Sulla Schlein ho scritto un paio di articoli mesi fa nei quali cercavo di spiegare la tipologia del personaggio ma ho evitato volutamente di farlo in questi giorni che è effettivamente diventata Segretaria del PD, in primis perché non sono stato benissimo - e in questo senso colgo l'occasione di dirvi di non preoccuparvi del futuro di questo progetto se qualche volta non mi vedete scrivere, perché l'unica speranza che chiuda è che muoia io e dal momento che non ho alcuna intenzione di schiattare, non almeno di mia volontà, questo progetto durerà tantissimo tempo - e poi proprio per non avallare e incoraggiare l'impressione, da parte di chi mi onora delle sue attenzioni, che questo sia un evento storico sia per il partito che per la politica italiana, perché non lo è per nulla, per tanti motivi. Invece avrei intenzione di trattare un altro tema - che tocca la Schlein ma non in quanto donna, lesbica, ebrea etc. - che è quello della trasformazione del PD da partito di governo a tifoseria, partendo dal perché oggi i partiti invece di essere quel che dovrebbero, cioè movimenti che rappresentano una visione dell'Italia, siano di fatto tifoserie il cui unico scopo è radicalizzare i propri elettori e di come questo meccanismo sia alla base dell'incremento dell'astensione.

Partiamo dal dato di fondo: sono finiti i soldi. Quei pochi che ci sono, sono destinati a Zelensky, il che - indipendentemente dal fatto che uno sia putiniano o zelenskiano - potrebbe anche avere un senso, perché se l'Ucraina perderà questa guerra, oltre a certificare l'irrilevanza geopolitica degli Stati Uniti, aspettarsi che Putin non chieda un conto salatissimo e, per come la vedo io, meritatissimo, all'Europa è da folli. Di conseguenza, finiti i soldi, l'Occidente si sta autocannibalizzando, col risultato che non c'è più tempo per fare quelle cose di cui il sistema italiano ha bisogno per poter tornare a garantire benessere.
Qualsiasi politica, di sinistra e di destra, ha bisogno di soldi, di tanti soldi. Se supponessimo di fare una politica di destra come, appunto, le liberalizzazioni, pensare di poterle fare dalla sera alla mattina senza ammortizzazioni di vario genere, è da folli. E le ammortizzazioni costano. Se invece supponessimo una politica di sinistra come quella di estendere le tutele, occorrerebbe praticare un'ampia spesa sociale, col risultato di dover sacrificare qualche altro diritto. Così abbiamo chiaro il punto: nessun partito oggi può materialmente risolvere i problemi di questo paese - perché per risolverli ha bisogno di soldi che non ci sono - e allora si dedica a questioni che, in senso assoluto o relativo, sono di poco conto rispetto ai veri problemi gravi di questo paese. Perché anche le rivendicazioni LGBT hanno la propria dignità, ma ritenerle prioritarie rispetto a milioni di persone sulla soglia di povertà è qualcosa che alla lunga irrita anche l'elettore di sinistra più radicale, che infatti è finito oggi nel Movimento 5 Stelle. E intendiamoci, non è nulla che non si sarebbe verificato anche a destra, laddove fosse stato chiaro che le precedenti elezioni le avrebbe vinte il PD: avremmo assistito ad una Meloni fan di Putin, perché consapevole che non avrebbe dovuto gestire in prima persona la questione. Perché i partiti che sanno benissimo che non vinceranno le elezioni e dunque non governeranno, si radicalizzano, assumendo così la posa di tifoserie che vanno avanti a colpi di slogan. Soltanto che questo meccanismo è ormai sgamato. L'astensione cresce - e cresce, questa è la cosa grave, non soltanto alle politiche ma anche in elezioni con le preferenze - e quindi chi oggi davvero volesse riaccreditarsi presso l'elettorato, non si dovrebbe soltanto limitare ad urlare cori del tipo "Chi non salta un fascista/comunista/omofobo è" ma anche fornire soluzioni convincenti che impattino nel loro quotidiano.

In questo senso, non avendo mai avuto fiducia dei sondaggi - che per me sono sempre stati, specialmente da quando sono state abolite le preferenze, un meccanismo di manipolazione delle intenzioni di voto - per capire se un partito vincerà le elezioni, mi basta vedere come comunica: se usa toni da ultrà, so che sa che non vincerà e che semmai si candida per fare una rumorosa ancorché finta opposizione. Se usa toni concilianti, so che è consapevole di essere destinato o a governare o a fare una forte opposizione. Sapevo che la Meloni avrebbe vinto e che sia Conte che Renzi e Calenda invece avrebbero avuto un luminoso futuro, quando ho osservato le loro campagne elettorali, anche dure nei contenuti ma dai toni educati, tesi a cercare di convincere gli indecisi. Invece sapevo che Letta avrebbe catastroficamente perso quando abbiamo visto la sua demenziale campagna elettorale tesa a dividere in due il paese tra buoni e cattivi.

Il fatto che Elly Schlein con la sua comunicazione prosegua sulla falsariga di Letta significa una sola cosa: che chi le sta dietro sa che il PD non vincerà più le elezioni e che l'obiettivo è quello di tirare a lungo a campare con le solite polemiche dove si chiederanno le dimissioni a chiunque dica una parola fuori posto. Perché il punto è che il PD non è più un partito ma una rumorosa tifoseria che può sopravvivere fin quando non sarà chiamata a tradurre i cori in politiche vere. Perché quando un capo ultrà dice "juventino infame per te ci son le lame", un conto è che lo urli, altro conto è quando promette ai suoi tifosi che per lo juventino davvero ci saranno le lame, perché lì significherà che le dovrà usare davvero.
E il PD ormai ha le lame spuntate. E' inutile chiedersi se sia giusto che si sia affidato ad un leader divisivo e radicale come la Schlein, perché il problema è proprio questo: per sopravvivere, ha bisogno di trasformarsi da partito di governo a tifoseria. Sperando che i suoi tifosi se la bevano il più a lungo possibile.

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Io invece penso che questa ragazza raccoglierà punti. L'hai detto tu: tutto é visto come una partita di calcio sia la politica che la guerra.Tutto é spettacolo lo hanno dimostrato gli autoscatti (selfie) con la De Filippi. Elly é un "personaggio ". Apparirà in tutte le trasmissioni d'intrattenimento (talk show) e diventerà influente (influencer) più della Ferragni.
Auguri per la tua salute🤗🤗🤗
 

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Franco Marino
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