Fatemi capire, aiutatemi a capire. Io facevo militanza, in un partito poi scomparso. Dove il capo dai baffetti, ottimo oratore il marito di tale Assunta, amico della CIA, mi accusava, lui e i suoi fedelissimi e i suo servetti all’interno di sto movimento, di essere un COMUNISTA, siccome pensavo al popolo, ai meno fortunati, ai senza tetto, ai disoccupati, agli studenti senza scuole, a quelli senza diritti, non ero manco credente da andare alle loro messe in memoria, ero e sono un fascista sociale, ma loro quasi tutti borghesi, o aspiranti tali, mi additavano accusandomi di essere rosso.
Adesso gli stessi, dall’ animo democristiano e con qualche polsino in più, mi accusano di essere un super FASCISTA. Perché credo nei valori di sempre, perché sono per il popolo, perché sono contro questa Europa, perché non amo il servilismo verso gli States.
Porco mondo, mi spiegate se sono comunista o troppo fascista, perché mi sto confondendo, io che voi siete arrivisti, borghesi, e finti, da 40 anni lo capisco, non capisco cosa sono io, perché per voi è come tifare una squadra di calcio, anche un’autorete o gol di mano basta vincere, e non ammettere mai che abbiamo rubato una partita o abbiamo giocato male, adesso è solo tifo da stadio. Ho criticato i pentastellati, quelli che non cambiavano idee nemmeno su cose evidenti, poi lo vedo fare a chi li criticava come me.
Ebbene sì ho perso l’identità, non so cosa sono, perché non mi riconosco né nel mare né nello scoglio.
Lo ammetto forse ho perso l’identità, molti sicuramente la dignità.
Adesso gli stessi, dall’ animo democristiano e con qualche polsino in più, mi accusano di essere un super FASCISTA. Perché credo nei valori di sempre, perché sono per il popolo, perché sono contro questa Europa, perché non amo il servilismo verso gli States.
Porco mondo, mi spiegate se sono comunista o troppo fascista, perché mi sto confondendo, io che voi siete arrivisti, borghesi, e finti, da 40 anni lo capisco, non capisco cosa sono io, perché per voi è come tifare una squadra di calcio, anche un’autorete o gol di mano basta vincere, e non ammettere mai che abbiamo rubato una partita o abbiamo giocato male, adesso è solo tifo da stadio. Ho criticato i pentastellati, quelli che non cambiavano idee nemmeno su cose evidenti, poi lo vedo fare a chi li criticava come me.
Ebbene sì ho perso l’identità, non so cosa sono, perché non mi riconosco né nel mare né nello scoglio.
Lo ammetto forse ho perso l’identità, molti sicuramente la dignità.
Angelo Giudice