Chi afferma che l'Iran dopo la caduta di Assad e l'indebolimento di Hezbollah sta pensando seriamente alla produzione di una propria arma nucleare, pecca secondo me di ingenuita`, quantomeno sui tempi.
Se la "fatwa" (ingiunzione giuridico-religiosa) che proibisce all'Iran di dotarsi di armi di...
Chi afferma che l'Iran dopo la caduta di Assad e l'indebolimento di Hezbollah sta pensando seriamente alla produzione di una propria arma nucleare, pecca secondo me di ingenuita`, quantomeno sui tempi.
Se la "fatwa" (ingiunzione giuridico-religiosa) che proibisce all'Iran di dotarsi di armi di distruzione di massa (tra cui l'atomica) e` rispettata non c'e` alcun sito che prepari armi nucleari da bombardare. Sarebbero come le "armi di distruzione di massa" di Saddam (inesistenti).
In tal caso, l'Iran starebbe negoziando con la Russia una qualche "copertura" attraverso un trattato di mutua assistenza (come e` per la Corea del Nord).
Se l'analisi della situazione degli ultimi anni (dopo la disdetta di Trump del maggio 2018 del trattato con l'Iran sul nucleare) fatta dai politici politico-religiosi iraniani ha portato alla conclusione che bisogna dotarsi di quest'arma per "sopravvivere", c'e` stato tutto il tempo per preparare "gli ingredienti" necessari, e forse anche di costruirla la bomba.
Fra Iran ed Israele (al momento) non ci sono confini comuni, quindi scontri diretti sono esclusi.
Sono possibili bombardamenti (aerei, missilistici) dove ambedue sono in grado di farsi molto male.
Assisteremo probabilmente ad azioni "calibrate" affinche` ognuno salvi la faccia con la propria popolazione.
Se la "fatwa" (ingiunzione giuridico-religiosa) che proibisce all'Iran di dotarsi di armi di distruzione di massa (tra cui l'atomica) e` rispettata non c'e` alcun sito che prepari armi nucleari da bombardare. Sarebbero come le "armi di distruzione di massa" di Saddam (inesistenti).
In tal caso, l'Iran starebbe negoziando con la Russia una qualche "copertura" attraverso un trattato di mutua assistenza (come e` per la Corea del Nord).
Se l'analisi della situazione degli ultimi anni (dopo la disdetta di Trump del maggio 2018 del trattato con l'Iran sul nucleare) fatta dai politici politico-religiosi iraniani ha portato alla conclusione che bisogna dotarsi di quest'arma per "sopravvivere", c'e` stato tutto il tempo per preparare "gli ingredienti" necessari, e forse anche di costruirla la bomba.
Fra Iran ed Israele (al momento) non ci sono confini comuni, quindi scontri diretti sono esclusi.
Sono possibili bombardamenti (aerei, missilistici) dove ambedue sono in grado di farsi molto male.
Assisteremo probabilmente ad azioni "calibrate" affinche` ognuno salvi la faccia con la propria popolazione.