L'impressione che si ha dai mezzi di informazione, specialmente quelli europei, e` che sia in corso un negoziato sulle sorti dell'Ucraina.
Vero in parte, perche` in realta` il negoziato avviene contemporaneamente su tavoli diversi, ognuno dei quali centrato su di uno specifico aspetto che...
L'impressione che si ha dai mezzi di informazione, specialmente quelli europei, e` che sia in corso un negoziato sulle sorti dell'Ucraina.
Vero in parte, perche` in realta` il negoziato avviene contemporaneamente su tavoli diversi, ognuno dei quali centrato su di uno specifico aspetto che, insieme, contribuiranno a definire il "Nuovo Ordine Mondiale".
Negoziato che sta gia` iniziando a coinvolgere il terzo attore (fondamentale), la Cina, al momento "strumentalmente" escluso.
Esiste il tavolo della "pace" in Ucraina, il tavolo che riguarda il Medio Oriente, quello che riguarda l'economia, quello che riguarda lo spazio e la sua militarizzazione, quello che riguarda l'Artico (e altri che non conosciamo).
L'esito del negoziato per l'Ucraina e` legato (e lega) l'esito degli altri "tavoli" per la semplice ragione che "l'Ordine" mondiale richiede che ogni cosa vada "al suo posto" rispetto ai reali rapporti di forza e i reali interessi nazionali degli attori in campo.
In ogni caso un conto sono le tattiche negoziali, un altro gli obiettivi strategici della negoziazione.
La "mossa" dei dazi fatta da Trump in modo cosi` clamoroso e spettacolare e` una componente di questi "tavoli negoziali", perche`, nell'ottica di un "Nuovo Ordine" mette molti Paesi nella condizione di decidere (piu` o meno sotto pressione) da che parte stare, da che parte schierarsi.
Pensare che i dazi agiscano solo per ottenere vantaggiosi risultati economici e` una ingenuita`.
I dazi sono a tutti gli effetti (ed negli USA per poter essere stati considerati "legali" hanno dovuto essere cosi` giustificati) sanzioni il cui senso e`:
"Da che parte stai? Con noi o con loro?" dove "loro" spesso sono i BRICS++, la SCO, l'Unione Economica Euroasiatica...
Idem per i Paesi della Unione Euopea.
Vero in parte, perche` in realta` il negoziato avviene contemporaneamente su tavoli diversi, ognuno dei quali centrato su di uno specifico aspetto che, insieme, contribuiranno a definire il "Nuovo Ordine Mondiale".
Negoziato che sta gia` iniziando a coinvolgere il terzo attore (fondamentale), la Cina, al momento "strumentalmente" escluso.
Esiste il tavolo della "pace" in Ucraina, il tavolo che riguarda il Medio Oriente, quello che riguarda l'economia, quello che riguarda lo spazio e la sua militarizzazione, quello che riguarda l'Artico (e altri che non conosciamo).
L'esito del negoziato per l'Ucraina e` legato (e lega) l'esito degli altri "tavoli" per la semplice ragione che "l'Ordine" mondiale richiede che ogni cosa vada "al suo posto" rispetto ai reali rapporti di forza e i reali interessi nazionali degli attori in campo.
In ogni caso un conto sono le tattiche negoziali, un altro gli obiettivi strategici della negoziazione.
La "mossa" dei dazi fatta da Trump in modo cosi` clamoroso e spettacolare e` una componente di questi "tavoli negoziali", perche`, nell'ottica di un "Nuovo Ordine" mette molti Paesi nella condizione di decidere (piu` o meno sotto pressione) da che parte stare, da che parte schierarsi.
Pensare che i dazi agiscano solo per ottenere vantaggiosi risultati economici e` una ingenuita`.
I dazi sono a tutti gli effetti (ed negli USA per poter essere stati considerati "legali" hanno dovuto essere cosi` giustificati) sanzioni il cui senso e`:
"Da che parte stai? Con noi o con loro?" dove "loro" spesso sono i BRICS++, la SCO, l'Unione Economica Euroasiatica...
Idem per i Paesi della Unione Euopea.