cuore

My Threads

  1. ORA BASTA!

    Come tutti quelli della mia generazione, i cosiddetti "boomer", da ragazzi ci si incontrava quotidianamente in una piazza chiacchierando e bevendo qualche birra. E mi ricordo che ogni tanto se ne usciva qualcuno che aggiornava la combriccola della propria situazione sentimentale. In quel contesto mi colpiva immancabilmente un fatto. Quando qualcuno veniva "scaricato" dalla fidanzata oppure incassava il proverbiale "due di picche" dalla ragazza agognata, immediatamente veniva affermato senza...
    Quel funerale in chiesa, dopo tutta una vita passata a denigrare i principi del cattolicesimo, l'ho considerato uno squallido spettacolo a favore dei media e una festa dell'ipocrisia
     
  2. Portami a Napoli.

    Se vuoi farmi felice devi portarmi a Napoli non una ma tutte le volte che ho bisogno di tornare a casa. Ho bisogno di fare un viaggio che mi riporti alla mia infanzia fatta di cose semplici e di famiglia unita. Eravamo numerosi intorno alle tavolate di Natale: mamma, papà, le sorelle, nostro fratello, gli zii e le zie zitelle. E poi tutti i parenti che arrivavano senza preavviso ma che un caffè ed abbracci dati con affetto li aspettava dietro la porta. Napoli è casa mia. Il mio primo amore...
  3. CHI FA DA SE'....

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    “Chi non lavora neppure mangi!". Così San Paolo esortava la comunità cristiana di Tessalonica in una delle sue lettere.


    E quest'affermazione dovrebbe risultare ovvia e scontata per qualsiasi persona di buon senso. Ma nel periodo in cui visse San Paolo non lo era affatto. Perché in quel periodo la schiavitù era diffusissima e di conseguenza le società erano divise in cittadini di serie A e cittadini di serie B. Se non di serie C. Per esempio. Nella Roma pre cristiana era...
  4. La capacità di farsi leggere (di Franco Marino)

    Un luogo comune tristemente famoso - non nel senso che sia vero ma che ormai ce lo ritroviamo ogni anno in tutte le salse - è che gli italiani non amino leggere, che appartiene alla stessa famiglia dei luoghi comuni che iniziano con "gli italiani". Ma invece di criticare i luoghi comuni in quanto tali, chiediamoci se abbiano un fondo di verità.
    Che esista un'unica tipologia di italiano, è una scemenza talmente sgamabile che si potrebbe retoricamente chiedere a chi la pronunzia "ma allora...
    M
    Concordo su tutto. Una cosa che ho sempre apprezzato dei tuoi scritti è proprio quella linearità e chiarezza che lodi nei giornalisti succitati.
     
    Io ho quasi trent'anni e ti leggo da quando non ne avevo neanche dieci, e già a quel tempo capivo tutto quello che scrivevi. Penso che basti questo a definire la coerenza tra questo articolo e la tua storia di blogger.
     
    A me piacciono gli scritti che "scorrono" come un ruscello con qualche spruzzo. I tuoi lo fanno e li leggo anche se talvolta scrivi banalità ma le scrivi bene😄 . Inoltre il mio metro di misura é la traducibilità di un testo. Se l'inglese si presta a qualche strafalcione ciò non é possibile con il tedesco che ha regole grammaticali complesse e quattro casi, ma neppure in francese che ha una struttura sintattica precisa così come lo spagnolo che agli italiani sembra facile,
    non parliamo poi del russo con sei casi da declinare!! Con o tuoi scritti vado liscia ovunque😍
     
    Probabilmente a me sembrano banalità perché certe tue deduzioni mi paiono ovvie, ma, ora che ci penso, ciò é dovuto al fatto che a certe soluzioni sono arrivata prima di te non per genialità ma per esperienza di vita. Mi dimentico di essere anziana. Me ne scuso
     
  5. Miss Olanda, il Premio Strega e altre scemenze (di Franco Marino)

    A fine Agosto, saranno vent'anni che tengo un diario giornaliero, dipanato tra il vecchio blog, Facebook e la comunità attuale.
    Quando nel 2010 fui costretto a smettere di scrivere sul vecchio blog, ero regolarmente tra i primi duecento siti italiani, superando, anzi spesso persino doppiando, alcuni blog piuttosto famosi e alcuni quotidiani italiani, ed ero tra i primi 1000 al mondo. Non voglio fare un'esibizione di numeri perché apparirebbe una vanteria fine a se stessa, ma è soltanto...
    Il Premio Strega era una cosa seria e,
    ai tempi nei quali molti media non esistevano, era un indicatore di eccellenze perché venivano premiati scrittori e testi eccellenti. Ne ho una collezione che va dal primo "Tempo di Uccidere" di Flaiano fino a "Ninfa Plebea" di Rea. Letti e riletti con passione. Poi noia e banalità a parte qualcuno. In Olanda é successa una cosa divertente, la presa in giro di un concorso stupido.
     
  6. Emmanuel, Matteo e “Marion” la malafemmena

    Dopo aver organizzato il faccia a faccia Orsini-Schlein, Salvini vola in gran segreto a Parigi per incontrare Macron in un albergo fuori mano, lontano da occhi indiscreti. I due devono redigere una lettera di pace.

    SALVINI: Bonsoir Manu.

    MACRON: Bonsoir mon amì Matteo. Asseyez-vous: sedetevi.

    SALVINI: Ad Assisi ho telefonato ieri: si tratta pur sempre di una iniziativa di pace. O no?

    MACRON: Ehm… Oui. Mettiamoci subito al lavoro.

    SALVINI: Ottima idea. Io detto e tu...
  7. Il golpe Borghese 2.0

    Memori della lezione di Prigozhin, Alessandro Borghese e altri cuochi famosi ordiscono un colpo di Stato contro i fast food e le derive culinarie esterofile. Un misterioso complice li aiuterà. Riusciranno nel loro intento?

    CANNAVACCIUOLO: (Fa l’appello dei congiurati) Bottura (presente). Vissani (presente). Peronaci (presente). Borghese (presente). Cracco… (silenzio) Cracco! Sto fighetto imbelle ha dato buca. (Lo depenna dalla lista)...
  8. Per chi suona la campana

    È decisamente presto per fare analisi della mini-crisi scoppiata la notte scorsa fra Mosca e Rostov sul Don. Intanto perché potrebbe anche non essere finita, e se le truppe della Wagner invertissero la marcia saremmo punto e a capo. E poi, le notizie che arrivano a noi sono decisamente poche, a dispetto del profluvio di analisti da salotto e prostituti da redazione che hanno passato la giornata a ripeterci a pappagallo cose che già sapevamo tutti, o ad ammannirci pastoni futuristici sulla...​
  9. Massimo rispetto alle vittime del Titan (di Franco Marino)

    La maggior parte degli esseri umani ha imprese di entità molto modesta da compiere. Per me l'impresa maggiore è gestire l'esistente, arrivare alla fine del mese, mantenere i miei familiari, risolvere i miei problemi. E nella mia situazione ci sono tantissime persone. Ma una convinzione generalmente sbagliata è che una volta risolti quei problemi, si acceda ad un paradiso chiamato serenità dove i problemi finiscono. Un amico, risolti i suoi problemi finanziari, poi si ammalò di cuore e...
    La gente se la va sempre a cercare, a Cristoforo Colombo è andata bene.La sua però era una vera impresa a differenza di andare a vedere i resti del Titanic
     
    In un trabiccolo che ha avuto decine di problemi tecnici fin da quando 5 anni fa circa é diventato operativo, che nessun laboratorio o ente ha mai omologato, io sicuramente non ci sarei salita. Quindi "il caso" questa volta é stato sfidato dall'incoscienza e ha vinto lui.
     
  10. Chiedimi chi era Berlusconi

    Dimissioni, una parola che sa di resa e che pertanto non poteva sussistere nel vocabolario di quel meneghino ferrigno che stamattina si è dimesso dalla vita alla bella età di 86 primavere, lui che dichiarava “Camperò fino a 120 anni”; lui egotista impenitente che cercava di carpire il segreto dell’eterna giovinezza. Quand’ero adolescente e “di sinistra” non perdevo una puntata di Parlamento in, la trasmissione di approfondimento politico condotta da Piero Vigorelli. Guardavo e mi...
  11. Grazie Silvio (di Franco Marino)

    Ora che il cuore malandato di Berlusconi ha smesso di battere per sempre, assisteremo al consueto profluvio di commenti, dell'una e dell'altra fazione. E dal momento che, fondando questo progetto - che non so ancora definire (Partito? Forum? Comunità? Giornale) - sono moralmente obbligato a scrivere qualcosa su un personaggio così importante, che ha caratterizzato la mia vita dai tredici anni fino a poco tempo fa, la cosa peggiore che io possa fare è scrivere un pezzo su cosa Berlusconi...
    Sarà’ anche stato un buon imprenditore ma ha raccolto il peggio di questo paese attorno a se e lo ha portato sul palco .Lo considero un grande artista della dissimulazione e della curruzione,non il peggiore di tanti altri ma quello che ha meglio rappresentato il peggio verminoso del nostro sottobosco
     
    Volevo evitare di commentare...poi...tutti dicono la loro...Ho lavorato con gente delle sue aziende, comportamenti impeccabili, seri come le loro aziende che nutrono parecchie migliaia di persone. Chapeau. Come politico...aveva la possibilità con le sue conoscenze, le sue intuizioni, i suoi contatti, i suoi soldi, di sviluppare una politica soprattutto estera straordinaria, di crescita ed espansione per l'Italia. Si é fottuto con le barzellette, le battutine, insomma col comportamento ridanciano e non dignitoso di chi rappresenta un popolo che, in quel momento, aveva fiducia in lui. Perdere strepitose possibilità di sviluppo industriale ed economico perché il capo non é riuscito a tenere a freno la lingua e l'uccello.....beh...mi ha dato fastidio
     
  12. "Cosa faresti se Impagnatiello avesse ammazzato la tua di figlia?" (di...

    Dopo l'ultimo articolo ho ricevuto moltissime proteste in privato sia attraverso Whatsapp che Telegram, che si sostanziano tutte in un'obiezione che sembra imparabile e che in realtà non lo è affatto "Cosa faresti se ammazzassero la tua di figlia?".
    Sono quelle domande che sembrano offrire lo spunto per uno "smash a campo aperto" come direbbero gli appassionati di tennis. E invece, così come a volte si può sbagliare persino uno smash di questo tipo e buttarlo fuori o in rete, con...
    A queste domande (Cosa faresti se....) rispondo sempre che ovviamente non lo so perché non conosco le circostanze, il contesto, il mio stato d'animo, quello delle persone coinvolte ecc ecc ecc se dovesse accadere. Già detto: non posso controllare gli eventi nella mia vita, posso solo gestire le mie reazioni quando l'evento accade.
     
    Se avesse ammazzato mia figlia? Chiunque tocchi i miei figli posso garantire che potrebbero, anzi subirebbero, lo stesso trattamento fatto ai miei figli. Posso solo ringraziare Dio che oramai avendo, fra pochi giorni, 70 ed il mio più piccolo ha 42 anni non è mai successo niente a loro. Un abbraccio Franco.
     
    Probabilmente non sarebbe diventato il compagno di mia figlia, i manipolatori e narcisisti sono abbastanza prevedibili.
    Con questo non giudico la povera compagna o la di lei famiglia perché non ho vissuto la loro esperienza, parlo in generale dei tipi simili al soggetto in questione (così come descritto dai giornalisti).
     
    L'obiettivo e' quello di distruggere la razionalità, aprire le porte all'emotività senza freni e abituarci a ragionare con lo sfintere. Cavernicoli con l'AI.
     
  13. È possibile un liberalismo nazionale?

    Ricordo che da piccolo, scartabellando i tomi di educazione civica di mio fratello, rimiravo incantato il simbolo del Partito Liberale Italiano: il tricolore con incastonate le tre lettere di colore nero. Mi affascinava soprattutto l’edera in campo bianco, emblema dei repubblicani italiani. Crescendo, ho imparato a detestarli cordialmente, in quanto fazioni profondamente imbevute di credenze filoamericane e ammanigliate al “Sistema”. Pur non essendo un liberale, accetto di buon grado...
  14. Caro Papa, ti scrivo

    Caro Jorge Mario Bergoglio in arte Francesco, sei vicino al traguardo delle ottantasette primavere, sei a capo di una religione che svaluta la carne e ha nel suo orizzonte escatologico la promessa della vita oltre la morte, la certezza che la cessazione delle funzioni biologiche non è un addio ma un arrivederci, un dettaglio di un più ampio disegno Divino. Fatte queste premesse e augurandoti una pronta guarigione, ti chiedo: perché taci e te ne stai quasi in disparte a goderti lo sfascio...
  15. Psicopatologia della donna moderna

    La cosa che trovo stimolante del far parte di questo gruppo, è che su qualsiasi argomento può svilupparsi un dibattito. Non è detto che accada, spesso qualcuno parla semplicemente di ciò di cui ha voglia, ma nessuno raccoglie lo spunto e tutto muore lì. A volte, invece, ad una voce se ne aggiunge un'altra, che può affrontare un tema già introdotto da un altro punto di vista. E la cosa confortante è che, a differenza dei social, ambienti sempre più tossici e dominati da una psicopolizia...​
    Però a questo tuo come sempre ottimo articolo, la risposta è già contenuta in quello precedente.
    A fare la differenza, a mio modesto avviso, è come noi intendiamo l'amore. Provo a spiegarmi, senza pretesa di apparire convincente: la Red Pill a mio avviso si impiglia perché non riesce a portare la guerra nel terreno del nemico, rimanendo nel proprio, in quello di una valutazione materialistica dei rapporti uomo/donna, ragionando sulla quantità materiale e non sull'esperienza spirituale. In questo senso, io per esempio sono molto più redpillato del redpillatore, anzi io sono forse addirittura blackpillato. Il problema è che me ne sono fatto una ragione di come funzionano le cose nei rapporti uomo/donna. Mentre, non farsene una ragione e addirittura farci un sito, significa non aver ingoiato la pillola. Del resto, non è un caso che Dino Ricci nasca come maestro di seduzione, cioè come bluepillato. La redpill l'ha finalmente ingoiata proprio ora che ha cambiato linea politica del suo blog.
     
    Non considero Dino Ricci rappresentativo della Redpill. Ha lavorato come buon divulgatore, ma il voltafaccia con cui ha sconfessato tutta la comunità che aveva raccolto pazientemente in anni di lavoro lo ha squalificato agli occhi di tutti (fra l'altro senza mai spiegarne credibilmente i motivi, che sospetto siano poco limpidi). La Redpill lavora proprio sull'aspetto scientifico del rapporto uomo/donna, su questo ti dò pienamente ragione. Io ho trovato molto più confacente al mio modo di viverlo proprio l'aspetto spirituale, quello della "Metafisica del sesso" di Evola, per intenderci. Ma in un'epoca come la nostra, in cui la stragrande maggioranza della popolazione ha subito una riprogrammazione che ha portato all'elisione dello spirituale nella vita e alla sua riduzione proprio a meccaniche meramente materiali, la Redpill centra (a mio parere) l'esatto funzionamento delle cose. Altrimenti non vedremmo lo scempio che ci sta attorno. Io sento ragazzine parlare di scopate e fare l'elenco dei partner per vedere chi ne ha avuti di più non appena me ne capitano vicino, e lo stesso sento da altri. La spiritualità nel sesso da questo mondo è stata bandita.
     
    Franco...Friedrich Von Tannenberg non ha scritto solo un "ottimo articolo" ha descritto una tragedia!! O almeno é parsa a me, 75enne, come tale!!
     
    Grazie. Purtroppo, o per fortuna, la mia osservazione diretta dell'universo femminile delle ultime e ultimissime generazioni si è ridotto notevolmente, per ragioni anagrafiche e familiari. Altrimenti temo che lo spettacolo sarebbe anche più disperante.
     
  16. La meglio gioventù. Un film tossico?

    ATTENZIONE: SPOILER!

    La storia inizia nei favolosi anni sessanta. È la storia di due fratelli, Nicola e Matteo Carati, studenti di medicina, figli di una maestra milanese e di un ingegnoso commerciante romano. Roma e Milano, la capitale culturale e amministrativa e quella produttiva e morale. Le esperienze dei due sintetizzano programmaticamente quelle di milioni di sessantottini, “la generazione che ha sognato di cambiare il mondo”, come recita il trailer del film. Salta...
  17. Ma, nota Chalmers Johnson, “il vero modello economico per la Cina continentale, sebbene ciò non sia mai stato detto esplicitamente per ovvi motivi, non è né il Giappone né la Corea del Sud, ma Taiwan”. Cioè un Paese in cui lo Stato e il Kuomintang possiedono o controllano direttamente le imprese di punta – e altamente redditizie – che rappresentano complessivamente quasi il 30% del Pil. D’altro canto, i dirigenti cinesi promossero una parziale liberalizzazione della proprietà...
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  18. La Tamaro contro Verga: la solita arma di distrazione di massa (di...

    Susanna Tamaro si è fatta oggettivamente ridere dietro quando ha proposto di smettere di leggere Verga per leggere il suo fatuo "Va dove ti porta il cuore", ma non per questo ci si deve sciroppare tutto ciò che viene dal passato solo perché passato. Sembrerebbe un principio di banale buonsenso ma non nell'era in cui, gettato un tema nelle fauci delle masse multimediali, ci si deve districare tra le propagande dell'una e dell'altra fazione. Così, mentre per la fazione progressista, Susanna...
    La scuola ti fornisce le coordinate, giuste o sbagliate che siano, poi tocca al cittadino-studente alzare il sedere e muoversi. Se alla maggior parte delle persone non piace leggere, Verga o Tamaro o il bugiardino delle medicine non fa alcuna differenza. PS. I programmi scolastici ignorano tanti autori italiani ed europei importantissimi. Figuriamoci la Tamaro.
     
    Temo che sia anche peggio. Altro che formare cittadini consapevoli: in terza elementare gli alunni promossi col massimo dei voti non sanno scrivere. Lo vedo da mio figlio. Mi fa paura. E le maestre si complimentano che abbia cognizioni che non gli vengono dalla scuola. E ci credo, se si limitasse a quelle scolastiche e non imparasse qualcosa a casa non saprebbe niente.
     
    Mi astengo dal commentare. Appartengo alla generazione che ha fatto esami di quinta elementare, terza media, quinta ginnasio, terza liceo con tutte le materie a partire dagli ultimi 3 anni, cinque anni università con 32 esami, rigorosamente semestrali tra i quali almeno 2 che facevano "blocco" ( se non li superavi avevi buone probabilità di finire fuori corso). Per alcuni esami potevi scegliere.
     
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