guerra

My Threads

  1. Una modesta proposta

    Nel 1729 il dottor Jonathan Swift, universalmente noto per “I viaggi di Gulliver”, pubblicò una satira dal barocco titolo di “Una modesta proposta per impedire che i bambini della povera gente siano di peso per i loro genitori o per il Paese, e per renderli utili alla comunità”, che viene più agevolmente citato con le sole prime tre parole. In esso Swift, che era un misantropo ma sinceramente colpito dalle condizioni di miseria del popolo nella sua Irlanda, esasperato dall'abbandono...​
    È , a mio modesto parere, la soluzione più intelligente che finora ho avuto modo di leggere e sentire. L’odio tra palestinesi (Islam) ed israeliani è direi biblico. Tra loro è in atto una guerra di religione (per noi incomprensibile) sfruttata dalla “mafia mondiale “ come ben ha descritto la mente acuta, all’apparenza cinica invero realista, di Franco Marino nei suoi ultimi articoli, specialmente nell’ultimo, incisivo e che non si presta ad interpretazioni ambigue. Non mi dilungo in analisi geo politiche che non mi competono ma ho la mia opinione in merito. Ho avuto l’occasione di visitare quei territori, una realtà per noi incomprensibile. Complimenti a lei che leggo e attendo di leggere sempre con vivo interesse.
     
    Grazie Gabriella. Ho rischiato, con questo articolo, di dispiacere agli uni e agli altri, ma ho voluto davvero sforzarmi di cercare una via d'uscita (anche se solo come esercizio retorico, dato che nessuno ai piani alti mi legge né mi prenderebbe sul serio) non solo dalla guerra, quanto anche dal clima velenoso e di isteria di guerra che si è instaurato anche in questa come in altre occasioni. Anche io sono stato laggiù, e vi ho lasciato uno dei miei migliori amici (che se n'è andato quest'anno), e però è necessario mantenere la mente fredda e vedere tutte, o almeno il maggior numero possibile delle varie facce della realtà (sennò a che servirebbe la filosofia?). Arabi ed ebrei sono lì, entrambi col buon diritto di vivere a casa propria. Nessuno può cacciare del tutto l'altro, a meno di non eliminarli tutti fisicamente, ma nessuno ne ha comunque i mezzi. DI farli vivere in uno stesso Stato non se ne parla, è ideale irenistico che cozza con l'odio sedimentato e le fresche memorie che evocano solo vendetta. Allora sarebbe davvero il caso, con l'intervento e magari la pressione delle potenze mondiali, di tenerli separati a forza per abbastanza tempo, come si fa con quelli avvinghiati in una zuffa in cui qualcuno rischia di lasciarci la pelle, almeno finché non si sono calmati. Una soluzione che dispiaccia un po' ad entrambi, ma che per questo dimostri che entrambi stanno pagando un prezzo, e nessuno quindi ne esca umiliato, da perdente. La "resa senza condizioni" infatti è altra soluzione oscena, da potenze anglosassoni, che si ha solo quando l'avversario è annichilito. Poi, si vedrà: finché ci saranno esseri umani non sarà mai finita.
     
  2. Con chi sto? Con l'Italia e basta! (di Franco Marino)

    Parlare di un argomento come l'attuale conflitto in Palestina come del resto anche in Ucraina è come toccare i fili della corrente elettrica. E se si può capirlo quando il tema tocca la carne viva dei propri interessi, è stupefacente e stucchevole quando gli interessi dei cittadini non vengono neanche sfiorati. Nei giorni dell'ennesima fiammata mediorientale, l'armamentario bandierinistico peculiare dei social è letteralmente esploso. Chi si è bardato con la stella di David, chi con la...
    È encomiabile la tua determinazione! E fai bene, anche perché la quasi totalità delle opinioni che leggo é legata al tifo da calcio che non porta da nessuna parte se non a fare ancora a botte tra fazioni ma quali? Da che parte stanno gli animalisti per esempio? Oggi un post di questa gente racconta che hanno ammazzato un"povero" lupo. Ebbene, gli interventi su questo argomento sono stati per il 99% "É la razza umana che deve scomparire". Mi sa che è per questo che nascono le guerre! Un animalismo patologico!
     
    Ottimo articolo che mi trova perfettamente d accordo! Il burattinaio come al solito sono gli stati uniti e la NATO...giocano col mondo x i loro sporchi fini e riescono a mettere gli uni contro gli altri ,distruggendo l economia degli stati e aumentando il loro predominio...l Italia come al solito serva contro gli interessi del suo popolo
     
    Non concordo, questa volta, perché bisogna considerare che molti clandestini (anzi, ospiti come bisogna chiamarli adesso) sono approdati qui in Italia e non sappiamo quanti tagliagole possano essere tra di loro. Bisogna stare all'erta, altrimenti ci ritroveremo un altro Bataclan proprio in casa nostra,
     
  3. Medio Oriente: altro capitolo della globale resa dei conti (di Franco...

    Una delle ragioni per cui raramente vale la pena parlare dei fattarelli delle guerre locali è che questi sono, non di rado, insignificanti. La guerra in Ucraina sarebbe un fattarello insignificante, se non fosse in realtà lo specchio di qualcosa di molto più grande, di una resa dei conti tra due mondi totalmente incompatibili, fatti per sopprimersi vicendevolmente.
    Gli Stati Uniti, questo lo abbiamo scritto più volte, vivono una fase del tutto analoga a quella dell'URSS prima del crollo...
  4. Fuck Israel!

    Cominciamo con lo sgomberare il campo da un paio di argomenti calunniosi assai frequenti: l’antisemitismo e la teoria del complotto giudaico. Ammetto di essere contro Israele, almeno nella sua configurazione attuale (in futuro la ditta potrebbe cambiare protettore e registro), ma nego con risoluta franchezza di essere antisemita. Il sionismo, che non coincide con l’ebraismo, ha seguito il destino di quei nazionalismi e internazionalismi esasperati che finiscono col fungere da utile idiota...
  5. Lo Shabbat Nero di Israele

    Se non altro adesso so che i vertici di Hamas leggono i miei articoli. Altrimenti perché scatenare, con tanto tempismo, una guerra che riportasse la questione palestinese alle prime pagine proprio qualche giorno dopo che io ne avevo denunciato la scomparsa?

    Battute a parte, quello che sta accadendo è interessante a livello geopolitico a prescindere dal livello emotivo con cui in genere se ne parla (e se ne è sempre parlato). Nonostante abbia amici di lunga data in Israele, se volessi...​
  6. Israele contro Palestina: se proprio devo (di Franco Marino)

    Dopo il mio ultimo articolo su Israele e Palestina sono fioccate le accuse più disparate, tra cui una in particolare, quella secondo la quale io non mi schiererei per convenienza. E viene da sorridere per vari motivi: per la convenienza e per l'accusa di non essere schierato. Se io pensassi alla convenienza, mi accoderei ad uno dei tanti clan ultrà che girano nel web e questo mi porterebbe a diventare rapidamente un'istituzione presso costoro. Quanto poi al non essere schierato, è ancor...
    Alcuni errori che ho la presunzione di correggere: tutta l’area geografica di chiamava Palestina. Non esiste uno stato Palestinese : esiste un insediamento di arabi, giordani, siriani , egiziani , nomadi rifiutati ai tempi dai rispettivi stati di appartenenza. Quindi nessuno ha tolto territorio a nessuno. Finché non sarà chiaro questo ogni discorso sarà falsato da una non verità . Esistono delle organizzazioni terroristiche che non combattono per assegnare territorio ai cosiddetti palestinesi, che hanno come unico svopo quello di cancellare Israele dalla geografia del luogo….and so on….
     
    Tutto é nato con me nel 1948 e finirà con me quando? Quando Dio vorrà e...se la tua promessa di scrivere su questo argomento tra 10 anni é sincera...grazie perché mi allunghi un bel pò la vita
     
  7. L'angolo del chissenefrega: Israele e Palestina (di Franco Marino)

    C’è un tema della geopolitica che il blogger indipendente da qualsiasi partito o think tank geopolitico, per quieto vivere, tende ad evitare: l’eterno conflitto israelopalestinese. Non tanto perché non sia giusto parlarne oppure difficile trarne delle conclusioni ma perché è uno dei tantissimi fronti su cui il mainstream ama dividere in buoni e cattivi, a seconda della propria visione del Bene e del Male. Il che è comprensibile da parte di un israeliano e di un palestinese. Molto meno dal...
    Non si possono paragonare paesi come Russia e America con Israele e ? ( Palestina). Intanto perché i palestinesi di per se non esistono: esistono solo giordani, siriani , egiziani , tutti nomadi e tutti rifiutati come cittadini dai loro paesi originali e poi perché la storia è lunga e parla molto chiaro…ma non si può fare qui un discorso esaustivo….
     
  8. Sinner e l'invidia che distrugge l'Italia (di Franco Marino)

    Un brillante proverbio inglese dice che "si può portare un cavallo all'abbeveratoio, ma non si può obbligarlo a bere". Questo detto si rivolge a chi crede che si possa forzare o deviare il corso di fenomeni che, proprio perché naturali, sono eterni, ineluttabili.
    L'essere umano tende ad accumulare ricchezza e a ridurre gli sforzi per acquisirla. Naturalmente uno Stato deve vigilare che ciò avvenga senza violare i diritti di nessuno, ma non può certo impedire al singolo di sognare di...
    D'accordissimo al 100% caro Franco. Purtroppo in Italia una politica che premi davvero chi fa impresa non c'è mai stata....esistono solo tasse su tasse...e quando al governo ci sono i sinistrati le tasse spuntano come funghi dopo un acquazzone. Berlusconi aveva la maggioranza per fare qualcosa di serio e duraturo per il nostro Paese. Non ha fatto quasi nulla. La gente si ricorderà di lui per le Olgettine non per il benessere dei cittadini....
     
    Piccola ma significativa esperienza personale. Un volta pensionato aiutavo mio figlio , ragazzo ingegnoso e con tanta voglia di fare,nella gestione di una attività commerciale. Bene dopo meno di tre anni ci siamo trovati costretti a tirare giù la serranda. Costretti da una oscena burocrazia fatta di lacci e lacciuoli, comunale, regionale, statale, e da una tassazione inverosimile. Bene, stufo tre anni fa e' partito per il Portogallo con qualche piccolo risparmio da investire. Trovato subito lavoro, oggi proprietario di un appartamento ed in procinto di aprire una attività di servizio.
    Cosa dire? Grazie Italia!
     
  9. Tutto il potere ai ricchi!

    Malgrado le apparenze, questo pezzo non vuole né irridere la ricchezza, né fomentare l’invidia sociale. Il titolo è una sommessa proposta, un invito rivolto alle celebrità e ai ricconi di casa nostra: smettete i panni di opinion leader e osate smuovere le acque stagnanti – e reflue – dei governi pavidi e parolai con una discesa in campo. Insomma, impadronitevi del potere. Del resto le vostre asserzioni esplicitano una grande voglia di politica. Flavio Briatore: “L'Italia è la...
    Già, come quella battuta di uno statunitense che diceva: "Per forza in questo paese va tutto male, se tutte le persone che saprebbero come governare passano la vita a fare i tassinari o gli impiegati postali".
     
  10. Ulisse, il piacere della cicerchia

    Alberto Angela conduce una puntata “particolare” del noto programma televisivo documentaristico di Rai 1.

    (Si presenta in tenuta sadomaso) Benvenuti a una nuova puntata di Ulisse, il piacere della cicerchia...

    Proooooooot...

    (Sorridendo maliziosamente) Questo, per l'appunto, è il piacere della cicerchia.
    (Rivolto al cameramen) Erasmo, ricordati di indossare la mascherina.

    Stasera parleremo dell’Odissea, ovvero di come l'erratico Ulisse, l'eroe che dà...
  11. Requiem armeno

    Avviso che quel che segue è un articolo particolarmente lungo. Ringrazio in anticipo chi avrà la pazienza di leggermi sino alla fine.


    Sentendo una forte, istintiva simpatia verso il popolo armeno, non posso non provare un'amarezza profonda verso ciò che lo colpisce, e quindi cercherò, almeno a beneficio dei miei pochi lettori, di far capire qualcosa sul conflitto che ruota attorno all'ormai fu Repubblica di Artsakh, ovunque nota col nome doppiamente straniero di Nagorno Karabakh (la...​
  12. 10 cose che non sopporto dei multipolaristi

    Da schietto propugnatore della causa multipolarista, non posso fare a meno di rilevare le topiche dei commentatori filorussi e filocinesi che rischiano di suscitare false aspettative.

    1 Le perdite umane ucraine sono insopportabili. Insopportabili per le mamme e le mogli dei caduti, evidentemente. Di certo non per l’Occidente collettivo, il quale dispone di innumerevoli batterie di disperati da sacrificare. E poi, ecco, lo ripetono dal novembre dello scorso anno.


    2 Le forze...
Top