1992

7 febbraio
Viene firmato il Trattato di Maastricht

17 febbraio
Con l’arresto di Mario Chiesa inizia ufficialmente l’operazione giudiziaria meglio nota col nome di Mani Pulite.

18 febbraio Il Tribunale di Palermo emana un ordine di cattura contro il «riciclatore» Giancarlo Formichi Moglia, anello di congiunzione tra Cosa nostra, la Svizzera, le famiglie mafiose di New York e i cartelli colombiani della droga. La richiesta di estradizione viene respinta perché non conforme alle convenzioni vigenti tra Italia e Australia, che non consentono estradizioni «per scopi d’indagine».

Marzo. In quello che appare il momento più delicato dell'Italia prima delle stragi, sulle due agende di Giovanni Falcone ritrovate dagli inquirenti non ci sono gli appuntamenti istituzionali, non ci sono gli incontri con Cossiga e Borsellino, non c'è una riunione per la polemica sulla superprocura, non sono annotati la vicenda dell'Addaura, né l'incontro per Ayala o l'impegno con Beria. Sulla Casio, l'unica nota è presa per il 1° marzo: «Scadenza passap. servizio». E sulla Sharp, la medesima annotazione e un convegno per il giorno 6: «Gonzaga Pa. politica e giustizia quali confini». Nient’altro. È l'unico mese in cui le due agende elettroniche non funzionano. Dove sono finiti gli appunti dei giorni più convulsi della Prima repubblica? Com'è possibile che entrambe le sue agende abbiano smesso di funzionare lo stesso mese – in quel particolare mese – per poi riprendere a registrare entrambe gli appuntamenti del giudice da aprile?

12 marzo A Palermo la mafia ammazza il deputato DC Salvo Lima, uomo di fiducia di Giulio Andreotti. Il delitto rappresenta un avvertimento inequivocabile contro il Divo Giulio, in predicato di diventare Capo dello Stato.

17 marzo Il ministro dell’Interno Vincenzo Scotti allerta le prefetture di tutta Italia preannunciando un piano di destabilizzazione istituzionale. Il piano prevede attacchi mafiosi e indagini giudiziarie su tutti i leader dei partiti di governo. Appena quarantotto ore dopo, Scotti si rimangia tutto davanti alle commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato. La circolare si basa sulle rivelazioni di Elio Ciolini, un faccendiere in odore di P2 accusato di aver depistato le indagini sulla strage alla stazione di Bologna. Ciolini parla di “nuova strategia della tensione” in un periodo di tempo compreso tra marzo e luglio. L’arco temporale desta impressione e inquietudine per la sua profeticità, combaciando con l’assassinio di Lima e la strage di via D’Amelio. Gli inquirenti noteranno: Se non è fornito di doti «paranormali» di preveggenza, significa che egli era venuto in possesso di preziose informazioni sulla strategia di imminente attuazione.

30 marzo Il governatore di Bankitalia Carlo Azeglio Ciampi da il via all’intervento finalizzato a frenare la caduta della lira.

5-6 aprile Elezioni legislative: trionfano DC e PSI. La vigilia del voto è tra le più drammatiche del secondo dopoguerra. Con il cadavere di Lima ancora caldo, arrivano minacce di morte a Giulio Andreotti, al suo consigliere militare Roberto Jucci e a diversi ministri siciliani: il democristiano Calogero Mannino, il socialdemocratico Carlo Vizzini, il socialista Salvo Andò. Vengono «profanate» le abitazioni private di molti personaggi politici, alti burocrati dello Stato, sindacalisti e giornalisti. L’inedita “Falange armata” spesso e volentieri rivendica le intimidazioni. I «falangisti armati», dopo aver eluso la sorveglianza degli uomini di guardia, si introducono persino nell’abitazione del ministro dell’Interno Scotti: mettono tutto sottosopra e poi se ne vanno senza portare via nulla. Lo scopo è far sapere alla classe dirigente del paese che nessuno è inviolabile e che tutti sono «raggiungibili», ovunque e in qualsiasi momento.

13 maggio Iniziano le votazioni per il Quirinale. Si susseguono le fumate nere.

23 maggio Strage di Capaci.

25 maggio Oscar Luigi Scalfaro la spunta su Giulio Andreotti e viene eletto presidente della Repubblica. Affiderà l’incarico di Presidente del Consiglio a Giuliano Amato dopo averlo negato a Bettino Craxi. Da ministro dell’Interno (1983-1987), Scalfaro percepiva 100 milioni di lire al mese dal Sisde di Vincenzo Parisi.

2 giugno Il panfilo Britannia, di proprietà di Elisabetta I, attracca a Civitavecchia. Tra gli ospiti spiccano Mario Draghi e Beniamino Andreatta, artefici delle privatizzazioni.

Ai primi di luglio, uno scritto anonimo inviato a tutte le autorità descrive quanto sarebbe accaduto nei mesi successivi sugli attacchi mafiosi, le indagini di Tangentopoli e l’impunità dei mafiosi pentiti. Il senatore pidiessino Lucio Libertini trasforma il documento in una interrogazione parlamentare rimasta agli atti del Senato.

9-10 luglio Il governo presieduto da Giuliano Amato effettua un prelievo del 6X1000 sui conti degli italiani: è una manovra da trenta mila miliardi di lire.

11 luglio ENEL, ENI, IRI, INA diventano Spa, società per azioni: la privatizzazione, de iure o de facto, integrale o parziale, si avvicina.

19 luglio Strage di via D’Amelio.

25 agosto La lira raggiunge il tetto massimo di svalutazione sul marco tedesco previsto dallo SME.

Nel mese di settembre a casa di Vincenzo Scotti, non più ministro, il capo della polizia Vincenzo Parisi e il capo di stato maggiore dell’Arma dei Carabinieri generale Domenico Pisani confermano al neo eletto segretario della Dc Mino Martinazzoli la veridicità dell’informativa del marzo precedente, per la quale lo stesso Scotti prima aveva allertato le prefetture e poi ne aveva smentito il valore.

13 settembre Amato annuncia la svalutazione della lira. Il governatore di Bankitalia Ciampi ha inutilmente dilapidato trentamila miliardi di lire al fine di non svalutare e tenere la lira agganciata allo SME.

16 settembre Il finanziere americano George Soros attacca violentemente la Lira italiana e la Sterlina britannica, cagionando l'uscita dal Sistema Monetario Europeo delle due valute. La Lira cola a picco e perde più del 7% sul Dollaro USA.

Nel mese di ottobre Vito Ciancimino, sollecitato anche dal generale Mori, scrive a Luciano Violante, presidente della commissione Antimafia, per chiedere di deporre davanti alla commissione. Pochi giorni prima dell’audizione Ciancimino è arrestato. Violante non lo farà mai più deporre. Era forse così devastante quel che Ciancimino voleva dire? Capogruppo Dc in quella commissione Antimafia, guarda caso, era Vincenzo Scotti. Non tutti sanno che il 23 dicembre 1991 Luciano Violante e Giovanni Brusca viaggiarono casualmente sullo stesso volo Roma-Palermo. Mentre il paese si avvicina sempre più velocemente al default, la Lega Nord pensa di assestare il colpo di grazia proclamando lo sciopero dei Bot e invitando i cittadini della «Repubblica del Nord» a investire all’estero. Lo «sciopero» indetto dal Carroccio fallisce, l’asta dei Bot del 9 ottobre si rivela un successo: una richiesta di titoli per 27.785 miliardi contro un’offerta di 20.000 miliardi. Per lo Stato italiano una salutare boccata di ossigeno. Il 23 ottobre la Camera vota la fiducia sulla maxi-manovra “lacrime e sangue” da novantatremila miliardi di lire.


1993


15 gennaio
Viene arrestato Totò Riina. Dopo la cattura, Mario Mori e il capitano «Ultimo» Sergio De Caprio subiranno un lungo calvario giudiziario.

Febbraio è un mese ricco di avvenimenti interessanti. Il 18 viene ritrovato il cadavere di Sergio Castellari, 61 anni, consulente per alcune grandi imprese. Fino al 1992 era stato il direttore generale del ministero delle Partecipazioni statali. Castellari doveva essere ascoltato per la maxitangente Enimont, la “madre di tutte le tangenti”, 150 miliardi di lire versati da Raul Gardini ai vari partiti italiani al tempo della mancata fusione Eni-Montedison nel 1988, joint venture pubblico-privato: 40% Eni, 40% Montedison 20% al mercato, cioè allo stesso Gardini, in incognito. Giuliano Amato prova ad arginare gli effetti destabilizzanti di Mani pulite attraverso un decreto, preparato dal suo guardasigilli Giovanni Conso, che depenalizza il reato di finanziamento illecito ai partiti. Le opposizioni postcomunista, leghista e postfascista insorgono contro quel «colpo di spugna»; la magistratura innalza le barricate a difesa del proprio operato; il presdelarep Scalfaro lo giudica incostituzionale e si rifiuta di firmarlo.
La mafia invia una lettera a Scalfaro, a papa Giovanni Paolo II, agli arcivescovi di Firenze e Palermo, al capo del governo Giuliano Amato, al Consiglio Superiore della Magistratura, al ministro dell’Interno Nicola Mancino, al conduttore televisivo Maurizio Costanzo e al critico d’arte Vittorio Sgarbi. Nella lettera, firmata da “un gruppo di familiari di detenuti”, si chiede la revoca del regime di carcere duro introdotto nel 1986 con l’articolo 41bis della riforma penitenziaria e inasprito per molti boss mafiosi dopo l’assassinio di Falcone e Borsellino.

27 marzo Avviso di garanzia a Giulio Andreotti per concorso in associazione a delinquere di stampo mafioso.

18 aprile Referendum abrogativo “ammazza-partitocrazia” fortemente sostenuto dal Partito Radicale di Pannella e soci.

28 aprile Giuliano Amato si dimette e nasce il governo di Carlo Azeglio Ciampi, il primo esecutivo tecnico della storia repubblicana.

13 maggio Alle 21.40, un’autobomba esplode a Roma in via Ruggero Fauro. Il bersaglio è il conduttore televisivo Maurizio Costanzo: si salva solo perché viaggiava su un’auto blindata. Ventidue persone rimangono ferite, una donna muore poco dopo in ospedale.

20 maggio Romano Prodi assume la carica di presidente dell’IRI.

27 maggio Un’altra autobomba causa cinque morti e trenta feriti a Firenze, in via dei Georgofili, sede dell’omonima Accademia, danneggiando anche la vicina Galleria degli Uffizi, uno dei musei più importanti del mondo.

2 giugno In occasione della festa della Repubblica, a Roma i carabinieri scoprono casualmente una Fiat 500 imbottita di tritolo in via dei Sabini, a una manciata di metri da Palazzo Chigi, sede del governo. Proprio quel giorno, Ciampi e Scalfaro sarebbero passati di lì per recarsi insieme a piazza Venezia, dove avrebbero deposto una corona sull’Altare della patria.

4 giugno Due giorni dopo la scoperta dell’autobomba a Palazzo Chigi, Conso-Ciampi-Scalfaro rimuovono il direttore del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) Nicolò Amato, e lo sostituiscono col più malleabile Adalberto Capriotti.

5 giugno Il presidente dell’IRI Romano Prodi assume anche i poteri di amministratore delegato.

30 giugno 1993 Il Consiglio dei ministri approva la dismissione, da parte del Tesoro, e la conseguente privatizzazione di Credito Italiano, Banca Commerciale Italiana, Agip, Stet, Enel. Il Financial Times lamenta il ritardo delle privatizzazioni.

1 luglio Nasce il Comitato per le privatizzazioni presieduto da Mario Draghi.

20 luglio Nei bagni di San Vittore viene trovato il corpo privo di vita di Gabriele Cagliari, ex presidente dell’ENI. La Procura di Milano liquida il fatto come un caso di suicidio (un sacchetto di plastica infilato in testa e legato al collo con una stringa da scarpe), ma le circostanze della morte rimangono misteriose e non sono mai state chiarite del tutto.

23 luglio Viene rinvenuto il cadavere di Raul Gardini, ras della chimica italiana in quanto patron del gruppo Ferruzzi-Montedison, suicidatosi con un colpo di pistola in circostanze mai chiarite dalla Procura di Milano. L’arma, stranamente, fu trovata sulla sponda opposta del letto. La Ferruzzi, con un patrimonio più solido della Fiat, è costretta a capitolare e Mediobanca invia due uomini fidati, Guido Rossi ed Enrico Bondi, a gestirne lo smembramento. A beneficiare della liquidazione del secondo polo industriale italiano sono, come nel caso Olivetti o del Banco Ambrosiano, la Fiat di Gianni Agnelli che incamera una consistente quota di Edison, e altri protetti di Mediobanca come Pesenti e Ligresti, che acquistano a prezzo di saldo le attività nei settori del cemento (Calcestruzzi ed Heracles) e delle assicurazioni (Fondiaria). Nel 1993 la Ferruzzi Spa cessa ufficialmente le attività: l’Italia perde un pezzo importante del settore chimico.

27 luglio Tre bombe esplodono quasi contemporaneamente a Milano, in via Palestro, provocando la morte di cinque persone e il ferimento di altre dodici, e a Roma, fortunatamente senza vittime, davanti alla basilica di San Giovanni in Laterano e alla chiesa di San Giorgio al Velabro. Due chiese che, per una feroce ironia del destino, portano il nome del presidente della Camera dell'epoca, Giorgio Napolitano, e di quello del Senato, Giovanni Spadolini. Proprio quella notte si registra un improvviso blackout delle linee telefoniche di Palazzo Chigi che isola la sede del governo da tutte le altre sedi istituzionali.

29 luglio Nel carcere di Rebibbia, Antonino Gioè, uno degli autori della strage di Capaci, viene trovato impiccato nella sua cella. Un cellulare fantasma, che si ritiene in uso a Gioè, nelle ore antecedenti la strage di Capaci, effettuerà tre telefonate in Minnesota (USA). Purtroppo mai è stato appurato chi rispondesse dal Minnesota. Un paio d’anni prima, il mafioso Francesco Di Carlo aveva ricevuto nel carcere inglese di Full Sutton alcuni personaggi dei servizi segreti, un italiano e tre mediorientali. Questi gli chiesero di indicare qualcuno che potesse aiutarli a uccidere il magistrato Giovanni Falcone. Di Carlo fece il nome di Antonino Gioè. Di Carlo è stato un boss di rilievo, rappresentante della famiglia di Altofonte. Era socio e amico fraterno del principe Alessandro Vanni Calvello di San Vincenzo, la cui madre era molto intima dei reali britannici. Gli inglesi non contribuirono a fare chiarezza su quelle strane visite. Anzi, il procuratore Luca Tescaroli parlò di «Riottosa indisponibilità delle autorità della Gran Bretagna a collaborare per l'espletamento della commissione rogatoria richiesta, tesa a verificare le indicazioni di Di Carlo».

4 agosto Entra in vigore il Mattarellum, un sistema elettorale misto (maggioritario e proporzionale) concepito da Sergio Mattarella.

28 agosto Viene cancellata la legge bancaria del 1936 (equivalente del Glass Stegall Act statunitense) che separa le banche commerciali col compito di raccogliere il credito dei cittadini per finanziare le attività produttive, da quelle d’affari, dedite prevalentemente ad affari speculativi. Il testo unico, redatto da Mario Draghi, ci riporta alla “banca universale”.

31 ottobre Fallito attentato fuori dallo stadio Olimpico di Roma.

1 novembre Entra in vigore il Trattato di Maastricht. Nasce l’Unione Europea, che prende il posto della Comunità Economica Europea

Nel mese di novembre Il ministro della Giustizia Giovanni Conso “libera” dal carcere duro trecento mafiosi. Nello stesso periodo cominciano a intensificarsi i benefici della legislazione premiale sui pentiti, che nei successivi dieci anni metteranno fuori dalle carceri migliaia di criminali della mafia, della camorra e della ’ndrangheta, condannati a decine di anni di reclusione con sentenze passate in giudicato. Tra loro gli assassini di Giovanni Falcone.

31 dicembre il biennio golpista 1992-93 ha provocato un calo del PIL del 2%. Nel lungo periodo manderà in fumo il 25% della produzione industriale.

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Io l'ho vissuta tutta per intero, ero già adulto. E l'ho vissuta con la stessa consapevolezza che ha animato l'epopea Covid, e cioè che "una falsa rivoluzione" fosse in atto. Parole di Craxi profetiche, col senno di poi. Ma anche col senno di prima. Per chi voleva capire, ovviamente.
 

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