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  1. DOVE VAI SE IL PIANO B NON CE L'HAI?

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    Penso che tutti conoscano lo sport del pugilato, noto anche come boxe o noble art. Tale sport si pratica all'interno del cosiddetto ring che, a dispetto del nome che in inglese vuol dire "anello", in realtà è un quadrato delimitato da delle corde. I pugilatori si affrontano all'interno di questo perimetro dandosele di santa ragione e vince chi riesce a colpire di più l'avversario o a mandarlo, come si suol dire, "al tappeto" o KO.


    Durante il combattimento capita quasi...
  2. Eppure l'unica speranza di libertà è in America (di Franco Marino)

    Se quelli del Detonatore, dove prima scrivevo, leggessero questo articolo, penserebbero che qualcuno si sia impossessato dei miei dispositivi elettronici. Eppure, io personalmente non sono mai stato antiamericano. Voler essere indipendenti dagli Stati Uniti non significa essere antiamericani ma semplicemente mettere gli interessi della propria nazione al primo posto rispetto a quelli altrui. E non c'è nulla di personale. Se un domani mi accorgessi che la Russia e la Cina operassero...
    Se non crolla il sistema oligarchico, l'altra America (SONAR, ovvero Sons Of New American Revolution) è destinata a rimanere un movimento extraparlamentare, o meglio extracongressuale.
     
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    Ognuno di noi vede il mondo in cui vorrebbe vivere in modo diverso.Non ho mai amato gli States pur essendoci vissuta per un pò quando mio marito lavorava a Cupertino. Altri tempi più eccitanti. Oggi, da un punto di vista tecnico, tecnologico, meccanico, meccatronico, gli USA sono fuori gioco. L'Asia ha risorse straordinarie, gli ingegneri, i fisici, gli informatici indiani, cinesi, russi sono strepitosi. E i Brasiliani? La società in cui partecipiamo Lab-Id é entrata a far parte del gruppo Beontag brasiliano. Chi sono gli americani?????
     
    Il centralismo putiniano non è certo l'utopia libertaria alla quale oggi un sovranista patriottico deve auspicare, tuttavia, tra i tre sistemi descritti è sicuramente quello migliore. Il fatto che non si sviluppino movimenti libertari e radicali come quelli della destra profonda americana più che a repressione e centralismo è dovuto a) a presenza/percezione di primato della politica, quindi della sovranità, sull'economia più che in USA, ma soprattutto a b) il russo ha forte in se un eur-asiatismo che lo divide tra libertarismo, diciamo umanesimo europeo, e collettivismo ma a guida fortemente verticista asiatico.
    Detto questo da postfascista ho visto anche io negli ambienti della DX radicale americana, eccezion fatta per l'odio scemo per l'Iran, quella capacità arrogante, cattiva come dev'essere, di imporre una nuova sorta di gramscismo patriottico reazionario che qui manca.
     
  3. Il filo comune del covid, dell'Ucraina e del crollo della Silicon...

    In tanti in questi giorni mi avevano chiesto un articolo sulle notizie che stanno venendo fuori in merito alle rivelazioni sul Covid e, devo dire la verità, ho provato a mettere più volte nero su bianco un qualcosa, ma non mi usciva niente. Prendevo la tastiera, scrivevo ma niente, sentivo che l'articolo non usciva. Quando le cose sono così, non vale la pena forzarsi. Se uno scrive un articolo col freno a mano, il lettore se ne accorge. E quando non ho voglia di scrivere non è un caso...
  4. (Neo)Colonialismi

    Non la faccio troppo lunga: sappiamo un po' tutti in cosa consisteva il colonialismo ottocentesco. Il “fardello dell'Uomo Bianco”, la conquista diretta da parte delle principali potenze europee, seguite poi da Stati Uniti e Giappone, di vasti imperi coloniali in Africa, Asia e Oceania. Territori già abitati da popolazioni sottoposte al dominio di funzionari scelti tutti oltremare, e nel diretto interesse di nazioni straniere. Le quali, però, se sfruttavano le risorse naturali e la forza...
  5. “Un astuto drago apparentemente addormentato”: alcune scomode verità su...

    di Daniele Ganser

    Nel 1941 il Giappone possedeva imponenti forze navali, tra le quali dieci portaerei, mentre gli USA ne avevano solamente sette, dunque erano in palese stato di inferiorità. Due portaerei, la Lexington e la Enterprise, si trovavano a Pearl Harbor sotto il comando dell’ammiraglio Husband Kimmel. Il suo superiore, l’ammiraglio Harold Stark, che in quanto capo delle operazioni della Marina statunitense a Washington aveva accesso ai dati ricavati dalle intercettazioni e...
  6. Transnistria: guerra? No, partita a poker

    Del caos ucraino si può parlare in due modi: seguendo la propaganda dell'una o dell'altra fazione, oppure limitandosi ai fatti. La propaganda dice che la guerra è iniziata esattamente un anno fa. I fatti dicono che la guerra in realtà era già iniziata otto anni prima e vedeva contrapposta l'Ucraina contro i separatisti del Dombass, i quali sono per la stragrande maggioranza filorussi e contro i quali l'Ucraina aveva usato la manovalanza di Azov per "derussificarli". Gli Stati Uniti...
    Domenica scorsa ho assistito ad una interessantissima conferenza qui a Ferrara, con Giorgio Bianchi e Demostenes Floros su "Guerra e energia" e, secondo me molto giustamente, i due oratori hanno ironizzato sul fatto che Putin, che governa il paese più vasto e ricco di risorse in materie prime del mondo, possa sentire la necessità di annettersi dei territori "insignificanti" territorialmente come il Donbass (e la Transnistria, aggiungerei io). In effetti.... No. Vero piuttosto che avere la Nato che gli soffia sul collo lo consideri un pericolo esistenziale. E giustamente.
     
  7. Risarcimento schiavi

    È attualmente in corso il cosiddetto “Black history month”, ossia il Mese della Storia Nera, iniziativa grottesca che solo in una società cerebralmente fusa e che va avanti a massicce dosi di sensi di colpa e autoflagellazioni trova posto. Basti pensare a che effetto farebbe un “Mese della Storia Asiatica”, anche in società in cui l'immigrazione da quel continente sia stata significativa: che senso avrebbe mettere in uno stesso calderone siriani, indiani, cinesi e filippini? Già si...
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  8. “Un astuto drago apparentemente addormentato”: alcune scomode verità su...

    di Daniele Ganser

    Roosevelt sapeva che, se gli USA fossero stati coinvolti in una guerra col Giappone, sarebbe scattato un effetto domino che poteva allargare il conflitto anche alla Germania, dato che il 27 settembre 1940 Giappone, Germania e Italia avevano sottoscritto un patto tripartito, noto anche come Asse Roma-Berlino-Tokyo, per assicurarsi sostegno reciproco. «Roosevelt voleva anzitutto fare guerra alla Germania», spiegò il giornalista George Morgenstern del «Chicago Tribune»...
    Aggiungo il bellissimo "Pearl Harbor" del tedesco Peter Herde, che descrive in maniera magistrale la storia diplomatica e come il Giappone giunse, gradualmente, a non poter fare altro che entrare in guerra, o rimanere senza carburante per l'esercito. Dimostra come, da decenni, chi vuole informarsi, sa, mentre il grande pubblico continua a riempirsi la testa con lo sterco fabbricato a Hollywood.
     
  9. E' valsa la pena far fuori Berlusconi?

    Essendo sempre dalla "parte sbagliata" sono stato per un ventennio un berlusconiano, in un'era in cui ad esserlo si rischiava di essere equiparati, nella migliore delle ipotesi, a dei "cretini ipnotizzati dalle reti Mediaset" e nella peggiore ai mafiosi. Oggi si sorride pensando a quegli anni - amaramente, pensando a quanto sia peggiorata la nostra vita dal 2011 ad oggi - ma questa era la temperie del tempo. Essere berlusconiani significava più o meno appartenere ad una consorteria e...
    Essere berlusconiani a quei tempi era tutt'altro che una consorteria...andava di moda,specie dopo "il contratto con gli italiani" sbandierato in TV da Vespa...io che il Berlusca lo avevo conosciuto di persona prima che scendesse in politica,correva l'anno 1987,sapevo della sua scaltrezza e del suo sapersi vendere...ma con me non attaccò mai perché avevo dalla mia sia spalle larghe che vedute a 360°...facevo il dirigente della moda nella "Milano da bere" e le voci sull'uomo di Arcore erano ovunque...dopo le monetine dell'hotel Raphael tirate sulla testa di Craxi mi dissi "ora arriverà il Salvatore della Patria"....detto fatto. In seguito mi "costrinsero",a me Almirantiano,a prendere la tessera del PdL...e su quella tessera sputai non so quante volte...insomma,credo di avere reso l'idea su cosa io pensassi di Silvio....i sinistrati hanno provato a metterlo fuori gioco un'infinità di volte ma concretamente vi riuscirono sfruttando una sua debolezza umana : "u pilu",per dirla con Cetto la Qualunque. Ma le "porcate" di quest'uomo andavano ben oltre le sue discutibili frequentazioni con ragazze-nipotine,vista la differenza di età....quando venne messo definitivamente fuori gioco con lo "spread" quasi tirai un sospiro di sollievo e mi rifiutai di recarmi a piazza del Quirinale nel 2011 per sostenerlo nonostante la chiamata di Rampelli e della sua figlioccia politica Meloni. No,in quell'uomo non ho mai visto nulla di buono. Se solo avesse voluto,servendosi della potenza di fuoco delle TV e giornali di sua proprietà, avrebbe potuto indirizzare le sorti dell'Italia e degli italiani verso ben altra china, non quella del dirupo etico e morale dove è invece precipitata grazie anche al suo contributo
     
    Come l'hanno fatto fuori è certamente discutibile,la Magistratura (i suoi vertici in primis) andrebbe sbattuta in galera e le chiavi buttate via (parola di avvocato)....ma a volte il fine giustifica i mezzi....ai tempi delle BR a posto di Moro nella Citroen avrebbero trovato lui..
    In fondo è meglio un pessimo processo che un bel funerale. O no?
     
    Faccio parte di coloro che all'epoca si illusero che con Berlusconi il nostro Paese avrebbe finalmente attuato la sua Rivoluzione Liberale, liberandoci finalmente dal giogo di una certa Sinistra e dalle sue cancerose ramificazioni nella vita politica e nella società del Belpaese.
    Purtroppo fu un deludente fuoco di paglia, e ciononostante rimpiango i suoi anni rispetto a quello che ci è stato poi apparecchiato e servito da lorsignori di Washington con l'amabile complicità di Parigi e Berlino.
     
    É per questo che la Giorgia dà bacetti a Selenski, promette montagne di armamenti all'Ucraina, va su e giù da Bruxelles e mostra di essere culo e camicia con la NATO. Non ha né i soldi né gli avvocati di Berlusconi per difendersi da eventuali accuse di spacciare droga trovata nelle mutandine di Ginevra (oltre all'accusa di fare schifo come madre). Berlusconi? Ho collaborato con una delle sue aziende, hanno pagato bene e regolarmente e ho trovato gente preparara. Politicamente? Primino della classe "fass tuto mi" e giù di battute. Poteva farlo e bene ma...l'Italia non era Mediaset. Ora ha fatto le sue battute facendo incazzare parecchi in UE tanto che le delegazioni di 9 paesi non boicotteranno la riunione del PPE a Napoli se lui sarà presente. Carognetta...ci prova ancora ad attirare l'attenzione!!!
     
  10. Putin lo storiografo

    Non ricordo più chi disse che la storia è durata fino al 1936 poi è diventata propaganda. Ma questo presupporrebbe che un tempo gli storici fossero freddi, imparziali. Certamente alcuni autori lo erano davvero e, curiosamente, erano tutti personaggi che la storia la facevano, come Cesare e Tucidide. Per il resto, la storia è sempre stata propaganda. Ed è talmente vero questo che non si contano le iniziative dei grandi personaggi del passato per orientare l'arte e la cultura nella...
  11. Il gioco truccato del debito pubblico

    Disse una volta l'economista britannico John Maynard Keynes: “Se devi cento sterline alla banca, è un problema tuo. Ma se gliene devi un milione, è un problema della banca”.

    Avete sentito nominare il debito pubblico di recente? Perché la citazione di Keynes tornerà molto utile per smontare qualsiasi cosa ve ne abbiano detto. Personalmente, io ho sentito la Meloni giustificare la fine dello sconto sulle accise con un serafico: “Il debito sta diventando un problema”, o giù di lì. Che è poi...​
  12. Capire la Russia, capire Putin

    Ho la fortuna di fare un lavoro, quello di informatico, che, per come lo svolgo, si adatta alla mia indole variopinta e contraddittoria di uomo pigro e indolente al punto di voler saldamente rimanere ancorato alle proprie radici come una cozza sullo scoglio e pur tuttavia provvisto di grande curiosità, al punto di voler immergersi nelle culture altrui.
    Così, pur col sedere ancorato sulla mia poltrona, nel mio studio alla periferia orientale di Napoli, da remoto ho costruito un team di...
    A questo punto...non ti amo più...semplicemente..ti adoro..❤
    """:"Nessuno può insegnare al nostro popolo che società dovremmo costruire"""""
     

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    Giusto e molto bilanciato,
    legge anche nei pensieri, oltre a svolgere il suo variegato lavoro...
    Questa è una grande consolazione...
    Così, alcuni di noi, hanno avuto conferma e speranza di non essere troppo soli nel loro modo di vedere le cose che li circondano, e, soprattutto, di potersi sentire: "felicemente diversi"... 😉
    Grazie, Franco!
     
    I nostri " pensatori" che favoleggiano in tv, sono talmente scarsi che non tengono mai presente il contesto storico, o geografico. Gente che esporta un pensiero standard, pensando di poterlo applicare in ogni luogo, e in ogni epoca, giudicando senza conoscere...
     
  13. Arriva gargamella

    Basta, penso che il gregge, ha perso ormai ogni sorta di ordine mentale. Gli hanno fatto bere, idiozie tipo la peste di manzoniane storie, chiamandolo covid, hanno fatto credere che esisteva un vaccino, ma è solo un siero che non immunizza, anzi toglie le difese immunitarie, i più sciocchi hanno creduto addirittura che una pezza in bocca gli salvava la vita, hanno fatto credere che, non siano gli americani a creare guerre, ovunque, compresa quella in Ucraina, dove hanno istruito un attore e...
  14. Dite ai fan di Benigni che i cancelli di Auschwitz li hanno aperti i sovietici, non gli americani.
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  15. Massoneria sì? Massoneria no? Massoneria boh?

    Chiunque abbia una visione non allineata col sistema, si becca ben presto la patente di complottista. E infatti io me la sono beccata più volte, declinata nelle formule più disparate, dall'immancabile sfottò "gomblotto!" all'accusa di terrapiattismo, e insomma tutto il campionario che ogni apota puntualmente deve sciropparsi.
    Personalmente, non mi riconosco in nessuna categoria. Non mi sono mai sognato di mettere in dubbio la rotondità della Terra (se non altro perché camminare su una...
    Il fatto é che MMD é stato "trovato" adesso, non mesi fa. Perché se il fatto fosse avvenuto mesi fa sarebbe stata incolpata la Russia, dato che, con grande clamore, i media hanno dato la notizia che nel covo c'era un libro su Putin. Adesso la gente se ne frega di "ha stato Putin" e allora....vai di Massoneria!!
     
  16. Il vecchietto dove lo metto

    Faccio una premessa: detesto quelli dell' “Io l'avevo detto”. La facoltà di prevedere il futuro, qualora esistesse, dovrebbe avere impieghi migliori della vanteria da Bar Sport. Eppure non posso nascondere una maligna soddisfazione nel riconoscere di aver profetizzato, più volte nell'ultimo anno e mezzo, che Joe Biden non sarebbe arrivato a fine mandato. Cosa che, secondo me, sta realmente accadendo.


    Certo, i motivi per cui avevo emesso questo giudizio erano altri: contavo più che altro...​
    Infatti, la CNN sulla questione dei documenti trovati nel garage di Biden ha commentato "Questo non creerà nessun problema per il presidente, certo che la sua candidatura alle prossime elezioni é fortemente compromessa"". D'altra parte non potevano infilare nel letto del vecchietto una tro..a, non sarebbe stato credibile.😂😂😂
     
  17. La non-notizia della bancarotta americana

    Una notizia è, per definizione, qualcosa di nuovo, che non si sapeva. Sembra una banalità ma non nell'era in cui interi organi di informazione si fondano sulla copia di notizie già date altrove. In inglese, l'etimologia della parola con cui si traduce "notizia" è "news", cioè qualcosa di nuovo, che prima non si sapeva. E' in questo senso che la "news" del default del debito americano non è una vera news, una notizia: perché che gli americani abbiano un debito che non sono in condizione...
    Credo che solo tu e pochi altri abbiano saputo che il 19.01.2023 gli USA hanno tocato il tetto massimo del debito col rischio di fallimento. La Yellen non é neppure andata a Davos perché non aveva consigli dare!!! Poarèta!!! La maggior parte degli italiani era a sciare, l'altra parte a criticare il governo, e una parte a cercare di cavarsela. Questa volta, tuttavia, sono curiosa di vedere come andrà a finire vista la novità, cioè la de-dollarizzazione messa in atto in Asia.
     
    Ecco un'altra occasione di pensieri che si incrociano. Anche se da un punto di vista diverso, hai toccato un argomento che proprio in questi giorni meditavo di trattare in un articolo, prima che il caso Biden-documenti secretati non me ne facesse venire in mente un'altro. La truffa del debito è forse uno degli argomenti che più meditano di essere approfonditi, dato che è il grimaldello tramite il quale la mafia finanziaria internazionale mette le mani sui patrimoni di interi Stati.
     
  18. Per molti americani il progresso consiste nell’accettare il nuovo perché nuovo, e nel fare a meno del vecchio perché vecchio. Questo può essere un bene per un rapido rinnovamento nel commercio, ma è un male per la continuità e la stabilità della vita.

    Lewis Mumford
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  19. L'orrendo tifo bellico degli italiani

    Ieri sera ho cenato assieme ai miei cugini americani. Pur repubblicani trumpiani, considerano Putin come un uomo da abbattere: inoltre uno dei figli è colonnello dei Marines. C'era anche mia moglie che, pur essendo antiputiniana è comunque russa e non fa sconti nemmeno al banderismo ucraino. Eppure è stata una cena piacevole e la moglie russa preferisce la compagnia della parte americana della mia famiglia a quella italiana.
    Perché?
    Perché pur avendo idee politiche precise non si scade nel...
    Comprendo il tuo discorso ma fino ad un certo punto.
    Messi alla stretta tra la sopravvivenza del proprio e quella del nemico, bisogna scegliere la morte del nemico.
    Le guerre sono atroci anche e soprattutto per questo.
     
    Mio cognato è ucraino. Ma di Dnipro, madrelingua russa. Grazie alle mie insistenze, sono riusciti ad abbandonare il paese la sera del 23/02 scorso. Lui non aveva comunque nessuna intenzione di farsi ammazzare per il governo-fantoccio di Zelensky. Inizialmente simpatizzavano coi russi, ma il protrarsi delle distruzioni hanno amareggiato sia lui che mia sorella. Ieri il missile che è caduto su Dnipro ha colpito il palazzo dove abitano i genitori. Per loro fortuna il complesso è così grande (ci starebbe dentro un campo da calcio) che l'appartamento dei suoi genitori è rimasto intatto. Io, da filorusso, sono fortemente critico del modo in cui è stato condotta tutta l'azione da aprile in poi, e sinceramente avrei apprezzato di più una campagna più decisa che spazzasse via Zelensky subito. Ora stanno semplicemente radendo al suolo un paese, esattamente come hanno lasciato il Donbass esposto al terrorismo ucraino per otto anni. È chiaro che delle vite umane non fanno gran conto, da una parte e dall'altra, ma rimango dell'idea, pur con mille mal di pancia, che la vittoria russa sarebbe l'unica salvezza per tutti, ucraini, europei e nel mondo. L'Occidente è marcio sino al midollo, e non si può sperare che vinca l'agenda Soros. Sarebbe semplicemente l'azzeramento dell'umanità. Con tutto che cinesi, iraniani e indiani e tutti gli altri preferirebbero comunque una guerra atomica.
     
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