmente assunta l’obbligo di non schierare missili a medio e corto raggio finché armi americane di questo tipo non appariranno in qualsiasi regione del mondo.
Ripeto: stiamo testando il sistema missilistico Oreshnik in condizioni di combattimento in risposta alle azioni aggressive dei paesi NATO nei confronti della Russia. La questione dell’ulteriore dispiegamento di missili a medio e corto raggio sarà decisa da noi in base alle azioni degli Stati Uniti e dei loro satelliti. Determineremo gli obiettivi da distruggere durante ulteriori test dei nostri nuovi sistemi missilistici sulla base delle minacce alla sicurezza della Federazione Russa. Riteniamo di avere il diritto di usare le nostre armi contro obiettivi militari di quei paesi che consentono l'uso delle loro armi contro i nostri obiettivi e, in caso di escalation di azioni aggressive, risponderemo con la stessa decisione e allo stesso modo . Raccomando che le élite al potere di quei paesi che stanno escogitando piani per usare i loro contingenti militari contro la Russia ci pensino seriamente.

Naturalmente, quando si sceglieranno, se necessario, e come misura di risposta, obiettivi da distruggere con sistemi come Oreshnik sul territorio dell'Ucraina, offriremo in modo proattivo ai civili e chiederemo anche ai cittadini degli stati amici che si trovano lì di lasciare le zone pericolose. Lo faremo per ragioni umanitarie - apertamente, pubblicamente, senza timore di opposizione da parte del nemico, che riceve anche queste informazioni.

Perché senza paura? Perché attualmente non esistono mezzi per contrastare tali armi. I missili attaccano obiettivi a una velocità di Mach 10, ovvero 2,5-3 chilometri al secondo. I moderni sistemi di difesa aerea disponibili nel mondo e i sistemi di difesa missilistica creati dagli americani in Europa non intercettano tali missili;

Vorrei sottolineare ancora una volta che non è la Russia, ma gli Stati Uniti che hanno distrutto il sistema di sicurezza internazionale e, continuando a combattere e aggrappandosi alla propria egemonia, stanno spingendo il mondo intero verso un conflitto globale. Abbiamo sempre preferito e ora siamo pronti a risolvere tutte le questioni controverse con mezzi pacifici, ma siamo anche pronti a qualsiasi sviluppo degli eventi.

Se qualcuno ne dubita ancora, allora è vano: la risposta sarà sempre lì.
 
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La provocazione e` passata ad un livello piu` alto.

Quindi, nei fatti, il passo e` stato fatto: sono stati usati missili USA, Gran Bretagna e Francia (il 19 ed il 21 Novembre) contro il Territorio della Federazione russa nelle Regioni di Kursk e di Brjansk.

Il Presidente Putin ha fatto una dichiarazione pubblica ufficiale alla televisione riguardo questo fatto informando sulla prima risposta dimostrativa della Russia a questi lanci che sono stati considerati come un coinvolgimento degli USA e dei suoi satelliti (cosi` li ha definiti) nel conflitto contro la Russia.

La risposta russa e` nella logica della "escalation misurata" perche` piu` tardi si arriva al conflitto nucleare con armi strategiche piu` possibilita` ci sono di arrivare ad un qualche compromesso.

Dimostrativamente sono stati usati su Dnepropetrovsk (distruggendo un importante complesso militare) i nuovi missili "Orjeshnik" ipersonici (10 mach) per i quali al momento nessun sistema antimissile e` in grado di intercettare e neutralizzare, che possono portare sia testate convenzionali che nucleari.

Ha anticipato che se le provocazioni continueranno verranno usati ancora su citta` ucraine, avvisando prima la popolazione dei quelle citta` di mettersi in salvo.

Obiettivi sui Paesi NATO sono ora considerati obiettivi legittimi dalla Russia.

Difficile pensare che Trump non fosse informato su queste decisioni "ufficialmente" di Biden.
 
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Provocazioni

1) Ammettiamo (per ipotesi) che la Russia sia intenzionata a verificare le reali intenzioni di Trump che si sveleranno (per una serie di ovvie ragioni) solo dopo il 20 Gennaio 2015.
2) Ammettiamo (sempre per ipotesi) che queste intenzioni siano valutate dalla Russia come molto probabilmente propedeutiche all'inizio di un reale negoziato.

Spegatemi: quale idiota Capo di Stato russo per dimostrare i suoi muscoli aggancia le provocazioni degli avversari di Trump, che con questo intendono sabotare quei negoziati?

La Russia ha sopportato ben altri tragici eventi non mollando di un centimetro le proprie posizioni, ma stavolta si sbragherebbe lanciando chissa` quali e quanti missili (nucleari?) sull'Europa per dimostrare cosa?

Fantascienza, fantapolitica.

Chi ha esperienza di rapporti interstatali fra grandi potenze sa che anche nelle peggiori situazioni, nei peggiori momenti rimangono aperti canali di comunicazione: quelli dei servizi segreti dei due Paesi.

Una cosa e` certa: la suspence, la drammatizzazione, il catastrofismo, il possibile (che non e` il probabile) venduto come certo, le fonti "anonime, ma qualificate", le soffiate... servono a mantenere alta la tensione e alto l'audience di quei media.

Le provocazioni falliscono quando non riescono a "provocare".
 
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Parallelismi

Se sono soddisfatto, orgoglioso di quel che sono, di quel che faccio, delle mie capacita` e potenzialita` non significa che considero "a priori" gli altri come "esseri inferiori".
Questo perche` non ne sento la necessita`, il bisogno perche` il mio valore non dipende dal disvalore degli altri, ma da quel che sono.

E proprio perche` godo di autostima (che non significa arroganza, superbia, spacconeria) trovo piacevole confrontarmi con gli altri perche` se sono in quel momento, in quel contesto piu` svantaggiati di me posso essere loro utile, se sono migliori di me in quel momento, in quel contesto, posso da loro apprendere e quindi crescere.

Nel tempo si sono formate e consolidate in me le cose in cui credo, i miei "valori", i principi che mi guidano nelle scelte, la cultura che mi fa crescere, che mi "coltiva", e che fara` crescere la mia progenie.

E come per me questo e` stato un processo personale, che si e` sviluppato nel tempo, posso concepire che per altre persone il processo sia stato altrettanto "personale", che esistano differenze, differenti sensibilita`, differenti scale di valori perche` ognuno e` nato e cresciuto in momenti ed in contesti differenti.

E non temo di confrontarmi con loro perche` sono forte nelle mie convinzioni, aperto all'ascolto e alla possibilita` di crescere, permeabile nell'accogliere perche` capace di "filtrare" cio' che e' vantaggioso, piu` giusto, effettivo, efficace per me e cio` che invece non lo e`.

Se tutto cio` vale per un individuo, e lo rende "di valore", vale anche per una Nazione.

E come puo` succedere che un Paese sia l'espressione di quella Nazione, puo` succedere anche che la Nazione sia piu` vasta di quel Paese o, viceversa, che in quel Paese convivano diverse Nazioni.

E l'orgoglio Nazionale (come quello dell'individuo) quando e` sano non teme confronti da un lato, e non si fonda sulla considerazione che "gli altri" siano inferiori, siano feccia, siano sub-umani.

E se la Nazione con la quale ci si identifica e si sente di appartenere e` piu` vasta del Paese in cui si vive, questa Nazione cerchera` (per il bene dei suoi figli sparsi) di creare le condizioni affinche` tutti possano sentirsi a proprio agio in queli Paesi.
E se sara` necessario combattera` per questo.

E se invece in quel Paese convivono diverse Nazioni, al Nazionalismo che potenzialmente potrebbe dividere andra` accompagnato il Patriottismo che unisce e rende i vari Popoli solidali nella difesa del Territorio comune, dei comuni interessi, della comune sopravvivenza contro chi quel Paese minaccia per dividere, indebolire, sottomettere.

Questi sono i fondamenti del Multipolarismo.
 
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La Rus' di Kiev

Il fatto storico che la prima "Rus'" fu la "Rus' di Kiev" (seguita poi dalle altre: Novgorod, Mosca...) invece di far comprendere che Kiev e` "Rus'" cioe` Russia, spinge "eminenti" storici da scrivania ucraini (e non) a dire che "Kiev = Ucraina", e che quindi la Russia e` nata dall'Ucraina.

Quando poi qualcuno (nello specifico un ucraino vero patriota, colto, appassionato di storia, ricercatore) cerca di spiegare che non ci puo` essere Ucraina (cioe` "u = presso, kraj = bordo -> u + kraj = ukrajna) senza un Paese di cui appunto sia "il bordo" (cioe` "le Russie") cosa fanno questi?
Gli sparano e l'ammazzano, seguendo il principio 'Нет человека, нет проблем' -> elimini l'uomo, elimini il problema.

Tipico lavoro anglosassone.
Ci vorranno un paio di generazioni per rimediare al disastro.
 
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Reagan e Gorbačjov

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13 novembre 1985 primo incontro a Ginevra fra Gorbachjov e Reagan.

Ricorda Reagan: "Quando sono andato all'incontro con il Segretario Generale Sovietico mi aspettavo di vederlo vestito con un "palto` bolscevico" e berretto, ma mi presentarono un signore vestito con un completo alla moda francese e con un orologio "Radio Manhattam".
Guardandolo ho pensato: 'Si, questo ci vendera` tutto'"
E cosi` fu.

Lezione: Ogni qualvolta la Russia ha cercato di compiacere "l'Occidente" copiandolo o scimiottandolo dimenticando la sua vera natura, la Russia ha perso.

Lo stesso e` successo all'Europa, perche` Europa e` (era) un Continente a se` con una sua propria millenaria cultura, l'America e` cio` che sta al suo "occidente", dalla quale e` stata culturalmente (oltre che economicamente e militarmente) conquistata, da cui il termine "Occidente collettivo" che in Russia si usa per denominare questo "agglomerato".
 
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Immigrazione in Russia

Dopo l'attentato al Centro Commerciale di Mosca compiuto materialmente da cittadini dei Paesi ex-sovietici l'atteggiamento della maggioranza dei russi (ed ora anche delle autorita`) verso i migranti sta cambiando velocemente e radicalmente.

Un esempio di questo umore diffuso:

"La Duma ha adottato un appello al Governo russo affinché attui misure relative all'immigrazione clandestina.
Ci sono molte questioni urgenti che devono essere discusse e, soprattutto, le misure devono essere prese rapidamente.

Perché i figli degli immigrati che non conoscono una parola di russo studiano nelle scuole comunali? Perché i nostri figli sono costretti ad adattarsi agli interessi di coloro che vivono in Russia con diritti pro tempore? Non parlo del fatto che in alcune classi i piccoli migranti sono già la maggioranza assoluta.

Perché attiriamo maestre d'asilo, medici e insegnanti dall'estero? Cosa ci insegnano le persone cresciute in un ambiente culturale straniero? Nella maggior parte dei Policlinici di Mosca, il numero di medici che parlano a malapena il russo supera già quello dei russofoni. Qualcuno ha controllato i loro diplomi? Dove guarda il Ministero del Lavoro? E non sarebbe meglio investire nei propri insegnanti e nei propri medici?

Non capisco perché alcuni funzionari e deputati abbiano ancora dubbi sulla raccolta di materiale genetico dagli “insostituibili specialisti” che sono venuti da noi. Sono al cento per cento rispettosi della legge?

È giunto il momento di mettere ordine. Spero che il Governo ascolti le nostre argomentazioni. E alcuni ministeri, invece di contemplare passivamente, assumeranno una posizione attiva, basata sulla preoccupazione per i cittadini della Russia. Che alla felicità dei cittadini di altri Paesi pensino i governanti di quei Paesi."
 
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