lotta

  1. L'Occidente può ancora salvarsi?

    L'ultimo mio post sulle elezioni americane mi ha sottoposto ad alcune inevitabili (e comunque benvenute) critiche. Una di queste è che i miei post troppo spesso trasudino una totale mancanza di speranza, fino al punto che un mio contatto mi ha scritto che il mio pessimismo sterilizza ogni azione. Tra i contatti, anche il mio ex direttore del giornale nel quale prima scrivevo, il quale mi ha sottoposto alcune obiezioni, che si riassumono nella benevola accusa di condurre i miei...
    Mi perdoneranno i tuoi lettori, ma sono completamente d'accordo con te. A malincuore come te, non vedo aspirine ( o zigulí🤔) che possano liberare l'Occidente da questa "malattia". Non esistono risvegli tardivi o consapevolezza salvifica. Dal canto mio, forse, sono ancora molto più incisiva, nel diagnosticare la totale morte di questa umanità, destinata a poco a poco alla sua estinzione. È solo una questione di tempo.
     
  2. Nuove geometrie

    Ieri l'Algeria ha fatto richiesta di adesione ai BRICS, dopo che la stessa è stata presentata anche da Iran e Argentina.

    Altri paesi hanno manifestato interesse a vario titolo: Indonesia, Egitto, Bangladesh, Turchia, Arabia Saudita, Emirati Arabi, ecc.

    L'ingresso algerino e iraniano rafforza l'asse arabo nell'organizzazione.
    Mentre quello argentino sembra destinato ad essere più problematico per il Sud America: molto dipenderà dal grado di collaborazione che i nuovi arrivati avranno col...
    I Brics si stanno allargando sempre piu' in contrapposizione all occidente, mi chiedo se tutto questo sia voluto a livello globale o se sia inaspettato per l occidente, io onestamente non ci capisco piu' niente, non so se per noi sarà meglio o peggio, certo siamo nel mezzo di due fronti. E se tutto questo fosse tra le altre cose un mezzo per smembrare l unione europea? Non che mi spiaccia visti i risultati, ma non si sa a cosa s andrà incontro.
     
  3. Di multipolarismo e di Brasile

    Nel 2003, il governo Lula organizzò venti Stati in via di sviluppo, tra cui l'India (con cui Lula aveva programmato IBSA per la lotta alla povertà), per bloccare un Accordo del WTO, voluto da USA e UE, che avrebbe rafforzato le disparità tra paesi in via dei sviluppo e ricchi.
    2003, non del 2020, gli USA erano onnipotenti, potevano produrre prove false e distruggere un paese nel silenzio generale.
    Se oggi ci troviamo in una situazione storica che permette al Brasile (e ad altri) di dire NO è...
    Ed è per questo che esiste la geopolitica, e che persone come Kissinger restano più lucide a 100 anni che gli euroinomani di Bruxelles che han fatto l'Erasmus. Perché ci sono rapporti di forza che possono essere modificati solo con determinate azioni, indipendentemente da chi comanda in un certo momento, e che bisogna fare alleanze con chi c'è, non aspettare che sorga dal mondo dei sogni chi desideriamo sia il non plus ultra. Realismo e realpolitik: parole che i tossici dei diritti e della libertà fanno passare come parolacce mentre loro mettono a ferro e fuoco il sud del mondo per esportare democrazia contro ai tiranni.
     
    E' la bellezza del multipolarismo. Che presenta ovviamente anche sfide di non poco conto. Ma noi italiani dobbiamo affrancarci dalla visione unipolare del mondo.
     
  4. Decolonizzare il mondo

    I limiti della nostra classe dirigente nel multipolarismo, sono legati all'idea che abbiamo del Mondo.

    Le fonti concordano sulla superamazia economica cinese fino a inizio '700.
    La Cina aveva un ceto mercantile che muoveva la ricchezza delle campagne e delle botteghe cittadine. La produzione di metalli e preziosi (ceramiche,seta) era abbondante e di qualità.

    I paesi asiatici ebbero una suddivisione del lavoro molto accurata (nelle regioni più ricche e nelle aree urbane). Questo...
  5. Orientalismi

    Siccome mia moglie è nata nell'ex-URSS ed ha sangue slavo nelle vene, conserva ancora tanto di quel buonsenso che le permette di emettere giudizi istantanei, per me fulminanti, su molti aspetti della nostra società. Così, apprendendo che il primo ministro inglese è un indiano etnico, ha commentato:

    “Voi avete ormai provato di tutto, così tanto che non vi basta più niente, e dovete andare sempre oltre, oltre. Come per la droga...”.

    Ci ho riflettuto, e l'analisi è singolarmente...​
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