Aleppo si trova in prossimita` della frontiera con la Turchia, che ha sempre considerato Aleppo come una citta` turca ("Ottomana").
La Siria, dopo essere stata salvata in estremis dai russi insieme alla quale hanno combattuto contro i "teroristi moderati" (manovrati da USA e Turchia) e` ora...
Aleppo si trova in prossimita` della frontiera con la Turchia, che ha sempre considerato Aleppo come una citta` turca ("Ottomana").
La Siria, dopo essere stata salvata in estremis dai russi insieme alla quale hanno combattuto contro i "teroristi moderati" (manovrati da USA e Turchia) e` ora sotto protezione iraniana (e russa per quanto riguarda le basi sulla costa a lei indispensabili per la presenza sul Mediterraneo).
Turchia ed Iran sono due "Potenze Regionali" che stanno (nella logica di un Mondo multipolare) cercando di formare/consolidare le proprie aree di influenza dove qualche "confine" potrebbe essere (e lo e`) oggetto di contenzioso.
E sia la Tuchia che l'Iran hanno alle spalle i propri "padrini".
Russia e Turchia (Paese NATO) condividono un confine "geopolitico" che riguarda:
- Il Mar Nero il cui controllo condivide con la Russia
- La Crimea (territorio conteso da secoli)
- Le Repubbliche ex-sovietiche (quelle che finiscono in "-stan": Azerbaigian, Kazakistan, Kirghizistan e Uzbekistan) turcofone con le quali la Turchia sta tessendo rapporti privilegiati e strettissimi in contrasto con il desiderio e la necessita` di controllo da parte della Russia su quello spazio ex-sovietico considerato da lei vitale
La Turchia nella NATO possiede il piu` grosso esercito (dopo quello degli USA) e si muove opportunisticamente: sa che gli USA vorrebbero un dominio totale sugli alleati (e questo non piace alla Turchia che sogna la restaurazione dell'Impero Ottomano), ma sa anche che in caso di conflitto con i vicini gli USA possono essere utili, quindi qualche "servizio" in loro favore (essere "proxy" di qualcosa ad esempio) lo fanno, anche solo per convenienza.
Cioe` le dinamiche in corso in quell'area sono estremamente complesse, i rapporti instabili, gli interssi spesso conflittuali, dove ogni "debolezza" di una parte e` considerata "opportunita`" dall'altra. Niente e` duraturo.
Qui le semplificazioni eccessive richiano di portare a ragionamenti semplicistici e non realistici.
La Siria, dopo essere stata salvata in estremis dai russi insieme alla quale hanno combattuto contro i "teroristi moderati" (manovrati da USA e Turchia) e` ora sotto protezione iraniana (e russa per quanto riguarda le basi sulla costa a lei indispensabili per la presenza sul Mediterraneo).
Turchia ed Iran sono due "Potenze Regionali" che stanno (nella logica di un Mondo multipolare) cercando di formare/consolidare le proprie aree di influenza dove qualche "confine" potrebbe essere (e lo e`) oggetto di contenzioso.
E sia la Tuchia che l'Iran hanno alle spalle i propri "padrini".
Russia e Turchia (Paese NATO) condividono un confine "geopolitico" che riguarda:
- Il Mar Nero il cui controllo condivide con la Russia
- La Crimea (territorio conteso da secoli)
- Le Repubbliche ex-sovietiche (quelle che finiscono in "-stan": Azerbaigian, Kazakistan, Kirghizistan e Uzbekistan) turcofone con le quali la Turchia sta tessendo rapporti privilegiati e strettissimi in contrasto con il desiderio e la necessita` di controllo da parte della Russia su quello spazio ex-sovietico considerato da lei vitale
La Turchia nella NATO possiede il piu` grosso esercito (dopo quello degli USA) e si muove opportunisticamente: sa che gli USA vorrebbero un dominio totale sugli alleati (e questo non piace alla Turchia che sogna la restaurazione dell'Impero Ottomano), ma sa anche che in caso di conflitto con i vicini gli USA possono essere utili, quindi qualche "servizio" in loro favore (essere "proxy" di qualcosa ad esempio) lo fanno, anche solo per convenienza.
Cioe` le dinamiche in corso in quell'area sono estremamente complesse, i rapporti instabili, gli interssi spesso conflittuali, dove ogni "debolezza" di una parte e` considerata "opportunita`" dall'altra. Niente e` duraturo.
Qui le semplificazioni eccessive richiano di portare a ragionamenti semplicistici e non realistici.