Quando sento parlare di "garanzie per la sicurezza dell'Ucraina" in caso di conclusione del conflitto, mi viene in mente un precedente storico.
Quando nel 1945 si concluse la Seconda Guerra Mondiale, Germania, Italia e Giappone ottennero quelle garanzie: "il presidio militare" (tutt'ora in atto...
Quando sento parlare di "garanzie per la sicurezza dell'Ucraina" in caso di conclusione del conflitto, mi viene in mente un precedente storico.
Quando nel 1945 si concluse la Seconda Guerra Mondiale, Germania, Italia e Giappone ottennero quelle garanzie: "il presidio militare" (tutt'ora in atto a 80 anni di distanza) dei loro Paesi da parte dei vincitori, unito alla perdita della loro sovranita` (-> sovranita` limitata).
Queste sono le garanzie concesse per chi ha rifiutato tutte le proposte atte a prevenire il conflitto fatte fino al 2013 e le proposte di pace fatte nel 2022 rifiutate preferendo una "vittoria certa" sul campo grazie all'aiuto "decisivo" da parte della NATO.
Per cui: o ti riesce di vincere sul campo, o ti arrendi senza condizioni (-> Germania, Italia, Giappone).
Capisco che per gli USA una conclusione del conflitto senza l'entrata dell'Ucraina nella NATO equivale ad una sconfitta, anche perche` l'obiettivo originario per cui avevano iniziato fin dal 1993 ad investirvi miliardi ed energie era l'Ucraina si`, ma soprattutto la Crimea (-> Mar Nero).
Ma cosi` succede a chi preferisce la guerra (col rischio di perderla) alla diplomazia (quella vera).
Poi la Russia se si andra` veramente a trattativa, trovera` il modo di salvare la faccia a Trump, perche` nei rapporti internazionali o sei in grado (eufemisticamente) di cancellare dalla carta geografica il tuo avversario, o sai che ci dovrai in ogni caso convivere in futuro.
L'umiliazione non ha mai garantito nulla alla pace vera.
Chiedete alla Cina (-> secolo dell'umiliazione), o alla Germania (-> Trattato di Versailles).
In alternativa a tutto cio` c'e` sempre un conflitto diretto USA/NATO - Russia, dove si decidera` il vincitore o la distruzione del Pianeta.
Quando nel 1945 si concluse la Seconda Guerra Mondiale, Germania, Italia e Giappone ottennero quelle garanzie: "il presidio militare" (tutt'ora in atto a 80 anni di distanza) dei loro Paesi da parte dei vincitori, unito alla perdita della loro sovranita` (-> sovranita` limitata).
Queste sono le garanzie concesse per chi ha rifiutato tutte le proposte atte a prevenire il conflitto fatte fino al 2013 e le proposte di pace fatte nel 2022 rifiutate preferendo una "vittoria certa" sul campo grazie all'aiuto "decisivo" da parte della NATO.
Per cui: o ti riesce di vincere sul campo, o ti arrendi senza condizioni (-> Germania, Italia, Giappone).
Capisco che per gli USA una conclusione del conflitto senza l'entrata dell'Ucraina nella NATO equivale ad una sconfitta, anche perche` l'obiettivo originario per cui avevano iniziato fin dal 1993 ad investirvi miliardi ed energie era l'Ucraina si`, ma soprattutto la Crimea (-> Mar Nero).
Ma cosi` succede a chi preferisce la guerra (col rischio di perderla) alla diplomazia (quella vera).
Poi la Russia se si andra` veramente a trattativa, trovera` il modo di salvare la faccia a Trump, perche` nei rapporti internazionali o sei in grado (eufemisticamente) di cancellare dalla carta geografica il tuo avversario, o sai che ci dovrai in ogni caso convivere in futuro.
L'umiliazione non ha mai garantito nulla alla pace vera.
Chiedete alla Cina (-> secolo dell'umiliazione), o alla Germania (-> Trattato di Versailles).
In alternativa a tutto cio` c'e` sempre un conflitto diretto USA/NATO - Russia, dove si decidera` il vincitore o la distruzione del Pianeta.