Quando nello Stato ad essere rappresentati (nelle sue varie istituzioni) sono veramente i cittadini e non una "nicchia" di quelli, o peggio ancora, una "nicchia straniera", la domanda che ci si dovrebbe porre e` "quanto e quale Stato" nella vita dei cittadini?
Altrimenti a questa domanda la...
Quando nello Stato ad essere rappresentati (nelle sue varie istituzioni) sono veramente i cittadini e non una "nicchia" di quelli, o peggio ancora, una "nicchia straniera", la domanda che ci si dovrebbe porre e` "quanto e quale Stato" nella vita dei cittadini?
Altrimenti a questa domanda la risposta e gia` stata trovata e non nell'interesse della collettivita`.
Qui ogni cultura, ogni "civilta`" ha le sue ricette e le sue "fissazioni".
In secondo luogo ogni Paese in funzione della sua posizione/peso nel Mondo (peso politico, economico, demografico, militare) ha la necessita` di presidiare una serie di "risorse strategiche", cioe` quelle che gli garantiscono l'indipendenza politica, economica, demografica, militare senza le quali "sovranita`" e` solo una bella parola.
Il Popolo cinese ha ben poco da spartire (in termini di civilta`, cultura, storia, tradizioni) con quello (ad esempio) statunitense. Poco da spartire non significa che e` migliore, ma che e` diverso.
Cio` che per un cinese (ma questo vale anche per un russo, un indiano, un iraniano...) e` piu` che accettabile, anzi! Per un cittadino statunitense (ma anche britannico, australiano, canadese...) proprio non lo e`.
Ogni cultura, specie se secolare, quando non proprio millenaria, ha i suoi "elementi fondanti" cioe` le fondamenta su cui si regge, i valori e le tradizioni che gli hanno consentito di sopravvivere come Popolo nei secoli.
E la storia dimostra che ogni qualvolta queste "radici" sono state tradite per quel Popolo (se non riesce a rientrare in tempo nei giusti binari) e` finita la Storia.
Essere permeabili alle altre culture, civilta` lo ritengo un bene: si puo` prendere cio` che funziona (da me, non da "loro") e lasciare cio` che non lo fa.
Abbandonare (perche` costretti, venduti, plagiati, estinti) la propria cultura, civilta` per sostituirla con un'altra e` il modo migliore per scomparire.
Altrimenti a questa domanda la risposta e gia` stata trovata e non nell'interesse della collettivita`.
Qui ogni cultura, ogni "civilta`" ha le sue ricette e le sue "fissazioni".
In secondo luogo ogni Paese in funzione della sua posizione/peso nel Mondo (peso politico, economico, demografico, militare) ha la necessita` di presidiare una serie di "risorse strategiche", cioe` quelle che gli garantiscono l'indipendenza politica, economica, demografica, militare senza le quali "sovranita`" e` solo una bella parola.
Il Popolo cinese ha ben poco da spartire (in termini di civilta`, cultura, storia, tradizioni) con quello (ad esempio) statunitense. Poco da spartire non significa che e` migliore, ma che e` diverso.
Cio` che per un cinese (ma questo vale anche per un russo, un indiano, un iraniano...) e` piu` che accettabile, anzi! Per un cittadino statunitense (ma anche britannico, australiano, canadese...) proprio non lo e`.
Ogni cultura, specie se secolare, quando non proprio millenaria, ha i suoi "elementi fondanti" cioe` le fondamenta su cui si regge, i valori e le tradizioni che gli hanno consentito di sopravvivere come Popolo nei secoli.
E la storia dimostra che ogni qualvolta queste "radici" sono state tradite per quel Popolo (se non riesce a rientrare in tempo nei giusti binari) e` finita la Storia.
Essere permeabili alle altre culture, civilta` lo ritengo un bene: si puo` prendere cio` che funziona (da me, non da "loro") e lasciare cio` che non lo fa.
Abbandonare (perche` costretti, venduti, plagiati, estinti) la propria cultura, civilta` per sostituirla con un'altra e` il modo migliore per scomparire.