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My Threads

  1. Perplessità

    Cosa sono io? Mi chiedo spesso cosa sono io in politica, ovvero a che schieramento appartengo? Mi riesce difficile ogni volta dare una risposta. Escludo molte volte a priori, la sinistra di oggi, perché, oltre la mancanza di programmi, hanno un vuoto interiore che, colmano urlando"che è tornato il duce",poi i soliti finti progressisti, perché per loro il progresso, risiede solo nel potersi inchiappettare a vicenda, o assegnare la casa popolare ad un africano, invece di un italiano (entrambi...
  2. Parafrasando Lineker: «Il bipolarismo italiano è un gioco semplice: centinaia di parlamentari si accapigliano per mesi, e alla fine la Sinistra vince».
    "Oggi Gian Marco Centinaio (Lega Nord) mi ha detto che non farebbe più le barricate contro le unioni civili come sette anni fa perché la società è cambiata." Così Ivan Scalfarotto, deputato di Italia Viva
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  3. La riforma della giustizia in Israele: Netanyahu ha ragione (di Franco...

    Non c'è commentatore politico italiano che non debba anche specializzarsi in questioni giudiziarie, e il motivo è ovvio: non di rado capita che un politico venga indagato per un qualche motivo e che quindi i suoi sostenitori ne professino l'innocenza con la stessa aggressività con cui i suoi avversari ne sostengono la colpevolezza, cadendo nell'errore di guardare al chiacchiericcio giudiziario (E' colpevole? E' innocente?) invece di concentrarsi sullo sfondo. Questo è un film noto a...
    Azzardi un'ipotesi ....vuoi dire che le violente proteste in Israele sono sobillate da mammamerica come, per altre ragioni (e queste sì fasulle) quelle in Georgia??? Beh prima o poi mammamericaMedea doveva essere eliminata dai propri nipoti, figli dei figli che ha ammazzato
     
    Dissento sul fatto che in tutti i paesi del mondo i giudici applichino solo la legge. Nei paesi di "common law" (Gran Bretagna, Usa, Australia, Suf Africa, Paesi Scandivani, ecc. ) il giudice può cambiare la legge o addirittura annullarla . E' solo negli ordinamento di "civil law" tipici dell'Europa continentale che il giudice può solo applicare. Nei paesi di "common lav" esiste il "case of law" ovvero l'obbligo del precedente, nei paesi di civil law non esiste, i giudici sono indipendenti l'uno dall'altro. Il commao law non ha n sistema codificato, il civil law sì. Il common law (originario inglese) non ha costituzione scritta . CI SONO MOLTE DIFFERENZE.
     
    Sì ma qui non si pone questa questione su cui concordo ma l'idea che la giustizia debba essere sottratta al potere politico e soprattutto chi nomina il giudice.
    Il common law è fattibile perché in quei paesi la giustizia risponde alla politica.
     
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    Come sai da sempre seguo ciò che succede in Israele,mia Patria di riserva,e da anni sostengo che la magistratura israeliana si stava " italianizzando" e non è un complimento! A conti fatti tutto l'attacco a Bibi sta in regali accettati per un valore di 200€. Vedi te! Ha tutte le ragioni del mondo Bob a non volere i cancro della magistratura attaccato alla schiena. Ogni azione di governo sottoposta al vaglio dei magistrati nelle mani di entità sconosciute? Ma siamo pazzi? Basta guardare all'Italia per dare ragione a Bibi!
     
    Invece è importante perchè sono due sistemi giuridici completamente diversi. Anche in Israele c'è il common law. La magistratura nei sistemi di common law ha lo stesso peso della politica e quindi del legislatore. Non segnalarlo confonde i lettori a mio giudizio. -- "Il sistema legale israeliano si basa sulla common law, che incorpora anche aspetti del diritto civile. La dichiarazione d'indipendenza israeliana affermava che sarebbe stata scritta una costituzione formale, sebbene sia stata continuamente posticipata dal 1950."
     
    Ma io non sto contestando quanto dici.
    Il punto è che nei sistemi a common law, a maggior ragione se il giudice non risponde al potere politico, diventa un potere incontrollato.
     
    Speriamo che sia come dici tu. In tal caso Bibi rischia di fare la fine di Shinzo Abe. Israele e Giappone prossimi manichini da crash test?
     
  4. Scemi di guerra

    Ormai beffarsi della stampa igienica italiana ogni volta che questa pubblica una notizia palesemente falsa e persino ridicola è come sparare sulla Croce Rossa, è una cosa di cui sono cosciente e che mi trattiene, spesso, dallo scriverci sopra. Ma capitano a volte occasioni troppo ghiotte, leggi scandalose, per lasciar correre. Quando poi nel giro di pochi giorni queste si accavallano come in una gara a chi la spara più grossa, lasciar correre è troppo persino per chi, come me, sembrava...​
    L'esercito russo oggi combatte con le pale, domani rischia di arrivare a Lisbona. Gli sciagurati non leggono nemmeno i "loro" autori. Archetipo N. 8 del cosiddetto Ur-fascismo di Umberto Eco. “Così, grazie a un continuo spostamento di registro retorico, i nemici sono al tempo stesso troppo forti e troppo deboli. I fascismi sono condannati a perdere le loro guerre, perché sono costituzionalmente incapaci di valutare con obiettività la forza del nemico.”
     
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  5. Il femminismo come strumento di divisione (di Franco Marino)

    L'errore principale che si commette, parlando di femminismo - come di qualsiasi altra battaglia civile - è di concentrarsi sul tema, ignorando lo sfondo. Così ad ogni otto marzo, tutti quanti inzozzano la socialsfera con commenti contro e pro sul femminismo, sul valore dell'8 Marzo, ignorando lo sfondo che non solo ha generato i problemi contro cui il femminismo lotta ma soprattutto come l'obiettivo di chi genera il dibattito su questi temi non sia affatto di risolverlo ma di...
    Un COSTRUTTORE è una persona che non si ferma davanti ad un problema, un Costruttore è una persona che davanti ad un problema cerca subito le possibili soluzioni.
    Nella mia vita ho conosciuto pochissimi Costruttori e, ai pochi che ho conosciuto, gli davano dei visionari, degli idealisti.
    Il mantra "Eh, vabbé, ma come fai, è impossibile, siamo troppo piccoli, è tutto inutile" si è incuneato violentemente nella testa delle persone.
    Chi ha perso la capacità di immaginare è un morto che cammina.
    I morti che camminano contribuiscono alle stragi dei popoli.

    Caro Marino, che ti posso dire, a me danno del pazzo visionario fin da quando ero ragazzo, eppure, nel mio piccolo, ho costruito...
    Mi auguro di cuore che questo tuo progetto La Grande Italia veda la luce e si faccia largo con determinazione in questa immensa palude che è diventata la nostra meravigliosa Italia.
     
    Nel mio piccolo ho un'azienda che produce piccoli oggetti artigianali (statuette).
    Conosciuto in tutto il mondo, do lavoro a più di 20 persone.
    Ma non amo farmi pubblicità o esibirmi in ambiti estranei alla mia attività.
    Non sono un esibizionista (vanitoso si, come tutti gli artisti... eheheheh, ma ho un mio codice della timidezza)
     
  6. Elogio ragionato del cinema popolare

    Negli anni 60 e 70 in Italia si giravano annualmente qualcosa come 300-500 film, in gran parte pellicole di modesto spessore realizzate con due lire e in maniera frettolosa, ma che formavano l’ossatura di una industria fiorente, creativa e concorrenziale. Le trame, benché semplici e ingenue, non difettano d’ingegno; alcuni sono autentici gioiellini e ci restituiscono in forme bozzettistiche il conflitto sotterraneo che pervade la società. L’intrigo, il non detto, l’inganno: in poche...
  7. Nessun impero o egemonia è eterna, nemmeno quella USA.
    In passato abbiamo visto la l'ascesa di varie potenze e -in particolare- con l'Impero Britannico abbiamo assistito all'affermazione di una potenza globale. Grossomodo la data di nascita di questa egemonia può esser fatta coincidere con la Guerra dei sette anni (1756-1763).
    A partire dalla metà del '700, sia con la vittoria militare, sia con l'avvio della rivoluzione industriale (ancor di più a inizio '800, dopo la disfatta napoleonica)...
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  8. Il PIL da solo non basta. Una nazione ricca occupata dallo straniero è solo un grasso suino destinato al macello. Italia e Germania, de te fabula narratur.
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  9. LO SPETTACOLO DEVE CONTINUARE

    maria de filippi.jpg


    Tra la metà e la fine degli anni '70 spopolarono in Italia due trasmissioni televisive che lasciarono il segno nell'immaginario comune e che furono definite all'unanimità le antesignane dei cosiddetti talk shows. Sto parlando di “Bontà loro” prima e “Acquario” dopo. In entrambe il ruolo del conduttore fu affidato ad un giornalista quarantenne di nome Maurizio Costanzo. In questi programmi Costanzo invitava vari ospiti presi dal mondo della politica, della cultura, dello...
  10. Il rapporto patologico degli italiani con la laurea (di Franco Marino)

    Di tanto in tanto leggiamo di studenti che si suicidano perché hanno fatto credere di essersi laureati e poi invece si scopre che non è vero e che in realtà o sono ancora indietro o non hanno fatto alcun esame. Questa è una ormai nota minestra, tipicamente italiana: uno studente che si iscrive all'Università per fare contenti mammà e papà, i quali sicuramente gli avranno rotto le palle sull'importanza della laurea per emergere, sui "sacrifici che abbiamo fatto per darti un avvenire" e...
  11. Perché non ce ne andiamo in Russia

    Mio padre è, come tutti i padri (o quasi), entusiasta dei propri figli. E quando ha saputo che scrivevo articoli per questa pagina, non si è limitato a leggerli, ma ha iniziato orgogliosamente a diffonderli ad alcuni contatti come se si trattasse del Verbo. Siccome conosco alcuni di tali contatti, sapevo come sarebbe andata a finire, ma l'ho lasciato fare perché ormai rassegnato al mio destino, che è di finire regolarmente al centro di qualche polemica. Stavolta questa era prevedibile...​
  12. La TV di Maurizio Costanzo ovvero siamo davvero liberi di scegliere...

    Ci sono cose di cui è facile stabilire la natura. Per esempio, cos'è il sole? E qui chiunque saprebbe rispondere: o con la risposta scientifica - stella madre del sistema solare (nel quale ovviamente c'è anche la nostra Terra) - oppure con quella empirica e cioè quella grande palla di fuoco che ogni giorno compare nei nostri cieli. Ma quando si parla di libertà, le questioni si complicano enormemente e mi accorgo di essere in ciclopica difficoltà. Per esempio, in questo momento sono...
  13. In morte di Maurizio Costanzo

    È scomparso all'invidiabile età di ottantaquattro anni il campione di un giornalismo animato da un gusto spiccato per lo spettacolazzo cinico foderato di perbenismo civico e ambizioni “alte”. Maurizio Costanzo è stato il fondatore e l’impresario di quel Barnum di ciarle che porta il suo nome, lo show che ha lanciato personaggi talvolta discutibili e ridotto l’artista geniale e maledetto a fenomeno da baraccone, comprato a quartini di vino e messo lì sul proscenio a sproloquiare a mo’ di...
  14. E' inutile scagliarsi contro la Meloni (di Franco Marino)

    In questi giorni mi sono arrivate alcune curiose richieste: la prima è quella di scrivere un articolo politicamente corretto su Greta Thunberg - cioè dove io sostengo in maniera accorata il cambiamento climatico - e l'altra è di scrivere una specie di lettera a Giorgia Meloni, dal punto di vista di una persona che, delusa dal suo operato, ha affidato a me il compito di redigere un testo. In sostanza, dovrei fungere da ghost writer. Un compito tutt'altro che semplice perché si...
    Non ci si scaglia contro la Meloni, si sottolinea l'ipocrisia della stessa. Inutile dire: "forse ha una carta che giocherà al momento opportuno" perché la sua metamorfosi è in atto a partire dal suo ingresso all'Aspen Institute. Non ci si entra gratis, anzi...
     
    Sì, con la non trascurabile differenza che è assai improbabile che Gioggia possa mantenersi in sella un 15/20 anni, il tempo di rafforzare la propria posizione per poi prendere apertamente una linea indipendente. Se lei ci crede, è la più ingenua bambocciona arrivata mai a Palazzo Chigi. Fra l'altro, siamo un Paese senza più esercito, e le basi del nemico in casa. Cosa possiamo aspettarci?
     
    Bravo! E sono d'accordo! Ho già dichiarato che io vado sempre a votare, mi prendo il mio diritto, non ho MAI pensato che chi voto oppure ho votato possa risolvere i problemi e fare dell'Italia un paese forte. Non lo é mai stato perché non é mai stato una "nazione" perché non ha mai avuto un CAPO. Mussolini ha fatto tante cose buone e un mare di disastri e lo hanno seguito per 20 anni perché era un CAPO. Gheddafi era un tiranno eppure i libici lo adoravano perché era un CAPO .La Giorgia secondo me vuol dimostrare che é un CAPO. Faccio ciò che ritengo giusto. Mi criticate? Echissenefrega. Berlusconi non é d'accordo su Zelensky? E io vado a Kiev! Zelensky critica Berlusconi? E io lo lascio fare perché lo mette in riga e zitto! Perché comando io. Una volta che gli italiani e gli stranieri capiscono che sono un CAPO comincio a cambiare le regole nel paese. Vediamo se ci prendo......🤔🤔🤔
     
    se voleva acquisire potere e non obbedire a ordini sbagliati stava all'opposizione. Dava vita ad un vero grande schieramento di opposizione e non si attaccava alle poltrone di uno scalcagnato centro destra liberista servo degli usa e della nato. Supponendo anche che la sua scellerata idea di obbedire, e nel buio delle stanze meditare la riscossa, richiede tempo, tempo che non abbiamo. La prima mossa per disincagliarsi è uscire dall'euro e recuperare la libertà economica, e basta un referendum, dato che l'euro è stato introdotto con una legge e un decreto legislativo... Se le manca il coraggio , faccia un altro mestiere, la politica non fa per lei. Mi spiace ma non credo affatto alla sua buona fede.
     
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  15. “Un astuto drago apparentemente addormentato”: alcune scomode verità su...

    di Daniele Ganser

    Nel 1941 il Giappone possedeva imponenti forze navali, tra le quali dieci portaerei, mentre gli USA ne avevano solamente sette, dunque erano in palese stato di inferiorità. Due portaerei, la Lexington e la Enterprise, si trovavano a Pearl Harbor sotto il comando dell’ammiraglio Husband Kimmel. Il suo superiore, l’ammiraglio Harold Stark, che in quanto capo delle operazioni della Marina statunitense a Washington aveva accesso ai dati ricavati dalle intercettazioni e...
  16. LIQUAMI

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    Come ogni anno il rito laico di Sanremo è riuscito a catalizzare su di sé, nel bene e soprattutto nel male, l'attenzione di milioni di italiani.


    In questa sede non mi metterò a commentare il festival conclusosi di recente ma mi limiterò a condividere con voi alcune mie considerazioni.


    Prima di tutto bisogna sapere che il sottoscritto non guarda il noto Festival dal 2001, anno in cui fu ospitata la band britannica Placebo. Questi ultimi crearono scompiglio tra gli spettatori...
  17. Italia portaerei nel Mediterraneo, ma soprattutto formaggiera. Solo i paesi sottosviluppati puntano esclusivamente su agroalimentare e turismo.

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  18. Il discorso di Putin e il sovranismo morale (di Franco Marino)

    Devo precisare per onestà nei confronti del lettore che nel momento in cui sto scrivendo questo articolo, non ho ascoltato né letto il famoso "discorso di Putin". E tuttavia - in merito, faccio lo stesso discorso che feci sull'autobiografia di Harry - non mi interessa approfondirlo o, meglio, magari lo andrò ad ascoltare, ma non cambierà di una virgola il senso di questo articolo. Le parole sono la parte meno importante dell'azione di un politico, perlomeno se le consideriamo per i...
    Bravo 😂
    Il NYT li ha commentati entrambi e alla fine ha concluso """""President Biden and Vladimir Putin, the leaders of the U.S. and Russia, laid out radically different visions for Ukraine’s future yesterday, offering contrasting narratives about who is to blame for the bloody, yearlong war. They seemed to agree on only one point: The conflict is nowhere near an end""""
    Come si dice a Napoli? "Ci siamo scazzati'?
     
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    Bravo due volte. Primo per aver indovinato il discorso di Putin; secondo per aver detto come stanno le cose in Italia. Con questo debito pubblico che abbiamo è molto difficile crearsi un " sovranismo morale".
     
    Io ho trovato il discorso di Putin molto più corretto e lineare di quanto affermino i vari Bidè,Stolten,Von der Minchien e compagnia cantante. Un discorso che non fa una piega
     
    Bravo due volte: per aver evocato l’unica cosa che oggi conterebbe, il sovrani amo morale e bravo perché la pensi esattamente come me 😀
     
  19. “Un astuto drago apparentemente addormentato”: alcune scomode verità su...

    di Daniele Ganser

    Roosevelt sapeva che, se gli USA fossero stati coinvolti in una guerra col Giappone, sarebbe scattato un effetto domino che poteva allargare il conflitto anche alla Germania, dato che il 27 settembre 1940 Giappone, Germania e Italia avevano sottoscritto un patto tripartito, noto anche come Asse Roma-Berlino-Tokyo, per assicurarsi sostegno reciproco. «Roosevelt voleva anzitutto fare guerra alla Germania», spiegò il giornalista George Morgenstern del «Chicago Tribune»...
    Aggiungo il bellissimo "Pearl Harbor" del tedesco Peter Herde, che descrive in maniera magistrale la storia diplomatica e come il Giappone giunse, gradualmente, a non poter fare altro che entrare in guerra, o rimanere senza carburante per l'esercito. Dimostra come, da decenni, chi vuole informarsi, sa, mentre il grande pubblico continua a riempirsi la testa con lo sterco fabbricato a Hollywood.
     
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