disinformazione

My Threads

  1. Vite a perdere

    Il ritrovamento del cadavere della povera Giulia Cecchettin non mi ha lasciato sorpreso. Le modalità della sparizione erano troppo sospette per poter fantasticare di fuga a due (come se fossimo in un romanzo Harmony) o di rapimento (come in un film americano). Avrei scommesso proprio in una tragedia di questo tipo, e restava solo da vedere se il suo ex sarebbe stato ritrovato vivo o morto.

    La cosa che emerge, una volta di più, e che è degna di essere ricordata, però, non è la solita...​
    L'immagine si adatta perfettamente al pezzo: il malato d'amore di Grosz, circondato da simboli di morte (la lisca, l'avventore-scheletro, il cane addormentato o forse morto), ebbro di fantasticherie frivole e con quell'ancora profeticamente tatuata sulla tempia.
     
  2. AAA Crimini di guerra offresi

    Nonostante sia ormai una costante del panorama occidentale, non smetto mai di trovare affascinante il livello sempre più abissale dell'ipocrisia con cui il dibattito pubblico venga costantemente manipolato, sia dai mezzi di comunicazione che dalla classe politica. Dico “affascinante” così come si può restare affascinati da una creatura immonda o da una catastrofe naturale, secondo un curioso meccanismo estetico per il quale ci sono delle cose così brutte, ma tanto brutte, che finiscono...​
  3. Lisistrata a Reykjavik

    Il 411 a.C. Non era un anno florido per la democrazia ateniese: la guerra del Peloponneso era nel suo ventesimo anno, aveva appena perso un importante esercito, coi suoi migliori uomini, in Sicilia, nel catastrofico assedio di Siracusa, e la sconfitta di fronte a Sparta pareva all'orizzonte. Fu allora che il suo famoso teatro vide presentare una commedia del celebre Aristofane che, per le sue caratteristiche, è famosa e rappresentata ancor oggi (io stesso la vidi due volte in pochi anni)...​
  4. Requiem armeno

    Avviso che quel che segue è un articolo particolarmente lungo. Ringrazio in anticipo chi avrà la pazienza di leggermi sino alla fine.


    Sentendo una forte, istintiva simpatia verso il popolo armeno, non posso non provare un'amarezza profonda verso ciò che lo colpisce, e quindi cercherò, almeno a beneficio dei miei pochi lettori, di far capire qualcosa sul conflitto che ruota attorno all'ormai fu Repubblica di Artsakh, ovunque nota col nome doppiamente straniero di Nagorno Karabakh (la...​
  5. Il Führerprinzip, Tucidide e Vannacci


    Nel 1921, ossia quando il partito NSDAP era un gruppuscolo su cui nessuno avrebbe puntato e Hitler un illustre sconosciuto, nella storia del movimento nazionalsocialista si affermò un principio che ne sarebbe stato il caposaldo sino alla fine, e che nessuno avrebbe messo in discussione neppure nel bunker della Cancelleria di Berlino circondata dall'Armata Rossa: quello che veniva deciso dal leader avrebbe avuto forza di legge, ma una legge più assoluta, e più valida, di...​
    Il fatto sai qual è? Che ormai molti sono scottati per colpa dei grullini e della Melonsky.
     
    Io non confido più nei salvatori della Patria, ma credo solo nell'ineluttabilità degli eventi. Quando saremo cotti, non ci terrà a galla più nessuno. L'unica cosa che mi rattrista è che molti di quei topi che sono ingrassati macellando e saccheggiando le risorse nazionali faranno in tempo a fuggire all'estero, quelli che non hanno già portato liquidità fuori, ovviamente.
     
  6. Psicopatologia della donna moderna

    La cosa che trovo stimolante del far parte di questo gruppo, è che su qualsiasi argomento può svilupparsi un dibattito. Non è detto che accada, spesso qualcuno parla semplicemente di ciò di cui ha voglia, ma nessuno raccoglie lo spunto e tutto muore lì. A volte, invece, ad una voce se ne aggiunge un'altra, che può affrontare un tema già introdotto da un altro punto di vista. E la cosa confortante è che, a differenza dei social, ambienti sempre più tossici e dominati da una psicopolizia...​
    Però a questo tuo come sempre ottimo articolo, la risposta è già contenuta in quello precedente.
    A fare la differenza, a mio modesto avviso, è come noi intendiamo l'amore. Provo a spiegarmi, senza pretesa di apparire convincente: la Red Pill a mio avviso si impiglia perché non riesce a portare la guerra nel terreno del nemico, rimanendo nel proprio, in quello di una valutazione materialistica dei rapporti uomo/donna, ragionando sulla quantità materiale e non sull'esperienza spirituale. In questo senso, io per esempio sono molto più redpillato del redpillatore, anzi io sono forse addirittura blackpillato. Il problema è che me ne sono fatto una ragione di come funzionano le cose nei rapporti uomo/donna. Mentre, non farsene una ragione e addirittura farci un sito, significa non aver ingoiato la pillola. Del resto, non è un caso che Dino Ricci nasca come maestro di seduzione, cioè come bluepillato. La redpill l'ha finalmente ingoiata proprio ora che ha cambiato linea politica del suo blog.
     
    Non considero Dino Ricci rappresentativo della Redpill. Ha lavorato come buon divulgatore, ma il voltafaccia con cui ha sconfessato tutta la comunità che aveva raccolto pazientemente in anni di lavoro lo ha squalificato agli occhi di tutti (fra l'altro senza mai spiegarne credibilmente i motivi, che sospetto siano poco limpidi). La Redpill lavora proprio sull'aspetto scientifico del rapporto uomo/donna, su questo ti dò pienamente ragione. Io ho trovato molto più confacente al mio modo di viverlo proprio l'aspetto spirituale, quello della "Metafisica del sesso" di Evola, per intenderci. Ma in un'epoca come la nostra, in cui la stragrande maggioranza della popolazione ha subito una riprogrammazione che ha portato all'elisione dello spirituale nella vita e alla sua riduzione proprio a meccaniche meramente materiali, la Redpill centra (a mio parere) l'esatto funzionamento delle cose. Altrimenti non vedremmo lo scempio che ci sta attorno. Io sento ragazzine parlare di scopate e fare l'elenco dei partner per vedere chi ne ha avuti di più non appena me ne capitano vicino, e lo stesso sento da altri. La spiritualità nel sesso da questo mondo è stata bandita.
     
    Franco...Friedrich Von Tannenberg non ha scritto solo un "ottimo articolo" ha descritto una tragedia!! O almeno é parsa a me, 75enne, come tale!!
     
    Grazie. Purtroppo, o per fortuna, la mia osservazione diretta dell'universo femminile delle ultime e ultimissime generazioni si è ridotto notevolmente, per ragioni anagrafiche e familiari. Altrimenti temo che lo spettacolo sarebbe anche più disperante.
     
  7. Magari il problema fosse Fazio (di Franco Marino)

    Una delle notizie di questo giorni è che Fazio "è stato cacciato dalla RAI". La prima cosa, di fronte a notizie come questa, è di far prevalere le viscere e dire "Finalmente, si è levato dalle palle un esponente insopportabile del vero deep state italiano" come in effetti sembrano fare molti. Ma, a parte il rischio di riproporre l'aneddoto del baritono che, sommerso di fischi dal loggione risponde beffardo "fischiate me? Sentirete il tenore!", e che quindi arrivi qualcuno di peggiore, il...
    YouTube e Co. surclassano la televisione - pubblica e privata - sotto tutti i punti di vista: professionalità, pluralismo, stile, contenuti. Ed e'una vittoria del mercato, quello vero. Lo spiegherò meglio nel prossimo articolo.
     
  8. Emergenza psichiatrica

    Non guardo da anni la televisione, fatta eccezione per quei canali di disinformazione che mi impongo di seguire per rendermi conto del punto a cui è la manipolazione di massa. Quindi ignoravo l'esistenza di un programma diretto da tal Formigli, erede di quei pollai anni '90 in cui una serie di invitati di maggioranza e di opposizione urlavano l'uno all'altro di smetterla di urlare per permettere a loro di parlare. Sino a ieri, quando un contatto su Facebook mi ha fatto scoprire cosa...​
  9. La sostituzione etnica non esiste (e comunque è una gran bella figata)

    Sono bastate poche parole del ministro Lollobrigida per scatenare l'esercito di indignati che campano di severi moniti e allarmi-fascismo, e stavolta con strilli di un tono sopra la media (già alta) che gli è usuale. Tutta la compagnia circense del progressismo in carriera ha affilato le lingue e ripreso a vedere squadristi sotto al letto, e le immancabili vestali della Memoria, gente che nella vita fa il sopravvissuto all'Olocausto, si è svegliata dal letargo in cui giace passata la...​
  10. Con un palmo di NATO

    Quando qualcuno ha grandi aspettative di successo in qualsiasi campo, ma le cose vanno in senso diametralmente opposto e a suo massimo scorno, si dice che c'è rimasto “con un palmo di naso”. L'espressione è piuttosto colorita ma descrive bene l'espressione delusa di chi ne è l'oggetto. E più ci si illude e si va dietro a narrazioni autoassolutorie e confortanti, più duro sarà il risveglio.

    Mentre a sentire i nostri tiggì di regime sembrava che l'evento principale nell'universo fossero le...​
    Ho letto con molta attenzione quello che hai scritto e sono d'accordo con te, meno che su un punto: il fatto che si rischi il nucleare in Europa. Da questo punto di vista - poi non vorrei portare sfiga - sono più ottimista. Che l'Europa sia condannata, salvo colpi di coda, ad un dissanguamento economico, è cosa su cui sia io che te abbiamo scritto tanto. Ma a maggior ragione, secondo me, a nessuna delle due potenze interessa denuclearizzare l'Europa, anche perché poi in che modo questo potrebbe consentire una ricostruzione in un terreno radioattivizzato? Gli interessi degli Stati Uniti e della Cina in Europa sono noti e a nessuna delle due conviene inquinare il terreno su cui dovranno ricostruire. Semmai il rischio è un altro e cioè che si mandino milioni di europei a morire per scongiurare l'ipotesi che si lanci la bomba atomica.
    E' a rischio l'Europa come identità, non come continente.
     
    La Russia non ha bisogno di bombardare i paesi europei perché sa e aspetta la crisi dell'Unione. Lo aveva già previsto Vladimir Zhirinkvski nel 2018 in un articolo che mi ha messo i brividi essendo terribilmente lungimirante anche per i fatti recenti. Non devono aspettare molto. L'articolo di Politico.eu di ieri già annuncia che la crisi tedesca e francese saranno un problema per la prossima riunione a Bruxelles. Cito -
    """:"I leader dell'UE speravano di concentrarsi sull'economia e sugli affari esteri quando si riuniranno giovedì a Bruxelles per un vertice di due giorni. Ma Germania e Francia hanno già dirottato l'occasione (traduco letteralmente 'hijack'). Il governo di coalizione tedesco non riesce a smettere di litigare, la Francia è un paese in rivolta e i due paesi più grandi dell'UE stanno portando il loro bagaglio a Bruxelles. """"
     
  11. Sotto la Banca tutto crepa

    Nonostante il fallimento di due banche statunitensi stia passando come cosa di poco conto sui mezzi di disinformazione nostri e stranieri, l'evento rimane eccezionale e va preso sul serio, dedicandovi l'attenzione che merita. Perché non è mai poco il tempo impiegato a considerare la natura dell'economia finanziaria dentro a cui viviamo tutti, e sempre peggio, va detto.

    Intanto la Silicon Valley Bank, a dispetto della posizione in graduatoria (16ma banca USA), era quella tramite cui...​
    L’attesa di un suo articolo è sempre compensata. Esaustivo, concreto, mai banale. Un vero piacere leggerla
     
    Da una parte vorrei scrivere su tantissimi argomenti, dall'altra mi sono imposto come obbiettivo di farlo solo se sento di avere qualcosa da dire di interessante. Come rispondo sopra a Franco Marino, a volte trovo che qualcun altro ha già scritto abbastanza esprimendo gli stessi concetti, e lascio perdere. Mi fa molto piacere raggiungere l'obbiettivo quando alla fine produco un articolo.
     
    @Friedrich von Tannenberg, e fai male ad autocensurarti se qualcuno ha già scritto sul tema. Il tuo punto di vista, nella tua unicità e col tuo stile, è sempre importantissimo.
     
  12. Perché non ce ne andiamo in Russia

    Mio padre è, come tutti i padri (o quasi), entusiasta dei propri figli. E quando ha saputo che scrivevo articoli per questa pagina, non si è limitato a leggerli, ma ha iniziato orgogliosamente a diffonderli ad alcuni contatti come se si trattasse del Verbo. Siccome conosco alcuni di tali contatti, sapevo come sarebbe andata a finire, ma l'ho lasciato fare perché ormai rassegnato al mio destino, che è di finire regolarmente al centro di qualche polemica. Stavolta questa era prevedibile...​
  13. Il gioco truccato del debito pubblico

    Disse una volta l'economista britannico John Maynard Keynes: “Se devi cento sterline alla banca, è un problema tuo. Ma se gliene devi un milione, è un problema della banca”.

    Avete sentito nominare il debito pubblico di recente? Perché la citazione di Keynes tornerà molto utile per smontare qualsiasi cosa ve ne abbiano detto. Personalmente, io ho sentito la Meloni giustificare la fine dello sconto sulle accise con un serafico: “Il debito sta diventando un problema”, o giù di lì. Che è poi...​
  14. Il vecchietto dove lo metto

    Faccio una premessa: detesto quelli dell' “Io l'avevo detto”. La facoltà di prevedere il futuro, qualora esistesse, dovrebbe avere impieghi migliori della vanteria da Bar Sport. Eppure non posso nascondere una maligna soddisfazione nel riconoscere di aver profetizzato, più volte nell'ultimo anno e mezzo, che Joe Biden non sarebbe arrivato a fine mandato. Cosa che, secondo me, sta realmente accadendo.


    Certo, i motivi per cui avevo emesso questo giudizio erano altri: contavo più che altro...​
    Infatti, la CNN sulla questione dei documenti trovati nel garage di Biden ha commentato "Questo non creerà nessun problema per il presidente, certo che la sua candidatura alle prossime elezioni é fortemente compromessa"". D'altra parte non potevano infilare nel letto del vecchietto una tro..a, non sarebbe stato credibile.😂😂😂
     
  15. Gli euroinomani

    Stavo scrivendo un pezzo sulla cosiddetta efficienza del capitalismo finanziario, ma mi hanno fermato la mano prima l'influenza e poi questa occasione, che è decisamente troppo ghiotta per lasciarla correre.

    Sì, perché quello che appena una settimana fa definivo Eurociarlamento si è fatto rovesciare addosso non una secchiata, ma un intero container di sterco che sarà un'impresa occultare persino per i presstituti di regime, da mammana RAI a SkyBalle, pure così professionali nel...​
  16. Affamare la Bestia

    I contributi pubblici all'editoria vanno aboliti. Che senso ha mantenere dozzine di quotidiani fotocopia, stipendiare decine di orchestre che suonano la stessa identica musica? Oggi l’informazione è una finestra murata sul mondo e si limita a indottrinare e a veicolare una propaganda belluina. Ma li leggete i bollettini della cosiddetta “Operazione Militare Speciale”? Sembrano compilati dai nipotini del barone di Münchhausen. L’odierno giornalismo non sa – o non vuole – spiegare una...
    Di questo parlavamo proprio con mio nonno, classe 1924 ma ancora vivo e vegeto. I giornali di oggi sembrano i Cinegiornali del fascismo. Manca solo la voce stentorea.
     
  17. A mosca-cieca con le notizie

    Un paio di settimane fa, al Parlamento europeo, si è svolta l’audizione di Janine Small, presidente della sezione della Pfizer dedicata allo sviluppo dei mercati internazionali. Parliamo della prima e principale casa farmaceutica al mondo ad aver promosso e venduto il cosiddetto vaccino anti-Covid spacciandolo per efficace, sicuro e testato. Al suo posto ci sarebbe dovuto essere Albert Bourla, amministratore delegato della famigerata casa farmaceutica, ma...​
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  18. A mosca-cieca con le notizie

    Un paio di settimane fa, al Parlamento europeo, si è svolta l’audizione di Janine Small, presidente della sezione della Pfizer dedicata allo sviluppo dei mercati internazionali. Parliamo della prima e principale casa farmaceutica al mondo ad aver promosso e venduto il cosiddetto vaccino anti-Covid spacciandolo per efficace, sicuro e testato. Al suo posto ci sarebbe dovuto essere Albert Bourla, amministratore delegato della famigerata casa farmaceutica, ma per...​
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