perdere

My Threads

  1. L'affaire Moro tra finzione, realtà e tante domande

    Non ho mai digerito il cosiddetto “cinema verità”. La surreale serie tv di Marco Bellocchio sul caso Moro non fa eccezione. Il cilicio di Paolo VI, i democristi in gramaglie, la mafia e la Chiesa cattolica che fanno comunella, Moro cristologicamente intento a portare la croce (così lo immagina il pontefice la sera del Venerdì Santo) mentre risuonano i clangori verdiani. Irriverenze da carro allegorico, immagini talvolta suggestive e spesso stracche e insincere offerteci da un autore che...
    Che la fiction sia fatta male si vede dal fatto che non abbiano minimamente trattato le pressioni esterne subite da Moro da parte di Kissinger.
    Una fiction intimistica e dunque inutile
     
  2. IL MASSACRO DI VAXTOWN

    Appena insediatasi a Palazzo Chigi il neo premier Giorgia Meloni ha fatto un discorso nel quale, tra le altre cose, ha affermato che l'approccio al vaccino anti covid è stato affrontato da più parti come una sorta di dogma religioso. Niente di più vero perchè il dogma non è altro che una Verità a cui credere incondizionatamente. Anche se la logica umana dovesse avallare dei dubbi a riguardo. Infatti bisogna ammettere che tantissimi uomini, sia atei che sedicenti cristiani, hanno aderito...
  3. La Russia sta davvero perdendo?

    Churchill una volta disse che gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e le guerre come se fossero partite di calcio. E non è da escludere che, in questo paradosso antitaliano e dunque sgradevole, vi sia una parte di verità. Lo vediamo dalle domande che affollano, in questi giorni, le newsfeed di tutti i social: Putin questa guerra la sta perdendo o vincendo? Cosa significa davvero la ritirata di Kherson? E infine la domanda delle domande: quali errori ha...
    Obiettivamente per Putin questa, se non è una sconfitta, poco ci manca. Teoricamente avrebbe potuto fare marmellata sino a Kiev in due settimane e se qualcuno ricorda tentò di prendere Kiev nei primi giorni. Certo gli ucraini hanno le stesse perdite dei russi ma hanno due grossi vantaggi psicologici 1) sono i più deboli sulla carta. Un po' come Rocky contro Apollo Creed. Apollo vince ai punti, ma il "vero vincitore" è Rocky 2) gli "invasi" sono sempre più motivati. Putin ha perso la testa? No. È normale che un leader pur intelligentissimo che non ne sbaglia una per vent'anni poi faccia il fatal error pensando che "andrà tutto bene". Si è visto con Napoleone e Mussolini.
    Una sconfitta per la Russia? Forse più per Putin che per la Russia in se stessa. Il vero problema per Putin sarà interno, con molti scontenti di un risultato non brillante comunque la si giri (e con perdite in vite umane troppi alte).
    E poi certo il soft power che i russi non capiscono. E che è stato fatale anche a presidenti americani "non graditi" ovvero di destra: Nixon per il Vietnam (che poi fu quello che alla fine fece meno cazzate rispetto a Johnson e lo stesso JFK) e Bush jr su Iraq e Afghanistan. E notiamo come il disastro di Biden in Afghanistan sia andato subito sottotraccia rispetto a Bush jr (che nonostante tutto i talebani li aveva scacciati). E questo del soft power è proprio un problema della destra. L'unico leader conservatore che ha costruito un soft power è stato Reagan (che ha preso Rambo, inizialmente un film "di sinistra" sul filone anti-Vietnam e ne ha fatto un'icona della sua concezione nazionalistica. Idem con la saga di Rocky dal pugile sfigato anni 70 a quello che tira giù il colosso sovietico)
     
    I russi non vogliono o non riescono a esercitare il soft power in Europa, ma nel resto del mondo vogliono e ci riescono benissimo. Gli americani ormai spadroneggiano in Europa grazie all'hard power: terrorismo (NS2), ricatto economico (sanzioni), intimidazioni (se non sganci soldi e armi potrebbe capitarti qualcosa di brutto), corruzione, controllo orwelliano dei mass media e della cultura dominante.
     
    Mia moglie stessa, russa, lo ammette: perdiamo sempre la guerra della narrazione. Per fare un esempio non americano: guarda che soft power imponente ha creato il Giappone.
    Tu ascolti pop russo? La risposta è quasi certamente no. I russi ascoltano invece il nostro: abbiamo più soft power noi dei russi...
     
    Concordo, ma non è con la musica pop che si induce l'Europa al suicidio. Con quella al massimo riescono ad accattivarsi i bandierinati.
     
    Semmpre sul soft power molti hanno sottovalutato la presa di posizione di Alla Pugacheva contro la guerra. La Pugacheva in Russia è un mostro sacro come Mina e ha in mano tutto il mercato discografico russo come da noi Caterina Caselli. La sua opinione pesa come un macigno e altro che Maneskin o Vasco. Solo che da noi Maneskin e Vasco sono dalla parte del potere. Questo certifica il fallimento di Putin nel creare un soft power interno
     
  4. Craxi ci spiega come risolvere il problema dei migranti

    Parlare di politica in Italia ormai è come scegliere da quale piano del grattacielo buttarsi. E fin quando si tratta della scelta tra buttarsi dal primo piano o dal sesto, si può anche affrontare il presupposto di rompersi una gamba, se l'alternativa è perdere la vita. Se però la scelta è di buttarsi dal quindicesimo o dal ventesimo piano, è una scelta senza senso in ogni caso, e la persona di buonsenso cerca per quanto può di ingegnarsi a trovare una soluzione alternativa. E questo...
    Il motivo per cui ho abbandonato di fatto la politica è perché,comunque la si giri,si finisce col farsi il sangue amaro. La vita è una sola,e scorre in fretta ahimè,meglio viverla piuttosto che considerare la scelta tra il lancio dal 15° o il 20° piano
     
    Infrastrutture e benessere in cambio di risorse? Più o meno è quello che stanno facendo i cinesi. Perché non possono farlo gli europei? Negli anni 80 l'Italia diede alla Somalia di Siad Barre qualcosa come 1000 miliardi di lire. Cacciato Siad Barre, la Somalia è diventata uno stato fallito dotato di cospicui giacimenti petroliferi.
     
  5. Ti passo a perdere.

    - Ti passo a perdere fra poco.
    - A perdere?

    - Sì, vengo da te e ci perdiamo insieme dove ti pare.
    - E se poi ci trovano?

    - Ma noi ci perdiamo bene.
    - Devo portare qualcosa?

    - Si, quella curiosità disordinata e bella che ti rende sfacciatamente vera. La voglia di soffiare via le nuvole dal tuo cielo che da un po’ di tempo è scuro. La forza di far scivolare via la tristezza che ti ostini a tenere per mano. Gli abbracci li porto io per quando avremo freddo.
    - Ho paura.

    - Ed è per questo...
Top