LGI - Russia

Tutte le discussioni sulla Russia, politica interna ed estera russa.

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  • Il nuovo film di Nanni Moretti
    APPUNTAMENTO AL CINEMA. “Ecce Dongo”. Il prequel di "Ecce Bombo". TRAMA: Roma, primavera 1944. Il nonno di Michele Apicella, il comunista Michele Apicella senior, è afflitto dal suo fascistissimo...
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  • Per essere veramente liberi
    Sono dell'idea che la liberaldemocrazia integrale sia incompatibile con la piena sovranità. Tanto l'affermazione totale quanto la negazione totale dei principi liberaldemocratici infiacchisce le...
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  • Responsabilità individuale e colpe collettive
    Se io non riesco a realizzarmi professionalmente perché ho scelto l'ozio al posto della dura fatica che comportano lo studio e il lavoro, il torto ricade unicamente su di me. Ma se milioni si...
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    Matteo Renzi riaccompagna a casa Elly Schlein. Passeggiando per strada, i due ne approfittano per esaminare criticamente l'esito delle elezioni statunitensi e le ripercussioni che potrebbe avere...
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Karlson - Lavrov

Aspetto con interesse l'intervista di Karlson a Lavrov per la semplice ragione che questa intervista (come fu la precedente a Putin) ha lo scopo di preparare il pubblico statunitense ai possibili sviluppi dei rapporti con la Russia da parte di Trump (di cui Karlson e` stato il megafono assieme a Musk).

Di fatto le due interviste (Putin e Lavrov) ridisegnano le figure che saranno la controparte nei futuri negoziati rendendole piu` "accettabili" (dopo 4 anni di demonizzazione totale fatta dall'amministrazione Biden) al pubblico statunitense.

Vediamo cosa ne esce, quali domande verranno poste, quali risposte verrano "offerte" al pubblico, tenendo conto che (per quanto dice Trump) il principale nemico degli USA e` la Cina.
 
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Disertori e patrioti

Che i soldati ucraini che disertano, i cittadini ucraini che si sottraggono agli obblighi di leva nascondendosi o emigrando, siano tecnicamente dei disertori e` vero.
Questo dice il codice militare di qualsiasi Paese.

Ci sono pero`, secondo me, dei distinguo che derivano dalla non "omogeneita` etnica" della popolazione ucraina e dal fatto che la guerra civile (poi allargatasi) in corso fu provocata da una specifica "etnia" (fisica o culturale poco conta) contro l'altra.

I soldati e cittadini ucraini di etnia russa e/o russofoni che non avevano e non hanno alcuna intenzione di combattere contro i russi per ucciderli perche` li considerano fratelli/cugini hanno tutto il diritto di farlo e ovviamente saranno considerati disertori dalle autorita` ucraine, e patrioti da quelle russe.

Chi conosce veramente l'Ucraina sa quali siano i legami parentali strettissimi fra ucraini sud orientali e i russi (mogli, mariti, padri, nonni, figli, nipoti...)

Diverso per i soldati e cittadini russofobi, nazionalisti, ma un pelino vigliacchi, che a parole esultavano "chi non salta e` un moskal, impiccate il moskal" e quando si trattava di uccidere i propri concittadini "russi" (definendoli "terroristi") erano totalmente d'accordo, ma che nel momento della verita` si sono "defilati".

Questi sono quelli che al fronte devono andare e possibilmente lasciarci le penne.

Per quelli che coerentemente al loro credo combattono provo rispetto, anche se combattono dall'altra parte.

Per quelli che commettono crimini di guerra no, di qualsiasi parte essi siano.
 
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L'importante e` capire...

Se sei contro "il sistema" ed il sistema esercita il suo potere nella finanza, nell'informazione, nella magistratura (e cosi` via) e` molto probabile che:

- se fortunosamente vieni eletto, ce l'avrai contro e cerchera` di ostacolare ogni tua decisione che vada contro i suoi interessi

- se hai "l'ardire" di ripresentarti alle elezioni con le stesse intenzioni, usera` tutte le sue armi (compreso l'imbroglio) per impedirti di essere eletto

- se ti ripresenti ancora alle elezioni, riesci fortunosamente a rimanere vivo e tutto poi fila liscio significa "che hai capito come funziona"
 
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La testa fra le nuvole

La metafora "avere la testa fra le nuvole" sta diventando sempre di piu` una realta`.
E questo non perche` continuiamo a crescere in altezza ;-)

Le "nuvole" (cloud) le usiamo per archiviare le nostre informazioni (che di fatto sono computer di "altri" che a quelle informazioni possono avere accesso "a prescindere"; ma le "nuvole" sono anche le "realta` virtuali" che ci avvolgono.

Senza dover entrare troppo in profondia` nell'analizzare quale sia il nostro reale contatto con la realta`, mi limito a far notare che il nostro reale "contatto" e` con cio` che i nostri recettori trasmettono al cervello non con la realta` in quanto tale, e trasmettono solo le "informazioni" provenienti dalla realta` che riescono a stimolare quei recettori.
Il resto non esiste per noi.

Trasportate tutto cio` nel mondo dell'informazione, dove i contenuti trasmessi non sono la realta`, ma la sua descrizione/interpretazione (quando va bene) o le opinioni del "trasmettitore" su quello che lui interpreta come realta`, allora possiamo comprendere (o almeno sospettare) che noi viviamo in una "nuvola informativa", che assomiglia alla realta`, e che troppo spesso e` costruita, gestita, manipolata, indirizzata da altri.

Cioe` viviamo con "la testa fra le nuvole" che siamo convinti siano la realta`.

Questo vale per tutti, ma c'e` chi si sforza di prendere qualche contromisura (per esempio controllando, verificando, incrociando, approfondendo, ampliando le fonti, ragionando, confrontandosi con gli altri, dubitando...), altri che per carenza di risorse mentali o per pigrizia credono a cio` che "vedono" anche se sanno (perche` glielo dicono) che stanno assistendo allo spettacolo di un illusionista.
Ma dato che non riescono a vedere/capire "il trucco", credono al miracolo, al prodigio.
 
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La questione linguistica in Ucraina

Prima che l'ucraino diventasse obbligatorio e unica lingua ammessa ufficialmente e parlare russo fosse un reato la situazione linguistica certificata dall'Universita` Linguistica di Kiev nel 2009 era quella raffigurata nella cartina.

Le lingue parlate erano:
- Ucraino nella parte occidentale dell'Ucraina
- Russo nella parte sud-orientale dell'Ucraina
- Surzhik nella parte centrale dell'Ucraina

Cos'e` il "Surzhik"? E` un "miscuglio" di russo ed ucraino parlato principalmente dalle popolazioni rurali. Il lessico e` principalmente russo, mentre sintassi, morfologia e fonetica sono spesso ucraine.

Se si voleva, (come in realta` proprio questo volevano i "curatori" dell'Ucraina) scatenare un conflitto all'interno del Paese che sfociasse poi in una guerra civile, imporre una lingua (di fatto minoritaria) a chi non la parlava e` stata la strada giusta.

Nel tempo si sono aggiunte poi le discriminazioni religiose, la cancellazione delle culture da cancellare, l'abbattimento dei monumenti, il rifacimento della Storia.
Tutto questo con e contro un vicino molto "ingombrante".

Si poteva altrimenti? Si.
Il Popolo svizzero non parla "lo svizzero", ma il tedesco, il francese, il ladino, l'italiano.
Il Popolo Belga non parla 'il belga", ma il francese ed il fiammingo (ed il tedesco)...

lingue in ucraina.jpg
 
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Dissonanze Cognitive

Cosa ci dicono i "democratici" europei: se un Paese ha deciso di entrare a far parte della Unione Europea (anticamera della NATO) e` un suo diritto farlo.

Poi nei fatti quando l'Ucraina decise di non entrare a far parte della UE, perché non lo riteneva conveniente e` partito il "Maidan" ed il successivo colpo di Stato.

Ora che la Georgia ha sospeso il negoziato per l'entrata nella UE (a causa delle ingerenze UE negli affari interni del Paese) si prepara un altro colpo di Stato.

Cosi` funziona:
- se su quello che decidi sono d'accordo sei libero di decidere "autonomamente e democraticamente"
- se su quello che decidi non sono d'accordo allora decido io cosa e` meglio per te usando i i miei "proxy".

Questa e` anche la ragione per cui, ingenuamente o stupidamente, coloro che condividono le idee, i progetti, le decisioni del proprio Governo dicono di vivere in un Paese libero e democratico.
Quando invece non condividono tutto cio`, dicono che vivono in un Paese illiberale ed antidemocratico.

Dissonanza cognitiva.
 
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Il Diritto, le Regole

Ogni tanto mi capita di ascoltare il punto di vista e le analisi di un decano della Università` di Mosca per il complesso delle "Scienze Politiche e di Governo", uomo pragmatico e con i piedi per terra, e da questi suoi interventi iniziano spesso le mie riflessioni.

Se nella vita di un individuo (che rispetto alla Storia rappresenta un attimo) il tradimento di un accordo sottoscritto da parte della controparte e` vissuto "male", come inaspettato, immorale, come tradimento appunto, nella vita di un Paese (che nella Storia occupa più` spazio) l'accordo con una controparte deve essere vissuto come un "contratto" risultato dei rapporti di forza che sussistono in quel momento.

Cioè`, se quei rapporti di forza dovessero nel tempo modificarsi a favore di una delle controparti, quell'accordo finirebbe di esistere e varrebbero i nuovi reali rapporti di forza dove chi e` in vantaggio agirebbe per conseguire per se` (e solo per se`) tutti i possibili benefici in barba agli accordi sottoscritti precedentemente.

"Si vis pacem para bellum" questo significa nei rapporti fra Stati: sii sempre pronto a difendere anche con le armi la tua sicurezza e sopravvivenza come Stato.

Quando a capo di uno Stato salgono degli "ingenui" (Gorbačjov e Eltsin furono due di quelli per la Russia), il "para bellum" viene accantonato come dimostrazione di "sinceri intenti di pace" con i risultati che abbiamo visto.

Anche Putin passo` il suo periodo di "ingenuità" specie nei primi 5-8 anni di governo del Paese. Poi fortunatamente comprese (il suo discorso di Monaco del 2008) e riprese il "para bellum" che e` ancora in corso.

L'amore ed il rispetto per il "Diritto" e` una buona cosa, ma il "Diritto" (le leggi) di che cosa sono il risultato se non della volontà delle classi dominanti in quel periodo di quel determinato Paese?

E lo stesso per quanto riguarda il "Diritto Internazionale".
Chi domina nell'arena mondiale, sulla base dei rapporti di forza esistenti in quel momento storico, detta le leggi.
La Bibbia stessa, considerata "Libro Sacro" immutabile dove sono enunciati principi fondamentali della "Civilta` Cristiana" fu riscritta dagli anglosassoni in versione "ridotta" per la "conversione" al cristianesimo degli schiavi.
Lascio a voi immaginare quali parti siano state soppresse e/o modificate.

Se l'azione dell'egemone del momento non "appare" formalmente, i suoi effetti si possono dedurre dalle azioni di chi sarebbe preposto alla difesa/applicazione di quel "Diritto", le "forze ONU".

Neanche sto ad elencare gli esempi di come questo "pseudo-deterrente" abbia agito sempre nella direzione voluta di chi in quel momento era il più` forte.
Tant'è vero che ora in luogo di un "Ordine fondato sul Diritto Internazionale" (in teoria riconosciuto tale da tutti gli Stati), l'Occidente parla di un "Ordine fondato sulle Regole" regole scritte dall'egemone "Occidentale", gli USA, dove diventano validi solo gli articoli del Diritto Internazionale che coincidono con le sue di regole.

Le conclusioni che bisogna trarre sono che il principale obiettivo di uno Stato non e` il rispetto delle regole, del diritto (che si sono dimostrati essere strumento di potere, di pressione, se non proprio di violenza dell'egemone del momento sugli altri), ma la strenua difesa della sopravvivenza della Stato, della sua esistenza in quanto tale.

Nello spazio post-sovietico la Russia deve smettere di essere "ombra", ma diventare soggetto attivo "influenzante" di quei governi, di quelle popolazioni.
E cosi` pure nei Paesi fondamentali per la sua sicurezza (fra cui la Siria).
Questo senza alcuna remora.

Il concetto di "egemonia culturale" gramsciano, che gli "Occidentali" si sono affrettati immediatamente di applicare per se` stessi, deve tornare obiettivo primario della Russia per almeno i prossimi 20 anni.
Peccato che non ci sarò` a vederne i risultati, ma i miei figli si`.
 
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Uno sguardo sul futuro, prossimo

Il ritmo raggiunto dal complesso militare russo nella produzione di armi, nel loro sviluppo ed ammodernamento e` tale che se dovesse fermarsi in qualche modo il conflitto in Ucraina quello russo diverrebbe in brevissimo tempo un esercito imbattibile per un lungo periodo di tempo, che unito alla potenza economica della Cina, diventerebbe per gli USA un "blocco" insormontabile.

Bisogna assolutamente quindi impegnarla direttamente in altri conflitti per rallentare questo processo.
a) Ucraina (attacchi al territorio russo) cercando di provocare risposte russe "utili" come alibi alla NATO per l'escalation
b) Moldovia con l'abbandono della neutralita`, "l'unione" con la Romania, l'entrata nella UE e poi nella NATO per aumentare la pressione
c) Pridnestrovie dove sono presenti pacekeeper russi (circa 1500) e il piu` grosso deposito di armi e munizioni in Europa (Cobasna -> 20.000 tonnellate di armi e munizioni) con possibile conflitto con Moldovia e "aiuto esterno" di Ucraina
d) Baltici con blocco via terra di Kaliningrad (Lituania) e il blocco dei porti russi sul Mar Baltico (Flotta del Mar Baltivo) da parte dei Baltici, della Finlndia e della Svezia
e) in Medio Oriente in Siria la riapertura del conflitto usando i soliti "moderati", Israele e Turchia, in Iran usando Israele con "coperture" USA
f) nel Caucaso in Georgia con un "Maidan gergiano" i corso per costringerla a schierarsi con UE (e poi NATO), in Armenia con Pashnian sempre piu` filo occidentale e vari "-stan" nell'orbita della Turchia da sottrarre all'influenza russa.
g) all'interno della Russia nelle Repubbliche Caucasiche dove molti abitanti di quelle regioni hanno costituito e stanno costituendo (con emigrazione interna) nella Russia vera e propria delle "diaspore" chiuse all'esterno, con regole di quasi "extraterritorialita`" rispetto alle leggi della Federazione, integraliste da un punto di vista religioso e "sfacciatamente" antirusse.

Per gli USA obiettivii strategici:
- Non privare gli USA (complesso militare industriale) dei profitti derivanti dalla produzione (pagano i cittadini USA) e dalla vendita (pagano proncipalmente "gli alleati") delle armi con relativo incremento del Prodotto Interno Lordo, di milioni di posti di lavoro e contratti di "assistenza" pluridecennali.
- Non consentire alla Russia un potenziamento "eccessivo" del proprio complesso militare industriale, ed il relativo rafforzamento e accumulo in uomini e mezzi del proprio esercito (ora a 2 milioni, ma c'e` nella possibilita` una nuova mobilitazione), o quanto meno rallentarne il processo per poter sperare di riequilibrare i potenziali militari nel medio periodo.
- Non consentire l'allargamento ed il rafforzamento delle organizzazioni "alternative" agli USA: BRICS+, Shangai, Trattato Sicurezza Collettiva, Mercato Euroasiatico... usando minacce dirette, ricatti, dazi, corruzioni, "rivoluzioni colorate".

Aver azzoppato l'Europa ha dato un vantaggio agli USA nel breve e medio periodo (5-10 anni), ma non e` detto che questo si protrarra` nel lungo periodo.
Prima o poi, con nuove generazioni di governanti e con mutati rapporti di forza a livello regionale l'Europa dovra` reagire se vuole sopravvivere come soggetto politico significativo e non semplicente come terra per scorribande.
.
Nel frattempo "il resto del Mondo", che osserva, analizza, riflette, giudica, prende decisioni, cresce, si sviluppa molto velocemente, si organizza e verso questa realta` (maggoranza nel Mondo come superficie, demografia ed economia) si indirizzano investimenti, vendite, acquisti di Russia, Cina, India...

Ad essere isolato e chiuso sara` il "Mondo Occidentale" almeno fino a che usera` strumenti predatori, intimidazioni, ricatti, aggressioni per sopravvivere.

Per il momento bisogna solo combattere e obbligatoriamente vincere.
 
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Turchia, Iran, Russia

Aleppo si trova in prossimita` della frontiera con la Turchia, che ha sempre considerato Aleppo come una citta` turca ("Ottomana").

La Siria, dopo essere stata salvata in estremis dai russi insieme alla quale hanno combattuto contro i "teroristi moderati" (manovrati da USA e Turchia) e` ora sotto protezione iraniana (e russa per quanto riguarda le basi sulla costa a lei indispensabili per la presenza sul Mediterraneo).

Turchia ed Iran sono due "Potenze Regionali" che stanno (nella logica di un Mondo multipolare) cercando di formare/consolidare le proprie aree di influenza dove qualche "confine" potrebbe essere (e lo e`) oggetto di contenzioso.

E sia la Tuchia che l'Iran hanno alle spalle i propri "padrini".

Russia e Turchia (Paese NATO) condividono un confine "geopolitico" che riguarda:
- Il Mar Nero il cui controllo condivide con la Russia
- La Crimea (territorio conteso da secoli)
- Le Repubbliche ex-sovietiche (quelle che finiscono in "-stan": Azerbaigian, Kazakistan, Kirghizistan e Uzbekistan) turcofone con le quali la Turchia sta tessendo rapporti privilegiati e strettissimi in contrasto con il desiderio e la necessita` di controllo da parte della Russia su quello spazio ex-sovietico considerato da lei vitale

La Turchia nella NATO possiede il piu` grosso esercito (dopo quello degli USA) e si muove opportunisticamente: sa che gli USA vorrebbero un dominio totale sugli alleati (e questo non piace alla Turchia che sogna la restaurazione dell'Impero Ottomano), ma sa anche che in caso di conflitto con i vicini gli USA possono essere utili, quindi qualche "servizio" in loro favore (essere "proxy" di qualcosa ad esempio) lo fanno, anche solo per convenienza.

Cioe` le dinamiche in corso in quell'area sono estremamente complesse, i rapporti instabili, gli interssi spesso conflittuali, dove ogni "debolezza" di una parte e` considerata "opportunita`" dall'altra. Niente e` duraturo.

Qui le semplificazioni eccessive richiano di portare a ragionamenti semplicistici e non realistici.
 
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L'Orso

Chi ha letto le cronache della Seconda Guerra Mondiale (in Russia la Grande Guerra Patriottica) sa che quella guerra e` stata un susseguirsi di vittorie e sconfitte da ambo le parti, durate per tutti gli anni in cui si e` combattuto.
Battaglie vinte, battaglie perse e poi alla fine della guerra i vincitori ed gli sconfitti.

Mi piace studiare la Storia, offre molti insegnamenti, aneddoti, metafore, colpi discena, atti di eroismo e di vigliaccheria, alleanze sincere e tradimenti.
Come nella vita.

Io ricordo solo che la Svezia era una grande potenza (1600-1700) per lungo tempo incontrastata vincitrice nell'Europa del Nord.
Carlo XII decise di puntare direttamente su Mosca come qualche anno prima aveva fatto con Copenaghen, ma la battaglia di Poltava segno` la fine di quella grande potenza.

Ricordo anche che Napoleone che conquisto` e sottomise quasi l'intera Europa, poi punto` su Mosca (per Pietroburgo allora capitale dell'Impero Russo la strada gli fu impedita).
"Conquisto` Mosca", ma perse il suo Imporo.

Ricordo Hitler, che conquisto` anche lui gran parte dell'Europa (Polonia 16 giorni, Francia 45 giorni...) poi punto` su Mosca, e perse il suo Reich.

Quando si combatte contro la Russia bisogna avere pazienza per vedere i risultati.

Disse Clausewitz (che non era un ingenuo) «Conosco cento modi per far uscire l’orso russo dalla tana, ma nemmeno uno per farcelo rientrare».
 
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Soldati UE in Ucraina

Un generale tedesco ci informa che ci sono tra i 200.000 e i 250.000 giovani ucraini in età di leva che vivono in Germania, e che crede dovrebbero tornare in patria per difendere il loro Paese prima che un solo soldato dell'UE o della NATO metta piede sul suo suolo.

E, aggiungo io, se in Germania ce ne sono quasi 250.000, altrettanti, se non di piu`, ce ne sono in Polonia. Non conto gli altri Paesi europei.

Cioe` 500.000 potenziali soldati ucrainai sono fuggiti dall'Ucraina per sottrarsi a quel conflitto.
Di quelli che sono al fronte fonti ucraine parlano di piu` di 100.000 che sono riusciti a disertare. Non ci dicono quanti ci hanno provato e sono stati "soppressi".
Centinaia di migliaia si nascondono per sfuggire al reclutamento forzato in atto in Ucraina.

Non serve essere esperti sociologi per comprendere che il Popolo ucraino nella sua maggioranza non ha mai voluto un conflitto con la Russia e questa sua volonta` la espresse tre volte nelle elezioni Presidenziali.
La prima volta (Janukovich) dove si vide privata del Presidente eletto.
La seconda volta (Poroshenko) dove si vide tradita dal Presidente con false promesse (fatte in russo).
La terza volta (Zelenskij) dove si vide due volte tradita dal Presidente che dichiarando il tradimento di Poroshenko promise (in russo) la pace per poter essere eletto, e tradi` poi a sua volta.

Se il Presidente dell'Ucraina fosse l'espressione della volonta` del suo Popolo avrebbe gia` chiuso la partita da tempo.
In realta` ci provo` gia` all'inizio del conflitto nel 2022 ad Istambul, ma gli fu proibito dai suoi "tutori".

Quindi il generale tedesco sbaglia: la UE dovrebbe realmente mandare i propri soldati a difendere "il terreno ucraina", e morire per questo, dando cosi` la possibilita` alla maggioranza degli ucraini, che non vogliono combattere contro i russi, di vedere quanto siano coraggiosi e bravi i soldati e i generali europei sul campo e non solo nelle interviste televisive.
 
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Siria

USA e Russia (come pure la Cina), non giocano su scacchiere "ridotte", ma "allargate.
Cioe` le loro scacchiere si estendono su tutto il Globo, e, in altri termini, giocano tutti su di un'unica grande scacchiera.

L'Ucraina e` una casella, come pure Taiwan o la Siria. E di caselle ce ne sono almeno 64.

Gli USA hanno degli oggettivi vantaggi: molti "proxy" che possono usare come fossere dei "mercenari" che operano in vece loro; loro stanno alle spalle fornendo logistica, intelligence, armi ed altro.

In Ucraina, in Siria, forse in futuro a Taiwan, Russia e Cina devono e dovranno invece intevenire in prima persona.

Se l'esercito russo e` impegnato (con le sue forze migliori) in Ucraina, e l'esercito siriano non e` in grado con le sue sole forze di difendere Aleppo in questo momento, e` bene che si ritiri e si riorganizzi.
Analizzare il motivo di quella perdita ha senso, ma fino ad un certo punto.
Ha piu` senso concentrarsi sul che fare ora e domani.

L'operazione di Aleppo (programmata ad arte come fu quella nella Regione di Kursk) genera "l'effetto sorpresa", che tanto piace al pubblico occidentale e da` loro la sensazione che "arrivano i nostri" e i russi non sono invincibili.
In molti esulteranno, si rincuoreranno, reinizieranno a sperare, continueranno a credere nel "Grande Onnipotente Fratello Americano" per l'occasione biondo puo` tutto..
Mediaticamente una buona operazione.

Se Trump ha deciso (concordandolo con Israele e la Turchia) che il Medio Oriente (e poi l'Oriente) sara` ora al centro della sua attenzione, li` vedremo "fuochi d'artificio" per almeno i prossimi 4 anni.

Ma a scacchi si gioca almeno in due.
 
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Cambiamenti all'orizzonte

Lo scenario che si sta presentando ci da` i primi segnali del drastico cambiamento tattico che accompagnera` l'insediamento di Trump alla Casa Bianca.
L'obiettivo strategico non cambia: neutralizzare Russia e Cina.

Gli obiettivi del pressing statunitense (oltre all'Ucraina) sembrano essere:
- la Georgia
- l'Armenia
- la Moldavia
- l'Iran
- la Siria
- l'Arabia Saudita
- il Messico
- il Brasile
- il Venezuela
- l'India
- Taiwan

Verranno usati strumenti economici, politici e militari piu` i soliti "proxy".

Russia e Cina dovranno organizzarsi per contenere questa offensiva (indispensabile agli USA), riducendo i danni, tenendo il piu` possibile le posizioni e preparando la loro controffensiva.

Come in tutti i conflitti ci saranno battaglie vinte, battaglie perse, ma cio` che contera` e` chi vincera` la guerra.
Avremo di che discutere per i prossimi 4 anni come minimo.
 
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Ricette

Quando nello Stato ad essere rappresentati (nelle sue varie istituzioni) sono veramente i cittadini e non una "nicchia" di quelli, o peggio ancora, una "nicchia straniera", la domanda che ci si dovrebbe porre e` "quanto e quale Stato" nella vita dei cittadini?
Altrimenti a questa domanda la risposta e gia` stata trovata e non nell'interesse della collettivita`.

Qui ogni cultura, ogni "civilta`" ha le sue ricette e le sue "fissazioni".

In secondo luogo ogni Paese in funzione della sua posizione/peso nel Mondo (peso politico, economico, demografico, militare) ha la necessita` di presidiare una serie di "risorse strategiche", cioe` quelle che gli garantiscono l'indipendenza politica, economica, demografica, militare senza le quali "sovranita`" e` solo una bella parola.

Il Popolo cinese ha ben poco da spartire (in termini di civilta`, cultura, storia, tradizioni) con quello (ad esempio) statunitense. Poco da spartire non significa che e` migliore, ma che e` diverso.

Cio` che per un cinese (ma questo vale anche per un russo, un indiano, un iraniano...) e` piu` che accettabile, anzi! Per un cittadino statunitense (ma anche britannico, australiano, canadese...) proprio non lo e`.

Ogni cultura, specie se secolare, quando non proprio millenaria, ha i suoi "elementi fondanti" cioe` le fondamenta su cui si regge, i valori e le tradizioni che gli hanno consentito di sopravvivere come Popolo nei secoli.
E la storia dimostra che ogni qualvolta queste "radici" sono state tradite per quel Popolo (se non riesce a rientrare in tempo nei giusti binari) e` finita la Storia.

Essere permeabili alle altre culture, civilta` lo ritengo un bene: si puo` prendere cio` che funziona (da me, non da "loro") e lasciare cio` che non lo fa.
Abbandonare (perche` costretti, venduti, plagiati, estinti) la propria cultura, civilta` per sostituirla con un'altra e` il modo migliore per scomparire.
 
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La memoria corta dei polacchi.

Nel caso in cui gli eventi si sviluppassero nella direzione di un coinvolgimento diretto polacco nel conflitto russo-ucraino potremmo scoprire che la memoria corta dei polacchi potrebbe giocare loro ancora una volta un brutto scherzo.

Nel 1939 la Polonia contava sul suo esercito si circa 1 milione e 500.000 soldati per "arrestare/sconfiggere" la Germania.
Inoltre confidava sull'aiuto di Francia e Gran Bretagna con i quali aveva sottoscritto un trattato di mutuo soccorso proprio nel 1939 in barba a quello precedente sottoscritto con la Germania (l'intelligenza politica non fu mai il loro punto forte, tanto che rifiutarono un trattato analogo proposto loro da Stalin...).

Il Primo settembre del 1939 la Germania attacco` la Polonia, ed il 17 settembre il Governo polacco lascio` il Paese. La guerra duro` 16 giorni.
Il Capo del Dipartimento Operativo dello Stato Maggiore tedesco, il colonnello Alfred Jodl, disse: "Se non perdemmo nel 1939, e` solo perche` durante la campagna polacca circa 110 divisioni francesi e inglesi in occidente rimasero in totale inattivita` contro 25 divisioni tedesche".

Sospetti ce ne sono molti sul perche` di questa "inattivita`". Rimangono i fatti.

Ora i polacchi confidano, per la loro sicurezza, oltre ad aver rinforzato il prorprio esercito, sull'Articolo 5 della NATO.
Confidano e contemporaneamente provocano la Russia (come fecero con la Germania allora) ancora una volta "confidando" sul proprio esercito e sugli "alleati".

A parte i Baltici, militarmente una nullita`, la Polonia non gode di molte simpatie da parte dei Paesi che la circondano e con i quali ha qualche conto in sospeso, e non so quanti siano veramente disposti a morire per Varsavia.
A suo tempo britannici e francesi non lo furono.
 
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Janukovich

Nelle elezioni presidenziali del 2010 nelle varie tonalita` del blu le regioni dell'Ucraina che votarono per Janukovich.

Il colpo di stato del 2014 che lo destitui` fu di fatto l'annullamento della volonta` di quelle regioni, in prevalenza russofone e che erano favorevoli a buoni rapporti di vicinato con la Russia.

Parlare di Ucraina come fosse una entita` omogenea ed unanime e` un insulto all'intelligenza e "ai popoli" dell'Ucraina.

In queste condizioni la guerra civile aspettava solo la scintilla giusta per scatenarsi dopo anni di angherie, discriminazioni, umiliazioni. E cosi` fu. elezioni janukovich.jpg
 
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Linee Rosse

Nell'arco di quasi tre anni le condizioni da parte ucraina (leggi NATO) per l'inizio di negoziati si sono adattate alla realta` dimostrando, anche nella retorica della propaganda di guerra, come stiano veramente le cose.

Nel 2022 le condizioni erano il ritorno alle frontiere del 2013 (cioe` abbandono della Russia dei territori di Crimea, Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporozhje)
Nel 2023 i territori da "restituire" erano Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporozhje
Nel 2024 quei territori possono restare, basta Russia, basta che la Russia non vada oltre.

- Prima "linea rossa": Se l'Ucraina (leggi NATO) avesse accettato le proposte russe del 2013 Crimea, Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporozhje sarebbero ancora ucraine. Cosi` non fu e perse la Crimea.

- Seconda "Linea Rossa": Se l'Ucraina (leggi NATO) avesse accettato le proposte russe del 2015 Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporozhje sarebbero ancora ucraine. Cosi` non fu e perse Donetsk e Lugansk.

- Terza "Linea Rossa": Se l'Ucraina (leggi NATO) avesse accettato le proposte russe del 2022, Kherson e Zaporozhje sarebbero ancora ucraine. Cosi` non fu e perse Kherson e Zaporozhje.

In lista di attesa ci sono Kharkov, Nikolajev e Odessa.

Queste sono le vere "Linee Rosse" che "l'Occidente" ha superato e alle quali la Russia ha reagito con i fatti, non quelle che "ad usum delphini" i media "Occidentali" segnano col gesso sul pavimento.
 
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"La Perfida Albione"

Per comprendere appieno la realta`, la natura di un Paese non si puo` prescindere dal prendere in considerazione anche gli aspetti "emotivi".

Questo tanto piu` vale quando si vuole cercare di capire cosa muove ora la Gran Bretagna, il perche` di certi suoi comportamenti, atteggiamenti specialmente nei confronti della Russia.

La Gran Bretania non riesce tuttora a "sopravvivere" alla perdita delle sue Colonie, al suo non essere piu` "Impero", lei che fu il piu` vasto e potente Impero del Mondo per lunghissimi anni.

E per loro la perdita dell'Impero non fu, come per altri, la conseguenza di una sconfitta, di una rivoluzione interna.

Non dimentichiamo che la fine della Prima Guerra Mondiale segna la scomparsa di alcuni Imperi:
- l'Impero Tedesco
- l'Impero Austro-Ungaico
- l'Impero Ottomano
- l'Impero Russo

Rimase un unico Impero, quello Britannico.
L'Impero dell'Uomo Bianco, dei "wasp" (white anglo saxon protestant), razzista per antonomasia.

E la fine di questo Impero coincide con una vittoria, non una sconfitta: quella della Seconda Guerra Mondiale che vide l'Impero Britannico fra le potenze vincitrici e, concomitante con questa vittoria l'amara consapevolezza che la loro forza era esaurita e non sarebbero piu` stati in grado di "trattenere/dominare" le loro Colonie.

E contemporaneamente la nascita, il consolidarsi di due nuovi "Imperi": quello statunitense (sostanzialmente anglosassone e "wasp", quindi sopportabile) e quello che credevano, speravano scomparso, (agendo scientemente perche` scomparisse del tutto "istigando" Hitler), che era la Russia nelle vesti di Unione Sovietica.

E per questa "dissoluzione" soffrono tuttora e non possono non odiare ancora piu` forte l'antagonista "risorto" (pure dopo la dissoluzione dell'URSS, seguita dalla nascita della Federazione Russa) considerando l'altro (gli USA) come un loro prolungamento, una eredita`, sono "anglosassoni", sono "wasp" a differenza degli "orchi" russi.

Questo aspetto emotivo "colora" i loro discorsi e le loro azioni tanto quanto un discorso pieno di contenuti, di analisi, di razionale approccio ai problemi si "colora" e si arricchisce (a spesso si svela) attraverso le emozioni del relatore, il variare del tono di voce, le pause, la sua gestualita`, lo sguardo...

E` odio che si manifesta col cinismo, la crudelta`, l'ipocrisia, la spregiudicatezza che caratterizza le loro azioni in Europa e, nello specifico, in Ucraina spesso contro il sentimento e la volonta` degli altri Stati europei e degli stessi Stati Uniti e nel totale disprezzo del destino dei Popoli che disgraziatamente diventano strumento delle loro trame.

La "Perfida Albione".
 
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Chi paga?

Quando l'Europa decide di versare 1 miliardo di euro all'Ucraina prendendoli dagli attivi dei depositi "congelati" della Federazione Russa in Europa succede che l'Europa non spende niente, la Russia perde 1 miliardo di euro che l'Ucraina incassa.

Quando poi la Federazione Russa, per ritorsione, confisca 1 miliardo di euro prendendoli dagli attivi dei depositi europei in Russia succede che la Russia rientra in possesso di quel miliardo di euro e va in pareggio, l'Europa perde un miliardo di euro e all'Ucraina rimane il miliardo ricevuto dall'Europa.

Chi ha pagato quindi il miliardo di euro dato all'Ucraina? La Russia o gli ignari europei?
 
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