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  • Come e perché è morta la creatività (di Franco Marino)
    Stamattina in molti, sapendomi napoletano, mi hanno chiesto cosa io pensi del rifacimento di Natale in Casa Cupiello trasmesso ieri sera su Rai1. Ho avuto modo di vederlo, incuriosito come sono da...
    • Franco Marino
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Come e perché è morta la creatività (di Franco Marino)

Stamattina in molti, sapendomi napoletano, mi hanno chiesto cosa io pensi del rifacimento di Natale in Casa Cupiello trasmesso ieri sera su Rai1. Ho avuto modo di vederlo, incuriosito come sono da estimatore di Salemme e di Eduardo, ma non ci avrei scritto un articolo se il tutto non avesse stimolato una riflessione un po' più ampia che da diverse settimane covavo.
Tanto per cominciare, non sono un appassionato delle rivisitazioni e questo per la semplice ragione che sono un irriducibile...
Forse sbaglierò, anzi è molto probabile che lo faccia, ma in generale non amo i rifacimenti, o remake come usano dire gli anglofoni. Secondo me è mancanza di inventiva e creatività, se non si ha niente di nuovo da dire preferisco il silenzio.
 
Verissimo, ma vorrei anche aggiungere che attori e scrittori bravi ed in grado di elaborare nuove idee e storie ricche di spunti ci sono eccome. Ma c'è oggettivamente un Muro di Gomma costruito da un'Elite di Privilegiati (spesso figli e nipoti di qualche figura importante della Storia dello Spettacolo Italiano) che impedisce in tutti i modi possibili il "ricambio" o l'inserimento di qualche nuova leva con idee innovative o con una competenza elevata di base. Aggiungiamoci poi l'appartenenza politica e l'Immobilismo è servito. Parlo anche per esperienza personale.
 
Assolutamente vero. Se si leggono certe biografie, è impressionante vedere a quanti anni di miseria o semplice servaggio siano andati incontro veri e propri geni universali, da Balzac (che per giunta spendeva in lussi i soldi di romanzi ancora neppure terminati di scrivere) a Mozart (che dovette spesso sputar sangue per le pretese della committenza), entrambi fra l'altro morti senza un soldo. Ma non so se sia solo quello. Ormai da molti anni esiste un clima di censura feroce su praticamente tutto e tutti, e si può parlare liberamente solo del maschio bianco eterosessuale (meglio se anche cristiano) senza incorrere nelle ire dei guardiani del pensiero unico dominante. I film commedia sino almeno ai primi anni '80, quindi con Alvaro Vitali, Lino Banfi, Verdone e Alberto Sordi, pur nella differenza di qualità fra nomi e titoli, fanno ancora ridere oggi, ma non sono più mostrati liberamente (pensa al famoso stornello da "Fracchia e la Belva Umana", ogni volta che lo pubblico sui Facebook mi prendo trenta giorni di ban) e persino su Youtube stanno iniziando a censurare e tagliare cartoni animati degli anni '30 o '40. In queste condizioni, la comicità, l'ironia e la satira, e quindi la creatività, per definizione libere, sono già morte in partenza.
 
Sono d’accordo, ma solo in parte. Intanto Salemme ha il grande merito di aver tenuto viva l’eredità dei De Filippo, attraverso la riproposizione delle loro opere. E già questo merita un plauso. D’altronde, non si può pretendere che tutti abbiano la vena creativa di Eduardo. E comunque non è vero che non ci siano nuovi talenti, perlomeno nel settore dell’opera comica; penso ad Aldo, Giovanni e Giacomo, oppure ad Ale e Franz, che stanno esplorando strade molto interessanti. Per non parlare di Lopez e Solenghi, purtroppo privi della bravissima Marchesini
 
Sono d’ accordo con te , e anche col tuo caro nonno.
Salemme si è cimentato in un’ ottima interpretazione alla Salemme . Io credo che questa opera , dal punto di vista delle sue doti artistiche gli sia riuscita .
Però io non credo sia sufficiente pensare solo ad Eduardo Nel Napoli della gloria , con Maradona hanno giocato Bagni , Ferrara , Carnevale , Careca . Così come Eduardo disponeva di Pupella Maggio , di Luca De Filippo , di Gino Maringola ( lo zio ) attori straordinari , un talento fuori dal comune. Per questo non si possono fare paragoni , perché la differenza è semplicemente di sostanza. Perché’ sia chiaro , io ho sinceramente apprezzato la commedia di Salenme . Quella mi ha diverto. Pero’ durante l’ atto finale io non potevo fare a meno di sovrapporre a ciò che stavo guardando , con la mente le immagini della versione con gli attori originali . Ecco , quelle mi hanno commosso
 

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