ricordo

My Threads

  1. (OMO)LOGAZIONE

    Vorrei iniziare con una doverosa premessa. Chi scrive è un cosiddetto "boomer", ovvero uno di quegli over 50 che hanno potuto assistere ai repentini cambiamenti che si sono verificati nella società e nella cultura italiana, dagli anni '60/'70 ad oggi.


    E posso testimoniare che fino all' alba del XXI° secolo non è mai esistita una feroce, o presunta tale, contrapposizione tra eterosessuali e omosessuali. Mi ricordo di tanti uomini e donne dello spettacolo, italiani e internazionali, che pur...
    Un potere in affanno deve esasperare i contrasti fisiologici che contrassegnano le società: giovani vs vecchi, omo vs etero, donne vs uomini e così via.
     
  2. Cercare di non deludersi

    Lettera a me stesso
    Ciao io
    Tu che ti lamenti per la tua incostanza, ti lamenti perché, spesso cadi nello sconforto. Ricordati che non è così, hai assistito a perdite importanti e hai reagito da uomo, anche se talvolta eri da poco maggiorenne, hai preso schiaffi dalla vita e in qualche modo hai reagito. Ricordati che quando hai fatto scommesse con te stesso, hai sempre vinto, mi ricordo che quando fumavi 3 pacchi di sigarette, hai detto stop, improvvisamente è stato stop. Mi ricordo che...
  3. Post antipatico.
    1-Grazie per il boicottaggio del Trentino, troverò posto a prezzi più bassi, ed ultimamente la val di sole si era riempita di romp1c0gl10n1.
    2- Tranne l'umana pietà sulla Murgia non spenderò una parola, vi ricordo che fosse per lei saremmo tutti appesi a piazzale Loreto.
    3- Direi che di Carlo e Camilla non me ne frega na beata.
    Pace e bene.
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  4. L'importanza di chiamarsi Alberto

    Mi avvicinai al professor Alberto Bagnai nel 2012. Lui aveva aperto da poco il blog Goofynomics, e io gli segnalai le reiterate insolenze di un Fabio Scacciavillani che lo sfotteva dalle colonne del Fatto Quotidiano online. Il prof. gettò il guanto e mi incaricò di portarlo al terribile cerbero molisano. Gentilmente declinai e, tra me e me, pensai: adesso lo fulminerà con qualche numero di prestigio retorico dei suoi, menzionerà la Recherche e lo umilierà servendosi dell’augusto...
    l'egocentrico presuntuoso non mi ha mai convinta. Il suo libro è una brutta copia di cose già scritte precedentemente da persone sicuramente più erudite in materia economica di lui. E' stato eletto perchè gli italiani come semrpe ragionano con la pancia e pochi col cervello. Ecco perchp abbiamouna classe dirigente che fa ribrezzo. Sarebbe bastata solo un po' d diffidenza per capire prima chi lui fosse. Come diceva il filosofo "penso dunque sono, e se sono dunque dubito, e se dubito dunque esisto".
     
  5. La sinistra è nemica dei lavoratori (di Franco Marino)

    La Festa del Primo Maggio non è nulla che meriti di essere commentato. Di lavoro non si parla praticamente più e, il più delle volte, è l'occasione per veder sfilare gentaglia che, presa dai centri sociali, viene dipinta come la tendenza del momento. Ho partecipato, molti anni fa, trascinato quasi con la forza da una mia ex, ad una festa del Primo Maggio a Roma e tutto ciò che ricordo è un gran frastuono di musica inascoltabile, immerso in un costante tanfo di mariagiovanna. Tanto che i...
    Mi dovrei sentire in colpa per questa situazione, ho collaborato con 6 aziende per spostare la produzione in Turchia, Cekia e Slovacchia e per tante altre ho progettato la massima meccanizzazione per limitare il numero di addetti....Cause??? Le hai elencate tu, manca forse l'esasperata sindacalizzazione ma forse l'hai definita "stato di polizia"
     
    No Franco, spostare la produzione di una fabbrica costa l'iradiddio. Poi costa per i viaggi tuoi e dei tuoi addetti necessari al controllo, spese per hotel o appartamenti, o a andare a vivere in loco. Se non sei una multinazionale potente, alla fine, se non hai fatto bene i conti, il risparmio che hai sul costo del lavoro inferiore non compensa le spese di gestione. Per questo é un sacrilegio non supportare le nostre aziende.
     
    Lo so. Ma se l'hai fatto, non avevi alternative. Poi che sia un sacrilegio non supportare le nostre aziende, non posso che concordare.
     
  6. L'ERBA "VOGLIO"

    tagliaerba-7.jpg "L'America è l'unico paese al mondo dove un povero bambino negro può diventare una ricca signora bianca!".


    Questa è una battuta che tempo fa formulò un comico statunitense, di cui non ricordo il nome, e che era riferita al noto cantante e ballerino Michael Jackson (deceduto nel 2009).


    Una battuta simile sarebbe impensabile farla durante l'odierno delirio politicamente corretto, però rimane sempre attuale perché oltre a prendere in giro il noto cantante sbeffeggia anche la...
  7. Giorgina l'Africana

    Non parlo spesso della politica italiana, per il fatto che, considerando l'Italia uno Stato-fantoccio i cui governi vengono decisi a tavolino da chi prende le decisioni importanti in vece nostra (e quindi più a Wall Street o al Pentagono che a Roma), la politica interna ed estera così come viene è del tutto irrilevante, un insieme di giochi di palazzo i cui risultati non escono dalle mura del palazzo stesso, e che si concretano in questa o quella poltrona, questa o quella prebenda che...​
  8. La Meloni e la sindrome dei puffi malvagi (di Franco Marino)

    Mi ricordo una puntata dei Puffi che mi inquietò non poco, d'altronde ero bambino. Ad un certo punto, uno dei puffi viene punto sulla coda da una specie di mosca ed evidentemente nel morso c'è un veleno, perché il puffo si trasforma, perde il suo colore azzurro e, colorandosi di viola, diventa malvagio e aggressivo. La cosa è contagiosa, infatti il puffo come ne vede altri, li morde, col risultato che anche questi puffi diventano viola e malvagi. Insomma, in breve nel villaggio si...
    Ho votato Meloni ben consapevole che non avrebbe potuto, almeno in 6/7 mesi fare quello che aveva detto. Sono una grande sognatrice e spero che almeno, nei prossimi 5 anni, faccia un 10% di quello che ha promesso. Governare il nostro paese è una grande impresa, se non si sa camminare sulla lama di un rasoio si rischia di tagliarsi. Berlusconi ne sa qualcosa.
     
    In passato per denaro accettai di occuparmi di un'azienda in forte crisi con l'obiettivo di rimetterla in carreggiata. Sapevo che mi sarei infilata in un ginepraio. Forniture ad alcuni clienti a costi da fame, contratti capestro con altri, una sola persona come direttore di produzione e acquisti (così che se comprava in eccesso produceva e se non comprava ritardava le consegne con uno spreco di denaro incontrollato), capo uff.tecnico gestito da un parente incapace e senza qualifica, sistema informatico...😱 ciofèca mai vista, impiegati volenterosi pochi, addetti fancazzisti molti, un disastro. 3 anni per rimetterla un pò in sesto dopo aver lisciato peli, leccato culi, lavorato praticamente
    h24 sopportato intrighi e canagliate da chi non mi voleva e odio da chi pensava e sperava che, come Gesù nel tempio, buttassi all'aria tutto licenziando e punendo. É stata dura ma l'obiettivo finale l'ho raggiunto. Era solo un'azienda media....figurarsi un paese disastrato come il nostro....Se la Giorgia, come ha scritto Calimero riuscisse a fare il 10% del programma, sarebbe già un miracolo!!!
     
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  9. In questa puntata Francesco Dall'Aglio (ricercatore dell'Istituto di Studi Storici, presso l'Accademia di Scienze di Sofia) ci parlerà del conflitto russo-ucraino in prospettiva storica, delle rispettive mitologie, di nazionalismi nello spazio ex-sovietico e del ruolo della #Cina e dei #BRICS nel conflitto e, in generale, negli equilibri mondiali.
    Buon ascolto...
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  10. L'obbligo di usare l'italiano ovvero come rendere ridicolo il...

    Sin dall'insediamento del governo Meloni, scrissi che questo sarebbe stato il governo del sovranismo cosmetico, fondato sul fumo negli occhi. E finora le attese non sono state disilluse. Non so se l'obiettivo sia quello di rendere ridicoli i sovranisti attraverso proposte oggettivamente imbarazzanti ma più che i fini contano i risultati. E la proposta da parte di Fratelli d'Italia, di multare chiunque, in atti pubblici o nella costituzione delle proprie aziende, usi termini stranieri...
    Faccio notare che in Francia c'e una legge "Legge Toubon" che vieta di usare le parole straniere: nei documenti governativi e amministrativi, nella pubblicità, nelle istruzioni per l'uso di qualsiasi prodotto, nelle indicazioni sul prodotto, nei contratti di lavoro, documenti e non ricordo che altro. Una delle aziende con cui ho collaborato si é vista restituire dai clienti francesi 50.000 termoriscaldatori per acquari perché sulla strisciolina che segnava il "livello minimo dell'acqua" non c'era la traduzione in francese. Guadagno ancora denaro nella traduzione dal francese o da istruzioni per l'uso che scrivo in francese relative a programmi informatici. Le multe che potrebbero mettere, concordo sono ridicole, ma noi stiamo esagerando soprattutto disinformando. Non é ammissibile una bestemmia come "jobs act" che non ho ancora capito linguisticamente parlando cosa significhi (e che io, per un giornale inglese ho trasformato in "unenployement bill" perché non capivano) come non é ammissibile una definizione che, nella lingua originale, ha un significato diverso da quello che si é dato: "smart work" che si vuol far passsre per "lavoro da casa o da remoto" ha un significato assolutamente diverso da "home work" che in buon inglese significa appunto lavoro da casa". Inoltre tutti ormai sanno che la lingua parlata in USA é diversa da quella in UK. Quindi la terminologia introdotta in Italia differisce a seconda dell'esperienza di chi l'ha trascritta.
     
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  11. Campagne elettorali e comizi

    Elezioni, periodi elettorali che mi vengono in mente. Da ragazzo, anche per le amministrative, il 90% delle liste erano, quelle dei partiti ufficiali, quasi nulle le liste civiche. Allora mi ricordo che, sia per l'apertura della campagna elettorale, che per la chiusura, venivano i pezzi grossi dei partiti, per i comizi, se non addirittura i leader, si riempivano le piazze, era il periodo dei grandi oratori, non gli urlatori da mercato di adesso, gente preparata, non improvvisata come ai...
  12. Ça ira?

    Si farà? La rivoluzione, intendo. E chi lo sa! Se devo essere sincero, quanto sta succedendo in Francia puzza tremendamente e non promette nulla di buono. Insomma, all’orizzonte non scorgo alcuna primavera dei popoli.
    Si, d’accordo, ben venga tutto ciò che può indebolire Eliogabalo Macròn, i disordini vanno sostenuti e incoraggiati.
    Ma è veramente così? Le proteste violente, le automobili ribaltate e le vetrine infrante indeboliscono o rafforzano i governi? L’incendio appiccato...
  13. Siamo governati dagli psicopatici? Stiamo ribaltando il principio di auto-domesticazione avviato decine di migliaia di anni fa, inconsciamente, dai membri della nostra specie?

    Il nostro cervello è una macchina incredibile.
    Quando impariamo a parlare, impariamo a formulare concetti complessi di senso compiuto (a tal riguardo è fondamentale l'idea del modulo linguistico universale di Chomsky). Ogni formulazione verbale è a suo modo unica, se adesso raccogliessimo cento persone, dando una...
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  14. Hanno sottovalutato la sesta parte del mondo

    La Russia è una media potenza con un PIL pari a quello di Spagna o Austria e la sua forza risiede principalmente nelle migliaia di testate nucleari. Le sanzioni la riporteranno al XIX secolo. La campagna ucraina ha rivelato una sconcertante debolezza militare, ragion per cui non dobbiamo né umiliarla, né compatirla. Lo assicurano i famigerati professionisti dell’informazione; lo ripetono una fiumana di troll minorenni e minorati; lo sottoscrive qualche generale in pensione che porta...
  15. Martedì pomeriggio sarò ospite di Mario Michele Pascale nel suo programma radiofonico #AreaPascale per parlare di #Algeria, #BRICS e Corte dell'Aia. Vi fornirò il link non appena disponibile.

    Domani alle 18 a "#LaGrandeImboscata" Raffaele Rinaldi ci parlerà di #archeologia dell'Oceano #Indiano.

    Vi ricordo il mio libro di #storia e #antropologia #uruguayana che qui potete scaricare in ebook gratuitamente:
    https://anthologydigitalpublishing.it/.../uruguay-e.../
    FINE MOMENTO SPAM...
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  16. Scemi di guerra

    Ormai beffarsi della stampa igienica italiana ogni volta che questa pubblica una notizia palesemente falsa e persino ridicola è come sparare sulla Croce Rossa, è una cosa di cui sono cosciente e che mi trattiene, spesso, dallo scriverci sopra. Ma capitano a volte occasioni troppo ghiotte, leggi scandalose, per lasciar correre. Quando poi nel giro di pochi giorni queste si accavallano come in una gara a chi la spara più grossa, lasciar correre è troppo persino per chi, come me, sembrava...​
    L'esercito russo oggi combatte con le pale, domani rischia di arrivare a Lisbona. Gli sciagurati non leggono nemmeno i "loro" autori. Archetipo N. 8 del cosiddetto Ur-fascismo di Umberto Eco. “Così, grazie a un continuo spostamento di registro retorico, i nemici sono al tempo stesso troppo forti e troppo deboli. I fascismi sono condannati a perdere le loro guerre, perché sono costituzionalmente incapaci di valutare con obiettività la forza del nemico.”
     
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  17. LO SPETTACOLO DEVE CONTINUARE

    maria de filippi.jpg


    Tra la metà e la fine degli anni '70 spopolarono in Italia due trasmissioni televisive che lasciarono il segno nell'immaginario comune e che furono definite all'unanimità le antesignane dei cosiddetti talk shows. Sto parlando di “Bontà loro” prima e “Acquario” dopo. In entrambe il ruolo del conduttore fu affidato ad un giornalista quarantenne di nome Maurizio Costanzo. In questi programmi Costanzo invitava vari ospiti presi dal mondo della politica, della cultura, dello...
  18. L'era della paralisi artistica e culturale (di Franco Marino)

    Non so se perché la mia infanzia e adolescenza non siano state particolarmente serene – e dunque il ricordo dei tempi passati non evoca la mitologica spensieratezza che molti vorrebbero tributargli – o per aver scoperto come quel tempo scavasse la fossa dove saremmo caduti e dunque dove siamo oggi, ma non sono un nostalgico. Alla domanda “Preferiresti tornare al passato?” la mia risposta sarebbe un sonoro “NO!”. E dire che di cose ne potrei rimpiangere molte. Le tante persone care che...
    "" l'energia di quella gioventù che a quarant'anni ormai suonati non c'è più."""Questo é il vostro problema che tu hai dichiarato nell'articolo, già a 20 o 30 anni si sentono vecchi, quindi creatività prossima allo 0. Credo sia dovuto al fatto che noi, prodotti postbellici siamo stati obbligati ad andare più lentamente. Bisognava avere 21 anni per andare a votare e non vedevi l'ora di immergerti nella politica. Andare a ballare era una negoziazione esasperante con i genitori. Il sesso...qualcosa di proibito e per questo eccitante e pauroso. La musica una novità continua ti faceva accaponare la pelle. Tu dici che il benessere spegne la creatività??? Ti sei chiesto perché?? EMOZIONI mancano i desideri che quando vengono soddisfatti, anche solo in parte, creano emozioni.
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    Per quando mi riguarda invece la nostalgia è un pungolo positivo per affrontare l'incerto futuro che ci attende. A livello personale tanti di noi possono avere buone ragioni per non rimpiangere il passato, ma sul versante collettivo non vi è alcun dubbio che l'Umanità era decisamente migliore appena mezzo secolo fa. C'erano sogni ed obbiettivi (la pace ed il dialogo fra le nazioni, la colonizzazione della Luna e la Conquista dello Spazio) e c'era persino ancora spazio per la Fede in Dio. Poi all'improvviso "qualcuno" ha spento la luce ed ha deciso che si vivesse tutti all'insegna della più totale incertezza e indeterminazione. Dall'11 Settembre 2001 in poi "qualcuno" ha deciso di farci precipitare tutti in un abisso di paura e sospetto, e che dovessimo distogliere il nostro sguardo dal Cielo. Perché?
     
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