russia

My Threads

  1. ANCHE L'ORECCHIO VUOLE LA SUA PARTE

    terroristi crocus.jpg


    Di recente mi è capitato di visionare un breve video che mostra un uomo, immobilizzato a terra da altri uomini in tenuta militare, al quale viene tagliato un pezzo di orecchio. E questo pezzo di orecchio viene fatto mangiare all'uomo stesso. Una scena decisamente cruenta e disturbante sotto tutti i punti di vista. Che però merita anche di essere contestualizzata, pur rimanendo in tutta la sua crudezza. Infatti il video mostra la cattura di uno dei terroristi che hanno seminato...
  2. Sulla guerra aveva ragione Marinetti (di Franco Marino)

    Una delle definizioni meno comprese della guerra fu quella che ne diede Marinetti, quando la definì "la sola vera igiene del mondo". Molti videro in queste parole un'esaltazione della guerra, l'imbecillità imbizzarrita di un "cretino fosforescente" come lo definì D'Annunzio o comunque una boutade. In realtà, chiunque conosca gli uomini per come sono fatti, senza indossare le lenti rosa del pacifismo, sa che purtroppo la guerra è iscritta nella storia dell'umanità e con essa finirà, perché...
    Non andrai da nessuna parte perché la " Guerra" con la "G" maiuscola non ci sarà.Queste scaramucce, delle quali l'Africa ne é piena, per esempio, sono sistemiche all'industria bellica e all'indotto sulle quali si basa l'economia USA. Tutti sanno che un evento bellico attuale su vasta scala sarebbe un rischio per chiunque, ovunque abiti nel mondo. E poi....sei un informatico, non mi dire che non pensi che un centinaio di hackers non possa fermare il mondo! Bloccare stazioni ferroviarie, aeroporti, comunicazioni. Mio figlio fisico teorico, qualche anno fa, aveva progettato uno speciale PCB per un'azienda (di cui non posso fare nomi) che controlla i satelliti. Mi disse a suo tempo """ Basterebbe collegare un diodo in polarità inversa e ....addio satellite """ Ma di che parliamo....
     
    Si, hai ragione … ma questa volta per la prima volta ho paura
    Giuro per la prima volta
    Mi sono consultata con qualche amico ambasciatore e vedo tutti seriamente preoccupati
     
    Caro Franco tu scrivi con troppa facilità della ineluttabilita della guerra. Troppa davvero. E ogni volta che leggo i tuoi articoli su questo tema inizio a toccarmi le parti basse.
    La guerra è quanto di peggio vi possa essere nell'esistenza umana, il solo auspicarla mi mette i brividi. Conosciamo la natura umana, certamente, ciò non significa che gli uomini nei loro processi evolutivi debbano escludere da questi la guerra e comportarsi come dei barbari qualsiasi,immutati e immutabili nel tempo. No e poi no. Non accetterò mai il pensiero che la guerra sia un male necessario. Perché in guerra non basta che tu faccia il disertore, in guerra cadono come foglie secche i tuoi figli, i tuoi genitori, i tuoi fratelli e sorelle, i tuoi amici. Tutti. Indiscriminatamente.
    Utilizziamo piuttosto tutto il nostro sapere e le nostre forze per combattere la guerra e non per esaltarla cinicamente.
     
    Non faccio fatica a capire la tua posizione sul tema perché sei italiano e soprattutto non hai mai visto una guerra. In quanto tale, pensi che le guerre scoppino perché chi decide di farle "è brutto e cattivo" e pensi che vivere una guerra sia peggio di perderla. Invece, per quanto strano sia pensarlo in un'epoca come questa, perdere una guerra sarà sempre mille volte peggio di combatterla.
    In questo senso, tu ragioni da italiano. Cioè pensi che quando si perde una guerra, il nemico sarà mite e moderato con te e da quel momento diventerà tuo alleato. Ma tu che sei uomo colto e intelligente, sai benissimo che questa è una circostanza più unica che rara.
    Basta studiare la storia per sapere che quando un nemico ti dichiara guerra, hai un'unica possibilità davanti: vincerla. Se perdi, sai cosa succede? Che il nemico si fotte tutto quello che hai e ti riduce in schiavitù, stuprando tutte le femmine della tua famiglia e rubando tutto ciò che hai.
    Arrivano dunque, caro amico, circostanze nella vita in cui bisogna prendere una posizione perché sono le contingenze a costringerci. E queste circostanze purtroppo stanno arrivando.
    Ci si può toccare le parti intime, si può insultare chi evoca questi spettri, dicendo che "la evoca con troppa facilità". Ma non è che se i belligeranti ti leggono, dicono "Ah Giuseppe Murdocho dice che è brutta la guerra? Ok, non la facciamo". Né, beninteso, la guerra scoppierà perché qualcuno legge i miei insignificanti articoli.
    Non sono così importante.
     
    Last edited:
    Molto interessante. Per me la guerra nasce nell'istante in cui un bambino tiene uno stupido pezzo di plastica e dice "è mio", mentre l'altro, coetanteo, di 4 anni, dice lo stesso. Quei due si odieranno, si pesteranno, e uno prevarrà, per quello stupido, inutile coso di plastica. La guerra è sempre stata e sempre sarà. Ma è passato troppo tempo dall'ultima guerra mondiale. Chi portava il ricordo di cose orripilanti, macabre, oscene, orribili, traumatizzanti, assurde che sono tipiche di OGNI guerra, è morto. Sono morti quasi tutti. Marino è brillante ma non può dire "guerra, igiene del mondo" e sognarsi di espatriare. Si illude. Se scoppia una guerra, e concordo con lui sul fatto che sia già in atto, ma se c'è una chiamata alle armi, se si comincia a sparare, il dr Marino farà meglio a farsi Israeliano, cioè è meglio che abbandoni i sogni di fuga, perché scappare NON potrà. Gli converrà prendere in mano un fucile e sperare di riuscire a difendere sé stesso. Io sono nei guai, perché ho svolto il servizio militare, e da deficiente ho -come tutti noi- giurato fedeltà alla Patria e alla costituzione (che mi rifiuto di scrivere in maiuscolo). Quindi se tirerò indietro il culo dicendo che "questa guerra non mi appartiene" le conseguenze per me saranno ancora più pesanti. Ho 61 anni. Ho le ginocchia malandate. Mi possono mettere in un ufficio, a fare l'obiettivo militare, non lo so, ma sono certo che la prossima guerra coinvolgerà TUTTI, ovviamente anche i civili. E ci toccherà rimanere dove siamo e fare ognuno la propria parte per portare a casa la ghirba. L'imboscamento potevano farlo, e lo hanno fatto, tutti quelli che erano o si facevano chiamare "partigiani". Oggi siamo facilmente localizzabili. Quali che siano i contendenti, ognuno sarà coinvolto. E vedremo cose ORRIBILI. Qualcuno ci vuole alla fame. La conosceremo. I nostri conti saranno svuotati, come già succede. NON ESISTE possibilità di imboscarsi. Marino spesso mi entusiasma, ma non è perfettamente aderente alla dura realtà delle cose. Aggiungo che NESSUNO conosce le modalità di svolgimento di questo prossimo conflitto. Potrebbero portarci al disastro con un sabotaggio cyber, ad esempio. Credo che ognuno penserà di avere un valido motivo per chiamarsi fuori, ma questa opzione non sarà disponibile.
     
    Scrivi di me che sono italiano e che non ho mai visto una guerra. Tu sei forse un iracheno che si è trovato sotto le bombe di Bush? Io rifiuto la guerra come soluzione, sempre. Perché fare la guerra non è mai un confronto tra vinti e vincitori. Ci sono solo sconfitti, è l'umanità ad esserla.
    Certo se dei luridi infami che stanno ai vertici decidono di farla non saremo né io né te a poterla impedire ma io non accetterò mai la guerra come parte ineludibile della vita. Mai.
     
    Sono italiano e non ho visto neanche io, mai, una guerra. Ma non mi sentirai mai dire banalità che certamente non mi aspetto da una persona intelligente ed istruita come te, come "io rifiuto la guerra come soluzione, sempre", oppure "ci sono solo sconfitti, è l'umanità ad esserla", che possono essere ammannite soltanto ai bambini delle elementari e nemmanco, perché per fortuna ho avuto alle spalle una famiglia che mi ha insegnato a pensare in maniera laterale e che, frapponendosi tra i conformismi cattocomunisti con cui hanno rincoglionito un popolo intero, mi smontava tutte le cazzate che si dicevano a scuola. Dopodiché però si cresce, si sviluppa uno spirito critico, si studia la storia e ci si rende conto che purtroppo la guerra è una costante della storia dell'umanità e che ci sono circostanze in cui uno, anche a non volerla fare, è costretto a farla perché obbligato, schierandosi o da una parte o dall'altra.
    Se un domani arriva la cartolina dello Stato che dice che devi andare a farti smitragliare il culo per difendere le ragioni di Zelensky altrimenti ti sequestra i beni e ti fa finire in galera, due sono le scelte: o credi che Zelensky abbia ragione e allora vai a farti smitragliare il culo oppure pensi che seguire Zelensky ti farà perdere la vita per una guerra inutile e allora deciderai di darti alla macchia e di entrare a far parte di una resistenza che difenda le tue ragioni. Non ci sono terze vie.
    Io ho scritto chiaramente nel mio articolo ma anche in altre circostanze che se scoppiasse una guerra - circostanza che io vedo probabile - io diserterò. Ma in quel momento, e soprattutto con i mezzi di sorveglianza di oggi, e con la possibilità di disabilitare con un click ogni mio conto corrente, dovrei rassegnarmi a vedere la mia vita letteralmente distrutta. A quel punto, io dovrei lottare con chi lotta contro il regime che mi distrugge la vita, perché l'alternativa sarebbe o morire di fame o morire in Ucraina.
    Tu sei padronissimo di sognare un mondo dove i potenti guardano i tuoi accorati appelli alla pace e dicano "La guerra non è una soluzione, lo dice Giuseppe Murdocho sul blog di Franco Marino. Ipse dixit. Deponiamo le armi, abbiamo scherzato finora".
    Io invece - forse perché abituato a rischiare la vita pur di difendere i miei principi (come quando la camorra mi bruciò due macchine perché non pagai il pizzo e decisi churchillianamente parlando di preferire la guerra al disonore, di non piegarmi e di vivere anni di inferno) - sono calato in una realtà in cui so benissimo che ci sono conflitti inevitabili e che il punto, quando ciò avviene, non è se si debba affrontarli, ma come vincerli.
    E' tipico degli italiani pensare che si possa perdere una guerra e ritrovarsi sconfitti ma più ricchi di prima. Se gli italiani avessero davvero conosciuto l'umiliazione e la sofferenza anche e soprattutto materiale di una guerra perduta, il pacifismo non esisterebbe.
    Questo è.
     
    Franco non commettere l'errore di peccare di superbia.
    Non serve premettere che da una persona colta e intelligente non ti aspetti banalità per, in tal modo, corroborare il tuo punto di vista sulla guerra.
    Diciamo che abbiamo punti di vista differenti sul tema e il rispetto delle sensibilità altrui dovrebbe essere sempre l'humus su cui si fonda ogni civile convivenza.
    Detto ciò io comprendo perfettamente il tuo volere andare dritto al nocciolo della questione ma non è tacciando gli altri di "inutile pacifismo" che dai più forza al tuo legittimo sentire.
    Io sono di Destra e neppure moderata ma affermo il mio diritto di dire NO ALLA GUERRA, SEMPRE !!!
     
    Io non pecco di superbia ma non posso nemmeno fingere di trovare intelligenti quelle argomentazioni che non lo sono per nulla, tipo le tue.
    Che mi rappresenta "Rivendicare il tuo diritto di dire NO ALLA GUERRA, SEMPRE!!!", in maiuscolo e con tre punti esclamativi, come se maiuscolizzare e puntoesclamativizzare le tue opinioni le renda più ascoltate? Nulla. Si tratta di sciocchezze alle quali, se non fossi la persona intelligente e colta che so che tu sei, non varrebbe nemmeno la pena di replicare. Non c'entra essere superbi, c'entra che se ti dà fastidio che uno butti nel personale le discussioni e ti dica che dici delle cavolate, inizia a non dire che "quando leggi i miei post ti gratti le palle" oppure attribuirmi scemenze che non ho scritto ossia che io "ho esaltato la guerra". Perché poi è normale che uno ti mandi a quel paese. E poi scusami, ma esaltare "de che", neh uagliò? Io sono padre e tengo una figlia di quasi nove anni, secondo te io ho voglia di passare il resto dei miei anni nell'ansia e nella paura di morire io o che muoia lei, con la prospettiva di lasciarle il mio paese in macerie? Ma veramente fai? Ma sei serio?
    Si fanno semplicemente considerazioni argomentate: la mia è che la guerra, orribile, brutta, schifosa, vomitevole, ci metto tutti gli aggettivi che vuoi, sia inevitabile.
    Cosa ottieni dicendo "no alla guerra"? Nulla.
    Le guerre non scoppiano per fare dispetto a Franco Marino o Giuseppe Murdocho ma perché ci sono interessi in conflitto insanabile tra loro.
    E in atto c'è un conflitto tra due inconciliabili visioni del mondo, di cui la questione del Donbass è soltanto uno dei tanti bubboni e neanche il più purulento.
    La grande guerra del terzo Millennio, checché se ne dica, non è tra nazioni ma tra correnti antropologiche. Che qualche volta possono anche incarnarsi in alcune nazioni e in alcuni stati. Ma che rappresentano punti di vista del mondo fatti per sopprimersi l'un l'altro.
    La visione globalistica e progressista e quella identitaria e conservatrice e viceversa, non possono esistere senza cercare reciprocamente di distruggersi.
    E' questa la vera guerra che si sta combattendo e su cui noi non è che abbiamo la facoltà, abbiamo IL DOVERE di prendere una posizione. L'Ucraina è solo un pretesto.
    E prima questo lo si capisce, prima si comprenderà la posta in palio.
     
    Molto interessante. Per me la guerra nasce nell'istante in cui un bambino tiene uno stupido pezzo di plastica e dice "è mio", mentre l'altro, coetanteo, di 4 anni, dice lo stesso. Quei due si odieranno, si pesteranno, e uno prevarrà, per quello stupido, inutile coso di plastica. La guerra è sempre stata e sempre sarà. Ma è passato troppo tempo dall'ultima guerra mondiale. Chi portava il ricordo di cose orripilanti, macabre, oscene, orribili, traumatizzanti, assurde che sono tipiche di OGNI guerra, è morto. Sono morti quasi tutti. Marino è brillante ma non può dire "guerra, igiene del mondo" e sognarsi di espatriare. Si illude. Se scoppia una guerra, e concordo con lui sul fatto che sia già in atto, ma se c'è una chiamata alle armi, se si comincia a sparare, il dr Marino farà meglio a farsi Israeliano, cioè è meglio che abbandoni i sogni di fuga, perché scappare NON potrà. Gli converrà prendere in mano un fucile e sperare di riuscire a difendere sé stesso. Io sono nei guai, perché ho svolto il servizio militare, e da deficiente ho -come tutti noi- giurato fedeltà alla Patria e alla costituzione (che mi rifiuto di scrivere in maiuscolo). Quindi se tirerò indietro il culo dicendo che "questa guerra non mi appartiene" le conseguenze per me saranno ancora più pesanti. Ho 61 anni. Ho le ginocchia malandate. Mi possono mettere in un ufficio, a fare l'obiettivo militare, non lo so, ma sono certo che la prossima guerra coinvolgerà TUTTI, ovviamente anche i civili. E ci toccherà rimanere dove siamo e fare ognuno la propria parte per portare a casa la ghirba. L'imboscamento potevano farlo, e lo hanno fatto, tutti quelli che erano o si facevano chiamare "partigiani". Oggi siamo facilmente localizzabili. Quali che siano i contendenti, ognuno sarà coinvolto. E vedremo cose ORRIBILI. Qualcuno ci vuole alla fame. La conosceremo. I nostri conti saranno svuotati, come già succede. NON ESISTE possibilità di imboscarsi. Marino spesso mi entusiasma, ma non è perfettamente aderente alla dura realtà delle cose. Aggiungo che NESSUNO conosce le modalità di svolgimento di questo prossimo conflitto. Potrebbero portarci al disastro con un sabotaggio cyber, ad esempio. Credo che ognuno penserà di avere un valido motivo per chiamarsi fuori, ma questa opzione non sarà disponibile.
     
    Gli italiani l'hanno conosciuta la guerra, la prima guerra mondiale dove si sono rimboccati le maniche ma quella generazione è morta, noi siamo quelli cresciuti dalla finzione americana, è questo il problema.
     
    Permettimi di dire che non so se fosse una generazione migliore ma sicuramente diversa
    Abbiamo vissuto anni in cui ho visto gente molto intelligente smettere di ragionare …questa cosa mi ha molto spaventata perché ho capito di cosa sia capace l’uomo… ho capito che i politica sia capace di tutto
    Andare contro tutti per rispettare il proprio corpo e le proprie idee non è stato facile e non lo è neanche oggi
    Ho visto gente negare la realtà e questo è pericolosissimo
     
  3. UNA TRAGICA BARZELLETTA

    cimitero ucraino.jpg
    L'arma dei Carabinieri, meglio nota come "L'Arma", è un'eccellenza tutta italiana. Gran parte del popolo italico nutre una stima pressoché incondizionata nei confronti dei Carabinieri poiché i suoi militi vengono ritenuti uomini integerrimi, coraggiosi e leali. Sentinelle incorruttibili dell'Ordine Costituito. D'altro canto i sopramenzionati carabinieri sono anche i protagonisti di migliaia di barzellette nelle quali vengono bonariamente presi in giro.


    Una di queste storielle...
  4. Putin e la rimozione della realtà (di Franco Marino)

    Giobbe Covatta in uno dei suoi divertentissimi libri densi di travolgente comicità, si divertiva a descrivere il fenomeno per cui i bianchi, approdati in Africa, vedendo che i locali ce l'avevano lungo, per consolarsi dicevano "Non sono importanti le dimensioni ma come si usa", salvo poi ripiombare nella depressione accorgendosi che anche i neri lo usano benissimo.
    La gag, come spesso accade, ha un significato più serio e profondo. L'essere umano, per perdonare a se stesso i propri...
    Sapevo che avrebbero imputato la vittoria di Vladimiro ad elezioni truccate, conosco il mondo, ci sta. Tuttavia, quando leggo che 75.932.111 elettori hanno votato per Vladimir Putin penso a quali magie siano ricorsi per truccare settantacinquemilioninovecentotrentaduemilacentoundici schede.
    Uno dei canali Telegram ha fatto un sondaggio a cui hanno risposto 66.884 persone. La domanda: Come avete votato alle elezioni del presidente della Russia
    1 - Vladislav Davankov (Nuovo popolo)
    2 - Vladimir Putin (traduzione letterale = autonominato ma si intende "indipendente")
    3 - Leonid Slutsky (LDPR)
    4 - Nikolai Kharitonov (Partito Comunista della Federazione Russa)
    5 - Non ho votato
     

    Attachments

    • Screenshot_20240318_152411_Telegram.jpg
      Screenshot_20240318_152411_Telegram.jpg
      579 KB · Views: 604
    Last edited:
    Hai detto come sempre una cosa sacrosanta… l’occidente non può permettersi di dare lezioni di democraticità a nessuno
    Io non avrei mai immaginato di vivere un periodo così oscuro della storia
     
    Le sanzioni a Putin sono come quelle giocando al Monopoli , nella realtà non hanno nessun valore e nessuna incidenza . Con Putin l’ Occidente gioca come al Monopoli perché nella realtà non sa che altro fare
     
  5. Una guerra ci farebbe bene (di Franco Marino)

    Si narra che Temistocle fosse stato uno sfaccendato che viveva in maniera dissoluta, così che il padre decise di diseredarlo. Il generale ateniese avrebbe potuto reagire vendicandosi contro il genitore oppure crescere, cosa che alla fine avvenne. La fonte dell'aneddoto è dubbia e lo stesso Plutarco la ritiene infondata. E, tuttavia, non è, in assoluto, inverosimile. Non di rado, una persona davanti ad un brutto evento, viene scossa al punto da maturare definitivamente. E' il caso di quei...
  6. Le elezioni in America e le illusioni dei trumpiani (di Franco Marino)

    A Novembre in America si terranno le elezioni e molti autorevoli commentatori sostengono che saranno le più importanti se non della storia dell'umanità, perlomeno dell'Occidente come lo abbiamo conosciuto. Questa è una tesi condivisa all'unanimità da trumpiani e bideniani, anche se da punti di vista ovviamente diversi, nel senso che ognuno ritiene il proprio candidato la salvezza dell'umanità e quello avversario la catastrofe.
    La persona razionale e di buonsenso sa che sono soltanto...
    A trmp prendere la patata bollente da bide non farebbe un buon affare e lui è uomo di affari. Nel caso viste le buone relazioni personali con ptin potrebbe fermare i giochi in cambio di qualche cessione che potrebbe essere concessa. Bide va avanti mandando i cre tini cioè gli europe all' infinito. Per noi meglio la 1, ma svincolarsi da eu sarebbe la migliore cosa a prescindere, fosse pure per principio. Chimera?
     
    Sono tutti d'accordo nel far finta di non essere d'accordo. Le guerre, la fame, le violenze , i razzismi , i vaxxini...Inventano tutto per i popoli
     
  7. Putin, un cattivo animale (di Franco Marino)

    "Cet animal est fort méchant, quand on l’attaque il se défend". Questo animale è molto cattivo, quando lo attacchiamo lui si difende.
    La prima volta che lessi questo divertente proverbio francese fu in un'intervista a Confalonieri, storico braccio destro di Berlusconi, che a chi gli chiedeva conto del perché il Cavaliere si fosse fatto tanti nemici, citava questo detto per spiegare che erano questi ultimi a rompergli le scatole, non lui a cercarseli. Questo paradosso è ricorrente dalla...
    "Se Kiev perde la guerra con la Federazione Russa, è inevitabile un intervento della NATO". Significa che combatteranno gli europei: gli americani si tireranno fuori con la scusa della vittoria di Trump. Gli europei non hanno scampo contro l'esercito russo, ma bastano e avanzano per tenerlo impegnato mentre Washington tenta di rimettere in riga Pechino. L'ostilità sino-russa è al momento improbabile, ma i Brics sono una gigantesca bolla, mi pare evidente.
     
    Durante l'ultimo discorso alla Duma Putin ha dichiarato "Secondo gli economisti facenti parte del BRICS il PIL dei paesi BRICS entro il 2030 aumenterà del 53% mentre quello dei paesi occidentali alleati agli USA o "amici" aumenterà del 23%". Putin e la Russia hanno già vinto. Il resto sono schermaglie.
     
  8. Finte beghe

    Ci sono degli equilibri da mantenere, aiutandosi con piccoli screzi, allora capita di vedere il presidente della repubblica, richiamare all'ordine quello del consiglio. Sono finte scaramucce viste e riviste negli anni, come nei film dove c'è il poliziotto buono e quello cattivo, ma è solo una recita per far cascare il malvivente. Ora non è un film, non siamo malviventi, ma usano lo stesso metodo perché pensano di noi che siamo un gruppo di coglioni (forse è così visto che li votiamo). Il...
  9. Mentre vi rincretinite con i Ferragnez, arrivano le purghe ai...

    Mentre da ieri gli italiani sono concentrati sul nulla, ossia la separazione tra Fedez e la Ferragni - degno e scontato epilogo di una tragicommedia sin dal principio intinta nel calamaio del kitsch - nel mondo stanno accadendo alcune cose molto preoccupanti e, dal mio punto di vista, ben più importanti del divorzio tra questi due signori.
    Come prima cosa, le dichiarazioni della Von Der Layen, di cui tutti analizzano il testo, senza concentrarsi sul sotto testo che è la parte più...
    ...somiglia tanto a quella storia di ottanta e passa, anni fa... così si comincia e poi, non si finisce più... se non con un bel nodo... sopra o sotto... poco importa... e tutto per la "democraxia"...😉
     
    Tu trovi sempre il famoso ago nel pagliaio!!!!
    Qualche giorno fa ho messo sulla mi pagina un'intervista TV fatta al direttore dell'Economist: Sig.a Zanny Minton Beddoest da dove ho estrapolato la parte allucinante quando dichiara testualmente
    """"É chiaro che aiutare l'Ucraina è assolutamente l'unica meno costosa possibile via per rafforzare la sicurezza degli Stati Uniti. I combattimenti sono fatti dagli ucraini, quella gente viene uccisa, gli USA e gli Europei forniscono le armi e in questo modo respingiamo Putin""""
    Nella prima parte, conferma i timori degli USA e degli attuali funzionari EU sul pericolo del "conservatorismo" pericolosamente di destra anti-europeo, anti-globalista, anti-immigrazionista rappresentato in Europa da Victor Orban, Marine Le Pen e in Italia da Giorgia Meloni (che lei chiama "Maloney")
     
  10. Putin-Salvini: solo tattica e niente più (di Franco Marino)

    In un gruppo di discussione che frequentavo molti ma molti anni fa - i social erano ancora di là da venire - c'era un personaggio davvero molto bizzarro, che si vantava da mane a sera di cose che non aveva mai fatto. La sua convinzione era che tanto nessuno sarebbe mai intervenuto a smentirlo. Quando un giorno si iscrisse un suo compagno di scuola, incominciò a dare in escandescenza in un misto di rabbia e paure: era palese che da quel momento in poi, essendo presente qualcuno che avrebbe...
    Io non voglio un leader putiniano, voglio un leader che faccia gli interessi dell'Italia. Se Putin ci protegge come protegge gli abitanti di Donetsk, stiamo freschi.
     
  11. Chi ha ucciso Navalny? (di Franco Marino)

    Chi ha ucciso Navalny? Rispondere con sicumera ad una domanda di questo tipo renderebbe ridicolo chiunque ci provasse. Nessuno di noi comuni mortali dispone dei dati per dirimere un dilemma di questa portata. E, tuttavia, già se si riesce a togliere un po' di nuvole dal sole della verità, si fa cosa buona e giusta.

    La prima nube è l'approccio occidentale. Negli ultimi anni, per screditare ogni dissenso, si è fatto credere alla gente che una cosa può dirsi vera soltanto se ci appare...
    Riporterei un interessante artivolo di Страна, giornale ucraino online, il più obiettivo, completo, interessante giornale che io abbia letto. Te lo consiglio. Io uso la versionebinnrusdo, percesercitarmi, ma anche la traduzione italiana online, fatta bene. Troverai molte risposte a dubbi o comunque molte ipotesi da discutere e, soprattutto, una vera verità. www.strana.ua no devi cliccare in cirillico
    www.страна.ua
     
    Storia di fantasia: Navalny, agente occidentale, scelto
    Per la propaganda antirussa. La moglie felice per essere stata scelta per portare avanti la sceneggiata. I servizi occidentali decidono di farlo fuori e lo destinano a diventare martire.
    La moglie va alla conferenza della sicurezza a Monaco e si prepara…2 giorni prima mandano l'avvocato di Navalny, Leonid Solovyov a fargli visita per avvelenarlo.
    Hanno dovuto avvelenarlo perché stava sorprendentemente bene nonostante fosse nella colonia penale artica IK-3 in mano agli spietati russi infatti:
    - dichiarazione del suo avvocato il giorno dopo la morte: "gli ho fatto visita, stava bene"
    - dichiarazione del suo braccio destro Leonid Volkov 3 giorni prima della morte: "Navalny è in condizioni psicofisiche sorprendentemente buone"

    Organizzazione di manifestazioni per glorificare il nazista russo Navalny, fiaccolate, stracciamento delle vesti e dei capelli da parte del popolino sciocco per farlo passare come martire dei diritti e delle libertà... cioè esattamente il contrario di ciò che era in vita...
    Candidatura di Julija Borisovna Naval'naja alle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo

    Julija Borisovna Naval'naja gongola

    L'occidente ha ottenuto il suo falso martire

    Fine della storia di fantasia
     
    Già... Ed il potere, anche quando sovrano, non è mai monolitico; non lo era sotto il fascismo vero che, purtroppo, non vi riuscì, figuriamoci in una democrazia illiberale e a forte presenza di bande armate come in Russia. Modestissimo parere era incarcerato cosí lontano perché forze straniere non lo trasformassero in martire, ma forze interne non per forza guidate dagli occidentali ma antiputiniane (la polizia che ha conti in sospeso per la lotta anticorruzione del FSB fedele a Putin forse?) han servito il martire su un piatto di portata fumante Navalny non contava nulla Putin è cinico, se non lo fosse non sarebbe lì, ma non scemo pazzo criminale, se lo fosse non starebbe lì. Ciò detto solo restando in Italia:
    - Pecorelli
    - I testimoni di Ustica e l'incidente di Rammstein
    - Rossi di mps
    - Ex gladiatori poi scomodi (si legga Arconte)
    - Aldo Moro
    - Craxi esiliato
    - Incidente Moby a Livorno (YouTube canale progetto razzia al riguardo)
    Comoda additare il cinismo machiavellico di cui uno stato ha SEMPRE bisogno ai nemici. Ah, e noi rispetto a Putin abbiamo l'enorme ''vantaggio'' di NON essere più per un cazzo un paese sovrano, questo diminuisce la necessità di omicidi politici.
     
  12. Clima di guerra (di Franco Marino)

    Una volta, avrò avuto tredici o quattordici anni, durante una conversazione tra amici, mio padre e mia madre mi cacciarono davanti a tutti, intimandomi di andarmene in camera da letto. Ero incredulo. Non capivo cosa potessi aver fatto. Non avevo offeso nessuno, ero assolutamente tranquillo. Sapete qual era la ragione? Mi ero semplicemente permesso di non dire, durante l'esposizione di una mia opinione, l'espressione "a mio modesto parere". I miei su queste cose erano estremamente formali...
  13. Equilibrio

    Io non sono un esperto, anzi diciamo che non capisco una beata minchia, ma voglio esprime il mio parere, un parere nullo ma visto che tutti sparano minchiate, ci metto pure la mia. La caduta del muro di Berlino, cosa per la quale il mondo festeggio', fu l'inizio di un declino lento e studiato, che ci ha portato inesorabilmente alla situazione attuale, ovvero il caos tra le nazioni, dove l'egemonia è dei potenti (banche, petroli, litio, etc) non intesi come Stati, anche se viene mascherato...
  14. Cari cacasotto, dichiarate guerra alla Russia

    Noto con piacere che la classe politica italiota scopre l'unanimità solo quando si tratta di abboccare all'amo delle psyops targate Anglosfera. Avrei una proposta da suggerire ai parlamentari che accorreranno numerosi alla fiaccolata bipartisan di lunedì per celebrare la scomparsa di Navalny: cari cacasotto, finitela di latricchiare come tanti Chihuahua e abbiate il coraggio di dichiarare guerra alla Russia, nero su bianco. Avete obliterato la bandiera della Federazione dalle competizioni...
  15. Disprezzare i media è un dovere (di Franco Marino)

    Un po' di contatti hanno detto che uso, spesso, toni molto caustici nei confronti della stampa, sottintendendo che questo implichi che io mi senta superiore e che mi dia arie.
    Se questa critica arrivasse dal troll che ogni tanto sente l'esigenza di massaggiarmi i nervi, la potrei anche capire. Il punto è che me l'hanno fatto notare un paio di contatti storici, persone che mi seguono da un bel po' e che quindi sono più titolati per giudicarmi dall'esterno.
    Di fronte ad una considerazione...
    Condivido in pieno ogni parola. Forse alcuni anni fa i mass media erano schierati ma in modo meno spudorato e c'era comunque una diversificazione di pensiero in alcuni quotidiani.
    Dal COVID in poi per me sono diventati illeggibili, basti notare che per quanto riguarda la guerra in Ucraina sono tutti schierati dalla stessa parte (contro la terribile Russia). Perfino il Manifesto sembra scritto direttamente da Washington. Uno schifo.
     
    Condivido ogni singola lettera. Se poi penso al teatrino stucchevole dove campeggia il Gramellino seminarista e il vecchio -aggiungo- rinco di Roberto Vecchioni (tanto per citare la cosa più recente che ho visto) è proprio un DOVERE CIVICO disprezzare tale monnezza informativa, pena il fuoco dell'infamia eterna.
     
    Il dubbio e la disobbedienza sono di destra? Chissà cosa avrebbe detto don Milani.
     
    Io sono il dubbio e la disobbedienza fatta persona
    Nel senso che per me non esistono miti, i medici non sono santoni… e nella mia vita sto mettendo in dubbio anche la capacità di ragionare della stragrande maggioranza delle persone
    Il 2020 ho visto tutti impazzire e agire come pecore… in pochi hanno disobbedito
    Io sono tra queste
     
  16. La morte di Navalny l'inutile idiota (di Franco Marino)

    Proprio un istante prima di pubblicare l'articolo di ieri, ho appreso della morte di Navalny, il popolare blogger russo "oppositore di Putin". Dovete sapere che gli articoli/post che voi leggete, di solito li scrivo la sera prima, di norma in pochi minuti, perché mi sincero di pubblicarli soltanto quando so cosa dire. Così quando ieri mattina dovevo pubblicare l'articolo che alla fine avete letto, mi sono ritrovato nella fastidiosa condizione - verificatasi un'infinità di volte - di dover...
    Confermo. In Russia per lavoro ci andavo quando ancora c'era Eltsin. Era una terra di gangster. Avevo una domestica moldava con la quale mi esercitavo a parlare russo con il suo accento perché gli stranieri che si recavano là (parecchi imprenditori italiani) venivano derubati dai tassisti appena uscivano dall'aeroporto. Ricordo le raccomandazioni dei miei partner di non uscire dagli alberghi di notte, di stare attenta nei negozi. Ricordo il caos economico dovuto alla separazione di molte nazioni dopo la fine dell'URSS nelle quali erano state costruite le fabbriche (tipo l'Ucraina che aveva le aziende tecnologicamente più avanzate e che gli ucraini sono riusciti a far fallire). Poi é arrivato Putin. Due anni, non una vita, due anni e tutto il paese era già cambiato. Già regolamentato, già reso più sicuro non solo all'interno ma anche ai confini. Basti vedere come ha saputo gestire il conflitto russo-
    ceceno, che, dopo decenni di lotta e
    immense perdite di uomini, é riuscito, non
    soltanto a riappacificare la Russia con la
    Cecenia, ma ne ha affidato il governo a Khadirov, che lo aveva combattuto per anni, e che ora invece combatte per lui contro gli ucraini e lo chiama "мой любимый брат" - Il mio amato fratello. Dopo le prime sanzioni, durante il suo discorso annuale ha detto "É una grande opportunità per sviluppare il nostro sistema industriale interno " e lo ha fatto. Dopo le ultime sanzioni "É una grande opportunità per implementare le nostre tecnologie" e lo sta facendo.
     
  17. Le polpette avvelenate di Milei

    Durante la sua visita in Italia, il Presidente argentino Javier Milei ha ipotizzato la costituzione di un conservatorismo internazionale contrapposto alle sinistre globali. Inoltre ha ribadito l'intenzione di proseguire la battaglia nei confronti del Leviatano statalista, vera e propria associazione a delinquere. Insomma, il buon Wolverine della pampa ha lanciato due polpette avvelenate che i media “conservatori” e “sovranisti” hanno prontamente raccolto e servito ai loro malcapitati – e...
  18. L'imbroglio delle due Americhe.

    "Delinquenti i Paesi Nato che non pagano, incoraggerei la Russia ad attaccarli."
    Le parole di Donald Trump, colui che nel 2019 impose dazi per danneggiare il nostro export di prodotti lattiero caseari, confermano che il nemico è l'America in quanto tale, al netto delle differenze destra-sinistra. Solamente gli ingenui e i veltroniani credono nell'esistenza di due Americhe. D'accordo, il cittadino statunitense repubblicano conservatore e isolazionista e il cittadino statunitense...
  19. Se Putin possa essere pericoloso (di Franco Marino)

    Il tribunale dell'Aja ha assolto la Russia dall'accusa di aggressione all'Ucraina. Molti vedono concretizzata la conferma di ciò che da questo e da tantissimi altri spazi ben più importanti si scrive sin dall'inizio di questa storia, ma chiunque abbia sufficiente sfiducia nei confronti di "autorità internazionali" cerca di leggere le cose in maniera differente ovvero "Cosa c'è dietro questa sentenza?". Domanda alla quale nessuno può ragionevolmente rispondere.
    In compenso, si può provare...
    Il vero pericolo è l'impasse in cui si è infilata la vecchia Europa: governi succubi della sinistra dem statunitense vogliono proseguire l'insensata guerra a oltranza contro la Russia, ormai vicina a concludere uno storico accordo (accordo dal sapore antieuropeo, anti-iraniano e anticinese) con la destra repubblicana trumpiana. Spero che il governo italiano fiuti l'inganno e conservi un minimo di equidistanza.
     
    Putin Putin Putin, solo di lui parlano, questo é l'errore che fa l'Occidente, pensando che se cambiassero presidente, sarebbe diverso. E questa é la furbizia russa che permette di incanalare i sentimenti, buoni o cattivi, verso una sola persona. Non dubito che tu sappia che esiste un Parlamento in Russia che si chiama "Duma" con 450 rappresentanti di 11 partiti e che tale parlamento ha parecchi poteri decisionali che non sto ad elencare visto che in Wikipedia c'è una versione in italiano. E che Putin é il presidente perché fino ad ora il suo partito "Едйная Россйа" = Russia Unita- ha avuto la maggioranza assoluta alla Duma. Quindi...se Putin "dovesse " prendere decisioni ritenute pericolose e la "Duma" le approvasse, tutto il popolo russo diventerebbe pericoloso, non solo Putin.
    A marzo ci sono le elezioni....staremo a vedere
     
    Sì, certamente. Ma il Parlamento russo non è potente rispetto a Putin di quanto lo sia quello italiano rispetto alla Meloni. Ergo, è chiaro che Putin abbia un potere enorme, tale da renderlo non l'autocrate che dicono molti, ma sicuramente molto più simile ad un presidente americano che a quello italiano.
     
  20. Quello che gli italiani non capiscono quando cretineggiano all'estero...

    Immaginiamo una persona che andasse a vivere a casa di una numerosa famiglia che ha regole ben precise. Se l'ospite in questione cercasse di imporre le proprie regole a questa famiglia, otterrebbe come unico risultato di essere cacciato giustamente a pedate. Se poi il capofamiglia in questione è il capo di uno stato e ha la responsabilità di dover gestire milioni di persone e non c'è una polizia internazionale che ne prevenga gli abusi, l'ospite rischia di essere ammazzato come magari è...
    Magari si fosse così , qui in Italia . E non mi riferisco alla severità , quelli sono punti di vista , ma al modo di applicare con autodeterminazione e far rispettare ciò che si è stabilito nel proprio territorio .
    Nella famiglia Italia i cattivi ospiti non vengono presi a calci , anzi siamo noi che perdiamo le nostre regole
     
    Non sopporto più le tifoserie.... Ho letto di sta tizia su facebook ma non avendo la TV non sapevo nulla. Adesso qualcosa di più so (ne parlano tutti purtroppo) e mi risprofondo nelle mie più proficue abitudini, intellettualoidi e non intellettualoidi, tipo il motociclismo.
     
Top