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My Threads

  1. Quello che gli italiani non capiscono quando cretineggiano all'estero...

    Immaginiamo una persona che andasse a vivere a casa di una numerosa famiglia che ha regole ben precise. Se l'ospite in questione cercasse di imporre le proprie regole a questa famiglia, otterrebbe come unico risultato di essere cacciato giustamente a pedate. Se poi il capofamiglia in questione è il capo di uno stato e ha la responsabilità di dover gestire milioni di persone e non c'è una polizia internazionale che ne prevenga gli abusi, l'ospite rischia di essere ammazzato come magari è...
    Magari si fosse così , qui in Italia . E non mi riferisco alla severità , quelli sono punti di vista , ma al modo di applicare con autodeterminazione e far rispettare ciò che si è stabilito nel proprio territorio .
    Nella famiglia Italia i cattivi ospiti non vengono presi a calci , anzi siamo noi che perdiamo le nostre regole
     
    Non sopporto più le tifoserie.... Ho letto di sta tizia su facebook ma non avendo la TV non sapevo nulla. Adesso qualcosa di più so (ne parlano tutti purtroppo) e mi risprofondo nelle mie più proficue abitudini, intellettualoidi e non intellettualoidi, tipo il motociclismo.
     
  2. Metastasi yemenita (di Franco Marino)

    I più assidui lettori di questo spazio avranno notato che ormai è da mesi che non parlo più della guerra in Ucraina così come ho anche smesso di parlare di quella in Palestina. E il motivo è ovvio. Interessarsi a quelle guerre è come parlare di una delle tante metastasi di un mondo ormai malato di cancro. Nel momento in cui parlo di quel che sta accadendo nello Yemen, che è certamente preoccupante, se mi interessassi a quella questione analizzando la singola vicenda, le darei un peso che...
    Visto che non posso intervenire in alcun modo per cambiare la storia, tutto ciò mantiene viva la mia curiosità e rende la mia terza età meno noiosa
     
    Gli Stati Uniti possono anche risorgere e cambiare il corso della storia
     
    Non credo. Gli USA sono messi economicamente malissimo, non solo, gli americani stanno cambiando mentalità. Inoltre dopo secoli di egemonia dell'Occidente é normale che ci sia un cambiamento con l'egemonia dell'Oriente. Il cambiamento é iniziato con la caduta del muro di Berlino. Il detonatore per accelerarlo é stato il conflitto Ucraina-Russia a cui va aggiunta la situazione in Medio Oriente. Non si torna indietro.
     
  3. 22 gennaio. Una data buia per la storia della Russia.

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    Accadeva centosessantuno anni fa.

    22 gennaio 1863. In Polonia, Lituania e Bielorussia scoppia la Rivolta di gennaio, animata da un movimento nazionale che mira a sottrarsi al giogo russo e a ricostituire la Confederazione polacco-lituana. Rispetto alla situazione del 1831, i polacchi disponevano non di un esercito regolare bensì di bande di guerriglieri. L'insurrezione venne soffocata solo nel maggio 1864. Gran Bretagna, Francia e Austria tentarono di soccorrere la...
  4. L'Occidente è diventato socialista?

    Inutile discettare della figura del neopresidente argentino Javier Milei, delle sue intemperanze tardo adolescenziali, del perché sia stato chiamato a parlare al (e apparentemente contro il) World Economic Forum, dei suoi eventuali padroni e padrini, dell'entusiasmo che la sua allocuzione ha suscitato negli ultrà della stampa “mercatista”, ancorché rigorosamente sussidiata coi denari pubblici (vero, Cerasa? “Pagato, liberista pagato, pagato, pagato, pagato, pagato!” per dirla con...
  5. Anna dei miracoli

    Mentre le truppe israeliane fanno piazza pulita dei cronisti e dei funzionari ONU e nelle prigioni di Kiev muore in circostanze poco chiare il reporter americano Gonzalo Lira, continuo a sentirmi rivolgere l'invito a leggere Anna Politkovskaja, la giornalista dissidente assassinata nel 2006. È un invito che i presunti campioni della democrazia e della trasparenza ripetono a pappagallo, con l’aria di chi non ti dà un consiglio bensì una scudisciata. Ebbene, l’ho letta e mi sono fatto...
  6. Quello che nessuno vuole capire dell'odio in Rete (di Franco Marino)

    In questi giorni ho saputo che è uscito il nuovo film di Pio ed Amedeo. La critica ne parla malissimo e, appena ho letto le recensioni dei media, la prima cosa che ho pensato è: sicuramente sarà un film godibile. Naturalmente è un ragionamento che, se sistematico, è sbagliato. Quello di Pio ed Amedeo può tanto essere un film dai contenuti e dai significati mainstream, tanto essere un film di dissenso, tanto non essere né l'uno né l'altro. Mi interessa riflettere su un punto più semplice e...
    Quand'ero adolescente (secondo governo Berlusconi, seconda guerra in Iraq), su Radio Radicale seguivo il filo diretto con il pubblico e ogni volta rischiavo di soffocare dalle risate: stornelli irriverenti, gente che sbuffava di proposito, rutti, bestemmie, imitatori estemporanei, canzonette del ventennio, monologhi stralunati.
     
    L'odio si sta propagando ovunque, anche sul lavoro..... Io vado per la mia strada, mettendo il dovere davanti al diritto, ma, pretendo il rispetto per come sono, disponibile, corretta e gentile con utenti e colleghi. A loro non va giù, i ringraziamenti che ricevo per aver saputo aiutare, soprattutto gli anziani, nei labirinti delle norme e delle disposizioni che cambiano ogni giorno. Quindi cattiverie e odio a manetta. Poveri noi, poveri figli e nipoti.
     
    Vorrei rivalutare l'odio come sentimento primario ed importante. Ci hanno insegnato che odiare è sbagliato, ma chi ce l'ha insegnato odia altrettanto bene. Come dico da anni, semplicemente ne esigono l'esclusiva.
    Complimenti, sei riuscito a mettere nero su bianco una delle più crude verità.
     
  7. L'Euro: 25 anni di illogicità (di Franco Marino)

    Ieri sera ho violentato me stesso. E prima che qualcuno immagini la raccapricciante scena del sottoscritto che cerca, come un contorsionista, di stuprarsi da solo, è giusto chiarire a cosa mi riferissi: ho ascoltato il discorso di Mattarella. E a parte dolermi - ma lo faccio ogni anno - della differenza, non tanto dei contenuti quanto della forma, che, per esempio, distingue i discorsi del gemello separato alla nascita della Segre da quelli di Putin, ho notato l'ennesimo appello all'unità...
    Mattarella e tutta la compagnia europeista io ormai non lo so se ci sono o ci fanno quando dicono ste cose alla gente. Le popolazioni sono 25 anni che ci bestemmiano sopra
    E questo per restare giusto sul discorso pratico , della qualità della vita quotidiana della gente
    Figurarsi sul come e a quale scopo è nato. Su cui come sempre hai perfettamente esplicitato
     
  8. Perché l'America vuole far fuori Trump (di Franco Marino)

    L'America viene considerata il luogo dove regnano libertà e democrazia. Su questo punto, non tutti sono d'accordo ma, per quanto gli antiamericani trovino parecchie maniglie per fare propaganda, la questione è, ovviamente, molto più complessa.
    Andiamo al nocciolo del problema: l'America ha grossi problemi e questi dipendono dall'emersione di un mondo ormai multipolare dove non hanno più spazi vitali di penetrazione. In Ucraina, gli americani stanno giocando una partita a scacchi...
    Per quanto mi riguarda invece, Trump rappresenta l'unica via per gli USA ed il Mondo Intero di sopravvivere, pur rinunciando a qualcosa. L'alternativa, quella dei folli Dem e NeoCon, è "muoia Sansone con tutti i Filistei".
     
  9. Javier Milei: un vero liberale o l'ennesima marionetta di Washington...

    Ogni discussione sulla necessità di uno Stato, nasce su una base che ne vulnera la credibilità: da una parte, pensare che lo Stato sia un abusivo che voglia infastidire un'umanità altrimenti prospera e felice e dall'altra immaginarselo come una sorta di padre munifico che lotta per assicurare il Bene. In realtà, chi è lontano da queste ubbie, sa perfettamente che il core business di ogni Stato è di proteggere i più deboli. Tutto questo non ha una ratio morale ma quella, essenzialmente...
    È un articolo puntuale. Il grande capitale americano ma apolide è effettivamente contro una sana libertà di impresa e concorrenza leale anche perché oramai è sganciato dalla produzione. Aggiungo che, secondo me, inizia ad essere pure contro la piccola proprietà privata per questo è abbastanza giusto parlare di UE e di Usa novelli soviet.
     
  10. Napoleon

    Dopo alcuni dubbi, sono andato anch'io a vedere l'ultimo film di Ridley Scott, e l'impressione finale è stata: poteva andare molto peggio.

    A lungo sono rimasto diviso fra due motivazioni altrettanto forti sia pro che contro: intanto Napoleone è uno dei miei eroi, su cui non faccio che leggere sin dai quattordici anni (e ne ho anche scritto: un romanzo su Waterloo, naturalmente rimasto non pubblicato, quindi non chiedetemi dove trovarlo), e un film fatto con un bel budget è un'occasione...​
  11. LA PROMOZIONE IN SERIE "A"

    Da un po di tempo molti osservatori avulsi al mondo mainstream stanno veicolando una teoria molto interessante. E che cioè la sovraesposizione mediatica dell'omicidio di Giulia Cecchettin sarebbe funzionale a posizionare in un cono d'ombra il dramma che si sta consumando in Medio Oriente.


    E questa teoria non mi sembra campata per aria. Anche se fosse una coincidenza non vi è dubbio che l'omicidio della ventiduenne veneta stia catalizzando ossessivamente i palinsesti e l'opinione...
    Dopo 75 anni, la mi età, che israeliani è palestinesi fanno a botte, sono ormai convinta che conviene a tutti che continuino a farlo, altrimenti in così tanto tempo una soluzione si sarebbe trovata. Penso che, sia l'Occidente che l''Oriente, temino che questa conflittualità si espanda per cui dovrebbero in qualche modo impegnarsi in un conflitto ben più vasto. Quindi lasciano che si distruggano tra di loro tanto quella fascia di terra non ha petrolio o altre preziose risorse naturali per cui valga la pena farsi male.
     
  12. Senza parole

    La notizia è dello scorso luglio, ma apprendo solo ora che alcuni Paesi nord-europei in cui si parla più diffusamente inglese stanno cercando di limitarne l'uso. Olanda, Finlandia, Danimarca e Norvegia, in cui sino ad oggi è stato possibile seguire interi corsi di studi universitari interamente in inglese, hanno in diversa maniera avanzato proposte per limitare questa possibilità e affiancarla all'uso delle rispettive lingue nazionali.

    Il tema è di quelli che mi hanno sempre...​
  13. PESTO ALLA PALESTINESE

    mortaio e pestello.jpg


    Ogni giorno sui social veniamo bombardati (è proprio il caso di dirlo!) dalle cruente immagini provenienti dalla Palestina. Chiunque possa definirsi un essere umano diverso dalle bestie non riuscirà a resistere più di qualche secondo alla visione di corpi straziati, maciullati e sanguinanti appartenenti per lo più a bambini e ragazzi.


    Ovviamente non siamo nati ieri e sappiamo benissimo che è da centinaia d'anni che la propaganda è un'arma fondamentale per ogni nazione che...
  14. AAA Crimini di guerra offresi

    Nonostante sia ormai una costante del panorama occidentale, non smetto mai di trovare affascinante il livello sempre più abissale dell'ipocrisia con cui il dibattito pubblico venga costantemente manipolato, sia dai mezzi di comunicazione che dalla classe politica. Dico “affascinante” così come si può restare affascinati da una creatura immonda o da una catastrofe naturale, secondo un curioso meccanismo estetico per il quale ci sono delle cose così brutte, ma tanto brutte, che finiscono...​
  15. Vendesi fontana di Trevi: compreso nel pacchetto il telefono della...

    Questo blog ha avuto, in passato, la fortuna di annoverare alcuni lettori d'eccezione. Uno tra questi era Cossiga - che, del resto, era lettore di moltissimi blog indipendenti (io non ero certo l'unico e ci mancherebbe) - la cui particolarità non era tanto quella di essere una fonte preziosissima di indiscrezioni, ma di essere un profondo conoscitore della macchina delle alte istituzioni, la cui immagine, da lui in poi, non sarebbe stata più lo stessa, ai miei occhi. A colpirmi...
    Sono d'accordo con te. Avevo tra i miei amici cari Alfredo Mosca forse ne avrai sentito parlare (purtroppo morto a febbraio) era giornalista dell' Opinione docente unversitario e consulente in FI per anni, in stretta amicizia con Berlusconi. Conosceva bene la Meloni fin da quando fu scelta come ministro della gioventù. La definiva furba, di una furbizia speciale, intuitiva di un'intuizione quasi medianica, approfittatrice senza limiti, arrivista fino a strisciare pur di raggiungere gli scopi, scaltra nell'approfittare di tutto, degli errori degli altri e suoi.
    Ovviamente non le voleva bene e quando mi chiese perché l'avessi votata gli risposi "Per tutto quello che hai detto. In un paese di : evasori fiscali, approfittatori, burocrati fannulloni, popolo debole e per questo lagnoso, gente portata più al pettegolezzo che alla politica, teledipendente, dove "piove governo ladro é un mantra" dove qualsiasi vada al governo viene deriso, criticato o impelagato dalla magistratura ci vuole un f.d.p.che se ne fotte e frega tutti ma ha un briciolo di nazionalismo meglio se femmina, meglio se femmina popolana ancor più fetente". E lei sta facendo esattamente quello che sapevo avrebbe fatto. Telefonata Africana....ma dai...mesaggio chiaro - adoro Z ma..poverino temo che non ce la farà. E così si sgancia. La gente di lei ride??? Sai quanto gliene frega. Dicono che ha fatto figuracce all'estero? Sai quanto gliene frega dell'Italia al resto del mondo!
     
    Mah... Da un certo punto di vista la tua tesi sarebbe auspicabile perché potrebbe voler dire che non siamo del tutto governati da dilettanti e dementi cosmici.
    Poi però penso anche allo scandaletto triste del suo compagno, e tutta questa astuzia mi riesce difficile percepirla. A meno che non vogliamo ipotizzare che pure quella sia una exit strategy...
     
    Concordo in toto con l'articolo, che esprime quella che è stata anche la mia prima impressione, anzi, la seconda, in quanto subito ho pensato ad una bufala dei soliti complottisti :). La signora non manca di furbizia, questo è certo.

    P.S. Crozza, che io non seguo, ma la cui imitazione della Meloni mi è stata propinata da un amico, me l'ha fatta diventare quasi simpatica.....
     
  16. Sabbiature palestinesi e italiane (di Franco Marino)

    Qualche tempo fa un'anziana signora, lettrice assidua del mio blog, disse che il marito, al quale mandava i miei articoli, si era stancato di leggermi perché diceva che io non indico soluzioni ma sono solo bravo a criticare.
    Ho riflettuto molto su questa cosa. Ed è indubbiamente vero che io sia uno smontatore di soluzioni, ma è deformazione professionale. Continuamente, nel mio lavoro, mi trovo a smontare soluzioni che sembrano facili e fattibili e che invece sono impossibili da...
  17. Con chi sto? Con l'Italia e basta! (di Franco Marino)

    Parlare di un argomento come l'attuale conflitto in Palestina come del resto anche in Ucraina è come toccare i fili della corrente elettrica. E se si può capirlo quando il tema tocca la carne viva dei propri interessi, è stupefacente e stucchevole quando gli interessi dei cittadini non vengono neanche sfiorati. Nei giorni dell'ennesima fiammata mediorientale, l'armamentario bandierinistico peculiare dei social è letteralmente esploso. Chi si è bardato con la stella di David, chi con la...
    È encomiabile la tua determinazione! E fai bene, anche perché la quasi totalità delle opinioni che leggo é legata al tifo da calcio che non porta da nessuna parte se non a fare ancora a botte tra fazioni ma quali? Da che parte stanno gli animalisti per esempio? Oggi un post di questa gente racconta che hanno ammazzato un"povero" lupo. Ebbene, gli interventi su questo argomento sono stati per il 99% "É la razza umana che deve scomparire". Mi sa che è per questo che nascono le guerre! Un animalismo patologico!
     
    Ottimo articolo che mi trova perfettamente d accordo! Il burattinaio come al solito sono gli stati uniti e la NATO...giocano col mondo x i loro sporchi fini e riescono a mettere gli uni contro gli altri ,distruggendo l economia degli stati e aumentando il loro predominio...l Italia come al solito serva contro gli interessi del suo popolo
     
    Non concordo, questa volta, perché bisogna considerare che molti clandestini (anzi, ospiti come bisogna chiamarli adesso) sono approdati qui in Italia e non sappiamo quanti tagliagole possano essere tra di loro. Bisogna stare all'erta, altrimenti ci ritroveremo un altro Bataclan proprio in casa nostra,
     
  18. Lo Shabbat Nero di Israele

    Se non altro adesso so che i vertici di Hamas leggono i miei articoli. Altrimenti perché scatenare, con tanto tempismo, una guerra che riportasse la questione palestinese alle prime pagine proprio qualche giorno dopo che io ne avevo denunciato la scomparsa?

    Battute a parte, quello che sta accadendo è interessante a livello geopolitico a prescindere dal livello emotivo con cui in genere se ne parla (e se ne è sempre parlato). Nonostante abbia amici di lunga data in Israele, se volessi...​
  19. Dario Fabbri e l'ossessione degli italiani per la laurea (di Franco Marino)

    Quando vent'anni fa ho iniziato a scrivere, non nascondo di aver provato la cosiddetta sindrome dell'impostore. Mi sono cioè chiesto "Sono all'altezza di scrivere ciò di cui parlo?". In fondo sono pur sempre un italiano. Vivo cioè in un Paese che, sia pure formalmente democratico, in realtà si basa sul principio opposto di quelli liberali dove vige il principio che è permesso tutto ciò che non è vietato, mentre in Italia è vietato tutto ciò che non è permesso. E' quel meccanismo per cui...
    Diciamo che, dal '69 in poi, i corsi di laurea sono diventati "politici" come il "18 politico" (che non so se esista ancora). E così la scuola dove, attualmente, si viene promossi per decreto del TAR. In questi ultimi anni poi, si sono aperti corsi di laurea nelle materie che una volta appartenevano a specializzazioni biennali, soprattutto post-istituti tecnici, per offrire a tutti il "dottorato". Insomma abbiamo un'offerta di certificati di laurea che, ovviamente, riducono la loro validità.
    Nei paesi anglosassoni, in Francia, in Germania e in EU in genere, l'accesso alle università é reso difficile dai costi, innanzitutto, dai tempi (i giovani entrano nel mondo del lavoro molto prima degli italiani) e dalla qualità delle scuole intermedie che sono molto selettive. Tutto ciò allo scopo di dare al laureato, più opportunità anche finanziarie, a fronte però di studi impegnativi e spesso di sacrifici. Una volta era così. I corsi di laurea avevano esami che "facevano blocco" ossia se non li superavi non potevi andare avanti. Andare "fuori corso" significava pagare più tasse. Oltre a ciò le difficoltà di alloggio che costavano a chi non aveva denaro. La laurea...una conquista sudata!!!
     
  20. Requiem armeno

    Avviso che quel che segue è un articolo particolarmente lungo. Ringrazio in anticipo chi avrà la pazienza di leggermi sino alla fine.


    Sentendo una forte, istintiva simpatia verso il popolo armeno, non posso non provare un'amarezza profonda verso ciò che lo colpisce, e quindi cercherò, almeno a beneficio dei miei pochi lettori, di far capire qualcosa sul conflitto che ruota attorno all'ormai fu Repubblica di Artsakh, ovunque nota col nome doppiamente straniero di Nagorno Karabakh (la...​
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