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  1. Europeista, provax, filo-NATO. Simpatico come la peste bubbonica.

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  2. Non è il calcio il problema ma ciò che è diventata l'umanità (di Franco...

    Una riflessione che sorge spontanea a seguito delle violenze di Napoli-Eintracht e dopo aver letto un articolo di un giornale americano secondo cui il calcio andrebbe vietato. E' naturalmente una sciocchezza ma bisogna spiegarlo e non liquidare la cosa senza un commento. Sono stato un grandissimo appassionato di calcio, al punto che, non possedendo qualità sufficienti per giocarlo in prima persona (tanto atletismo ma pochissima tecnica) mi sarebbe piaciuto diventare o allenatore (in...
    Mi pare non sia cambiato nulla. Quando vivevo in UK ogni domenica c'era una devastazione dopo la partita. C'è chi scrisse pure un libro sulla violenza dei fan "The roots of football hooliganism: an historical and sociological study". Così in Francia sia a Parigi che in periferia. Non dimentichiamo la tragedia dell' Heysel nel 1985......
     
    Sono perfettamente d'accordo.
    Da ex tifosa di quella magica Sampdoria di Vialli e Mancini, che seguivo in tutta Italia e anche in tutta Europa, e da spettatrice di partite storiche, anche contro quel Napoli e quel napoletano di Buenos Aires 😍
    C'erano le violenze anche allora, ma c'era anche una tifoseria piena di passione che genuinamente sosteneva i propri paladini.
    Oggi l'umanità non è più la stessa, come giustamente scrivi.
    Impossibile fare paragoni.
     
  3. La particolarità della nostra mente è di averci donato l'accesso a un piano simbolico: quello del linguaggio, della narrazione, delle idee; se volessimo trovare un qualche fondamento al binomio natura-cultura (non necessariamente questo è reale o universale, abbiamo i presupposti per pensarlo come caratteristico del solo pensiero europeo) probabilmente andrebbe cercato in questo piano.
    Semplificando molto a fini comunicativi -> "culturale" è tutto ciò che non è universale, cioè condiviso da...
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  4. DOVE VAI SE IL PIANO B NON CE L'HAI?

    carta igienica.jpg
    Penso che tutti conoscano lo sport del pugilato, noto anche come boxe o noble art. Tale sport si pratica all'interno del cosiddetto ring che, a dispetto del nome che in inglese vuol dire "anello", in realtà è un quadrato delimitato da delle corde. I pugilatori si affrontano all'interno di questo perimetro dandosele di santa ragione e vince chi riesce a colpire di più l'avversario o a mandarlo, come si suol dire, "al tappeto" o KO.


    Durante il combattimento capita quasi...
  5. Appello al popolo georgiano

    Cari georgiani assetati di libertà e benessere, saturi di speranze malriposte, una preghiera: evitate di salire sul carro dello zio Sam diretto verso il tritacarne cagionato dall’ennesima Drang nach Osten. Non vi attende alcun radioso futuro nell’agognato paese dei balocchi che è l'UE: per loro siete solo pedine sacrificabili e intercambiabili, slavi imbranati e mongoli miserabili a cui rifilare poche briciole e quattro abiti dimessi, porcellini da mandare allegramente al mattatoio...
  6. Scemi di guerra

    Ormai beffarsi della stampa igienica italiana ogni volta che questa pubblica una notizia palesemente falsa e persino ridicola è come sparare sulla Croce Rossa, è una cosa di cui sono cosciente e che mi trattiene, spesso, dallo scriverci sopra. Ma capitano a volte occasioni troppo ghiotte, leggi scandalose, per lasciar correre. Quando poi nel giro di pochi giorni queste si accavallano come in una gara a chi la spara più grossa, lasciar correre è troppo persino per chi, come me, sembrava...​
    L'esercito russo oggi combatte con le pale, domani rischia di arrivare a Lisbona. Gli sciagurati non leggono nemmeno i "loro" autori. Archetipo N. 8 del cosiddetto Ur-fascismo di Umberto Eco. “Così, grazie a un continuo spostamento di registro retorico, i nemici sono al tempo stesso troppo forti e troppo deboli. I fascismi sono condannati a perdere le loro guerre, perché sono costituzionalmente incapaci di valutare con obiettività la forza del nemico.”
     
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  7. 1) Nasce in qualche modo (meno lineare di quanto pensavamo) l'Homo Sapiens Sapiens
    2) Si diffonde in larga parte del mondo, adottando caccia e raccolta, questo implica: non avere scorte, doversi spostare per trovare nuove risorse, risorse alimentari poco controllabili, quindi poca popolazione
    3) Tra i 13.000 e i 9.000 anni fa in più parti si diffonde l'agricoltura. Nascono le scorte alimentari, gli amministratori delle scorte, del lavoro, i sorveglianti dei magazzini. Il surplus permette un...
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  8. La cancel culture contro Roald Dahl ovvero la stupidità del...

    Di fronte alla decisione di riscrivere i libri di Roald Dahl che hanno costituito un caposaldo dell'infanzia di molti di noi, è lecito trasecolare. Quel formidabile scrittore norvegese aveva indubbiamente uno stile irriverente e le caratteristiche morali dei personaggi negativi erano sovente associate a caratteristiche fisiche ben precise. E tuttavia, riscrivere i suoi racconti eliminando certi termini oggettivamente offensivi è assolutamente stupido e non ci sarebbe nemmeno bisogno di...
    E...di grazia chi è come riscriverebbe racconti come "Le streghe" ??? In quanto alla discriminazione....nel 73 sono tornata in Italia dall'estero divorziata e con un figlio, in un'Italia in cui il divorzio venne approvato nel 70 ma ben pochi "osavano" divorziare in un'atmosfera di perbenismo tale che la dicci provò ad eliminarlo con un referendum nel 74 e per fortuna gli andò buca. Avevo una buona posizione lavorativa dato che le mie competenze tecniche e linguistiche compensavano il mio essere femmina, madre, divorziata e non cattolica. Il mio datore di lavoro disse "Lei può fare una carriera importante ma....non posso presentarla al CdA. Si trovi un marito e mettiamo tutto a posto" . Il marito l'ho trovato, presentato, gradito, approvato, dopo due mesi li ho mandati a fanc....
     
    Quando vidi chiamare "non vedente" un CIECO capii la deriva che avrebbe subito la lingua (tutte eh, non solo quella italiana).
    Semplicemente non ha alcun senso: il fatto tecnico rimane, un CIECO è di certo uno che non vede,... puoi chiamarlo come ti pare!
    La parola CIECO è l'evoluzione di una lingua, è civiltà, è l'attribuzione di una parola specifica che stabilisce cosa sei o chi sei. Decidere di usare "formule descrittive" invece che quello specifico sostantivo è un ritorno alla BARBARIE (diversamente civile?)
    Infine, giusto per far capire a che livello di pensiero io sia giunto e, dunque, mi senta sempre più prigioniero di una IDIOZIA MONDIALE:
    Io, che sono "diversamente diverso", in che ambito mi colloco in questa società? Chi difendera i miei diritti di percezione? MALEDETTA PERCEZIONE!!!
     
    Mesi fa mi inventai una storiella.

    IL NANO E IL SALTO IN ALTO

    Un nano era deciso a diventare campione olimpionico di salto in alto.
    Ne aveva diritto e volle provarci.
    Si allenò duramente per anni.
    Purtroppo però non riuscì mai a superare i 170cm.
    A quel punto decise che c'era qualcosa che non andava, si sentiva discriminato!
    Si infuriò tantissimo e decise di recarsi al Comitato Olimpico con un avvocato.
    Morale della favola?
    Il salto in alto fu eliminato da tutte le gare di atletica nel mondo, nelle scuole, nei campus... il Salto in Alto era una discriminazione e come tale andava abolito.
    Rifletteteci, inventatevi tutte le storielle che vi vengono in mente, io ne ho a centinaia in testa e sono una più surreale dell'altra ma: Politicamente correttissime.
    Finiremo tutti per evirarci perché avere un pene è discriminante!
     
  9. Conte e Speranza indagati con l'accusa grottesca di aver chiuso troppo tardi e troppo poco. Vogliono scaricare le colpe di un'operazione di guerra psicologica e biologica targata Nato su di una manica di zelanti "comunisti" sinofili. Il delitto perfetto.
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  10. Le primarie del PD ovvero l'insostenibile pesantezza dell'inutilità (di...

    Ci fu un tempo in cui rischiai seriamente di entrare nell'orbita del PD. Non che io fossi diventato di sinistra - tutt'altro - e neanche che mi piacesse il PD. Semplicemente erano i tempi del primo Renzi, che personalmente ho sempre ritenuto estraneo a quella cricca (dalla quale infatti è stato espulso) nonché il miglior talento della politica italiana. Ero e resto convinto che se avesse vinto il referendum del 2016, si sarebbe andati ad elezioni anticipate nel 2017, che lui avrebbe...
    Quando ho sentito parlare Renzi per la prima volta, descritto come astro nascente dell'Intellighenzia italiana, ho cominciato ad ascoltarlo: perché no? Mi sono detto...
    Mi ha subito dato l'impressione di quello veloce a rispondere altro alle domande, ad avere una soluzione per tutto, ma inaffidabile come un venditore di Rolex all'autogrill. Quando si parla di politici, la domanda da porsi è quella: comprereste un'auto usata da costui? E mi dissero che ero il solito disfattista. In realtà è un animale politico molto bravo a creare complotti e ribaltoni, a cui si rivolgono quelli che non hanno modo di fare qualcosa alla luce del sole. E lui incassa...
     
    purtroppo hanno occupato tutti i gangli del potere e ne fanno l’uso -scriteriato- che vogliono.
    saranno anche stolti gli elettori pd, ma il resto del popolo bue e’ ancora piu’ idiota
     
  11. La nuova affermazione cinese ci costringe a indagare la storia e la cultura di questo popolo.
    Il substrato politico-culturale sinico affonda, sin in epoca antica, nella presenza di un'autorità centrale.
    Le popolazioni del Fiume Giallo si radunarono molto presto attorno ad un'autorità centrale, sorsero dinastie. Considero di un qualche valore la teoria delle civiltà fluviali -> l'organizzazione di fiumi, canali, dighe, risaie favorì la concentrazione umana e la formazione di un settore...
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  12. Transnistria: guerra? No, partita a poker

    Del caos ucraino si può parlare in due modi: seguendo la propaganda dell'una o dell'altra fazione, oppure limitandosi ai fatti. La propaganda dice che la guerra è iniziata esattamente un anno fa. I fatti dicono che la guerra in realtà era già iniziata otto anni prima e vedeva contrapposta l'Ucraina contro i separatisti del Dombass, i quali sono per la stragrande maggioranza filorussi e contro i quali l'Ucraina aveva usato la manovalanza di Azov per "derussificarli". Gli Stati Uniti...
    Domenica scorsa ho assistito ad una interessantissima conferenza qui a Ferrara, con Giorgio Bianchi e Demostenes Floros su "Guerra e energia" e, secondo me molto giustamente, i due oratori hanno ironizzato sul fatto che Putin, che governa il paese più vasto e ricco di risorse in materie prime del mondo, possa sentire la necessità di annettersi dei territori "insignificanti" territorialmente come il Donbass (e la Transnistria, aggiungerei io). In effetti.... No. Vero piuttosto che avere la Nato che gli soffia sul collo lo consideri un pericolo esistenziale. E giustamente.
     
  13. Il discorso di Putin e il sovranismo morale (di Franco Marino)

    Devo precisare per onestà nei confronti del lettore che nel momento in cui sto scrivendo questo articolo, non ho ascoltato né letto il famoso "discorso di Putin". E tuttavia - in merito, faccio lo stesso discorso che feci sull'autobiografia di Harry - non mi interessa approfondirlo o, meglio, magari lo andrò ad ascoltare, ma non cambierà di una virgola il senso di questo articolo. Le parole sono la parte meno importante dell'azione di un politico, perlomeno se le consideriamo per i...
    Bravo 😂
    Il NYT li ha commentati entrambi e alla fine ha concluso """""President Biden and Vladimir Putin, the leaders of the U.S. and Russia, laid out radically different visions for Ukraine’s future yesterday, offering contrasting narratives about who is to blame for the bloody, yearlong war. They seemed to agree on only one point: The conflict is nowhere near an end""""
    Come si dice a Napoli? "Ci siamo scazzati'?
     
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    Bravo due volte. Primo per aver indovinato il discorso di Putin; secondo per aver detto come stanno le cose in Italia. Con questo debito pubblico che abbiamo è molto difficile crearsi un " sovranismo morale".
     
    Io ho trovato il discorso di Putin molto più corretto e lineare di quanto affermino i vari Bidè,Stolten,Von der Minchien e compagnia cantante. Un discorso che non fa una piega
     
    Bravo due volte: per aver evocato l’unica cosa che oggi conterebbe, il sovrani amo morale e bravo perché la pensi esattamente come me 😀
     
  14. Ciò che mi affascina della storia (e che raramente vien fatto capire a chi è costretto a studiarla) è che conoscerla ti lascia la libertà di vivere altre vite (una battuta: senza per questo essere prigionieri del samsara con nascita, dolore e morte).
    Studiando la storia (che, non mi stancherò mai di dirlo, non è solo date e battaglie), possiamo capire come si sentiva un giovane soldato al seguito di Napoleone in Russia. Possiamo sentire nelle testimonianze, il suo entusiasmo, i suoi...
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  15. Il Patto di Monaco

    Si è fatto un gran parlare sull'ennesima riunione dei grandi (veri o sedicenti tali) del mondo aventi ad oggetto l'Ucraina, e la sua eco sta durando singolarmente tanto anche perché amplificato da alcune appendici, come i viaggi di Biden a Kiev e l'analoga gita con cui la nostra cosiddetta premier andrà a ripetere quello che tutti già sanno. I motivi di tanta enfasi sono più d'uno, ma in sostanza possono ridursi a due principali.

    Uno è simbolico: ci avviciniamo ad un anno da che...​
    Ho letto il resoconto della riunione di Monaco su Strana.ue (Страна) giornale ucraino. Credo sia stato il più realista di tutti quelli che ho letto su altri media EU. Selenskyi é tornato molto arrabbiato in quanto ha ricevuto solo parole e promesse ma....fatti...nisba. Anzi l'articolo sottolineava la preoccupazione del presidente perché, oltre ai funzionari USA che un mese fa sono piombati a Kiev per controllare dove finiscano il 30% di forniture (armi, soldi , vettovaglie) dopo la conferenza di Monaco gliene mandano altri 5.
     
  16. Non è un paese per anarchici.

    Il 22 aprile 1897, l'anarchico Pietro Acciarito provò ad attentare alla vita dell'allora Re d'Italia Umberto I Savoia.
    Nei giorni successivi in tutto il paese si innescò una caccia al sovversivo: anarchici, repubblicani e socialisti.
    Il 27 aprile veniva arrestato Romeo Frezzi (indicato come anarchico, ma in realtà socialista) che non sarebbe più tornato a casa, perché ucciso dalla (in)giustizia di un paese liberale.
    Frezzi era stato arrestato perché aveva una...
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  17. SOLVE ET COAGULA

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    Solve et coagula
    (letteralmente :"sciogli e ricomponi") è un termine latino molto in voga tra gli alchimisti di qualche secolo fa. E questo termine sta a significare l'azione di dissolvere qualcosa per poi modellarne un'altra. Per esempio sarebbe come sciogliere una statua di cera raffigurante la Madonna per poi modellare, utilizzando la stessa cera, un'altra statua dalle fattezze diaboliche.


    Se noi ci pensiamo bene il concetto del solve et coagula è quella dinamica...
  18. E' giusto da occidentali criticare l'Occidente? (di Franco Marino)

    Chiunque critichi l'ambiente dove è nato e cresciuto, quand'anche avesse validissime ragioni per farlo, viene visto come uno che sputa nel piatto dove mangia. Come osi criticare la tua famiglia? La tua casa? Il tuo lavoro?
    Infatti l'espressione "sputare nel piatto dove si è mangiato" indica spregiativamente proprio tutti coloro che criticano aspramente il sistema di cui si nutrono. Questa critica parte da un presupposto che è molto semplice: il sistema in cui ci si trova è quello che è...
    Non sono pienamente d'accordo. L'Occidente non ha un diabete mal curato ma è un malato terminale; ciò che aggrava il suo già precario stato di salute è la presunzione, la spocchia, l'annullamento della spiritualità in nome di un materialismo esasperato, la totale visione di futuro poiché ciò che conta (in occidente) è il "qui e ora".
    E si, l'occidentale risvegliato può e deve criticare L'Occidente, poiché nessuno lo conosce meglio di lui.
     
    Occidente sempre più tardosovietico: disastri ecologici (Ohio); leadership improbabili (Biden è un Cernenko ridanciano); pauperizzazione inarrestabile; crescente insofferenza nei confronti della Nato (versione glamour del patto di Varsavia); sostanziale isolamento internazionale (l'euramerica è diventata sinonimo di perniciosa balordaggine veterocoloniale, un dinosauro in abiti casual); oligarchie che sanno solo creare emergenze per vendere soluzioni farlocche (robe da imbonitori del far west); vertici capaci di qualsiasi nefandezza (e qui mi sa che hanno superato gli omologhi d'oltrecortina).
     
  19. I perché dell'astensionismo che gli integralisti del voto non vogliono...

    Da ieri si tengono le elezioni regionali e qui devo fare una confessione molto grave per uno che scrive spesso di politica e che si atteggia ad editorialista: nemmeno sapevo che si votasse. E non parliamo - con tutto il rispetto, beninteso, per quei bei posti - del Molise e della Val d'Aosta, ma di due regioni chiave che spesso fanno da apripista a cambiamenti anche in ottica nazionale: Lombardia e Lazio. Non devo essere il solo tuttavia ad avere questo disinteresse perché mentre...
    Ho sempre votato, sempre.
    Stavolta però oltre ad aver fatto mente locale sulla scandalosa quantità di appuntamenti elettorali da giugno ad oggi, ho ritenuto opportuno provare ad aderire al partito di maggioranza in Italia, anche perché i vari candidati, e relativi partiti in appoggio, non mi rappresentano in assoluto. Pensavo di sentirmi in colpa per non aver rispettato il mio diritto-dovere....invece provo un piacevole senso di leggerezza.
     
    Purtroppo per cambiare realmente l'andazzo il voto è uno strumento del tutto inutile. Non serve a nulla. Ci vorrebbe ben altro....peccato che a lottare per "quell'altro" non ci sia nessuno se non quattro leoni da tastiera e basta
     
    Io ho sempre votato pur sapendo che il mio piccolo voto non avrebbe cambiato molto. Lo faccio per seguire le mie regole comportamentali fondamentali nella mia vita per sentirmi a posto: 1) non fare pensieri peccaminosi sui maschi nati dopo il 1.01.1972 (mio figlio é nato in quell'anno e mi sentirei in colpa), 2) non discutere di politica con chi non vota, 3) non discutere di nulla con chi non paga le tasse, 4) evitare chiunque paghi in nero i collaboratori, tutti i collaboratori. Ti seguo perché scrivi in modo eccellente ed esprimi i miei pensieri, ma questo supporto all'astensionismo non mi piace, non demonizzo non accuso. Basta poi non criticare, come fanno molti, chi governa.
     
    Abito in Lombardia e il rischio che, nonostante Fontana non avesse brillato, soprattutto in pandemia vera o presunta, facendosi calpestare da Speranza e soci, il malcontento ci mandasse in Regione i rottami del PD, c'era tutto. Per fortuna ha prevalso il trend del momento, nonostante il crollo dei votanti. La politica del meno peggio è tutto quello che ci possiamo permettere, e non è il menefreghismo, a portare idee nuove, riforme e servizi. La classe politica è questa, e non se ne andrà senza una improbabile rivoluzione non pacifica: chi mai potrebbe fare da capopolo? La Ferragni col suo pupazzo scarabocchiato? Alla gente interessa di più del grande fratello e dei sessualmente indecisi di Sanremo che delle sorti e del futuro del Paese. Come diceva Freak Antoni degli Skiantos: cosa pretendi da un paese dalla forma di una scarpa...?
     
    Franco, La leggo con attenzione e spesso condivido il suo pensiero... però
    ho sempre votato, nel bene e nel male, forse più male... da che avevo 18 anni... 😉
    per il rispetto di un antico ricordo scolastico,
    che non mi abbandonerà mai :
    < 1913, Emily Davison, ippodromo di Epsom, un cavallo e... re Giorgio V...> 😔
     
  20. Che vinca il peggiore

    Chi per sua disgrazia avesse studiato al liceo Classico, non potrà non ricordare cosa fossero e cosa rappresentassero le Olimpiadi nel mondo antico. I giochi panellenici erano trattati con estrema serietà, in quanto l'unica occasione in cui quello greco, da sempre diviso dalla politica e persino dalla geografia (con moltissime colonie separate da ampi bracci di mare dalle città di origine) poteva vedersi, sentirsi e celebrarsi come un unico popolo. Anche per quello l'aspetto sportivo era...​
    M
    La dimostrazione lampante che, quando elimini la centralità del Sacro all'interno dell'azione umana, apri la porta alla frammentazione.
     
    Hai centrato uno dei punti principali. Per i greci i giochi erano qualcosa di sacro, per questo erano intoccabili e tutto doveva essere condotto in modo da non disturbarne lo svolgimento, pena l'essere considerato un sacrilego. I giochi moderni sono, esattamente come il tempo esige, del tutto laici, devono essere monetizzabili, quindi l'ossessione della performance e della vittoria (da cui i record a raffica e il doping), il medagliere per vedere chi ce l'ha più lungo, gli sponsor e gli investimenti miliardari, tutto lo svilisce e lo rende terra-terra, quindi anche strumento della politica e della propaganda. Quando in origine era uno dei mezzi dell'uomo per rapportarsi al cielo degli Dei.
     
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