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My Threads

  1. Pelo Pelù

    Da ragazzino, andai a vedere i primi concerti, dei Litfiba. Era una ventata, nuova nel panorama musicale di quegli anni. Sembravano ribelli, urlavano, durante la pausa, tra un brano e l'altro, contro il Papa e Andreotti. Si innalzavano a paladini della giustizia. Soprattutto il frontman, Piero Pelù. Che una volta assaporato il successo, ha pensato ai soldi, ad ogni tipo di eccesso, e abuso. Si è staccato dal gruppo, salvo tornarci in vecchiaia, a causa di vendite scarse. Dicevo si stacco'...
  2. L'astensione è anche e soprattutto un problema pratico (di Franco Marino)

    Tutte le volte che si cerca di dimostrare il valore fortemente politico dell'astensione, si incappa nel vero cancro di questo paese: i moderati. Quando si tratta di sparare a zero sulla borghesia italiana, sono consapevole di spararmi addosso, essendo io di provenienza medio borghese. Ma il senso è esattamente questo: i moderati rappresentano oggi la vera palla al piede di un vero e definitivo cambiamento, perché portano nel dibattito politico qualcosa di estremamente tossico che è la...
    Mah..io ho l'impressione che gli italiani si siano sempre adeguati, adattati, passivamente. L'eccezionalità della situazione non é l'astensionismo presente ma la partecipazione passata.
     
    Il Sistema spadroneggia da più di due secoli e ricorrerà a qualsiasi misfatto (lo sta già facendo) pur di scongiurare-ritardare l'avvento di un mondo multipolare. Non ci sarà alcuna implosione incruenta, purtroppo. Troppi soldi e interessi in ballo, gli anglosassoni non sono i sovietici: non accetteranno mai di appendere le scarpe al chiodo e di congedarsi dal proprio pubblico con un giro di campo e un lungo applauso.
     
  3. Quando penso alla Destra mi vengono in mente Cavour e Bismarck, Giolitti e Mussolini, Andreotti e il primo Berlusconi. Poi accendo la Tv e mi ritrovo ad ascoltare i vaniloqui di Pietro Senaldi, un esemplare di suricato dall’espressione poco sveglia, o di qualche bagascione malamente ricucito dal chirurgo plastico. Che diavolo è successo a questo Paese?
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  4. Il vero problema del 41-bis (di Franco Marino)

    Una legge è buona o no in base agli scopi che si propone di realizzare. Per esempio, ho sempre sostenuto che una legge, per definirsi buona, debba essere chiara e non prestarsi ad interpretazioni. E qui un vecchio amico avvocato, un furbastro di prima categoria, mi dice che il discorso sarebbe valido se lo scopo fosse davvero quello di applicare una legge, il cui scopo viceversa, spesso non è quello di normare un fenomeno ma di attribuire a chi deve applicarla un ampio potere...
  5. L'era della paralisi artistica e culturale (di Franco Marino)

    Non so se perché la mia infanzia e adolescenza non siano state particolarmente serene – e dunque il ricordo dei tempi passati non evoca la mitologica spensieratezza che molti vorrebbero tributargli – o per aver scoperto come quel tempo scavasse la fossa dove saremmo caduti e dunque dove siamo oggi, ma non sono un nostalgico. Alla domanda “Preferiresti tornare al passato?” la mia risposta sarebbe un sonoro “NO!”. E dire che di cose ne potrei rimpiangere molte. Le tante persone care che...
    "" l'energia di quella gioventù che a quarant'anni ormai suonati non c'è più."""Questo é il vostro problema che tu hai dichiarato nell'articolo, già a 20 o 30 anni si sentono vecchi, quindi creatività prossima allo 0. Credo sia dovuto al fatto che noi, prodotti postbellici siamo stati obbligati ad andare più lentamente. Bisognava avere 21 anni per andare a votare e non vedevi l'ora di immergerti nella politica. Andare a ballare era una negoziazione esasperante con i genitori. Il sesso...qualcosa di proibito e per questo eccitante e pauroso. La musica una novità continua ti faceva accaponare la pelle. Tu dici che il benessere spegne la creatività??? Ti sei chiesto perché?? EMOZIONI mancano i desideri che quando vengono soddisfatti, anche solo in parte, creano emozioni.
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    Per quando mi riguarda invece la nostalgia è un pungolo positivo per affrontare l'incerto futuro che ci attende. A livello personale tanti di noi possono avere buone ragioni per non rimpiangere il passato, ma sul versante collettivo non vi è alcun dubbio che l'Umanità era decisamente migliore appena mezzo secolo fa. C'erano sogni ed obbiettivi (la pace ed il dialogo fra le nazioni, la colonizzazione della Luna e la Conquista dello Spazio) e c'era persino ancora spazio per la Fede in Dio. Poi all'improvviso "qualcuno" ha spento la luce ed ha deciso che si vivesse tutti all'insegna della più totale incertezza e indeterminazione. Dall'11 Settembre 2001 in poi "qualcuno" ha deciso di farci precipitare tutti in un abisso di paura e sospetto, e che dovessimo distogliere il nostro sguardo dal Cielo. Perché?
     
  6. Il fenomeno Ferragni è figlio dell'ignoranza (di Franco Marino)

    Da quando Chiara Ferragni è ascesa al proscenio delle prime pagine dei giornali si leggono moltissime analisi sul suo fenomeno mediatico, contrapponendo il modernismo spinto di chi ritiene quella degli influencer una realtà ineluttabile e il reazionarismo di chi pensa che si stava meglio quando si stava peggio e ci dovevamo sorbire le scemenze senza poter replicare. In realtà non vorrei parlare della Ferragni in sé, personaggio di cui non so niente - nulla di personale, ma si occupa di...
    Recentemente abbiamo dovuto cambiare macchina e a Natale anche il mio cellulare. Per la macchina, come fattore importantissimo per la valutazione, è stata determinante guardare se la macchina avesse la maniglia, lato passeggero, per potermi reggere nelle curve. Del motore si è occupato mio marito. Per il cellulare " quello che costa meno" basta che possa ricevere le foto dei miei nipoti. 😇😇😇😇. Gli influencer con me hanno poco successo.
     
    Quando in TV comparve "Carosello" (nel 1957) alle 20.50 si fermavano per 10 minuti tutti gli italiani che possedevano un televisore. In casa nostra comparvero prodotti con nomi nuovi "Tide" il detersivo con i regali, l'olio "Sasso" (la pancia non c'è più), persino il vecchio dentifricio fu sostituito da "Chlorodont" (con quella bocca può dire ciò che vuole) e la Virna Lisi divenne la prima influencer, più famosa in questo ruolo che in quello di attrice. La pubblicità entrò violentemente nelle scelte degli italiani che ne furono pesantemente "influenzati". Ora tra "social" "network" "web" (yeaaa anglicismi olé..a proposito..."anglicismi" che uso io o "anglismi" che usi tu?) la propaganda, come si chiamava all'inizio, dev'essere sempre più pervasiva. Il genio della Chiara l'ha capito subito. Tutto in piazza: casa, figli, marito, malattie, tette, ma...soprattutto critiche, critici, intellettuali spocchiosi. Tutto fa "audience". Aver avuto io i social.....miliardi facevo...miliardi...😝😝😝
     
  7. Il gioco truccato del debito pubblico

    Disse una volta l'economista britannico John Maynard Keynes: “Se devi cento sterline alla banca, è un problema tuo. Ma se gliene devi un milione, è un problema della banca”.

    Avete sentito nominare il debito pubblico di recente? Perché la citazione di Keynes tornerà molto utile per smontare qualsiasi cosa ve ne abbiano detto. Personalmente, io ho sentito la Meloni giustificare la fine dello sconto sulle accise con un serafico: “Il debito sta diventando un problema”, o giù di lì. Che è poi...​
  8. Quando politici e divulgatori diventano capi ultrà

    Su certe cose mi hanno sempre ritenuto un cinico - io per la verità preferisco definirmi "realista" - eppure ce ne sono altre in cui non lo sono per niente. Per esempio, quando mi confronto con qualcuno, parto sempre dal presupposto che sia intellettualmente onesto, rispettoso delle mie opinioni, quand'anche non combacianti, e che la discussione si concluda con una stretta di mano e con la consapevolezza che il mondo sia bello perché vario. Invece, spesso, non è così. Molte discussioni...
    Articolo splendido. Hai centrato il punto. Non si riesce più a dialogare con chi non ha il tuo stesso pensiero. Oramai tra il popolo il pensiero o è nero o è bianco non si riesce più ad accettare il grigio anche nelle discussioni più banali.
     
    Noto che è così. Con alcune persone si riesce a dialogare, pur avendo opinioni differenti. Talvolta sono riuscita a convincerle io, a volte mi hanno convinto loro, ma sempre ragionando pacatamente. Poi ci sono gli oltranzisti, quelli che parlano per slogan e che neppure apportando prove si smuovono dal loro "credo" e che offendono senza motivo.
     
  9. Un povero fesso di nome Alfredo Cospito

    Ci sono teorie facili da capire. Il comunismo, per esempio, lo capisco: qual è il fondamento di quella dottrina? Che se aboliamo la proprietà privata e il plusvalore, il mondo sarà felice: sul piano teorico. Perché, nella pratica, questa dottrina ha portato alla miseria ovunque sia stata applicata, ma questo è un altro discorso. Il senso di questa premessa è che si sa esattamente cosa sia il comunismo, nel bene e nel male. Di esso si potrebbe dare una definizione non dissimile da...
    Ho letto che lo scorso anno hanno fatto un TSO ad un ragazzo che frequentava la scuola media superiore perché aveva dato in escandescenza. Ora ci facciamo tutti questi problemi per questo tizio. TSO e flebo. Problema risolto.
     
    Io sono di pensiero anarchico e, al contrario di quanto leggo nei commenti, ho lottato per i miei diritti, pagando da invalida all'80% con una sospensione ingiusta, visto che la mia azienda non volle nemmeno accettare un certificato di differimento cartaceo che, nel momento in cui lo consegnai (9 febbraio 2022), era perfettamente valido e non aggiungo tutto il resto che già si sa.
    I filoanarchici "muti e zitti" sono quelli che non hanno capito nulla dell'anarchia, ma non mi soffermerei più di tanto su questo, dato che traditori ne abbiamo visto a bizzeffe in ogni dove, nella Sanità, nella Chiesa, in politica da destra a sinistra o in qualunque altra corrente volessimo prendere in considerazione.
    Per rispondere a @Franco Marino, da un punto di vista pratico l'anarchismo non è realizzabile, in quanto la maggior parte della popolazione non è pronta e ne abbiamo avuto ampia dimostrazione nei tre anni passati. L'essere umano non è pronto a responsabilizzarsi, senza bisogno di leggi che lo governino, anzi. Molti non hanno consapevolezza del vivere e si lasciano trascinare in una vita predisposta e organizzata da altri, dalla nascita alla morte.
    Si potrà obiettare che dunque l'anarchismo è un'utopia, ed io rispondo che le utopie sono tali finché non si realizzano.
    Per quanto mi riguarda, l'anarchia è il concetto più nobile di autogestione in una società, con l'uomo che rispetta l'uomo e gli animali e tutta la natura, vivendo in pace ed espellendo spontaneamente eventuali cellule malate, che, anzi, in una società di questo tipo si emarginerebbero da sole.
    Tutto il resto sono dicerie ed ignoranza, un po' come quando si dice che il "novax" è negazionista e terrapiattista.
     
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    Gli anarchici che conosco io non si sono sottoposti all'inoculazione, esattamente come ho fatto io, subendone le conseguenze. Fatico anch'io, e molto, a capire come si regga una società anche piccola senza un'autorità che la diriga, a meno che non sia così piccola da autodepurarsi fisiologicamente dagli elementi negativi. Inoltre, avendo un pochino letto Stirner, ho il dubbio che il suo pensiero sia stato una comoda giustificazione per personaggi variamente inclini al narcisismo patologico. Tuttavia, l'inclinazione anarchica insita in molte persone a mio parere è direttamente proporzionale all'avversione nei confronti del sistema mondiale antiumano, criminale e pervasivo ad ogni livello nel quale siamo immersi. Quanto a Cospito, nessuno ne reclama la liberazione , essendo consapevoli tutti che debba pagare per i crimini che ha commesso. Ma che la punizione sia proporzionata ai crimini sì. E io sono d'accordo.
     
    Impeccabile...come spesso sei. Anarchici? A mio parere sono creature molto infelici che rovesciano su chi li dirige i propri errori. Non é mai colpa loro o del loro comportamento se qualcosa non funziona nella loro vita, sempre colpa degli altri, dell'autorità, dell'autorevolezza.
     
  10. Capire la Russia, capire Putin

    Ho la fortuna di fare un lavoro, quello di informatico, che, per come lo svolgo, si adatta alla mia indole variopinta e contraddittoria di uomo pigro e indolente al punto di voler saldamente rimanere ancorato alle proprie radici come una cozza sullo scoglio e pur tuttavia provvisto di grande curiosità, al punto di voler immergersi nelle culture altrui.
    Così, pur col sedere ancorato sulla mia poltrona, nel mio studio alla periferia orientale di Napoli, da remoto ho costruito un team di...
    A questo punto...non ti amo più...semplicemente..ti adoro..❤
    """:"Nessuno può insegnare al nostro popolo che società dovremmo costruire"""""
     

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    Giusto e molto bilanciato,
    legge anche nei pensieri, oltre a svolgere il suo variegato lavoro...
    Questa è una grande consolazione...
    Così, alcuni di noi, hanno avuto conferma e speranza di non essere troppo soli nel loro modo di vedere le cose che li circondano, e, soprattutto, di potersi sentire: "felicemente diversi"... 😉
    Grazie, Franco!
     
    I nostri " pensatori" che favoleggiano in tv, sono talmente scarsi che non tengono mai presente il contesto storico, o geografico. Gente che esporta un pensiero standard, pensando di poterlo applicare in ogni luogo, e in ogni epoca, giudicando senza conoscere...
     
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  11. Guarda chi si lamenta

    Non avrei mai pensato, di trovare qualche, espressione vocale, buona, in Gassman. L'idiota per eccellenza, ha espresso il suo pensiero, che coincide con quello di molti suoi colleghi (di idiozia?) e non, di non votare più PD. Bhe, fra i due non so chi ci guadagna? Però una cosa è certa, il delatore seriale, dice che il partito si stia riempiendo, di buffoni pentastellati, i quali furono i primi a gettare fango, sugli accordi PD mafia, sui legami tra PD e truffe sui migranti, sulle coop, sui...
  12. Un bel blocco dei pagamenti online con prelievi bancomat annessi come successo a Libero e ne vedremo delle belle, altro che sparizione del contante.
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  13. LA SAI L'ULTIMA?

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    Tra le barzellette più raccontate in Italia ci sono quelle che vedono come protagonisti gli appartenenti all'Arma dei Carabinieri.


    Una di queste barzellette ci narra di un carabiniere che, mentre sta passeggiando, vede un collega a capo chino che sta camminando avanti e indietro su una grande piazza. Incuriosito gli si avvicina e gli chiede cosa stia facendo e l'altro gli spiega che gli è caduto l'orologio e lo sta cercando. Di conseguenza il collega si offre di aiutarlo nella...
  14. Su India e Cina

    L'India sembra un soggetto politico creato a tavolino dall'Occidente (la stessa lingua veicolare rimane in alcuni casi l'inglese).
    Tuttavia, è innegabile che negli ultimi 20 anni la situazione indiana sia in buona parte cambiata sia in termini economici, che di politica estera.
    Per fare il miracolo non devono mettersi in competizione con la Cina su aspetti dove la Cina si è preparata da decenni (e dove al massimo sta subentrando il Vietnam/ASEAN), devono...
  15. Una presa in giro di nome Mafia (di Franco Marino)

    Ho scritto più volte che il covid va ringraziato perché ha fatto uscire l'umanità - quella positiva e quella negativa - per quello che è e perché ha svelato come non ci sia alcuna differenza tra lo Stato e la Mafia. E' stato un momento di verità che ha fatto luce di tutte le fesserie che ci erano state raccontate fino a quel momento. Tra le tante, quella della fantomatica lotta ad un fantomatico gruppo di delinquenti semianalfabeti che, mentre vengono cercati da tutto il mondo, mandano...
  16. L'orrendo tifo bellico degli italiani

    Ieri sera ho cenato assieme ai miei cugini americani. Pur repubblicani trumpiani, considerano Putin come un uomo da abbattere: inoltre uno dei figli è colonnello dei Marines. C'era anche mia moglie che, pur essendo antiputiniana è comunque russa e non fa sconti nemmeno al banderismo ucraino. Eppure è stata una cena piacevole e la moglie russa preferisce la compagnia della parte americana della mia famiglia a quella italiana.
    Perché?
    Perché pur avendo idee politiche precise non si scade nel...
    Comprendo il tuo discorso ma fino ad un certo punto.
    Messi alla stretta tra la sopravvivenza del proprio e quella del nemico, bisogna scegliere la morte del nemico.
    Le guerre sono atroci anche e soprattutto per questo.
     
    Mio cognato è ucraino. Ma di Dnipro, madrelingua russa. Grazie alle mie insistenze, sono riusciti ad abbandonare il paese la sera del 23/02 scorso. Lui non aveva comunque nessuna intenzione di farsi ammazzare per il governo-fantoccio di Zelensky. Inizialmente simpatizzavano coi russi, ma il protrarsi delle distruzioni hanno amareggiato sia lui che mia sorella. Ieri il missile che è caduto su Dnipro ha colpito il palazzo dove abitano i genitori. Per loro fortuna il complesso è così grande (ci starebbe dentro un campo da calcio) che l'appartamento dei suoi genitori è rimasto intatto. Io, da filorusso, sono fortemente critico del modo in cui è stato condotta tutta l'azione da aprile in poi, e sinceramente avrei apprezzato di più una campagna più decisa che spazzasse via Zelensky subito. Ora stanno semplicemente radendo al suolo un paese, esattamente come hanno lasciato il Donbass esposto al terrorismo ucraino per otto anni. È chiaro che delle vite umane non fanno gran conto, da una parte e dall'altra, ma rimango dell'idea, pur con mille mal di pancia, che la vittoria russa sarebbe l'unica salvezza per tutti, ucraini, europei e nel mondo. L'Occidente è marcio sino al midollo, e non si può sperare che vinca l'agenda Soros. Sarebbe semplicemente l'azzeramento dell'umanità. Con tutto che cinesi, iraniani e indiani e tutti gli altri preferirebbero comunque una guerra atomica.
     
  17. Quando finirà la luna di miele con la Meloni (di Franco Marino)

    I social hanno successo perché, molto banalmente, stimolano l'umanità a riflettersi per quel che è. E l'umanità, essendo narcisa e vanesia, ama scrivere e parlare molto più di quanto ami leggere ed ascoltare. I social ripropongono così in maniera perfetta il meccanismo del "vanity publishing", cioè pagare per vedersi pubblicati, con la differenza che la moneta è rappresentata dai propri dati. Essendo chiaro subito all'utente il meccanismo per acquisire più "moneta" cioè l'approvazione...
    Luna di miele? Io l'ho mollata sull'altare.
     
    Le lamentele contro la Giorgia fanno parte del sistema Italia. Rovesciamo pateticamente molte delle nostre colpe sui governi. Sui soldi che non ci sono o che vengono spesi male. Ci sta bene così perché così possiamo continuare ad evadere il fisco, a far lavorare in nero i collaboratori o a pagarli poco e male, a distribuire mazzette per avere benefici. Proprio ieri ho concluso col CAF il contratto con la nuova colf. L'impiegata ha spalancato gli occhi quando le ho detto che la pago 12 euri/ora! Ovbuamente in regola. E quando le ho detto "Si fa 20 km in auto quindi spende per la benzina, é affidabile, onesta e lavora benissimo e ha le chiavi di casa" mi ha risposto "Signora lei é unica." - UNICA ripeto UNICA
     
  18. Lula , Bolsonaro e i conti della serva

    Non avevo pubblicato l'articolo precedente che da poche ore, e già mi sentivo tormentato dal senso di aver lasciato in sospeso troppi punti che avrebbero meritato ben altro approfondimento.

    Il problema è il solito: per avere un quadro generale soddisfacente, bisogna mettere insieme una quantità di pezzi altrettanto soddisfacente (tutti non si può in nessun caso) e per farlo ci vuole studio e informazione sui campi più vari. Nel caso specifico, trattandosi di un'area geografica di cui...​
  19. Dona Flor e i suoi due presidenti

    Il primo evento relativo all'America Latina di cui ho buona memoria è il tentato golpe dei cosiddetti Carapintadas del dicembre del 1990, in Argentina. Le “Facce Dipinte” cercarono di assaltare e prendere alcuni edifici governativi, ma incontrarono la resistenza del resto dell'esercito, ed essendo appena qualche unità ribelle vennero ridotti in brevissimo tempo all'impotenza. Scoprii molto più tardi che quello era solo il quarto ed ultimo alzamiento di cui questo gruppo di...​
    "La fazione militare più forte di un determinato territorio". Che poi non è definizione mia ma di Lenin. Kissinger ne fornisce una simile: il gruppo militare che esce vittorioso da un conflitto con altri gruppi. Che è praticamente la stessa cosa.
     
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