I guru dell’euroscetticismo in quota Lega (Nord) non spendono una parola per commentare la politica internazionale.
È una scelta legittima, ci mancherebbe altro. Non so se sia dovuto a una presunzione snobistica che li porta a trascurare le tematiche inflazionate (se ne parla la maggioranza, dev’essere roba da carrozzieri), oppure al desiderio di ottemperare a un preciso ordine di scuderia diramato dal Carroccio. Diciamoci la verità, l’Operazione Militare Speciale, i cui contraccolpi stanno rivoluzionando il quadro del Potere mondiale e mandando a gambe all’aria il Vecchio Continente, ha preso alla sprovvista il fronte euroscettico italiano, già minato da quattro anni di reticenze, complicità infamanti e benaltrismi. Si perché questi signori blaterano di tornare alla lira (o all’Amlira?), e poi puntellano il governo Draghi. Vogliono espropriare le vostre case? Vedremo di fare qualcosa. Intanto votateci e fateci votare. Crepate come mosche? Noi il vaccino lo abbiamo fatto, però porteremo le vostre istanze a Montecitorio.
I problemi energetici? Sono dipesi dall’aver voluto puntare su un unico fornitore (il che è anche corretto, ma il guaio lo hanno causato le sanzioni unilaterali e la decisione americana di voler diventare a qualsiasi costo un grande esportatore energetico). Intendiamoci, fin dagli albori l’euroscetticismo di tendenza è stato viziato da un pregiudizio pro-americano e antitedesco, in quanto che il capitalismo nordamericano veniva e viene tutt’ora percepito come una mamma cattiva che dà un tozzo di pane a chiunque (opinione opinabile), mentre l’Ordoliberalismus germanico condanna i latinos a morire di stenti (corbellerie: ha dato un futuro a milioni di emigranti, italiani e non). Il fatto che esistano latinos propensi a compiere scelte sbagliate e che giudicano conveniente collaborare col nemico non viene minimamente preso in considerazione. Sotto la presidenza Trump, gli euroscettici aspettavano un nuovo D-Day; che il “Quarto Reich merkeliano” e l’Italia iper-indebitata ma con la Costituzione più bella del mondo fossero altrettanti insetti intrappolati nella ragnatela cartacea di Wall Street era un dettaglio che sfuggiva ai più. Ancora adesso nessun seguace di B&B nota che i governi europei, abitualmente dilaniati dalle polemiche che contrappongono il nord protestante e produttivo al sud cattolico e assistenziale dei PIIGS, mantengono un’insolita unità di intenti (le divisioni sono affiorate, ma sono rimaste perlopiù illusorie) quando si tratta di obbedire ai diktat statunitensi.
Se l’Unione Europea dovesse implodere insieme alla moneta unica, cosa farebbero e direbbero i nostri eroi? Avrebbero la faccia di bronzo di attribuirsene i meriti dopo aver taciuto per anni sulle – vere – cause geopolitiche del tracollo?
Borghi si rinchiuderebbe in un ostinato mutismo? Bagnai fuggirebbe in Svizzera travestito da Messina Denaro? Mistero. Insomma, gli intellò del fronte euroscettico non riescono più a leggere la Realtà, ammesso che siano mai riusciti a farlo; o forse non vogliono leggerla perché preferiscono rifugiarsi in una confortevole dimensione parallela. Eh, ma questa è geopolitica! Io sono un prof. di economia, non mi avventuro in un campo che esula dalle mie competenze. Non sentite come un déjà vu? Ma certo, l’idiozia specialistica per cui solo i politici possono parlare di politica; solo chi è stato in Bolivia è tenuto a discettare di Bolivia; solo chi è stato nel 2000 avanti Cristo può occuparsi di fatti e personaggi del 2000 avanti Cristo.
Strano, eppure Borghi e Bagnai entrano – giustamente! – a gamba tesa nel campo degli effetti avversi dei vaccini o dell’allarmismo climatico; non vedo perché gli affari esteri debbano costituire un’eccezione. L’economista americano Michael Hudson non lesina incursioni sul terreno delle relazioni internazionali; o quantomeno cerca di non ignorare, come fanno sistematicamente Borghi, Bagnai e compagnia bella, gli sviluppi emersi nei rapporti tra grandi potenze, interconnettendoli con le questioni economiche e finanziarie.
Malgrado le mie reprimende contro i vaccari, non posso far altro che lodare e invidiare certi loro studiosi. Gli euroscettici, parlamentari ed extraparlamentari, sembrano disposti a concedersi un’unica licenza geopolitica: la germanofobia più o meno motivata.

Comments

There are no comments to display.

Media

Blog entry information

Author
Caligorante
Views
1.362
Last update

More entries in Politica

  • Vasco non ci casco
    Il rock è morto, no tranquilli amanti del genere, non parlo della musica, forse qualcuno che riuscirà a stupirci con della buona musica ci sarà ancora. Parlo dell'uomo rock, delle Rockstar, un...
  • Non vedo uscite
    Non vedo l'utilità di creare un gruppo, un movimento, solo per partecipare ai PRESENTE, o ai raduni musicali, soprattutto se poi questi ragazzi vengono inconsapevolmente guidati a manifestazioni...
  • FINISCE QUI?
    I sostenitori di Trump possono finalmente tornare a respirare regolarmente dopo giorni e giorni vissuti col fiato sospeso. Questo poiché memori di ciò che accadde esattamente quattro anni fa...
  • Prova di blogpost del 9 Novembre 2024
    <p>La vispa Teresa avea tra l'erbetta, a volo sorpresa gentil farfalletta. E tutta giuliva stringendola viva gridava a distesa: 'L'ho presa! L'ho presa!'. A lei supplicando l'afflitta gridò...
  • Esempio di testo espositivo, prova di blogpost
    Un testo espositivo ha lo scopo di fornire al lettore notizie di vario genere, per questo motivo è anche detto testo informativo, in relazione a un evento recente o meno, attuale o datato. Questo...

More entries from Caligorante

  • Renzi, Schlein e le elezioni americane
    Matteo Renzi riaccompagna a casa Elly Schlein. Passeggiando per strada, i due ne approfittano per esaminare criticamente l'esito delle elezioni statunitensi e le ripercussioni che potrebbe avere...
  • Telefonate mortali
    E' Halloween, la notte delle streghe. A Palazzo Chigi è in corso un colloquio tra Giorgia Meloni e Guido Crosetto. Il Ministro della Difesa appare agitato e coi nervi a fior di pelle. MELONI...
  • La strana coppia
    Elly Schlein e Giuseppe Conte si ritrovano insieme per elaborare una piattaforma programmatica comune contro Renzi e il governo di centrodestra. Giuseppe Conte ha appena attraversato il...
  • Che ci importa del vertice di Berlino?
    Nelle ultime ore pidioti e affini hanno espresso indignazione e dolore per l'esclusione di Giorgia Meloni dal vertice franco-anglo-tedesco-americano di Berlino. Fa parte dell'offensiva d'autunno...
  • Il mio amico Elon
    In attesa del processo Open Arms, Salvini trascorre il fine settimana a Villa Giallini, la tenuta toscana di proprietà della fidanzata Chicca. All'improvviso riceve la visita inaspettata di un suo...
Top