democrazia

My Threads

  1. Cosa succede davvero tra Israele e Stati Uniti (di Franco Marino)

    Se leggessimo e ascoltassimo i sionisti all'amatriciana - quelli che consacrano il proprio profilo all'esaltazione acritica di tutto ciò che viene da Israele (casomai nella speranza di farsi notare da qualche ebreo e accedere a qualche stanza del potere) - penseremmo che Israele e Stati Uniti sono una cosa sola. In realtà, chi ha il viziaccio di andare direttamente alla fonte delle notizie, chi non si sottomette ai tanti opinion leader d'accatto che la socialsfera sforna - che non...
    Mi sa che hai ragione.
     

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  2. Il Deep State americano ha un problema con la dottrina cattolica

    di Manuel Berardinucci

    Osserviamo che il livello dello scontro sociale negli Stati Uniti d’America diviene sempre più intenso e degno di attenzione, con un po' di malinconica invidia da parte di chi vive nella terra di “moderalandia”, la Patria dell’eterno compromesso e del presunto pragmatismo “pratico-praticone”.

    É notizia dello scorso mese che il "Tempio Satanico", ovvero un istituto ufficialmente laico che, a quanto pare, utilizza la terminologia satanica per un...​
  3. Con un palmo di NATO

    Quando qualcuno ha grandi aspettative di successo in qualsiasi campo, ma le cose vanno in senso diametralmente opposto e a suo massimo scorno, si dice che c'è rimasto “con un palmo di naso”. L'espressione è piuttosto colorita ma descrive bene l'espressione delusa di chi ne è l'oggetto. E più ci si illude e si va dietro a narrazioni autoassolutorie e confortanti, più duro sarà il risveglio.

    Mentre a sentire i nostri tiggì di regime sembrava che l'evento principale nell'universo fossero le...​
    Ho letto con molta attenzione quello che hai scritto e sono d'accordo con te, meno che su un punto: il fatto che si rischi il nucleare in Europa. Da questo punto di vista - poi non vorrei portare sfiga - sono più ottimista. Che l'Europa sia condannata, salvo colpi di coda, ad un dissanguamento economico, è cosa su cui sia io che te abbiamo scritto tanto. Ma a maggior ragione, secondo me, a nessuna delle due potenze interessa denuclearizzare l'Europa, anche perché poi in che modo questo potrebbe consentire una ricostruzione in un terreno radioattivizzato? Gli interessi degli Stati Uniti e della Cina in Europa sono noti e a nessuna delle due conviene inquinare il terreno su cui dovranno ricostruire. Semmai il rischio è un altro e cioè che si mandino milioni di europei a morire per scongiurare l'ipotesi che si lanci la bomba atomica.
    E' a rischio l'Europa come identità, non come continente.
     
    La Russia non ha bisogno di bombardare i paesi europei perché sa e aspetta la crisi dell'Unione. Lo aveva già previsto Vladimir Zhirinkvski nel 2018 in un articolo che mi ha messo i brividi essendo terribilmente lungimirante anche per i fatti recenti. Non devono aspettare molto. L'articolo di Politico.eu di ieri già annuncia che la crisi tedesca e francese saranno un problema per la prossima riunione a Bruxelles. Cito -
    """:"I leader dell'UE speravano di concentrarsi sull'economia e sugli affari esteri quando si riuniranno giovedì a Bruxelles per un vertice di due giorni. Ma Germania e Francia hanno già dirottato l'occasione (traduco letteralmente 'hijack'). Il governo di coalizione tedesco non riesce a smettere di litigare, la Francia è un paese in rivolta e i due paesi più grandi dell'UE stanno portando il loro bagaglio a Bruxelles. """"
     
  4. Te la do io l’America!

    Cari occidentalisti, sembrate una manica di secchioni coranici in pieno Ramadan, dei talebani in abiti casual. Se leggeste Mark Twain imparereste a non esagerare con le sostanze psichedeliche dell’ideologia e a non prendervi troppo sul serio. Il grande scrittore aveva compreso in tempi non sospetti la natura mendace del sogno americano, un escremento solido che veleggia in un mare di whisky, sangue e droghe. Un escremento che voi tromboni sfiatati cantate da mane e sera spacciandolo per...
  5. DOVE VAI SE IL PIANO B NON CE L'HAI?

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    Penso che tutti conoscano lo sport del pugilato, noto anche come boxe o noble art. Tale sport si pratica all'interno del cosiddetto ring che, a dispetto del nome che in inglese vuol dire "anello", in realtà è un quadrato delimitato da delle corde. I pugilatori si affrontano all'interno di questo perimetro dandosele di santa ragione e vince chi riesce a colpire di più l'avversario o a mandarlo, come si suol dire, "al tappeto" o KO.


    Durante il combattimento capita quasi...
  6. Dove c’è lo zampino americano c’è sempre una rivoluzione in atto.
    Sempre piena di sangue.
    Ma loro esportano democrazia.
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  7. Appello al popolo georgiano

    Cari georgiani assetati di libertà e benessere, saturi di speranze malriposte, una preghiera: evitate di salire sul carro dello zio Sam diretto verso il tritacarne cagionato dall’ennesima Drang nach Osten. Non vi attende alcun radioso futuro nell’agognato paese dei balocchi che è l'UE: per loro siete solo pedine sacrificabili e intercambiabili, slavi imbranati e mongoli miserabili a cui rifilare poche briciole e quattro abiti dimessi, porcellini da mandare allegramente al mattatoio...
  8. (Neo)Colonialismi

    Non la faccio troppo lunga: sappiamo un po' tutti in cosa consisteva il colonialismo ottocentesco. Il “fardello dell'Uomo Bianco”, la conquista diretta da parte delle principali potenze europee, seguite poi da Stati Uniti e Giappone, di vasti imperi coloniali in Africa, Asia e Oceania. Territori già abitati da popolazioni sottoposte al dominio di funzionari scelti tutti oltremare, e nel diretto interesse di nazioni straniere. Le quali, però, se sfruttavano le risorse naturali e la forza...
  9. Perché non ce ne andiamo in Russia

    Mio padre è, come tutti i padri (o quasi), entusiasta dei propri figli. E quando ha saputo che scrivevo articoli per questa pagina, non si è limitato a leggerli, ma ha iniziato orgogliosamente a diffonderli ad alcuni contatti come se si trattasse del Verbo. Siccome conosco alcuni di tali contatti, sapevo come sarebbe andata a finire, ma l'ho lasciato fare perché ormai rassegnato al mio destino, che è di finire regolarmente al centro di qualche polemica. Stavolta questa era prevedibile...​
  10. La TV di Maurizio Costanzo ovvero siamo davvero liberi di scegliere...

    Ci sono cose di cui è facile stabilire la natura. Per esempio, cos'è il sole? E qui chiunque saprebbe rispondere: o con la risposta scientifica - stella madre del sistema solare (nel quale ovviamente c'è anche la nostra Terra) - oppure con quella empirica e cioè quella grande palla di fuoco che ogni giorno compare nei nostri cieli. Ma quando si parla di libertà, le questioni si complicano enormemente e mi accorgo di essere in ciclopica difficoltà. Per esempio, in questo momento sono...
  11. Il Patto di Monaco

    Si è fatto un gran parlare sull'ennesima riunione dei grandi (veri o sedicenti tali) del mondo aventi ad oggetto l'Ucraina, e la sua eco sta durando singolarmente tanto anche perché amplificato da alcune appendici, come i viaggi di Biden a Kiev e l'analoga gita con cui la nostra cosiddetta premier andrà a ripetere quello che tutti già sanno. I motivi di tanta enfasi sono più d'uno, ma in sostanza possono ridursi a due principali.

    Uno è simbolico: ci avviciniamo ad un anno da che...​
    Ho letto il resoconto della riunione di Monaco su Strana.ue (Страна) giornale ucraino. Credo sia stato il più realista di tutti quelli che ho letto su altri media EU. Selenskyi é tornato molto arrabbiato in quanto ha ricevuto solo parole e promesse ma....fatti...nisba. Anzi l'articolo sottolineava la preoccupazione del presidente perché, oltre ai funzionari USA che un mese fa sono piombati a Kiev per controllare dove finiscano il 30% di forniture (armi, soldi , vettovaglie) dopo la conferenza di Monaco gliene mandano altri 5.
     
  12. I perché dell'astensionismo che gli integralisti del voto non vogliono...

    Da ieri si tengono le elezioni regionali e qui devo fare una confessione molto grave per uno che scrive spesso di politica e che si atteggia ad editorialista: nemmeno sapevo che si votasse. E non parliamo - con tutto il rispetto, beninteso, per quei bei posti - del Molise e della Val d'Aosta, ma di due regioni chiave che spesso fanno da apripista a cambiamenti anche in ottica nazionale: Lombardia e Lazio. Non devo essere il solo tuttavia ad avere questo disinteresse perché mentre...
    Ho sempre votato, sempre.
    Stavolta però oltre ad aver fatto mente locale sulla scandalosa quantità di appuntamenti elettorali da giugno ad oggi, ho ritenuto opportuno provare ad aderire al partito di maggioranza in Italia, anche perché i vari candidati, e relativi partiti in appoggio, non mi rappresentano in assoluto. Pensavo di sentirmi in colpa per non aver rispettato il mio diritto-dovere....invece provo un piacevole senso di leggerezza.
     
    Purtroppo per cambiare realmente l'andazzo il voto è uno strumento del tutto inutile. Non serve a nulla. Ci vorrebbe ben altro....peccato che a lottare per "quell'altro" non ci sia nessuno se non quattro leoni da tastiera e basta
     
    Io ho sempre votato pur sapendo che il mio piccolo voto non avrebbe cambiato molto. Lo faccio per seguire le mie regole comportamentali fondamentali nella mia vita per sentirmi a posto: 1) non fare pensieri peccaminosi sui maschi nati dopo il 1.01.1972 (mio figlio é nato in quell'anno e mi sentirei in colpa), 2) non discutere di politica con chi non vota, 3) non discutere di nulla con chi non paga le tasse, 4) evitare chiunque paghi in nero i collaboratori, tutti i collaboratori. Ti seguo perché scrivi in modo eccellente ed esprimi i miei pensieri, ma questo supporto all'astensionismo non mi piace, non demonizzo non accuso. Basta poi non criticare, come fanno molti, chi governa.
     
    Abito in Lombardia e il rischio che, nonostante Fontana non avesse brillato, soprattutto in pandemia vera o presunta, facendosi calpestare da Speranza e soci, il malcontento ci mandasse in Regione i rottami del PD, c'era tutto. Per fortuna ha prevalso il trend del momento, nonostante il crollo dei votanti. La politica del meno peggio è tutto quello che ci possiamo permettere, e non è il menefreghismo, a portare idee nuove, riforme e servizi. La classe politica è questa, e non se ne andrà senza una improbabile rivoluzione non pacifica: chi mai potrebbe fare da capopolo? La Ferragni col suo pupazzo scarabocchiato? Alla gente interessa di più del grande fratello e dei sessualmente indecisi di Sanremo che delle sorti e del futuro del Paese. Come diceva Freak Antoni degli Skiantos: cosa pretendi da un paese dalla forma di una scarpa...?
     
    Franco, La leggo con attenzione e spesso condivido il suo pensiero... però
    ho sempre votato, nel bene e nel male, forse più male... da che avevo 18 anni... 😉
    per il rispetto di un antico ricordo scolastico,
    che non mi abbandonerà mai :
    < 1913, Emily Davison, ippodromo di Epsom, un cavallo e... re Giorgio V...> 😔
     
  13. Il vecchietto dove lo metto

    Faccio una premessa: detesto quelli dell' “Io l'avevo detto”. La facoltà di prevedere il futuro, qualora esistesse, dovrebbe avere impieghi migliori della vanteria da Bar Sport. Eppure non posso nascondere una maligna soddisfazione nel riconoscere di aver profetizzato, più volte nell'ultimo anno e mezzo, che Joe Biden non sarebbe arrivato a fine mandato. Cosa che, secondo me, sta realmente accadendo.


    Certo, i motivi per cui avevo emesso questo giudizio erano altri: contavo più che altro...​
    Infatti, la CNN sulla questione dei documenti trovati nel garage di Biden ha commentato "Questo non creerà nessun problema per il presidente, certo che la sua candidatura alle prossime elezioni é fortemente compromessa"". D'altra parte non potevano infilare nel letto del vecchietto una tro..a, non sarebbe stato credibile.😂😂😂
     
  14. La Fede nelle istituzioni (di Franco Marino)

    Quando si deve spiegare ad un figlio, o anche ad un amico, perché non dire le bugie, si può scegliere la strada della morale o quella del moralismo. La differenza tra i due concetti è che mentre la persona morale sa benissimo che le leggi scritte e non della morale derivano da ragioni di natura pratica, il moralista aderisce acriticamente a quella morale digerendola senza porsi domande e dunque senza capirne l'utilità. In sintesi, il moralista dirà che le bugie non si dicono perché non...
    Non é sfiducia nelle istituzioni é sfiducia nell'imbecillità della burocrazia e di chi rappresenta le istituzioni. Azienda cliente, nel 2022 ha un grave problema nel sistema informatico. Si affida ad una società competente per risolverlo. Lo risolvono alla fine del 2022. Emettono fattura il 15.01.2023. Ebbene. Fattura contestata dagli ispettori del tribunale (non della finanza) perché avrebbe dovuto essere emessa nel 2022. Una settimana di spiegazioni ai due coglioni che un tale lavoro di mesi, per un ammontare di 50.000 euro va spiegato, dettagliato, conteggiato, particolareggiato. Neanche quando ti comporti onestamente va bene. Poi tutti preoccupati perché le aziende chiudono. Per il momento c'è la NASPI....
     
  15. Una presa in giro di nome Mafia (di Franco Marino)

    Ho scritto più volte che il covid va ringraziato perché ha fatto uscire l'umanità - quella positiva e quella negativa - per quello che è e perché ha svelato come non ci sia alcuna differenza tra lo Stato e la Mafia. E' stato un momento di verità che ha fatto luce di tutte le fesserie che ci erano state raccontate fino a quel momento. Tra le tante, quella della fantomatica lotta ad un fantomatico gruppo di delinquenti semianalfabeti che, mentre vengono cercati da tutto il mondo, mandano...
  16. Quando finirà la luna di miele con la Meloni (di Franco Marino)

    I social hanno successo perché, molto banalmente, stimolano l'umanità a riflettersi per quel che è. E l'umanità, essendo narcisa e vanesia, ama scrivere e parlare molto più di quanto ami leggere ed ascoltare. I social ripropongono così in maniera perfetta il meccanismo del "vanity publishing", cioè pagare per vedersi pubblicati, con la differenza che la moneta è rappresentata dai propri dati. Essendo chiaro subito all'utente il meccanismo per acquisire più "moneta" cioè l'approvazione...
    Luna di miele? Io l'ho mollata sull'altare.
     
    Le lamentele contro la Giorgia fanno parte del sistema Italia. Rovesciamo pateticamente molte delle nostre colpe sui governi. Sui soldi che non ci sono o che vengono spesi male. Ci sta bene così perché così possiamo continuare ad evadere il fisco, a far lavorare in nero i collaboratori o a pagarli poco e male, a distribuire mazzette per avere benefici. Proprio ieri ho concluso col CAF il contratto con la nuova colf. L'impiegata ha spalancato gli occhi quando le ho detto che la pago 12 euri/ora! Ovbuamente in regola. E quando le ho detto "Si fa 20 km in auto quindi spende per la benzina, é affidabile, onesta e lavora benissimo e ha le chiavi di casa" mi ha risposto "Signora lei é unica." - UNICA ripeto UNICA
     
  17. BRANI INVECCHIATI BENISSIMO
    Poniamo che fosse accaduto davvero, che l’Intesa avesse conseguito una fulminea, splendente vittoria, che il mondo fosse stato liberato dall’‘incubo’ , dalla ‘protesta’ tedesca, e quindi l’impero della civilizzazione - diventato spavaldo per l’assenza di ogni contrasto - fosse stato un fatto compiuto e completo. Il risultato di tutto questo sarebbe stato un ’Europa, diciamo, un po’ buffa, di una piatta umanità, corrotta in forme triviali, di un’eleganza...
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  18. Lula , Bolsonaro e i conti della serva

    Non avevo pubblicato l'articolo precedente che da poche ore, e già mi sentivo tormentato dal senso di aver lasciato in sospeso troppi punti che avrebbero meritato ben altro approfondimento.

    Il problema è il solito: per avere un quadro generale soddisfacente, bisogna mettere insieme una quantità di pezzi altrettanto soddisfacente (tutti non si può in nessun caso) e per farlo ci vuole studio e informazione sui campi più vari. Nel caso specifico, trattandosi di un'area geografica di cui...​
  19. Il problema non sono gli insetti a tavola ma cosa è diventato l'Occidente

    Di fronte al mio articolo sugli insetti a tavola - che non è volutamente sceso nel dettaglio non per niente - la risposta meno in tema è quella di farne una dissertazione sulla loro bontà e sulla sicurezza dell'organismo, che non è mai stato il punto della situazione. D'altra parte, è sufficiente farsi un giro presso alcune culture per scoprire che ciò che riteniamo aberrante mangiare, per altri non soltanto è la norma, ma spesso al contrario per loro è aberrante ciò che mangiamo noi...
    per me la libertà e la democrazia sono una vera utopia in occidente come iin ogni parte del mondo. Io non mangerò mai insetti fa parte della mia cultura potrei risparmiare in altre cose ma gli insetti mai
     
    Libertà e democrazia é roba da film patriottici, tuttavia, avendo lavorato in 3/4 del mondo in circa 36 anni, posso affermare che lo stato più libero é proprio il nostro dove, fatta la legge, si trova subito l'inganno. Dove ognuno fa i c..i propri, dove si escogitano incredibili scappatoie per evitare di rispettare le leggi, dove con 4 soldi risolvi i problemi perché la corruzione é diffusissima, dove il 40% delle persone non paga le tasse e non viene perseguita, dove più di 3 milioni di persone lavorano in nero. Lo svantaggio é che se i ladri ti devastano la casa la polizia non fa nulla, in compenso se giri senza casco in moto (in certe regioni) la polizia non fa nulla lo stesso.
     
    "Non ha senso spacciarsi per diversi da modelli autoritari". È la loro ultima spiaggia. Se gli togli la boiata benaltrista del "c'è chi sta peggio di noi" rimangono in mutande, dialetticamente parlando. Così non si può andare avanti. Reggerà in eterno il fondale del democratismo? Ci è arrivato pure Tommaso Cerno (sembra il Pier Piero di Antonio Albanese, ma a volte dice cose di buonsenso), uno dei pochi piddini pensanti.
     
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  20. Se ritornano, non è colpa loro: è colpa vostra (di Franco Marino)

    Come pensatore dispensatore di graffi socialari e di articoli per questa o quella realtà editoriale o spunti diaristici per i miei blog, sono stato amato e detestato, ma nessuno può disconoscermi un pregio: la coerenza.
    Io la penso oggi, come la pensavo due anni fa, come la pensavo nel 2011 quando Berlusconi fu fatto fuori, come la pensavo nel 2003 quando iniziai a scrivere: non se ne esce con le regole di questa democrazia. Alle volte ho creduto in alcuni personaggi del carrozzone politico...
    Franco...quell'aforisma di Churchill..... Churchill non fece la guerra a Chamberlain, oltre a rimanere seduto in segno di "sfida" nulla fece, e sì che avendo dalla sua parte un gran numero di parlamentari avrebbe potuto fare un bel terremoto. In effetti....lo ha fatto.... ma male...diffondendo un radiomessaggio negli USA chiedendo che venissero in aiuto agli inglesi, quando ancora non c'era nessuna guerra. In fondo Chamberlain fece ciò che gli inglesi si aspettavano e loro non volevano la guerra e accolsero il primo ministro con dimostrazioni di giubilo.
     
    Anche io non penso che se ne esca con le buone, ma sono sempre più convinta che la guerra non si scelga: capita, semplicemente, quando è l'ultima opzione, quando abbastanza gente non ha a disposizione scelta "migliore" (non siamo ancora a quel punto, bisogna vedere come si mettono le cose ma non è detto che ci arriviamo in fretta). Quello che invece si può fare è l'immane lavoro di ristrutturazione culturale che serve per avere una società meglio funzionante dopo la guerra. E su questo siamo a "carissimo amico".
     
    Dimenticare? Come si può dimenticare tutto ciò che si è passato. Siamo cambiati sono cambiati i nostri rapporti con gli altri. Ed oramai, credo, siamo pronti per un futuro senza disonore. La tua analisi perfetta mi trova d'accordo su ogni parola.
     
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