parigi

My Threads

  1. L'altra Piazza Fontana

    Accadeva centotré anni fa.

    23 marzo 1921. Alle 22:40 una tremenda esplosione fa saltare in aria le prime file delle poltrone e la buca dell’orchestra al Teatro Diana di Milano, causando 21 morti e 80 feriti. Il pubblico in sala attendeva l’inizio del terzo atto de La Mazurka blu, la celebre operetta del compositore austriaco Franz Lehár. Il bilancio sarebbe stato ancora più grave se l'ordigno fosse deflagrato all’interno della sala. Invece era stato piazzato all’esterno, in...
  2. Napoleon

    Dopo alcuni dubbi, sono andato anch'io a vedere l'ultimo film di Ridley Scott, e l'impressione finale è stata: poteva andare molto peggio.

    A lungo sono rimasto diviso fra due motivazioni altrettanto forti sia pro che contro: intanto Napoleone è uno dei miei eroi, su cui non faccio che leggere sin dai quattordici anni (e ne ho anche scritto: un romanzo su Waterloo, naturalmente rimasto non pubblicato, quindi non chiedetemi dove trovarlo), e un film fatto con un bel budget è un'occasione...​
  3. La Siria di Assad padre

    Accadeva cinquantatré anni fa.
    13 novembre 1970. In Siria sale al potere il generale dell'aviazione Hafiz al-Assad: il baricentro del potere si sposta progressivamente nelle mani dei militari Fu l'approdo finale della rivoluzione (8 marzo 1963) del partito socialista Ba‘th, resa possibile dalla sinergia tra esercito e forze rurali. La guerra dei sei giorni (1967) e la crisi giordano-palestinese avevano acuito i dissidi interni. Si assistette all'estromissione degli elementi...
  4. AAA Crimini di guerra offresi

    Nonostante sia ormai una costante del panorama occidentale, non smetto mai di trovare affascinante il livello sempre più abissale dell'ipocrisia con cui il dibattito pubblico venga costantemente manipolato, sia dai mezzi di comunicazione che dalla classe politica. Dico “affascinante” così come si può restare affascinati da una creatura immonda o da una catastrofe naturale, secondo un curioso meccanismo estetico per il quale ci sono delle cose così brutte, ma tanto brutte, che finiscono...​
  5. La Tunisia di Ben Ali

    Accadeva trentasei anni fa.

    7 novembre 1987. Il primo ministro tunisino Zine El Abidine Ben Ali si consulta con i medici curanti del presidente Habib Bourguiba (classe 1903) per certificare che le condizioni mentali non gli consentivano l’esercizio delle funzioni inerenti la sua carica. Era quindi giunto il momento di mettere in pratica l’articolo 57 della Costituzione del 1975 che permetteva al primo ministro di assumere il potere qualora il presidente fosse in uno...
  6. Ipotesi di "gombloddo"

    Sarò “comunista” (A sinistra mi reputano fascista, a destra comunista. Io, che non sono né l’uno né l’altro, me ne frego e godo come un riccio), ma a mio avviso non esiste alcuna macchinazione ai danni dell’esecutivo. La verità nuda e cruda è che i Poteri Forti cospirano contro i risparmi e i beni al sole degli italiani con la complicità dell'inquilino di Palazzo Chigi, qualunque esso sia. La difesa a mezzo stampa degli avvocati d'inchiostro (Libero, La Verità, il Giornale: la galassia...
    I media ne stanno parlando, dibattiti in TV , articoli sui giornali. In generale, pensano che la Tunisia stia ricattato l'EU per avere denaro (qualcuno dice "come fece Erdogan" i turchi ovviamente tacciono). Fino ad ora di Lampedusa se ne sono tutti infischiati. Ora é l'argomento principale di dibattito. Forse...forse...mi é venuto da pensare che il gomblotto ci sia sì ma da parte del nostro governo che ha pensato di farci invadere per vedere se si riusciva a smuovere le acque. Se così fosse...ebbene...bingo.
     
  7. Meno politica politicante, più impresa (e geografia)

    Se vogliamo far risorgere l’Italia dobbiamo fare largo alle imprese. L'imprenditore ha il multipolarismo nel sangue; per lui il multipolarismo è la regola: i miei soldi li investo dove mi conviene, faccio accordi con chi mi pare e piace senza guardare il pedigree razziale, religioso o ideologico. Insomma, non ho la mistica mendace dei diritti umani: mi curo esclusivamente del profitto e osservo solo il rendimento dei titoli. L'uomo d’azienda è un tipo sveglio e pragmatico che visitando...
  8. Il Niger è un'altra pietra tombale dell'Occidente (di Franco Marino)

    Il Judo è un'arte marziale unica nel suo genere. Diversamente dal Karate che si fonda sulla capacità di colpire l'avversario nella maniera più adatta, nel judo i colpi sono proibiti e occorre sfruttare la maggiore forza dell'avversario a proprio favore, lavorando sui suoi punti deboli.
    Putin è un judoka. Non avendolo mai visto combattere, non saprei giudicarne l'abilità, ma è certo che gli insegnamenti del Judo li ha applicati alla politica. Infatti, tutta la propaganda putiniana non si...
    Temevo di morire prima di aver visto questo cambiamento epocale, invece il mio desiderio di assistervi si é realizzato. É da circa 30 anni che lo aspetto, da quando, dall'Europa e dagli States per lavoro, ho cominciato a spostarmi prima in Africa mediterranea e limitrofa, poi in Asia minore, poi in tutto l'Oriente ma proprio tutto, poi in Russia e Sud America. Come ingegnere meccanico ho visto la velocità di apprendimento, di sviluppo, di innovazioni continue di nazioni considerate dai beceri europei "sottosviluppate" e da loro sottovalutate ("Impiegheranno decenni " riferendosi ai cinesi diceva un ing. tedesco "ad arrivare ai nostri livelli" e in 2 anni gli hanno copiato perfettamente i suoi progetti). Alla Cina, in particolare, hanno trasferito ai "sottosviluppati" tecnologie ed esperienze economiche che quel popolo "affamato " di conoscenza ha divorato, modificato, migliorato, inventato con una velocità strepitosa. L'errore degli occidentali é stata la superbia, la spocchia, la presunzione di essere i migliori pensando di trattare il resto del mondo come colonie. Sicuramente il mio essere femmina tanto mi ha penalizzato in occidente quanto favorito in altri paesi dove le popolazioni hanno una sensibilità diversa, capiscono chi é interessato al loro problema e chi no. A me raccontavano tutto, segreti, timori, idee. Per non parlare della Russia dove trovavo più ing.femmine che maschi trattate alla pari, quando in Italia mi offrivano posti da segretaria.Non possiamo fare nulla. É la storia che si sta scrivendo e, come ogni cambiamento, porta vittime. Ma son contenta che "i vada in mòna"
     
    Last edited:
    Ricorderò sempre, a Irkutsk, una ragazza di ventidue anni che dirigeva un negozio di cucine italiane. Quelle stesse marche in Italia le avrebbero offerto al massimo un posto di commessa, sempre che non fosse stata l'amante del principale. Siamo finiti, lo vidi nel 2012.
     
    Per motivi di lavoro,mio marito trattava l'acciaio,conoscemmo due ingegneri cinesi che erano in Italia per lavoro. Erano due ragazze di 26 e 29 anni ...non aggiungo altro.
     
  9. Emmanuel, Matteo e “Marion” la malafemmena

    Dopo aver organizzato il faccia a faccia Orsini-Schlein, Salvini vola in gran segreto a Parigi per incontrare Macron in un albergo fuori mano, lontano da occhi indiscreti. I due devono redigere una lettera di pace.

    SALVINI: Bonsoir Manu.

    MACRON: Bonsoir mon amì Matteo. Asseyez-vous: sedetevi.

    SALVINI: Ad Assisi ho telefonato ieri: si tratta pur sempre di una iniziativa di pace. O no?

    MACRON: Ehm… Oui. Mettiamoci subito al lavoro.

    SALVINI: Ottima idea. Io detto e tu...
  10. Chiedimi chi era Berlusconi

    Dimissioni, una parola che sa di resa e che pertanto non poteva sussistere nel vocabolario di quel meneghino ferrigno che stamattina si è dimesso dalla vita alla bella età di 86 primavere, lui che dichiarava “Camperò fino a 120 anni”; lui egotista impenitente che cercava di carpire il segreto dell’eterna giovinezza. Quand’ero adolescente e “di sinistra” non perdevo una puntata di Parlamento in, la trasmissione di approfondimento politico condotta da Piero Vigorelli. Guardavo e mi...
  11. L’influenza spagnola

    di Laura Spinney
    L’influenza spagnola fu in tutto e per tutto la prima pandemia influenzale postpasteuriana, dal momento che era stato solo durante la precedente pandemia – l’influenza russa degli anni novanta dell’Ottocento – che Richard Pfeiffer aveva annunciato di avere identificato la causa della malattia in un microbo. Nel 1918 il suo modello era ancora prevalente, anche se errato.
    Senza test diagnostici a disposizione, e in disaccordo su quale fosse l’agente del contagio – e, in...
  12. Sconfitta o Vittoria mutilata. Quale pericolo corre la Russia?

    Finora, davanti alle ripetute provocazioni, il governo russo ha reagito reiterando blande e scontate rimostranze: l’Alleanza Atlantica porta avanti una guerra civile per procura; la responsabilità di ciò ricade sull'Occidente combinato, iniziatore e prosecutore di questo conflitto. Non so voi, ma qualcuno al Cremlino dovrebbe chiedersi: Quand'è che basta, Gordon? Che è la versione postmoderna e cinefila del Quousque tandem di ciceroniana memoria. Le linee...
  13. Giorgina l'Africana

    Non parlo spesso della politica italiana, per il fatto che, considerando l'Italia uno Stato-fantoccio i cui governi vengono decisi a tavolino da chi prende le decisioni importanti in vece nostra (e quindi più a Wall Street o al Pentagono che a Roma), la politica interna ed estera così come viene è del tutto irrilevante, un insieme di giochi di palazzo i cui risultati non escono dalle mura del palazzo stesso, e che si concretano in questa o quella poltrona, questa o quella prebenda che...​
  14. di Elena Panina
    "Distruggere l'Europa in una guerra nucleare limitata è un costo accettabile per gli USA
    L'ex agente della CIA Andrew Bustamante: "Negli Stati Uniti possiamo dire: Russia distrutta, che bello, Parigi ha ricevuto la bomba, che schifo, gli americani sono ancora al sicuro, batti cinque. È così che pensiamo qui".
    https://t.me/sakeritalianotizie/40956
    • Like
    • Love
    Reactions: Gabriella, giogiodo, Hellrider and 25 others
  15. La Schlein, le proteste in Francia e il cane che si morde la coda (di...

    Le proteste di Parigi sono giunte fino in Italia e tra chi sproloquia di Rivoluzione Francese 2.0 e chi invece si rifugia nell'ormai stantio ed irritante "Eh gli italiani la Rivoluzione non la fanno mai", non ci siamo mai chiesti se davvero il tema della protesta francese sia sensato. Per farla breve, in Francia si protesta per una riforma molto simile a quella che, approvata dal governo Dini nel 1995, trasformò il sistema pensionistico da retributivo a contributivo. Piccola...
  16. Ça ira?

    Si farà? La rivoluzione, intendo. E chi lo sa! Se devo essere sincero, quanto sta succedendo in Francia puzza tremendamente e non promette nulla di buono. Insomma, all’orizzonte non scorgo alcuna primavera dei popoli.
    Si, d’accordo, ben venga tutto ciò che può indebolire Eliogabalo Macròn, i disordini vanno sostenuti e incoraggiati.
    Ma è veramente così? Le proteste violente, le automobili ribaltate e le vetrine infrante indeboliscono o rafforzano i governi? L’incendio appiccato...
  17. Fuitine parigine (di Franco Marino)

    La fuitina è un desiderio di chiunque abbia avuto la fortuna di vivere un amore adolescenziale: fuggire per ribellarsi all'autorità paterna e godersi un amore passionale. E' una cosa su cui è inutile moraleggiare, sia perché la natura, pensata non per una civiltà evoluta ma per luoghi dove la vita media è della durata di 20-25 anni, prevede che l'adolescenza sia l'età giusta per prolificare, sia perché se i due innamorati, divenuti maggiorenni, hanno di che sopravvivere e sanno...
  18. ANSA
    "Manifestazione a Parigi contro la riforma delle pensioni. Si tratta dell'ottavo giorno di proteste a livello nazionale."
    Intanto Eliogabalo Macron...

    Attachments

    • Screenshot_20230316-212318.png
      Screenshot_20230316-212318.png
      1,6 MB · Views: 324
    • Like
    • Love
    Reactions: Hellrider, Fabio Santarelli, girlsgreen and 22 others
  19. Che vinca il peggiore

    Chi per sua disgrazia avesse studiato al liceo Classico, non potrà non ricordare cosa fossero e cosa rappresentassero le Olimpiadi nel mondo antico. I giochi panellenici erano trattati con estrema serietà, in quanto l'unica occasione in cui quello greco, da sempre diviso dalla politica e persino dalla geografia (con moltissime colonie separate da ampi bracci di mare dalle città di origine) poteva vedersi, sentirsi e celebrarsi come un unico popolo. Anche per quello l'aspetto sportivo era...​
    M
    La dimostrazione lampante che, quando elimini la centralità del Sacro all'interno dell'azione umana, apri la porta alla frammentazione.
     
    Hai centrato uno dei punti principali. Per i greci i giochi erano qualcosa di sacro, per questo erano intoccabili e tutto doveva essere condotto in modo da non disturbarne lo svolgimento, pena l'essere considerato un sacrilego. I giochi moderni sono, esattamente come il tempo esige, del tutto laici, devono essere monetizzabili, quindi l'ossessione della performance e della vittoria (da cui i record a raffica e il doping), il medagliere per vedere chi ce l'ha più lungo, gli sponsor e gli investimenti miliardari, tutto lo svilisce e lo rende terra-terra, quindi anche strumento della politica e della propaganda. Quando in origine era uno dei mezzi dell'uomo per rapportarsi al cielo degli Dei.
     
  20. Giovanni Fasanella intervista Rosario Priore (1° parte)

    "I magistrati, in definitiva, nonostante fossero preparati in materia di diritto, non lo erano di fronte a eventi di quella portata, che per essere compresi presupponevano ben altre strutture mentali e culturali. Non avevano una cultura storica, geopolitica e anche dell’intelligence. Le stragi, infatti, non sono mai state opera di gruppi improvvisati, ma i loro autori hanno sempre avuto dietro organizzazioni e istituzioni potenti. Internazionali e interne". Rosario Priore...
Top