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  1. Quando finirà la guerra

    Così come un sito web che voglia avere tante visite, deve indovinare le parole chiave ricercate dal lettore, allo stesso modo, un articolo che voglia essere letto da molte persone deve saper indovinare quello che in quel momento il lettore vuol sapere. E le domande del lettore di solito sono semplicissime. Le più comuni sulla guerra in Ucraina sono "Chi vincerà? Quando finirà?" Sulla prima domanda nessuna persona seria si azzarderebbe a fornire risposte, ma sulla seconda confesso, a...
    Un'Europa descritta nella tua pregevole analisi purtroppo non esiste è da sempre a servizio degli USA e gli USA non portano mai doni da sempre basta vedere le guerre nel mondo, spolpano i vari paesi senza diritto alcuno. Ti potrei fare un lungo elenco ma tu lo sai bene
     
    La situazione secondo me è molto simile a ciò che avvenne due secoli fa con Napoleone. La guerra finirà quando cadrà Putin come due secoli fa finì alla caduta di Napoleone. È come se un uomo sia percepito come minaccia. E come Napoleone Putin ha una personalità talmente accentrante che, caduto lui, si tirerà dietro tutti i possibili eredi che soni di fatto dei mediocri che senza di lui non valgono niente.
    Nemmeno con Hitler c'è mai stato uno scontro così forte tra il mondo e un uomo solo perché Hitler aveva comunque dietro un apparato ideologico aberrante ma forte. Il parallelo è con Napoleone. Come Napoleone Putin non ha dietro alcuna ideologia se non un mischione di nazionalismo, zarismo e sovietismo (così come il Corso mescolava giacobinismo, cesarismo e Carlo Magno): conta davvero la persona fisica. Perché come il sistema napoleonico non differiva poi tanto da quello inglese, così la Russia putiniana, se si gratta la patina zarista, è un reaganismo in piccolo.
    Zelensky ha detto che la guerra finirà con la morte di Putin. Più o meno credo che abbia ragione.
    Perché ai tempi, molto più civili e cavallereschi, di Napoleone c'era l'esilio. Oggi, tempi molto più crudeli, c'è il plotone di esecuzione
     
    1) Il Potere non è mai esclusivamente personale. La storia dell'uomo solo al comando è una semplificazione. Certo, poi bisogna valutare la tempra di delfini e successori.
    2) Nel caso di Napoleone e Hitler, l'uscita di scena fu la diretta conseguenza della sconfitta militare, non della morte del singolo leader. Il confronto Ovest-Est non finirà con la dipartita di Putin o Zelensky.
     
    Ottimo intervento come sempre, ma continuo a ritenere che con un nuovo mandato di Trump tutto questo non sarebbe avvenuto. Non in queste modalità. Basta rivedersi le dichiarazioni di Hillary Clinton prima della sua sconfitta elettorale e si capisce che già all'epoca determinate Elites avevano programmato la guerra aperta contro Putin e basta rivedere le manovre deliranti messe in atto per delegittimare Trump ed impedire a tutti i costi la sua rielezione (le delegittimazioni dei mentecatti di Hollywood,il Russiagate, BLM, i brogli elettorali, l'uso politico dell'FBI anche dopo la sua "sconfitta") per capire che comunque si contrapponevano due visioni diverse della geopolitica e della presenza americana del mondo, pur partendo dallo stesso presupposto (la supremazia degli USA).
    Quanto al fatto che Putin sia come Napoleone - come sostiene l'amico Sartori - e faccia la sua fine nutro i miei fortissimi dubbi. Senza contare che se dal lato russo non c'è un gran apparato ideologico, da quello americano non mi pare siano messi meglio: un mix di transumanesimo, gretinismo, umanitarismo schiavista a dir poco grottesco. Basta guardare l'esecutivo Biden per rendersene conto. Sembrano un gruppo di freaks appena liberatisi dalla camicia di forza. Che poi dietro di loro vi sia un Manovratore non c'è alcun dubbio. Ma alla base a me danno più l'idea di una cricca di gangster che della Spectre.
     
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    La situazione secondo me è molto simile a ciò che avvenne due secoli fa con Napoleone. La guerra finirà quando cadrà Putin come due secoli fa finì alla caduta di Napoleone. È come se un uomo sia percepito come minaccia. E come Napoleone Putin ha una personalità talmente accentrante che, caduto lui, si tirerà dietro tutti i possibili eredi che soni di fatto dei mediocri che senza di lui non valgono niente.
    Nemmeno con Hitler c'è mai stato uno scontro così forte tra il mondo e un uomo solo perché Hitler aveva comunque dietro un apparato ideologico aberrante ma forte. Il parallelo è con Napoleone. Come Napoleone Putin non ha dietro alcuna ideologia se non un mischione di nazionalismo, zarismo e sovietismo (così come il Corso mescolava giacobinismo, cesarismo e Carlo Magno): conta davvero la persona fisica. Perché come il sistema napoleonico non differiva poi tanto da quello inglese, così la Russia putiniana, se si gratta la patina zarista, è un reaganismo in piccolo.
    Zelensky ha detto che la guerra finirà con la morte di Putin. Più o meno credo che abbia ragione.
    Perché ai tempi, molto più civili e cavallereschi, di Napoleone c'era l'esilio. Oggi, tempi molto più crudeli, c'è il plotone
     
    Trump avrebbe al massimo procrastinato la cosa di altri quattro. Certo, Putin non è come Napoleone, non ha il suo genio militare (il Corso polverizzava eserciti di immense coalizioni e conquistò l'Europa quando qui si fatica col Donbass) certo, nemmeno di là ci sono dei Kutuzov o dei Nelson e la cosa si riequilibra. Secondo me comunque alla lunga è destinato a cadere proprio per l'eccesso di personalismo. Se non ce l'ha fatta Napoleone...
     
  2. Riuscirà Shrek-Crosetto a consegnare i nostri costosi sistemi antiaerei a Ciuchino-Zelensky? Intanto l’elettore scornato di Fratelli d'Italia canta:
    And then I saw her face, now I'm a believer
    And not a trace, of doubt in my mind


    Crosetto.JPG
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  3. "Z" VERSUS ZIZZANIA

    Chi a tutt'oggi continua a credere che il conflitto tra Russia e Ucraina sia iniziato il 24 Febbraio del 2022, e che ci sia un popolo aggredito buono e un popolo aggressore cattivo, è sicuramente stupido o in malafede. Tertium non datur. E soprattutto non dimostra di avere grande acume chi pensa che tale conflitto riguardi un contesto meramente regionale. Infatti questa guerra non è tra la Federazione Russa e un paese confinante ma tra la Russia e l'intero blocco occidentale a trazione...
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  4. Il crollo dei social americani e il multipolarismo digitale (di Franco...

    Quando mi chiedono di immaginare il futuro degli Stati Uniti, non vedo nessun crollo traumatico ma un percorso di ridimensionamento che li porterà ad una fase di instabilità interna che poi verrà seguita da una trentina d'anni in cui un leader di ispirazione putiniana porrà fine alle velleità imperialistiche americane, per trasformare gli Stati Uniti in una potenza regionale. Qualcosa di molto simile alla Federazione Russa dei tempi di Putin. Questo è un meccanismo del tutto...
    Già adesso in Cina quasi tutti i social non sono utilizzabili. In Russia e Iran pure. In parte dovuto ad una questione politica di controllo in parte di un naturale ed ovvio sviluppo di social concorrenti. In India KOO ha già sostituito Twitter e pure in alcuni paesi africani. Telegram è entrato nella top 5 delle app più scaricate in tutto il mondo nel 2022, e ora conta oltre 700 milioni di utenti attivi mensilmente. VKontakte (che uso molto) ha raggiunto il mezzo miliardo di utenti mensili e Odnoklassiki sta guadagnando forte.
     
    I social hanno solo accelerato una decadenza etica e culturale che oggi è,grazie ai social,sotto gli occhi di tutti.
    Dipendesse da me raderei al suolo tutti i server di tutti i social.
    Questi sono strumenti non di libertà ma di assoluta schiavitù passando per la via dell'assuefazione. Si diventa come drogati persi pensando di non esserlo. I social hanno amplificato per mille la vanità delle persone,il loro egocentrismo,il loro volere apparire.
    E poi ci lamentiamo se le società sono degradate ....popoli di invertebrati acefali,questo è l'occidente oggi
     
  5. "Basta Franco, tu spargi malanimo!" (di Franco Marino)

    Un'accusa sovente rivoltami è quella di formulare diagnosi senza speranza. Quando per esempio scrivo che Giorgia Meloni non salverà questo paese - non perché non voglia, ma perché non ne ha le possibilità - ottengo come reazione spiacevole e peraltro comprensibile, di farmi il vuoto attorno di molte persone e molti influencer che ruotano attorno alla destra, che mi guardano con diffidenza perché hanno deciso di sostenere questo governo. D'altra parte, che questa legislatura nasca...
    Caro Franco, più che aspettare "un promotore con ideali granitici" dovremmo aspettare uno tanto "folle" in grado di far lasciare, ai giovani, il cellulare che abbiamo tutti incollato alle mani e partecipare a questa benedetta rivoluzione. Si trova uno così bravo e altrettanto folle? Io ho qualche dubbio.
     
    Sono anch'io scettica sull'attuale governo e come te non penso che sarà in grado di risolvere i nostri mali.
    Sulla rivoluzione, non penso debba passare necessariamente da una guerra.
    Dopo aver attraversato indenne (a parte due mesi e mezzo di sospensione dal lavoro) lo tsunami degli ultimi anni, mi sento forte e nonostante tutto serena. Credo che per me e per molti come me la rivoluzione sia già partita, dal basso, e che anche se ancora non si vede nulla, tutto questo darà i suoi frutti.
    E chissà che non crolli tutto prima di quanto immaginiamo?
     
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    Credo che se facciamo questo effetto, siamo sulla buona strada. Perché tra i buonisti di sx, e i tifosi dei governanti, non esistono segnali di nuovi programmi. Sono uno la sostituzione dell altro, facendo un esempio calcistico, uno è la riserva Dell altro, ma sempre dalla stessa parte tira in porta, magari meno talentuoso o più, ma sempre stesso club stesso patron.
    Quindi Franco vai così...
     
  6. Unione europea: the end?

    Per anni sui social, da parte degli antisistema, si è levato il grido "crolla tutto" rispetto ad una "cabala" internazionale di cui faceva parte l'Unione europea.
    La Brexit e la formazione del gruppo di Visegrad sono stati salutati da molti come chiodi sulla bara europea. Anche la crisi dovuta alla guerra russo-ucraina è stata vista da alcuni come possibile colpo di grazia.
    L' Ue è rimasta in piedi. Ma ora è esploso il caso corruzione col Qatar. Un caso gravissimo, il più grave che abbia mai...
  7. Zelensky nominato "persona dell'anno" dal Financial Time.
    Obama Nobel per la pace.
    Dracula presidente dell'AVIS.
    Belzebù filantropo.
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  8. Terrorista a chi?

    Nel giorno dell'ennesima figura di palta dell'informazione italica (due giorni fa la Russia veniva data “a corto di munizioni” per la quarta volta da marzo, ieri ha colpito con 400 missili e oggi si sono alzati in volo persino i bombardieri, e la stessa SkyBalle24 affermava senza fare una piega che “l'arsenale russo sembra illimitato”), a Bruxelles si è vissuto uno degli episodi più impressionanti della farsa distopica in cui l'Occidente sembra ormai essere sprofondato senza speranza di...​
    Articolo molto interessante. Ma d'altra parte, vecchio mio, aveva ragione Colin Powell quando parlava della vecchia e stanca Europa. Senza peraltro dire che il suo paese aveva ampiamente contribuito a logorarla.
     
    E infatti siamo ridotti ad uno straccio, proprio in conseguenza della lunga sudditanza agli interessi d'oltreatlantico che una classe politica e diplomatica vile ci spaccia come i nostri.
     
    Parlo russo, fin dall'inizio ho seguito con interesse questo evento. Talvolta ho riportato in FB articoli ed informazioni che ritenevo interessanti. Da qualche settimana o forse più mi sono fermata. Esausta. La situazione della popolazione ucraina mi strappa il cuore. Selenski che fa il bullo a Kherson e i media USA che lo impalmano come vincitore. E poi...le foto di anziani che raccolgono l'acqua piovana dalle pozzanghere.I bambini schiacciati dalla folla che cerca di accaparrarsi una pagnotta. I civili russofoni impiccati e sfregiati a Dnitropetrovsk. Basta. Qualcuno dirà Basta?
     
    Idem. Mia moglie ha ancora parenti a Zhitomir, mia sorella viveva a Kiev e mio cognato è di Dnipropetrovsk. Ogni giorno ricevo aggiornamenti di tenore esattamente opposto ai liquami di regime che sversano le nostre reti "libere". Cerco di diffondere queste notizie e mi bloccano tutti i profili Facebook, l'ultimo dieci minuti fa (creato due minuti prima, senza aver scritto ancora nulla: praticamente sono in una blacklist). Questo è l'unico posto in cui possa sentirmi libero. Finché dura.
     
  9. Dove sta Zaporizhzhia

    Sulla totale inaffidabilità, malafede e falsità dei media (in particolare italiani) ho già scritto. Ma ieri mi è accaduto di assistere ad uno spettacolo così surreale, e per giunta sulla stessa rete per due volte di fila, che il tutto merita di essere tramandato ai posteri.

    Chiedete a qualcuno a caso chi controlli la regione di Zaporizhzhya (che io preferisco chiamare alla russa, Zaporože), in particolare la celeberrima centrale nucleare su cui piovono...​
  10. Zelensky per me ha i mesi contati.
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  11. A Zelensky dovrebbero far presente che se davvero l'America volesse l'escalation militare, Biden non si sarebbe precipitato a smentire la provenienza russa dei missili.
    E' davvero un fesso.
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  12. Zelensky insiste che il missile non è ucraino, ma gli sfugge che se la Nato pensasse di intervenire non si sarebbe affrettata a gettare acqua sul fuoco, addirittura da parte di Biden, tra i primi a smentire la provenienza russa. Zelensky dovrebbe essere abbastanza smaliziato da sapere che in questi casi si trova ciò che si vuole trovare ed evidentemente un missile russo proprio non lo si voleva trovare, anche ammesso che ci fosse.
    Quindi mi sentirei di dare un consiglio a Zelensky: stacce...
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  13. Se Zelensky, pur sapendo che il missile in Polonia l'avevano buttato loro per errore (per errore?) ha accusato i russi, con i conseguenti rischi di innescare il conflitto mondiale, siamo di fronte ad un imbecille che va rimosso da lì, senza esitazioni
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  14. Zelensky scopre da Biden che i missili potrebbero esser i suoi.
    Un uomo, un idiota, un perché.
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  15. La Polonia e un sano menefreghismo ideologico

    Me ne sono andato dal precedente giornale in polemica con un collega che aveva scritto cose oscene sui filorussi (categoria alla quale peraltro non appartengo) e con un direttore che, di fronte alla proposta di repulisti di ogni contatto non apertamente filoamericano e ai toni da ultrà da questi tenuto, non ha preso posizione netta, preferendo assecondare quell'approccio da ultrà, invece di tenere un'impostazione più prudente. Questo fa pensare che io sia un appassionato della vicenda...
    Stavo pensando, ma se il missile fosse stato russo, allora bisognava dare retta al pazzo mitomane, che non ho ancora capito da dove viene anche se lo hanno "eletto" leader in ucraina, e combattere i russi, ma visto che il missile è ucraino, allora bisogna fare lo stesso, combattere l'ucraina (minuscola)
     
  16. Cosa significa la ritirata di Cherson

    Ci sono due errori da non fare nel trattare la vicenda ucraina. Dare retta ai propagandisti occidentali e farsi guidare da informazioni sbagliate.
    Facciamo un rapido riepilogo della questione. Non c'è ufficialmente nessuna guerra in corso. La Russia è impegnata in un'operazione speciale di denazificazione che ha lo scopo anzitutto di difendere la parte russofona dell'Ucraina Orientale e soprattutto di smantellare laboratori dove si fabbricano armi batteriologiche - tra le quali entra...
    Non poteva finire la guerra con un sconfitta dell’Ucraina, bene ora festeggiano, Putin ha le regioni annesse alla Russia, ma prima o poi la Nato attaccherà
     
  17. Zelensky: "Non andrò al G20 se ci sarà Putin!".

    Mi immagino il povero Vladimir piegato in due, prostrato dal dolore.
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