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My Threads

  1. Guerra, propaganda e l'orecchio di Jenkins

    Robert Jenkins, capitano di nave mercantile,andava in giro con una scatoletta contenente un orecchio disseccato, che a suo dire gli era stato amputato dagli spagnoli. La sua testimonianza in proposito alla Camera dei Comuni suscitò grande emozione nell'opinione pubblica, e contribuì a scatenare la guerra.

    William Doyle, “L'Europa del Vecchio Ordine 1660-1800”



    Nel 1738, in Gran Bretagna, ebbe luogo una delle più grottesche, indegne e ridicole farse che mai ebbero l'onore di...​
  2. La Corea, Macron e il millenarismo (di Franco Marino)

    Mi è stato recentemente chiesto da alcuni lettori come mai io parli sempre meno di geopolitica. Le ragioni sono numerose. Tanto per cominciare, pochi riescono a seguirla senza trasformarsi in tifosi da stadio. Avere un punto di vista è legittimo ma se si arriva - come mi è accaduto - ad augurarmi un tumore perché non condanno apertamente Israele, francamente il giuoco non vale la candela. C'è poi un altro motivo. Gli articoli dove si parla di politica internazionale attraggono, di solito...
  3. Perché l'Unione Europea proprio non vuole capire? (di Franco Marino)

    Quando con un amico che vive in Germania abbiamo commentato su Whatsapp il boom della destra radicale dalle sue parti - lui è proprio della Turingia - questi si è detto stupito che nonostante questi risultati, l'Unione Europea continui a non capirne il senso.
    In realtà, chi studia come funziona questo meccanismo si stupisce ben poco perché l'UE è sostanzialmente una costruzione socialista, con tutte le caratteristiche tipiche di un'ideologia fondata sull'idealismo e dunque sulla negazione...
    Analisi eccellente. Solo mi chiedo cosa t'abbia fatto di male Hegel... (la frase, come tantissime frasi famose ipercitate, gli è solo attribuita e, guarda caso, non esiste nei suoi scritti).
     
    Grazie..Friedrick....per noi vecchi liceali, innamorati della filosofia, ogni tanto fa male leggere concetti complessi ridotti ad aforismi elementari quasi sempre travisati. Franco...non volermene ....in fondo ti ha dato lo spunto...😜
     
    Comunque è sempre così. Sono programmati e non cambieranno mai la cantilena. L'abbiamo visto in Gran Bretagna: un sudanese accoltella e uccide tre bambini, la gente si incazza, e tutti i media, BBC in testa, giù duro: "È colpa dei razzistih che diffondono le fakeh newsh". Non c'è soluzione pacifica.
     
    Non potrà mai esserci una soluzione pacifica… è tutto questo era prevedibile molti anni fa
    I risultati elettorali hanno espresso una volontà popolare chiara … resta la paura che non cambi nulla
    Ma tutto questo crollerà…e’inevitabile
     
  4. Giorgia, stattene all'opposizione! (di Franco Marino)

    Prima che qualcuno legga il titolo e si chieda, giustamente "Chi è costui per dare consigli ad un leader politico che oltretutto è il Presidente del Consiglio" è bene precisare che l'autore dell'articolo è pienamente cosciente sia della sua totale irrilevanza che del fatto che un conto è scrivere certe cose dal tavolino di un appartamento alla periferia orientale di Napoli, altro conto è viverle in prima persona.
    E tuttavia qualche volta è capitato che anche dal modesto desco da cui, con...
    Peraltro Giorgia sembra averti in cuffia perché pare stia conducendo una operazione sottile (la sopravvaluto?) di personale conduzione del paese slegata dai tanti che passano a questuare.
     
    Spero vivamente che abbia questa lungimiranza, che non sia costretta da pressioni esterne ad appoggiare il nuovo governo europeo.
     
  5. Occhio alla Francia (di Franco Marino)

    In questi giorni, i media del cosiddetto mainstream stanno battendo molto il tasto della vittoria alle europee che legittima la Von Der Leyen, nella convinzione che questo dia alla presidente uscente (ma forse rientrante) della commissione Europea, un potere assoluto. In realtà, queste cose possono attecchire soltanto su chi non sa cosa sia l'Unione Europea, come funzioni, ma in generale cosa sia e come funzioni uno stato. Perché?

    Uno Stato esiste soltanto con una forza militare in grado...
    Considerazioni giuste ma che non verranno mai applicate nel concreto. Almeno oggi come oggi. Occorrerebbe prima creare una rete UE di tutte le Destre, rete senza i soliti protagonismi tipici di chi sta a capo delle stesse. Dare risposte CONCRETE ai bisogni dei cittadini arcistufi di questa UE. Vincere le elezioni nei singoli Paesi. E poi decidere tutti insieme di boicottare i diktat della Commissione UE e del resto della Troika. Tutto questo senza spargimento di sangue. In alternativa esisterebbero le rivolte popolari ma questo è un altro discorso, in Italia direi totalmente irrealizzabile vista l'acqua che scorre nelle vene degli italiani....
     
    Io non solo non sottovaluto il successo delle destre ma lo avevo previsto come tutte le persone con un minimo di buonsenso… domenica sera ho visto una scintilla che aspettavo da oltre 10 anni e non parlo dell’Italia ma della Francia
    Questo è un momento delicatissimo… adesso la storia può cambiare
    E come descrivi perfettamente tu dipende da come si comporteranno tutti i paesi
    Un po’ di timore c’è… lo confesso
     
    Ricordo che tempo fa si parlava parecchio di Eurogendfor, una sorta di Gestapo sovranazionale con poteri illimitati e superiori a qualsiasi forza militare dei paesi aderenti e proprio per questo, in Italia, si progettavano abomini del tipo eliminare l'arma dei carabinieri e ridurre la polizia di stato ad una sorta di "municipale" e se guardiamo bene qualcosa è stata anche fatta, particolarmente verso i CC, ultimamente abbastanza depotenziati e sviliti rispetto al passato. Di questa faccenda non ho più letto né sentito nulla, quindi ciò mi fa ben sperare che l'obiettivo non sia stato raggiunto, una UE con un esercito di sgherri presi ed addestrati chissà dove e chissà come, dotati di poteri illimitati, ci avrebbe sicuramente portato agli scenari da te citati. Detto questo, pur tiepidamente, perché non mi fido più di niente e di nessuno, spero che la Francia faccia ciò che deve fare e che altri stati si alleano per determinare l'implosione totale di questa unione inutile e dannosa. Sicuramente non sarà l'Italia servile e debole, ad essere protagonista, ma l'importante è che tutto avvenga.
     
  6. Macron e la pericolosa sindrome di Napoleone (di Franco Marino)

    Napoleone Bonaparte è stato un generale e un politico così portentoso da essere entrato nell'immaginario collettivo di tutti come un esempio. Eppure, anche lui ad un certo momento fu colto da un delirio di onnipotenza che lo portò a sopravvalutare le proprie forze e a sottovalutare quelle nemiche. Quando infine decise di aggredire i russi, vedendo la città vuota, penso di aver facilmente vinto la partita mentre quelli semplicemente svuotarono la città e ripararono ad Oriente. E a...
    Sono un pò fuori tema ma....non potevo non pubblicarlo da qualche parte, ovviamente solo un estratto del lungo articolo che io titolerei "La Furbacchiona" (come ho srmpre pensato)
    Fonte: Die Welt - Titolo: Das Land, das fast nichts für die Ukraine tut = Il paese che non fa quasi nulla per l'Ucraina
    """Le visite a Kiev, le calorose accoglienze di Zelensky e le grandi dichiarazioni della Meloni contrastano con gli aiuti che l'Italia
    ha inviato all'Ucraina dall'inizio della guerra. Uno sguardo ai numeri mostra che nessun altro paese del G7 ha fornito meno aiuti all’Ucraina rispetti all’Italia. Persino il Canada e il Giappone, a migliaia di chilometri di distanza, sono molto più avanti di Roma. L'Italia è solo al 17° posto tra i paes che hanno fatto donazioni finanziarie, umanitarie e militari pari a 1,3 miliardi di euro. Se si ignorano gli impegni che passano attraverso l’UE e si guarda solo agli aiuti promessi a livello bilaterale, l’Italia si trova in una posizione ancora peggiore. Sebbene il Parlamento abbia dato il via libera alle consegne di armi, il contenuto esatto e la portata di tali consegne sono avvolti nel segreto. Secondo indiscrezioni, le consegne contenevano equipaggiamenti di protezione, munizioni di vari calibri, sistemi anticarro e antiaerei del tipo Stinger, mortai, lanciarazzi, mitragliatrici leggere e pesanti, obici da campo Fh70 e obici semoventi PzH- 2000.
    Ad eccezione delle ultime tre armi, tutte le altre non sono più utilizzate da tempo dall'esercito italiano, il che fa pensare che l'Italia contribuisca solo in minima parte.
     
    Una grande potenza militare, per essere tale, necessita dei seguenti requisiti: materie prime in abbondanza per alimentare l'industria pesante, una demografia soddisfacente, un sistema scolastico basato su STEM (science, technology, engineering and mathematics). La Russia sopravanza la Francia su tutto. La guerra si vince così, non con i corsi di studio sulla Historia belino belinorum, il terziario, i dog sitter e la Grande Bellezza. Io vorrei vivere in un paese un po' meno bello e comodo ma più sovrano e armato.
     
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  7. 22 gennaio. Una data buia per la storia della Russia.

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    Accadeva centosessantuno anni fa.

    22 gennaio 1863. In Polonia, Lituania e Bielorussia scoppia la Rivolta di gennaio, animata da un movimento nazionale che mira a sottrarsi al giogo russo e a ricostituire la Confederazione polacco-lituana. Rispetto alla situazione del 1831, i polacchi disponevano non di un esercito regolare bensì di bande di guerriglieri. L'insurrezione venne soffocata solo nel maggio 1864. Gran Bretagna, Francia e Austria tentarono di soccorrere la...
  8. Servi nuovi

    In Germania scioperano, si ribellano perché non hanno i vantaggi economici di prima. Tutti ovviamente pensiamo, che bravi sti tedeschi di gemmania, sono un popolo che sa fare protesta, giustamente sono un po' più intraprendenti di noi. Però cercate di leggere tra le righe, perché codesti uomini nordici protestano, e il loro governo non li può favorire? Perché il loro governo non è più forte come prima, poiché non è più il numero uno per gli americani in Europa, adesso grazie ad un abile...
  9. Come il Capitalismo rubò il Natale

    Anche quest'anno il Natale è arrivato, e anche quest'anno l'abbiamo atteso a lungo e a lungo ci siamo tutti preparati per lui. Nei supermercati, è come minimo dai primi di novembre che panettoni e pandori, fatte sparire le maschere e i dolcetti funerei di Halloween, hanno fatto capolino dagli scaffali. Le luminarie sono state accese per le vie di città e paesi in date che variano dalla fine di novembre e i primi di dicembre. Programmi televisivi e rubriche sui giornali non hanno fatto che...​
  10. Napoleon

    Dopo alcuni dubbi, sono andato anch'io a vedere l'ultimo film di Ridley Scott, e l'impressione finale è stata: poteva andare molto peggio.

    A lungo sono rimasto diviso fra due motivazioni altrettanto forti sia pro che contro: intanto Napoleone è uno dei miei eroi, su cui non faccio che leggere sin dai quattordici anni (e ne ho anche scritto: un romanzo su Waterloo, naturalmente rimasto non pubblicato, quindi non chiedetemi dove trovarlo), e un film fatto con un bel budget è un'occasione...​
  11. Il Discobolo e i flagellanti

    Come per molte altre opere d'arte che mi avevano affascinato e innamorato sin dall'adolescenza, anche del “Discobolo” di Mirone ignoravo la collocazione precisa e mi son meravigliato a scoprire, grazie ad una notizia di cronaca, che stava molto più vicino di quanto non sospettassi: per la precisione a Roma, al Museo Nazionale. Ma la sorpresa più grossa non è neppure stata questa. Come qualcuno avrà notato, magari con difficoltà, essendo ogni altra notizia stata soffocata dalla recente...​
  12. Senza parole

    La notizia è dello scorso luglio, ma apprendo solo ora che alcuni Paesi nord-europei in cui si parla più diffusamente inglese stanno cercando di limitarne l'uso. Olanda, Finlandia, Danimarca e Norvegia, in cui sino ad oggi è stato possibile seguire interi corsi di studi universitari interamente in inglese, hanno in diversa maniera avanzato proposte per limitare questa possibilità e affiancarla all'uso delle rispettive lingue nazionali.

    Il tema è di quelli che mi hanno sempre...​
  13. L'Educazione Sentimentale

    Mai avrei pensato di sentir nominare con tanta passione, tanto spesso e con tanta insistenza il romanzo di uno dei miei scrittori francesi preferiti. Non è famoso come “Madame Bovary” né sontuoso come “Salammbô”, ma è comunque una gran bella prova per Gustave Flaubert, che dimostrava, a ragione, di essere una delle penne più talentuose e rappresentative della letteratura francese ed europea del suo secolo. Per quanto mi riguarda, da francofilo che detesta la Francia attuale e ne adora la...​
  14. AAA Crimini di guerra offresi

    Nonostante sia ormai una costante del panorama occidentale, non smetto mai di trovare affascinante il livello sempre più abissale dell'ipocrisia con cui il dibattito pubblico venga costantemente manipolato, sia dai mezzi di comunicazione che dalla classe politica. Dico “affascinante” così come si può restare affascinati da una creatura immonda o da una catastrofe naturale, secondo un curioso meccanismo estetico per il quale ci sono delle cose così brutte, ma tanto brutte, che finiscono...​
  15. Lisistrata a Reykjavik

    Il 411 a.C. Non era un anno florido per la democrazia ateniese: la guerra del Peloponneso era nel suo ventesimo anno, aveva appena perso un importante esercito, coi suoi migliori uomini, in Sicilia, nel catastrofico assedio di Siracusa, e la sconfitta di fronte a Sparta pareva all'orizzonte. Fu allora che il suo famoso teatro vide presentare una commedia del celebre Aristofane che, per le sue caratteristiche, è famosa e rappresentata ancor oggi (io stesso la vidi due volte in pochi anni)...​
  16. Lo Stato sono loro (purtroppo)

    Ero alle prese con un articolo serio (e forse anche serioso) sulla congiuntura internazionale, quando è giunta anche a me la notizia come un fulmine a ciel sereno: Giorgia Meloni, in qualità di Presidente del Consiglio, ha annunciato la fine della propria relazione con Andrea Giambruno. La cosa mi ha lasciato incredulo, e non tanto perché fossi particolarmente certo della qualità del sodalizio, quanto per il fatto che la Meloni avesse fatto un annuncio ufficiale, urbi et orbi, di qualcosa...​
  17. Rivendico il diritto di criticare l'Occidente (di Franco Marino)

    Una delle vulgate più note è quella che il Commissario Calabresi sia stato fisicamente assassinato da alcuni militanti di Lotta Continua - per questa conclusione ci sono delle sentenze - ma che quel delitto abbia dei mandanti morali, tra i quali alcuni famosi intellettuali (e parliamo di nomi grossi come Zavattini, Dario Fo, Moravia, Pajetta, Parri) i quali firmarono una lettera aperta all'Espresso, mesi prima dell'omicidio del Commissario Calabresi, nella quale accusavano quest'ultimo di...
    Quoto tutto. L'Occidente era già molto malato prima della pandeminchia,prima del buffone ucraino e prima dell'attacco di Hamas...com questi tre eventi balza all'occhio,in tutta la sua tragica evidenza,il marciume della c.d. informazione, ridotta ad essere degna di un paese del quarto mondo. Dalla torre io butterei per primi i pennivendoli,poi buona parte della magistratura e infine il 99% della classe politica.
    Garibaldi disse "fatta l'Italia vanno fatti gli italiani"...dopo oltre 150 anni va rifatta l'Italia...buona parte degli italiani invece è rimasta sempre quella.
     
    Il buon Fais non lo seguo più perché mi pare gli piaccia più provocare sbraitando che non ragionare, eppur ragionava molto bene; inoltre pur avendo una buona preparazione filosofica a livello politico e storico è abbastanza una capra, ma chissenefrega ognuno scelga la sua strada.
    Tornando al tuo articolo che è più interessante, se, tuttavia, come sostieni in altri articoli, e la cosa mi vede concorde, l'unico cambiamento dello status quo sarebbe rivoluzionario, quindi oltre le griglie di confronto/scontro liberaldemocratiche non pensi che siamo già alla cancrena?
     
  18. Requiem armeno

    Avviso che quel che segue è un articolo particolarmente lungo. Ringrazio in anticipo chi avrà la pazienza di leggermi sino alla fine.


    Sentendo una forte, istintiva simpatia verso il popolo armeno, non posso non provare un'amarezza profonda verso ciò che lo colpisce, e quindi cercherò, almeno a beneficio dei miei pochi lettori, di far capire qualcosa sul conflitto che ruota attorno all'ormai fu Repubblica di Artsakh, ovunque nota col nome doppiamente straniero di Nagorno Karabakh (la...​
  19. Ipotesi di "gombloddo"

    Sarò “comunista” (A sinistra mi reputano fascista, a destra comunista. Io, che non sono né l’uno né l’altro, me ne frego e godo come un riccio), ma a mio avviso non esiste alcuna macchinazione ai danni dell’esecutivo. La verità nuda e cruda è che i Poteri Forti cospirano contro i risparmi e i beni al sole degli italiani con la complicità dell'inquilino di Palazzo Chigi, qualunque esso sia. La difesa a mezzo stampa degli avvocati d'inchiostro (Libero, La Verità, il Giornale: la galassia...
    I media ne stanno parlando, dibattiti in TV , articoli sui giornali. In generale, pensano che la Tunisia stia ricattato l'EU per avere denaro (qualcuno dice "come fece Erdogan" i turchi ovviamente tacciono). Fino ad ora di Lampedusa se ne sono tutti infischiati. Ora é l'argomento principale di dibattito. Forse...forse...mi é venuto da pensare che il gomblotto ci sia sì ma da parte del nostro governo che ha pensato di farci invadere per vedere se si riusciva a smuovere le acque. Se così fosse...ebbene...bingo.
     
  20. Chissenefrega di Amato (di Franco Marino)

    Mi scrive qualche giorno fa su Whatsapp il mio amico e prezioso collaboratore Filippo Barbera il quale mi fa "Hai sentito Amato?". Al che, io - che in quel momento sono fuori casa per lavoro e non ho l'accesso né alle newsfeed dei social né ai media mainstream - gli chiedo "Che è successo?". E scopro che Giuliano Amato ha detto che dietro la strage di Ustica ci sono i francesi. Nelle aspettative di molti, dovrei sobbalzare. E invece la notizia non mi fa né caldo né freddo. Ma qui occorre...
    Quando invecchi e sei fuori dal giro del lavoro, degli impegni mondani, delle amicizie, (anche perché molti se ne vanno in cielo) vai in depressione. Se eri un personaggio in vista, ancor peggio. Così, spari una cazzata qualsiasi per avere ancora quella visibilità che ti sei perso. Gli anziani in Italia sono parecchi ma probabilmente molti manco ricordano Ustica, chi é nato dopo il 70, o forse anche prima, era troppo giovane per ricordare, penso che questi credano che Amato sia un famoso marchio di pasta.
     
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