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My Threads

  1. L'inutilità del libro di Vannacci (di Franco Marino)

    Mi sono svegliato ieri mattina scoprendo che ci sono stati due terremoti. Il primo a Napoli, epicentro Campi Flegrei che mi ha fatto ritrovare una ventina di messaggi su Whatsapp dove mi chiedevano se tutto fosse a posto, confermandomi che non sento i terremoti manco se fossero del settimo grado della scala Richter. Non oso pensare a cosa accadrebbe se un giorno arrivasse un terremoto di quelli seri come quello del 1980. Probabilmente crollerebbe tutto e mi ritroverebbero imperterrito a...
    Non sono d'accordo. Il Gen. Vannacci non é un dissenziente qualunque nascosto tra i blog "carbonari" in internet che devi cercare o caderci per caso. Ha scritto il suo pensiero nero su bianco su 375 pagine e la gente paga € 19,76 per leggerle e, pubblicato il 10 agosto, dopo 9 giorni é primo in classifica nelle vendite Amazon. Le valutazioni sono " quasi" 5 🌟 piene. "Quasi" perché su 38 recensioni a 5 🌟
    solo 5 sono contrarie, e...ogni recensione a sua volta ha mimo 240 approvazioni fino ad un massimo di 647. Il Gen.Vannacci ci ha messo faccia, carriera, reputazione rischiando il moderno sistema autodafé. É un inizio
    di rivolta. """Contro la decadenza dell' dell'Occidente, un grido eroico di battaglia. Grazie Generale! """"(copiato da recensione )
     
    Franco, però, ammetti che finché le scrivete te, Borgonovo, Boni Castellane e Marcello Veneziani, in maniera stilisticamente migliore e meno alla "boomer" queste cose, che poi sono le cose che la brava De Mari chiama "brigata dell'ovvio" l'eco del messaggio rimane, seppur più qualitativo, anche più marginalizzato, rispetto ad un generale della Folgore, che è ben di più della femminaturista Schirillo.
    È vero che non propone niente, ma lascia intendere, come te, che il cancro è talmente espanso che non si lotta più con le elezioni, che è scemo chiedere risposte politico/partitiche e Crosetto gli ha fornito un assist a porta vuota.
    Ennesima pappalardata peggio dei forconi? Forse.
     
    Stavolta secondo me sbagli. Non conosco Vannacci, ma dal curriculum si capisce che non è un pirla qualunque. E colpendo lui, stavolta hanno colpito l'Esercito. Ossia quelli che hanno le armi. E dalle cui armi dipende la tenuta interna contro eventuali disordini. Non so se sia l'inizio della fine, di sicuro è un momento il cui significato è importante. Indipendentemente da ciò che farà Vannacci (che sino ad ora sta dimostrando di avere la schiena dritta, e a cui va, almeno finché non ritratti, l'onore delle armi)
     
    Ma io non mi sono permesso di discutere che sia una persona importante, in primis perché ho premesso di non conoscerlo - e quindi non potevo nemmeno sapere che fosse una persona importante come mi stai dicendo tu - e poi perché il vero punto è che io non sto dicendo che lui dica cose sbagliate, ma soltanto che sono inutili.
    Certo, stavolta se la sono presa con "uno che ha le armi". Ma le aveva anche la Schilirò. Si è saputo nulla dei suoi intenti rivoluzionari?
    Inoltre, io ho sempre una forte diffidenza per il dissidente che, in questa fase, si espone. Una volta che io e te abbiamo concordato che questi non se ne vanno con le buone, che senso ha esporsi e farsi conoscere a tutti? Se questo Vannacci ha un piano, che si dia da fare seriamente, senza fare baccano sui social e su Amazon.
    Ciò che ha scritto - e che mi è stato gentilmente reperito da un contatto - non è niente di diverso che tu possa sentire gratis da un Franco Marino qualsiasi sui social.
     
    Il punto non è la sua importanza personale, quanto il simbolo che si va a toccare. La Schilirò? Non rappresentava certo le forze armate. Vannacci sì. E, a meno che non si sia deciso di fargli pagare l'uscita a gamba tesa sull'uranio impoverito, toccare lui non è come prendersela con un questore o vicequestore, ma proprio con l'EI.
    Non sono d'accordo poi con la tua alternativa secca: o si espone e si brucia, o fa partire in silenzio un colpo di Stato. Potrebbe benissimo essere anche in altro modo, ad esempio il libro esce come provocazione, la classe politica reagisce come anche un bambino avrebbe previsto, e parte una reazione (e non posso essere io a sapere quale sia stata programmata). Oppure è l'ennesima resa dei conti interna con metodi mafiosi.
     
    Anch'io spero nell'intervento dei "colonnelli". Poi però rifletto e penso che l'esercito italiano e' una dépendance dell'Alleanza Atlantica, ossia dell'US Army, la quale riesce ancora oggi a soggiogare o ricattare paesi ben piu' forti del nostro come Turchia, Francia e Germania. Il libro del generale si inscrive nel filone che denomino la "via culturale al sovranismo", che nell'esaminare i problemi dell'Italia si concentra sugli effetti senza sfiorare le cause. Più fatti, meno parole.
     

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  2. Restiamo umani davvero (di Franco Marino)

    Ho conosciuto Vittorio Arrigoni, sia pure soltanto digitalmente e ci siamo spesso confrontati. Dire che fossimo diversi è un eufemismo ma l'indiscusso pregio di difendere le sue posizioni con l'onore di un soldato e con la civiltà di chi, pur su opinioni molto nette, accettava il confronto, mi ha fatto provare grande sconcerto per la sua scomparsa. Era un uomo in prima linea, di cui leggevo spesso il blog e, conoscendone il pensiero oltre la melassa retorica del mainstream, so che se da...
    In teoria la tua analisi non fa una piega caro Franco. Ma è troppo difficile metterla in pratica. Del tradimento non me ne può fregare di meno (i banchieri sono quanto di peggio ci possa essere),per la morte della Murgia non ho provato indifferenza ma sollievo. Di personcine come quella (o meglio l'immagine che si è voluta creare) una società sana dovrebbe volentieri farne a meno e non darle invece lo spazio che ha avuto. Dobbiamo morire tutti prima o poi, è toccato a lei a 51 anni.Amen.Personalmente provo pietà per chi conosco di persona (la Murgia mai vista per mia fortuna) e per gli innocenti veri,quelli che muoiono prima ancora di nascere o in tenera età, ad esempio....Umana pietà non significa sempre a tutti e comunque....se Dio ci giudicherà per ciò che abbiamo fatto in vita, credo che le porte dell'inferno siano pronte ad accogliere chi si è adoperata come lei per dividere,facendo del male (e tanto)al prossimo.
     
  3. Non è di Hiroshima e Nagasaki che gli americani devono scusarsi (di...

    Le sciocchezze che si leggono e che si scrivono, in particolare quelle moralistiche, dipendono dalla mentalità di chi le produce. Per esempio, il pacifismo, l'idea che basti sventolare bandiere arcobaleno e dire "no alla guerra" affinché si fermi, deriva dalla mentalità di credere che i politici si mettano a giocare a Risiko perché non hanno niente di meglio da fare, dal fatto che si possa perdere una guerra e non pagarne le conseguenze (illusione tipicamente italiana). La sciocchezza...
    D'accordo con te. Quelle bombe non devono pesare sulla coscienza degli americani perché guerra é guerra. Sulla coscienza degli americani deve pesare la quantità di morti causate durante i test. Secondo "Fallout from U.S. atmospheric nuclear tests in New Mexico and Nevada (1945-1962)”, pubblicato da un team di ricercatori statunitensi, la contaminazione radioattiva dal New Mexico raggiunse 46 dei 48 Stati Usa contigui, nonché Canada e Messico. Pare che il numero di morti per contaminazione, negli anni, abbia superato quelli giapponesi. Autodistruggersi per distruggere...beh
    é geniale no?
     
    Giusto quanto scrivi, tanto più che in quella guerra gli americani ci sono stati trascinati proprio dall'aggressione nipponica del 7 dicembre 1941.
     
    Conosco tutte le varie tesi e teorie sul perché e percome gli americani decisero di usare l'atomica (incluso il dare un forte segnale all'Urss che voleva espandersi anche in quell'area) e tuttavia l'uso di un'arma simile contro civili inermi non può non considerarsi un crimine di guerra, alla pari del Bombardamento di Dresda operato dai britannici. Che gli Americani abbiano chiesto scusa poi, per certi versi li rende ancora più odiosi e ipocriti considerando che hanno continuato e continuano a innescare/supportare guerre su guerre (Corea, Vietnam, Iraq, Afghanistan, Ucraina) dimostrando di non aver minimamente imparato nessuna lezione dalla Storia
     
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  4. Fenomenologia di Barbie

    Sono andato a vedere il già celeberrimo film sulla bambola più famosa del mondo. Non chiedetemi i motivi, sono stati i più banali del mondo: per divertirmi. Al cinema vado per svagarmi, difficilmente scelgo film impegnati o drammatici, e oscillo fra gli horror, i supereroi e le commedie (escludendo gli scempi che, ormai regolarmente, produce la Disney). Così avevo deciso da tempo di non perdermi quella che mi sembrava una commedia surreale a cavallo fra realtà e fantasia. Al peggio, mi...​
    L'ho visto anch'io per curiosità, potenza della pubblicità, l'ho trovato noiosamente stupido ed essendomi annoiata non ho colto tutti i messaggi subliminali descritti. Tuttavia...alla fine..uscendo...ho visto un gruppetto di ragazzine...con i capelli a coda di cavallo, vestite di rosa barbie...
     
    È nella natura dei messaggi subliminali non essere colti subito. Io ho dovuto riflettere durante la notte e il giorno successivo per cogliere tutto il veleno distillato sapientemente fra i colori pastello e le casette di plastica.
     
  5. I tatuaggi e il narcisismo (di Franco Marino)

    Quando anche mio padre chiuse gli occhi per sempre, ormai quasi tre anni fa, mi era venuto, sia pure estemporaneamente, di farmi un tatuaggio sul braccio sinistro con la firma sua e con quella di mia madre. Io ero molto legato ad entrambi e la loro morte è stata per me un grande dolore. Poi ho riflettuto a fondo e mi sono detto: ma perché il mondo deve sapere che ho amato mio padre e mia madre? Cosa ci guadagno? E mi sono detto, provando un po' di vergogna, che inconsciamente e...
    M
    Io noto una presa di posizione anti-tatuaggio che francamente non comprendo. Una delle persone più sagge che conosca ha il corpo coperto da tatuaggi, anche perché è il suo lavoro, ma è anche la più lontana dall'esibizionismo, anzi potrei dire che è l'incarnazione dell'umiltà.
     
    Io ho due tatuaggi, due fiori uno sull'anca destra ed uno sull'anca sinistra, una rosa e un anemone, col gambo lungo e foglioline, Il tatuatore non ha avuto difficoltà perché ha seguito la traccia delle cicatrici dopo l'intervento di applicazione di protesi. Mi ero stufata di rispondere "Ma ...hai fatto entrambe le protesi su entrambe le anche"???🤣🤣🤣🤣
     
  6. Nuove frontiere del catastrofismo climatico

    L’ultimo ritrovato dell’industria dell’allarmismo sono i migranti climatici: gli africani non abbandonano le lande avite a causa delle guerre o delle carestie bensì a causa delle alte temperature. L’Africa, d’altronde, è una terra notoriamente temperata. E le morie? Scordatevi i virus, oggi l’umanità viene decimata anche dalla colonnina di mercurio fuori controllo. Con la bella stagione va in scena la tradizionale pulcinellata statistica del “caldo record”; un record che si rinnova di...
  7. Che palle inti illimani

    Era il 1976, tra viale Augusto e via Ettore Romagnoli, si respirava Romagna, quell’estate, in quel luogo, oltre le famose giostre, vi erano montati, uno dopo l’altro, numerosi stands, che vendevano prodotti artigianali, ma soprattutto di ristorazione, appunto di cucina romagnola. Era la festa dell’unità, mio padre, da buon compagno, ed operaio, mi portava a passeggiare, tutta le sere, credo durasse una settimana, tra quelle bancarelle. Ancora ero figlio unico, e alcune volte veniva pure mia...
  8. Il Corano bruciato e il "cartellino giallo" della Svezia all'Europa (di...

    Un aneddoto personale. Nato a Napoli e meridionale fino al midollo, ho vissuto per la prima parte della mia vita in un paesino del Centro Nord. Mio padre, che pur essendo anch'egli meridionale, non amava il Sud, in quel paesino sarebbe rimasto a vita e non sarebbe mai tornato. Si integrò così bene che non pensò mai minimamente di fare il "napoletano in Toscana". Divenne di fatto toscano. Quando arrivò il trasferimento che lo riportò al Sud - spinto più da mia madre - i suoi colleghi e...
    bravissimo...questo è il succo del discorso, e ho idea , come dici tu , che sarà necessario, presto o tardi , attuare " davvero" una spiace dirlo così, discriminazione verso l'immigrazione di radice islamica...ho sempre pensato che costoro , per cultura, pensiero e tradizione voglia di integrarsi non ne hanno mai avuta né mai né avranno , vorrebbero..." vorrebbero " eh , semplicemente imporsi...e così non ci siamo , né ci saremo mai.Punto .
     
  9. L'intentona dei galeotti ci lascia 5 verità

    1 ) Il potere non è mai monolitico, e la Russia non fa certo eccezione. Il pallino della situazione, però, ce l'ha Vladimir Putin. Lo dimostra la conclusione felice di questa “crisi” dai tratti primitivi, “da Terzo Mondo”, come l’ho avventatamente definita ieri.

    2 ) La libidine del popolo delle bandierine fasulle e abusive è durata pochi attimi, appena il tempo di una impacciata sveltina senza orgasmo. Nell’arco di poche ore, sono passati da:

    “Kruppo Wakkner griminali gegiocidio”...
  10. Ma quant’è forte Alessandro Gassmàn!

    Sta sullo stomaco, Gassmàn

    È più di “Zoro”, Gassmàn

    È un super pirla, Gassmàn ♫


    Dal farmacista.

    RAPINATORE: Dammi l'incasso sennò spacco bottilia e ammasso familia.

    GASSMAN: Bravo, vedo che lei indossa ancora la mascherina. La coscienza civile è moneta rara in questo paese di me.... (il rapinatore si dilegua)

    FARMACISTA: …in questo paese di mentecatti come lei! Quel malvivente mi ha soffiato la bellezza di 1500 €! E non indossava la...
  11. Anche Impagnatiello merita di essere difeso (di Franco Marino)

    Omar Favaro è un nome che non dice nulla ma se accoppiato a quello della sua celebre ex-fidanzatina Erika De Nardo, forma un binomio inscindibile nella memoria degli italiani, quello di Erika e Omar, gli autori del delitto di Novi Ligure in cui caddero sotto il loro coltello la madre e il fratellino della ragazza. In questi giorni, è tornato alla ribalta perché l'ex-moglie lo avrebbe accusato di violenze nei suoi confronti e allora i giustizialisti hanno colto l'occasione per riaprire...
    Concordo, anche un reo confesso merita un giusto processo e a questo serve la difesa.
    La folla può avere ragione se rimane lucida ma una folla di per sé contiene semi di manipolata esasperazione e non porta nulla di buono (in prospettiva per sé stessa).
     
    Lo scalpore é dovuto al fatto che la vittima era incinta, se non lo fosse stata i cinguettii non ci sarebbero stati. Sarà interessante da un punto di vista giuridico vedere come i giudici valuteranno questo caso, dato che l'accusa potrebbe essere di doppio omicidio. Temo che andremo avanti un bel pò a discutere sulla valutazione del feto.
     
    Capitò pochi anni fa e l'uccisione del feto (8 o 9 mese) non venne considerato omicidio ma aggravante.
    La vicenda riguardava una giovanissima ragazza incinta di un uomo molto più grande e se non erro sposato (non ricordo la regione)
    Io penso che il caso sia stato amplificato molto dai media, non ricordo lo stesso sdegno per la giovanissima futura mamma di quell'episodio
     
  12. Psicopatologia della donna moderna

    La cosa che trovo stimolante del far parte di questo gruppo, è che su qualsiasi argomento può svilupparsi un dibattito. Non è detto che accada, spesso qualcuno parla semplicemente di ciò di cui ha voglia, ma nessuno raccoglie lo spunto e tutto muore lì. A volte, invece, ad una voce se ne aggiunge un'altra, che può affrontare un tema già introdotto da un altro punto di vista. E la cosa confortante è che, a differenza dei social, ambienti sempre più tossici e dominati da una psicopolizia...​
    Però a questo tuo come sempre ottimo articolo, la risposta è già contenuta in quello precedente.
    A fare la differenza, a mio modesto avviso, è come noi intendiamo l'amore. Provo a spiegarmi, senza pretesa di apparire convincente: la Red Pill a mio avviso si impiglia perché non riesce a portare la guerra nel terreno del nemico, rimanendo nel proprio, in quello di una valutazione materialistica dei rapporti uomo/donna, ragionando sulla quantità materiale e non sull'esperienza spirituale. In questo senso, io per esempio sono molto più redpillato del redpillatore, anzi io sono forse addirittura blackpillato. Il problema è che me ne sono fatto una ragione di come funzionano le cose nei rapporti uomo/donna. Mentre, non farsene una ragione e addirittura farci un sito, significa non aver ingoiato la pillola. Del resto, non è un caso che Dino Ricci nasca come maestro di seduzione, cioè come bluepillato. La redpill l'ha finalmente ingoiata proprio ora che ha cambiato linea politica del suo blog.
     
    Non considero Dino Ricci rappresentativo della Redpill. Ha lavorato come buon divulgatore, ma il voltafaccia con cui ha sconfessato tutta la comunità che aveva raccolto pazientemente in anni di lavoro lo ha squalificato agli occhi di tutti (fra l'altro senza mai spiegarne credibilmente i motivi, che sospetto siano poco limpidi). La Redpill lavora proprio sull'aspetto scientifico del rapporto uomo/donna, su questo ti dò pienamente ragione. Io ho trovato molto più confacente al mio modo di viverlo proprio l'aspetto spirituale, quello della "Metafisica del sesso" di Evola, per intenderci. Ma in un'epoca come la nostra, in cui la stragrande maggioranza della popolazione ha subito una riprogrammazione che ha portato all'elisione dello spirituale nella vita e alla sua riduzione proprio a meccaniche meramente materiali, la Redpill centra (a mio parere) l'esatto funzionamento delle cose. Altrimenti non vedremmo lo scempio che ci sta attorno. Io sento ragazzine parlare di scopate e fare l'elenco dei partner per vedere chi ne ha avuti di più non appena me ne capitano vicino, e lo stesso sento da altri. La spiritualità nel sesso da questo mondo è stata bandita.
     
    Franco...Friedrich Von Tannenberg non ha scritto solo un "ottimo articolo" ha descritto una tragedia!! O almeno é parsa a me, 75enne, come tale!!
     
    Grazie. Purtroppo, o per fortuna, la mia osservazione diretta dell'universo femminile delle ultime e ultimissime generazioni si è ridotto notevolmente, per ragioni anagrafiche e familiari. Altrimenti temo che lo spettacolo sarebbe anche più disperante.
     
  13. Meno educazione sessuale, più educazione sentimentale (di Franco Marino)

    Se torno sulla vicenda dell'omicidio di Giulia Tramontano non è per alluvionare l'umanità con l'ennesimo articolo - per giunta non richiesto - sulla vicenda, perché rischierei di dare al fenomeno un'importanza che per me non ha mai avuto. Sono nato in una generazione in cui questi si chiamavano "delitti passionali" e non si pretendeva, solo per questo, di far passare il principio che la vittima fosse solo la donna. L'idea che cento omicidi all'anno che vedono come vittima una donna siano...
  14. La Tamaro contro Verga: la solita arma di distrazione di massa (di...

    Susanna Tamaro si è fatta oggettivamente ridere dietro quando ha proposto di smettere di leggere Verga per leggere il suo fatuo "Va dove ti porta il cuore", ma non per questo ci si deve sciroppare tutto ciò che viene dal passato solo perché passato. Sembrerebbe un principio di banale buonsenso ma non nell'era in cui, gettato un tema nelle fauci delle masse multimediali, ci si deve districare tra le propagande dell'una e dell'altra fazione. Così, mentre per la fazione progressista, Susanna...
    La scuola ti fornisce le coordinate, giuste o sbagliate che siano, poi tocca al cittadino-studente alzare il sedere e muoversi. Se alla maggior parte delle persone non piace leggere, Verga o Tamaro o il bugiardino delle medicine non fa alcuna differenza. PS. I programmi scolastici ignorano tanti autori italiani ed europei importantissimi. Figuriamoci la Tamaro.
     
    Temo che sia anche peggio. Altro che formare cittadini consapevoli: in terza elementare gli alunni promossi col massimo dei voti non sanno scrivere. Lo vedo da mio figlio. Mi fa paura. E le maestre si complimentano che abbia cognizioni che non gli vengono dalla scuola. E ci credo, se si limitasse a quelle scolastiche e non imparasse qualcosa a casa non saprebbe niente.
     
    Mi astengo dal commentare. Appartengo alla generazione che ha fatto esami di quinta elementare, terza media, quinta ginnasio, terza liceo con tutte le materie a partire dagli ultimi 3 anni, cinque anni università con 32 esami, rigorosamente semestrali tra i quali almeno 2 che facevano "blocco" ( se non li superavi avevi buone probabilità di finire fuori corso). Per alcuni esami potevi scegliere.
     
  15. Costruttori di catastrofi

    L’alluvione che ha colpito la Romagna invoglia i ripetitori di parole d'ordine scontate: cambiamento climatico, la Natura è una madre vendicativa, stop al dissesto idrogeologico (sarebbe anche ora). Centinaia di ragazzi volontari, indossate le ali di angeli del fango e direttisi sul posto recando fiato, conforto e olio di gomito ai soccorritori, hanno rifilato un sonoro ceffone morale ai barbogi fustigatori della “gioventù bruciata”. Da quelle parti circola il proverbio “la miseria...
  16. La Repubblica monarchica d'Italia

    Commovente la copertura mediatica conferita all’incoronazione di Carlo d’Inghilterra da parte degli organi di informazione di un paese privo di personalità, che va cercando in lidi lontani il leader e l’identità collettiva che non sa o non vuole darsi. I conservatori si sono fatti abbacinare dalla magnificenza della pompa e dal longevo rito parareligioso che custodisce il segreto della continuità di istituzioni granitiche e condivise. Vi hanno scorto una metafora venatoria ultimamente...
  17. Sono contento per Camilla (di Franco Marino)

    Al liceo detestavo - pienamente ricambiato - la nostra professoressa di inglese, una materia nella quale, al contrario, ero sempre andato benissimo prima di lei. Ma con lei non c'era verso di intendersi. Non è nemmeno che mi avesse fatto qualcosa in particolare. Sono quelle antipatie che nascono a pelle. Lei non piaceva a me e io non piacevo a lei. Anni dopo, a seguito di alcuni comportamenti che tenne nei confronti proprio di molti alunni che invece la adoravano, alcuni rividero la...
    Troppi "forse" sono alla base della tua poca simpatia verso Diana. La mia opinione è che Diana e Camilla non possono essere oggetto di comparazione. Troppo giovane e moderna la prima come troppo più adulta ( sposata peraltro) e "antica" la seconda. Incomparabili davvero. Per comprendere davvero cosa sia vivere la vita per un giovane in quella monarchia occorre farne parte,diversamente ogni analisi non può che essere parziale e fuori mille miglia dalla componente soggettiva...probabilmente per la giovane Diana era una gabbia insopportabile così come oggi lo è per il suo secondogenito (e consorte americana). È davvero difficile giudicare, è persino sin troppo complicato farsi una idea che si avvicini realmente al vero.
    Ad ogni modo io una come Camilla nel mio letto non ce la avrei infilata di sicuro manco se fosse stata l'unica donna sulla faccia della Terra.
    Solo un essere insignificante come Carlo poteva riuscirci,cornificando e umiliando Diana che di sicuro felice non è stata grazie a quel "principe azzurro" che avrebbe potuto/dovuto realizzare il finale da fiaba per la sognatrice ragazza. Oh povera,ingenua fanciulla......
     
    Ho capito ma nessuno va a Buckingham Palace contro la propria volontà. La maturità sta anche non soltanto nel capire che ogni ruolo ha i suoi onori e oneri, ma anche nel saperlo immaginare. Se tu vuoi diventare "regina d'Inghilterra" devi sapere che non passerai tutto il tempo a fare feste e a gozzovigliare, ma devi anche preoccuparti di essere una figura di rappresentanza, ed essere attrezzata a sopportare la cosa. Diana non si è dimostrata matura a sufficienza per capirlo.
    E quanto alla scelta con chi andare a letto tra Diana e Camilla, fisicamente a me non piaceva nessuna delle due ma se proprio avessi dovuto fare una scelta, avrei scelto Camilla tutta la vita. Diana mi ha sempre comunicato freddezza, piagnisteo, insicurezza esistenziale, tutte cose che mi fanno scappare a gambe levate da una donna, laddove invece Camilla mi ha sempre comunicato allegria, serenità, dolcezza e passione. Che sono invece non solo le cose che mi legano ad una donna ma che soprattutto mi fanno dimenticare i suoi eventuali deficit estetici.
     
    M
    Io credo che la verità stia nel mezzo. Sono troppo giovane per avere un qualche ricordo delle vicende reali, ma credo che The Crown fornisca una ricostruzione vicina ai fatti originali. Diana non va condannata in toto, perché io credo che sia stata abbastanza ingenua da credere che Carlo, in un primo momento, si fosse realmente innamorato di lei. Lui aveva le spalle al muro, perché Camilla era conosciuta come una donna "facile" (pesava probabilmente la sua relazione tira e molla con Parker Bowl) ed Elisabetta non l'avrebbe mai accettata come nuora in quel periodo. Tant'è che lei stessa deve aver considerato impossibile entrare a far parte della famiglia reale e ha deciso di non bloccare la sua vita in attesa di Carlo, ma di sposarsi e fare figli. Carlo ha sicuramente pensato di poter ripiegare su Diana, che invece aveva riscosso successo nella sua famiglia e sembrava portata a ricoprire il ruolo di moglie e futura regina consorte, ma sempre un passo indietro al marito. Cosa che non è accaduto, perché Diana ha oscurato la figura meno carismatica di Carlo.
    Poi è andata come sappiamo... Se la regina non fosse stata così inflessibile, probabilmente non ci sarebbe stata tanta sofferenza in tre persone i cui destini sono stati condizionati dalle ragioni di stato.
     
    Diana bonazza e Camilla cessazza. Questo è un dato oggettivo. Nel letto conta anche il fisico, altroché....comunque entrambe inglesi. La terra d'Albione produce frutti molto diversi rispetto alle nostre latitudini (Napoli e Messina)....secondo me se tu avessi avuto la Camilla sotto le lenzuola il giorno dopo avresti prenotato di corsa la visita dal gerontologo 🤣🤣🤣🤣
     
    Diana inibita, fredda e noiosa... Hai descritto una discreta percentuale di donne (il più delle volte somaticamente somiglianti a Diana) dell'entroterra siciliano.
     
    Franco Marino, io adoro, anzi no, amo i Suoi articoli...
    Anche questo mi piace, ma credo che sia stato tutto più complicato per Lady D, al di là del suo carattere e della sua impreparazione ad essere regina... troppo giovane...
    Forse, è Carlo, l'attuale re, il maggior deficitario, in questa storia...
    Un essere incapace di staccarsi dalla madre/regina... e l'ha subita per tutta la vita... e , per sfuggire, in compenso, si è buttato nelle braccia rassicuranti di Camilla, che, in fondo, non troppo in fondo, sembra una seconda madre...
    A me ricordano Macron & consorte...e non solo per eventuali differenze d'età...
    Non gioisco per Camilla,
    mi dispiace per Lady D.
    Non v'è stato un giusto equilibrio, amoroso, morale, sociale e regale in tutta questa storia, ma d'altronde , rispecchia solo uno degli aspetti meno edificanti o, forse, più moderno... dei nostri tempi...
     
    Diana era un'insulsa ragazzetta che la realfamiglia aveva scelto per il suo citrullissimo realprimogenito sapendo che l'avrebbe cornificata. L'Elisabetta II sapeva come portare tonnellate di realcorna sulla sua realtesta. Sono convinta che Camilla sapesse quanto citrullo fosse realCarlo e ha puntato alto. Se non avesse avuto i pacchi di sterline sotto il realderetano certamente io non l'avrei data ad uno che mi dice "Vorrei essere uno dei tuoi tampax" (ora divenuti realtampax)
     
    Hai ragionato da uomo come è giusto che sia ma non hai considerato i figli
    Invece di preoccuparsi della malattia di Kate si preoccupassero di tutto quello che combina la famiglia reale da decenni
    A Carlo gli è stato imposto di sposare una ragazza vergine … Camilla doveva stare al suo posto
     
  18. Il dovere di essere diversi da Michela Murgia e da quelli come lei (di...

    La notizia è di quelle che agghiacciano qualsiasi persona di buon cuore: Michela Murgia ha annunciato di avere un cancro in fase terminale e che le rimangono pochi mesi di vita. In un paese normale, democratico, civile, ad una persona, ad un avversario politico, calcistico, religioso, quel che è, che, a cuore aperto, dice al mondo che le rimane poco tempo da vivere, si augura "Forza Michela" punto e basta. In un paese incivile, che regola il rispetto delle persone sulla base...
    Concordo, a lei tutta la solidarietà e la vicinanza umana possibile.
    Detto ciò, gli avvenimenti (compresa la sua dolorosa dichiarazione) inerenti aprono numerosi interrogativi e numerose riflessioni, che possono essere fatti senza entrare nel personale.
     
    Ho visto morire di cancro mio padre, mia madre, mia suocera, vari amici e, lo scorso anno, anche mio figlio. Non posso quindi che augurarle di non soffrire troppo. Però mi stupisce il suo livore, anche in queste circostanze, contro la Meloni ed il Governo. Credevo avesse cose più importanti cui pensare. Comunque il mio augurio rimane valido,
     
  19. L'aborto è una questione individuale, non statale (di Franco Marino)

    Sono padre e sul tema dell'aborto sono sensibile. Quando ho saputo, ormai otto anni fa, che sarei diventato papà, peraltro non prestissimo (35 anni) e comunque ben più tardi sia io che la madre (33 anni) dei nostri rispettivi genitori, non nascondo di aver provato un profondo spavento. Non era il momento migliore, per tantissime ragioni su cui non starò a rompervi le scatole - ma naturalmente né io né la madre avremmo mai rinunciato a lei - e poi la mia proverbiale ansia mi faceva...
    Caro Franco, è vero,abortire è un fatto individuale. Non trovo giusto che, con una leggerezza inaudita, oggi si pratica l'aborto come metodo anticoncezionale. Con la possibilità che abbiamo oggi, con tutti i metodi anticoncezionali a disposizione uccidere una creatura lo trovo assolutamente disumano. Mi sono trovata nella situazione di dover decidere 42 anni fa. Quando ho visto un piccolo puntino bianco che pulsava ho capito che non avrei potuto farlo. Il "puntino bianco che pulsava" oggi ha 42 anni ed è il mio orgoglio.
     
    Menia aveva proposto di riconoscere legalmente la personalità giuridica del feto e il suo stesso partito che è il partito della madre, nonchè cristiana Meloni, si è opposto, assicurando, con tutti i crismi del voto parlamentare, che la legge statale sulla liceità dell'aborto non verrà toccata. Lo Stato decide eccome e deciderà anche quando, da vecchi, dovremo per legge morire. Che orrore! Piccola digressione: mia nipote ha 10 anni e anche il suo papà la chiama Putipù! Cari....
     
  20. Il 25 Aprile: una festa fascista (di Franco Marino)

    È normale che proviamo a non farci imbrogliare dal prossimo. Ma questo sforzo deve essere esteso anche ad un aggressore imprevedibile: noi stessi. Sia perché potremmo essere tentati di abbellire la realtà in nostro favore, sia perché potremmo alla fine credere una menzogna soltanto perché (alla Lenin) ci sarà stata ripetuta tante volte, da aver fatto rovinare le nostre difese mentali.
    Sono stato bambino in un mondo in cui non si poteva essere che antifascisti, assistendo all’eterna...
    La maggior parte di chi si professa antifascista non conosce la storia e come per tutte le cose , ripete a pappagallo, quello che in anni e anni di scolarizzazione ci hanno impresso nelle menti . E quello che ci ripetono in TV da una settimana. Poi c'è chi si documenta.
     
    Mio padre partì volontario per la campagna di Russia. Da tenente medico riuscì a tornare e si fiondò nella Repubblica di Salò. Quando gli chiesi perché si era imbarcato in queste difficoltà e soprattutto dopo che era tornato dalla Russia perché non aveva gettato la divisa nei campi e aveva rischiato di farsi ancora male rispose "Perché ho giurato sulla bandiera italiana di servire il mio paese". Ecco, credo che il ventennio mussoliniano abbia dato questo: "l'italianità", l'orgoglio di appartenenza ad una nazione. Chi venne dopo, questo orgoglio italiano lo distrusse.
     
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