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  1. L'avventura di Kursk

    L'occupazione del territorio "internazionalmente riconosciuto" russo della Regione di Kursk non ha logiche militari.
    Di fatto ha distolto dal fronte russo/ucraino ingenti forze ucraine (circa 30-50.000 uomini con relativi mezzi leggeri, pesanti, artiglieria etc.) fatte di reparti speciali, con molti mercenari stranieri, che avrebbero potuto frenare l'avanzata russa nel Donbass e in Novorossija.

    Le ragioni di questo che appare come un azzardo non sono militari, sono politiche.

    Da un lato...
  2. Paesi a sovranita` limitata

    L'unica "libera decisione" che viene concessa ai governanti europei (la quasi totalita`) e` quella di decidere di continuare ed intensificare il conflitto in Ucraina sollevando in questo modo il suo costo dalle spalle "del Popolo statunitense".
    Perche` la logica dei Paesi a "sovranita` limitata" e` quella per cui "se siamo d'accordo decidi tu, se non siamo d'accordo decido io".

    E` evidente che chi promuove l'acquisto di armi USA per gli eserciti europei ormai "disarmati" a causa del...
  3. Il prezzo del tradimento

    La difficolta` della Russia nello stabilire alleanze militari con i Paesi che la circondano sta nel fatto che di fatto quelle alleanze (che prima della caduta dell'URSS c'erano) sono state tradite con le nefaste decisioni prese da Gorbačjov e dal suo entourage che, tra l'altro, portarono al dissolvimento dell'URSS stessa.
    Quelle decisioni, cioe` il tradimento degli alleati del Patto di Varsavia e dei Paesi "non allineati", pesano tutt'ora come un macigno sulla politica estera russa.

    Quella...
  4. Trump -> Ucraina

    Vendere l'idea che in Ucraina si combatta una guerra fra Russia e Ucraina e` parte della "Guerra delle Informazioni".

    La Russia sul finire del 2021 aveva fatto la sua proposta per una regolamentazione del conflitto in essere al suo confine dal 2014, proponendo un piano di pace che assicurasse a tutti in Europa una reciproca sicurezza allotanando il rischio di un conflitto globale.

    La proposta era stata rigettata (pure arrogantemente) ed e` seguita (come anticipato da Putin) l'inizio...
  5. Perché rimpiangiamo gli 883? (di Franco Marino)

    Avendo parenti che vivono a San Pietroburgo ma anche a Mosca, ed essendoci stato spesso - e a botte di mesi ciascuna - ho di quel controverso e bellissimo paese che è la Russia un punto di osservazione che ovviamente non mi trasforma automaticamente in un russologo ma almeno mi dà qualche dato per poter parlarne in una maniera diversa da come esso viene descritto dai media, sia quelli favorevoli che quelli contrari.
    Ho visto l'epopea comunista - di cui ricordo poco, essendo davvero...
    Per prepararmi al mio primo viaggio in solitaria nella Russia di Yeltsin ho fatto un mese di esercizi con la mia domestica moldava per parlare il russo, che masticavo bene, con l'accento di Chisinau. Comprai un cappottone marrone orribile, fazzoletto deprimente a fiori, niente trucco, niente parrucchiere, niente monili, brutta da non suscitare voglie. Con non poco timore dato che era terra di gangster supportati dell'Occidente che nello Yeltsin alcolista aveva trovato il suo Zelensky. Come te, negli anni successivi ho assistito al miracolo del putinismo che, non solo ha messo ordine nel paese ma lo ha difeso nelle tradizioni, usi, costumi, religione, famiglia, e, sopratutto Patria (con la P maiuscola) liberandolo anche dai legacci sovietici. Contemporaneamente ho assistito al cambiamento dell'Europa, dove la gente, sopravvissuta alla guerra aveva liberato la creatività in tutti i settori: artistico, economico, tecnico, finanziario, imprenditoriale. Ho visto una rivoluzione inversa alla storia di Pinocchio, degli uomini veri trasformarsi in burattini. Mi dispiace un pochino per la vostra generazione che si trova nel bel mezzo di questa palude. Se posso dare un consiglio di anziana...non rimanete nella zona confortevole del ricordo di "una volta..." State vivendo un'alternanza storica, se passa con la velocità con cui ho visto passare gli eventi, belli e brutti, dei miei 76 anni, riuscirete a vedere ancora anni felici. Statisticamente lo garantisco!😂😂😂
     
    Caro Franco, dagli indizi disseminati qua è là nei suoi articoli, deduco che io e Lei siamo più o meno coetanei, entrambi appartenenti alla generazione dei nati tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta. Bene, credo che la nostra generazione sia la principale responsabile dell’emergenza educativa odierna (e di tutto ciò che ne consegue), in quanto gli adolescenti di oggi sono figli di uomini e donne nati in quegli anni. Gli anni ottanta, in cui noi siamo stati bambini e/o adolescenti, sono stati caratterizzati dal culto dell’effimero e dei vizi più insulsi. Questa deriva è stata arginata, finché è stato possibile, da adulti delle generazioni precedenti, genitori, insegnanti, zii o anche semplici vicini di casa, che ci hanno contenuto e messo un freno, consentendoci di frequentare una scuola dove abbiamo comunque imparato qualcosa (nonostante fossero già chiari i nuovi indirizzi che avrebbero portato questa istituzione a divenire ciò che è adesso) e costringendoci a limitare le nostre pretese. Una volta emancipata dal controllo dei propri adulti, questa generazione ha però concretizzato quel nichilismo narcisista, logica conseguenza delle pulsioni provenienti da quella società in cui è cresciuta da adolescente. Ed è così che oggi abbiamo uomini di 40-48 anni che dell’effimero fanno la ragione di vita, dalla relazioni sentimentali fino all’educazione dei figli, tirati su senza mai dire un no e lasciati, a loro volta, a sguazzare in un effimero fatto di abiti costosi, uscite serali senza controllo, alcol, droga e nessun interesse al di fuori di tutto ciò. Ciascuno tende a guardare con simpatia ciò che gli ricorda la propria adolescenza, ma la nostra generazione ha delle grosse responsabilità sulla deriva odierna ed è giunto il momento di fare i conti con questa realtà.
     
    Rispondo a Caligorante. Un'autobiografia? Naaa. Primo scrivo sinteticamente, in 10 pagine avrei finito il libro. Secondo non sono nelle grazie delle sinistre, sarebbe un flop.😂
     
  6. Trump è in vantaggio: perché? (di Franco Marino)

    Ieri ho visto Empoli-Napoli, finita con la vittoria del Napoli per 1-0 su rigore di Kvaratskhelia. Nonostante sia stato, in assoluto, il peggior Napoli dell'anno, non ho mai avuto dubbi su chi avrebbe vinto, perché il calcio lo vedo sin da bambino e so riconoscere una squadra che gioca benissimo come l'Empoli ma non conclude e invece quella che gioca male ma alla fine trova lo spunto per segnare. I valori delle squadre, alla lunga, fanno la differenza.
    Certo, può far sorridere che si...
    Sicuramente l'ho scritto qui o in qualche post. Sto rileggendo, con calma visto la dimensione del tomo e saltando un pò qui e là " Gli Anni della Casa Bianca" di Kissinger, il presidente USA puoʻ essere anche Topolino perché non comanda nulla. Le scelte politiche vengono fatte su spinta dei "consiglieri" foraggiati dalle varie lobbies e dagli oligarchi. Il deficit di bilancio degli Stati Uniti nell’anno fiscale 2024 terminato il 30 settembre è stato pari a 1.833 trilioni di dollari: l’8% in più rispetto al deficit dell’anno fiscale precedente, secondo il rapporto del Dipartimento del Tesoro. Si sta concretizzando a Kazan il processo di de-dollarizzazione che è iniziato nel 2021 con la creazione della moneta digitale BRICS il cui cambio è 1 BRICS = 17.04 USD, e con la creazione di una banca esclusiva NDB (New Development Bank). I BRICS adesso producono il 32% mondiale di gas e il 43% di petrolio, rappresentano il 41,13% della popolazione mondiale, hanno il 35% del PIL contro il 30% del G7. Di una cosa sono abbastanza sicura, se vincerà Trump con il suo programma economico quasi 'autarchico' di difesa delle importazioni, non solo dalla Cina, e con la determinazione a scaricare sull'EU i costi della NATO, l'EU rischia di diventare una banda di pezzenti e l' industria italiana, della quale si prevede già una chiusura del 35-40% nel 2025, ridursi al lumicino.
     
    Il che per l'Italia potrebbe peró aprire scenari interessanti di deEUropizzazione e mi sembra che in questo senso la Aspenoni si stia movendo in tal senso. Staremo a vedere.
     
    Riguardo le elezioni americane, un elettore italiano ed europeo dovrebbe focalizzarsi su tre punti: rapporti con la Russia (gas ecc.), rapporti con la Cina (il più grande partner economico europeo) e Medio Oriente (dove si rischia una guerra che scatenerebbe una crisi petrolifera senza precedenti). Su questi tre punti, democratici e repubblicani, chiacchiere a parte, si equivalgono (ricordiamoci che fu Donald a suggerire alla Merkel di tagliare il cordone ombelicale ed energetico che la legava a Mosca). Quindi, prima di fare considerazioni, aspetto i fatti. Se Trump non bonifica la palude, per me può andare a farsi fottere.
     
  7. Prove tecniche di Apocalisse?

    Si resta semplicemente sconcertati di fronte all'esplosione di violenza scatenata da Israele praticamente in ogni direzione. Un delirio di furia distruttiva che ormai le flebili giustificazioni dei portavoce ufficiali non cercano nemmeno seriamente di coprire. Eppure, da lettore di Kissinger, insisto a non catalogare il tutto sotto all'interpretazione di comodo dell'improvvisa pazzia di qualcuno. Dire che Netanyahu è pazzo è ripetere lo stesso gioco già abusato dai soliti padroni della...​
    Condivido poco il tuo stato d'animo ottimista. Gli statunitensi fanno professione di “isolazionismo” in due occasioni: quando sono troppo deboli per affrontare un nemico potente (dalla fondazione al 1917) o quando vogliono incendiare il mondo indirettamente, adoperando pedine e leve finanziarie (periodo tra le due guerre nel XX secolo e oggi). Io temo che la pace la sigleranno Washington e Mosca; l'UE delle vedovelle dem nella migliore delle ipotesi manterrà il disaccoppiamento dalla Russia, nella peggiore scenderà in campo e combatterà fino ad autoannientarsi, causando il maggior danno possibile alla Russia. Ricordiamoci che negli anni Trenta General Motors e General Electric, dopo aver rimesso in sesto l'industria tedesca, continuarono anche durante il conflitto a rifornire di carburante i sommergibili tedeschi e a fare affari con i nazisti. Inoltre Trump è, come il genero Kushner, un convinto assertore del sionismo e del virus giudeocristiano (che contagia buona parte dell'elettorato di Crodino Biondo e delle destre filoputiniane), e come tale sosterrà Israele costi quel che costi. E se devo essere sincero stento a vedere una Russia apertamente anti-israeliana, per una serie di motivi di ordine culturale e storico. In ultimo ti snocciolo una piccola ipotesi di natura economica e sociologica: l'Iran e la Russia, e forse anche la Cina, hanno le "mani legate" dalle rispettive borghesie e quinte colonne, minoranze rumorose che potrebbero destabilizzare un paese in guerra; non si spiega altrimenti un simile atteggiamento rinunciatario di fronte alla decapitazione dei vertici di Hezbollah. Mi ricordano l'Italia del ventennio: anglofoba a parole e anglofila nei fatti, specie ai piani alti e tra i frondisti. Su quest'ultimo argomento scriverò un paio di pezzi.
     
  8. Per favore non chiamateli "gatekeeper"

    Nutro da tempo la convinzione che la classe giornalistica, non solo italiana, sia composta in gran parte da personaggi ignobili, veri e propri prostituti pronti a pubblicare menzogne e ad occultare persino ciò che hanno visto coi propri occhi, a favore di ricostruzioni falsificate condite di abbondante propaganda gradita a chiunque li paghi una congrua somma. Di conseguenza, catalogo tutto ciò che leggo e sento sulla stampa mainstream automaticamente come falso, dopodiché passo a...​
    Se Trump (che ha armato l'Ucraina, condannato il feeling energetico euro-russo e preparato il casino in Medio Oriente) la spunta e Putin tiene botta ancora per un po'... avremo la nuova Grande Alleanza Antifascista, ovvero la guerra in casa. O pensi che abbiano speso miliardi e fatto brillare un gasdotto per nulla? Molti commentatori russi non si fidano di Trump, nemmeno un putiniano di ferro dalla forma mentis ultrarazionale come Andrei Martyanov, che vive negli USA da trent'anni.
     
    Per carità, sono solo punti di vista. L'elettorato di Trump rappresenta un pezzo di America numericamente maggioritario ma economicamente marginale, impoverito e del tutto inconsistente. E poi a me non interessa la distensione tra America e Russia bensì il futuro dell'Italia e dell'Europa.
     
    1) Non leggo da anni la stampa italiana (e non ho antenne tv, vedo cioʻ che desidero in streaming). La conoscenza di 5 lingue mi permette di spaziare (ora sempre di più perché le traduzioni automatiche sono diffuse) sui media mondiali che riportano gli eventi con sincerità e rigore, pur commentandoli secondo le inclinazioni delle testate. I media italiani inventano balle, raccontano fatti inesistenti, sbagliano i nomi.
    2) Da parte russa ho visto video con militari prigionieri stranieri, combattenti in zona Kursk. Secondo i dati forniti dal Ministero della Difesa russo la maggior parte dei combattenti stranieri é polacca (circa 2500) poi francese (circa 1500) poi di lingua anglosassone (circa 1000) non specifica se USA o UK. Ma c'è varietà, sudamericani, africani asiatici.
    3) Grillo lo conobbi 58 anni fa a Milano. Io studentessa lui tentava di entrare al Derby (tempio del cabaret) come comico. Non ci riuscì. Spocchioso, maleducato, saccente, opportunista, profittatore avaro, insomma uno stronzo. Frequentavo con i miei amici un bar e quando c'era lui uscivamo per non dover sopportare la sua cafonaggine. Ancora mi chiedo come tanta gente sia cascata nelle sue trame.
    4) Ho lavorato nella Russia post-Eltsin, terra di gangster e di potenti oligarchi che si arricchivano con le importazioni di merce dato che, con la caduta dell'URSS, il 70% delle aziende manifatturiere erano rimaste nei paesi ex-satelliti, le migliori, tecnicamente parlando, in Ucraina ( e gli ucraini se le sono fottute tutte per incapacità).
    5) Poi é arrivato Putin. Non ho più dovuto vestirmi da russa, parlare con accento moldavo (insegnatomi dalla domestica) per non essere derubata come straniera, non ho più dovuto litigare con i taxi sul costo perché avevano i tassametri, ho potuto scegliere alberghi meno costosi (prima dovevo stare solo in alcuni "per stranieri" costosissimi ovvio) e tanto altro.
    6) Trump o Harris o Paolino Paperino fa lo stesso. Sto rileggendo "Gli anni della Casa Bianca" di Kissinger (1148 pagine) salto un pò di qua e là su vecchi eventi (Vietnam, Cina, Cortina di ferto) ma la solfa é la stessa - il Presidente comanda meno di un cazzo. Chi comanda sono i consiglieri che spingono a decisioni secondo interessi dei loro 'padrini'.
    7) Putin non farà nessuna guerra mondiale. Secondo quello che leggo e che qualche amico russo (ex cliente) mi dice, e, ripeto secondo me quindi opinabile, l'invasione dell'Ucraina ha poco a che vedere con lo scopo dichiarato. A Putin serviva una guerra per 'ripulire' da una corruzione devastante il Ministero della Difesa, ultimo residuo e baluardo della ex URSS. Una corruzione talmente vasta e potente da poter mettere in crisi lo stesso governo di Putin e il suo lavoro di modernizzazione della Russia. In due anni ha eliminato non ricordo più quanti ministri, generali, ufficiali con accuse varie. Gente che lasciava senza munizioni Prigoshin perché non pagava tangenti (che per questo ha tentato una rivolta).
    Anche l'ultimo attacco di droni ucraini al deposito di munizioni a Tver pare sia stato 'usato' per distruggere una struttura creata dal Gen. Bulkakov, già accusato di frode, il più corrotto dei corrotti, che ha creato una rete di corruzione anche sui rifornimenti alimentari. Struttura che avrebbe dovuto essere usata per una rivolta contro il governo. In pratica, se Putin non dimostrava con una guerra: le pecche del Ministero della Difesa, la corruzione dei generali, l'incapacità degli ufficiali, la vetustà delle strutture belliche, non avrebbe potuto metterli al palo.
     
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    Riguardo alla Russia, anche le notizie di oggi confermano un pò le opinioni che ho espresso. Gli amministratori della zona di Kursk sono sotto inchiesta per non aver realizzato un sistema di difesa, come richiesto dal governo. Erano stati stanziati 15 miliardi di rubli per fare ciò, pare che se li siano intascati e non abbiano fatto nulla.
    Nikita Sergeevich Michalkov é un regista amico fidato di Putin ha dichiarato "Sono sicuro che questo è l’inizio della fine dei molti corrotti che da anni sono aggrappati alle loro poltrone. Come ho già detto qualche volta Putin sra sfruttando questa guerra per purificare il sistema amministrativo russo. Le purghe sono solo all’inizio. Grillo Beppe é un mio coetaneo. La vecchiaia non é sempre bella per chi come lui ( e ahimé come me) é stato per anni noto e notato, si tende a strafare pur di essere ancora in sella. Io ho ceduto lui no ed é pericoloso perché non ha nulla da perdere a fare danni.
     
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  9. L'Europa bancomat degli Stati Uniti (di Franco Marino)

    Come inquadrare la notizia che il Parlamento Europeo ha approvato la risoluzione per l'invio delle armi da utilizzare in territorio russo? Come una pessima notizia, ovviamente. Ma non è niente che non fosse ampiamente prevedibile. E per poterlo dimostrare, bisogna partire da una serie di dati che sono tenuti nascosti.

    Quando ci riferiamo all'Unione Europea e alle sue istituzioni, siamo di fronte ad un'associazione di stati clienti degli Stati Uniti che, anche quando in teoria farebbero...
    E non è solo una questione di armi.
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    Ci pensavo pochi giorni fa… ma il discorso delle polizze casa c’è già
    Non sono obbligatorie ma io l’ho fatta tanti anni fa
    Sono quei prodotti finanziari che le banche ti propongono fino allo sfinimento
     
    Per Giorgia: Quei prodotti finanziari sono la soluzione ai danni da alluvione, secondo Nello "quelli di Rrrroma" Musumeci.
     
    In realtà i soldi sono stati dati ma non sono stati utilizzati… nessun danno dove sono riusciti ad intervenire
    Che cosa vi devo dire… continuano a votare gli stessi amministratori
     
    Un prezzo che siamo disposti a pagare... Pare di risentire i deliri del Fuhrer.
    Niente mi toglie dalla testa che dietro tutto questo vi sono i discendenti dei nazisti scampati alla guerra del 39-45 ed infiltratisi in ogni ganglo della società civile USA, ossessionati dall'idea di riprendersi la loro rivincita sulla Russia e non solo (Operazione Paperclip).
     
  10. Dostoevskij profeta geopolitico

    Ne Il diario di uno scrittore, Fedor Dostoevskij, oltre ad anticipare la fine dell'Impero Ottomano (“Saranno gli stessi inglesi i quali oggi difendono l'inviolabilità della Turchia e le augurano fortuna e prosperità, saranno loro, dico, a far fuori il Sultano.”), ci spiega, con sorprendente lungimiranza, i funesti progetti anglosassoni e anglotalmudici: la Nato allargata a Est; l'Intermarium; la follia che pervade i vari Petr Pavel e Maia Sandu, dovuta non solo alla cupidigia, ma...
    Effettivamente, dopo la Prima Guerra Mondiale, il gioco di aizzare gli slavi occidentali contro la Russia è riuscito. Cechi e Polacchi sono i più accaniti contro Mosca, anche per il ricordo del Patto di Varsavia. In particolare l'intellighenzia, della quale in Rep. Ceca ho avuto sentore, è particolarmente virulenta nella sua avversione alla Russia, mentre in Polonia l'odio è diffuso a tutti i livelli e raggiunge la patologia, come nei Paesi Baltici. Curioso che in vicini che ne hanno condiviso la sorte, come Slovacchia, Ungheria e persino Romania l'animosità è molto meno accentuata, se pure c'è, mentre per i Bulgari la Russia è una sorta di fratello maggiore.
     
  11. Dalla Russia con amore

    Riprendo a scrivere su questo spazio gentilmente offertomi dall'amico Franco Marino (che ringrazio, anche per avermi sempre ricordato che qui c'era sempre un posto per me) dopo ormai esattamente otto mesi di assenza, dovuti ad una profonda crisi personale ed esistenziale da cui, sinceramente, in alcuni momenti non sapevo né come né se sarei riuscito a superare. Periodo che è culminato, a metà luglio, in un viaggio in Russia e relativa permanenza a Mosca per due settimane che avrebbe...​
  12. Trasferirmi in Russia? No, grazie! (di Franco Marino)

    Ha fatto scalpore la proposta di Putin agli occidentali che non condividono i valori dell'Occidente di trasferirsi in Russia. Giustamente. Non tanto per la proposta in sé ma per il momento in cui questa arriva e per il fatto che questo implichi un radicale cambiamento rispetto alla politica estera russa del passato. Perché?

    Quando ci dobbiamo allarmare del fatto che il nostro coniuge, fidanzato, compagno o dir si voglia stia cambiando? Quando cambiano le sue abitudini. Una persona può...
    Sostanzialmente d'accordo con te. Premesso che Putin ed i russi hanno le loro valide ragioni, e che siamo noi che ci ostiniamo in provocazioni da irresponsabili, il buonsenso ci impone di non passare da un "padrone" all'altro, mettendoci completamente nelle sue mani.
     
  13. Processo alla Russia liberalconservatrice di Putin?

    Un utente di simpatie comuniste su X ha scritto quanto segue:

    Mi sforzo sempre di ragionare sui fatti concreti. Abbiamo un Paese che ha di fronte a sé la versione moderna della linea Maginot, con lo stesso difetto di quella vecchia: a un certo punto finisce. Che fa allora? La aggira da nord e, in pochissimi giorni è alle porte di Kiev. Bene. Poi avvia assurdi (assurdi perché aveva appena annunciato di aver invaso per distruggere il regime “nazista” con cui negozia) negoziati a...
  14. Trump sarà un dittatore? (di Franco Marino)

    In questi ultimi giorni un paio di contatti mi hanno mandato in privato alcune dichiarazioni di Trump che pare abbia detto qualcosa come "Votate me e le cose andranno così bene che non avrete più bisogno di votare". E molti vedono in questo messaggio una sorta di minaccia, come se il vecchio Donald volesse instaurare una dittatura.
    In tutta franchezza, non so come interpretare questa sua frase ma ne ho già chiesto conto ad un paio di amici americani e trumpiani per abbozzare un'esegesi...
    Credo che sia uno degli articoli più importanti che tu abbia scritto negli ultimi mesi perché affronta un tema fondamentale… la nostra libertà
    e il nostro futuro
    Le elezioni che si svolgeranno negli Stati Uniti coinvolgeranno il destino di tutti noi … e’ inutile negarlo
    Se fino a ieri il mio appoggio a Trump era totale oggi ho un po’ paura
    Grazie per aver condiviso con noi quello che ti hanno riferito i tuoi contatti… capire il clima elettorale attraverso le persone che certe realtà le vivono direttamente
    Pur continuando ad appoggiare Trump da oggi per la prima volta sono molto preoccupata
     
    Volevo dire che capire certe dinamiche attraverso gli occhi di chi certe realtà le vive direttamente è fondamentale
    Trump gode del consenso degli Stati più interni del paese … la pancia degli Stati Uniti
    Non so che dire … possiamo solo sperare e avere fiducia nelle loro valutazioni
     
    A questo punto la "putinizzazione" degli USA mi appare davvero come male minore. Se l'Occidente vuole sopravvivere, deve innanzitutto fare piazza pulita di un bel pò di mele marce, quasi tutte riconducibili al PD ed ai NeoCon USA. Se Trump è in grado di fare ciò, che lo faccia una volta per tutte.
     
  15. Gli anni che verranno

    Smaltita la sbronza emotiva causata dal fallito attentato a Donald Trump, ricominciamo a ragionare a mente fredda secondo schemi geopolitici e non politicistici. Proviamo a immaginare il piano, assai semplice e lineare, della futuribile amministrazione repubblicana, qualora l'élite al timone decidesse di tentare il tutto per tutto.

    EUROPA.
    1) Tregua o pace in Ucraina. Non a caso la carica di vicepresidente spetterà alla “colomba” J. D. Vance (nella foto). L'obiettivo ottimale...
  16. C'è poco da festeggiare

    Festeggiare l'ottantesimo anniversario dello sbarco degli Alleati in Normandia dà la misura del disagio del cittadino europeo medio. Ed è innanzitutto un disagio che imperversa a sinistra, nella sinistra che si è identificata col Potere, che si è calcificata nel Sistema, la parte politica attaccatissima alla leggenda della Resistenza partigiana e della Liberazione per opera della mitica V Armata, un'epopea glorificata da dozzine di pellicole fraudolente, benché di alto rango...
  17. Trump sulla Russia e sulla Cina ha ragione (di Franco Marino)

    Quando qualche anno fa Report, questo gigantesco bluff della controinformazione addomesticata italiana, fece una puntata sul Bilderberg, provai una sensazione strana che non saprei definire ma nella quale si accumulavano un gran divertimento e un forte disgusto. Perché nella blogsfera si parlava di quella associazione sin dalla notte dei tempi e che arrivasse la Gabanelli a farci una puntata sopra con l'aria di chi avesse appena compiuto una grande scoperta, era assolutamente ridicolo. Si...
    Non mi pare che la Nato avesse l'obbligo di difendere l'Ucraina. Lo ha fatto per servirsi di questa come testa d'ariete ma nessun obbligo giuridico vi era (l'Ucraina non faceva e non fa ancora parte della Nato).
    La Nato, al pari dell'Onu, è una buffonata messa in piedi dagli yankees per dominare il mondo. Nulla più, nulla meno.
    Israele sta dimostrando, ad esempio, quanto vale l'Onu e la Corte penale dell'Aja...fanno cioè ridere i polli
     
    Più che un imprenditore, Trump mi pare, in questo caso, un giocatore di poker da battello del Mississippi.
     
    Se devo essere sincero, da qui, dopo tutto ciò che abbiamo visto in questi anni Bindeniani, su quello scranno, le cui azioni e decisioni purtroppo ci toccano pesantemente in modo indiretto, preferisco diecimila volte che ci sia un giocatore di carte da battello del Mississippi come lui, che un rincoglionito totalmente manovrato, che non è più in grado di gestire neppure la sua vescica, peraltro appartenente ad una ideologia politica che può fare solo pesanti danni agli USA stessi ed al mondo interi, come del resto sta facendo.
     
    Non so se Trump lo avrebbe fatto o meno, ma l'impressione che tutta la vicenda sia un bluff l'ho avuta da subito, anche se non mi sono mai sbilanciata.
     
  18. TRA IL 9 MAGGIO E IL 2 GIUGNO L'ABISSO

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    Ogni Paese ha nella sua storia una data da commemorare solennemente. Per esempio il 9 Maggio di ogni anno si festeggia in Russia la Giornata della Vittoria, ovvero la commemorazione della vittoria dell'allora Unione Sovietica sulla Germania nazista. In Italia invece il 2 Giugno si festeggia la nascita della Repubblica italiana. E dal punto di vista meramente visivo le due cerimonie possono equivalersi. Infatti in entrambe si fa grande sfoggio di mezzi militari e uomini appartenenti...
  19. Macron e la pericolosa sindrome di Napoleone (di Franco Marino)

    Napoleone Bonaparte è stato un generale e un politico così portentoso da essere entrato nell'immaginario collettivo di tutti come un esempio. Eppure, anche lui ad un certo momento fu colto da un delirio di onnipotenza che lo portò a sopravvalutare le proprie forze e a sottovalutare quelle nemiche. Quando infine decise di aggredire i russi, vedendo la città vuota, penso di aver facilmente vinto la partita mentre quelli semplicemente svuotarono la città e ripararono ad Oriente. E a...
    Sono un pò fuori tema ma....non potevo non pubblicarlo da qualche parte, ovviamente solo un estratto del lungo articolo che io titolerei "La Furbacchiona" (come ho srmpre pensato)
    Fonte: Die Welt - Titolo: Das Land, das fast nichts für die Ukraine tut = Il paese che non fa quasi nulla per l'Ucraina
    """Le visite a Kiev, le calorose accoglienze di Zelensky e le grandi dichiarazioni della Meloni contrastano con gli aiuti che l'Italia
    ha inviato all'Ucraina dall'inizio della guerra. Uno sguardo ai numeri mostra che nessun altro paese del G7 ha fornito meno aiuti all’Ucraina rispetti all’Italia. Persino il Canada e il Giappone, a migliaia di chilometri di distanza, sono molto più avanti di Roma. L'Italia è solo al 17° posto tra i paes che hanno fatto donazioni finanziarie, umanitarie e militari pari a 1,3 miliardi di euro. Se si ignorano gli impegni che passano attraverso l’UE e si guarda solo agli aiuti promessi a livello bilaterale, l’Italia si trova in una posizione ancora peggiore. Sebbene il Parlamento abbia dato il via libera alle consegne di armi, il contenuto esatto e la portata di tali consegne sono avvolti nel segreto. Secondo indiscrezioni, le consegne contenevano equipaggiamenti di protezione, munizioni di vari calibri, sistemi anticarro e antiaerei del tipo Stinger, mortai, lanciarazzi, mitragliatrici leggere e pesanti, obici da campo Fh70 e obici semoventi PzH- 2000.
    Ad eccezione delle ultime tre armi, tutte le altre non sono più utilizzate da tempo dall'esercito italiano, il che fa pensare che l'Italia contribuisca solo in minima parte.
     
    Una grande potenza militare, per essere tale, necessita dei seguenti requisiti: materie prime in abbondanza per alimentare l'industria pesante, una demografia soddisfacente, un sistema scolastico basato su STEM (science, technology, engineering and mathematics). La Russia sopravanza la Francia su tutto. La guerra si vince così, non con i corsi di studio sulla Historia belino belinorum, il terziario, i dog sitter e la Grande Bellezza. Io vorrei vivere in un paese un po' meno bello e comodo ma più sovrano e armato.
     
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