Spesso nelle Universita` (ce ne sono di vario tipo e di varia "tendenza", specie quelle "libere" gestite dalle Organizzazioni Non Governative di "sorosiana" memoria) si insegna che esistono tre tipi di ordinamento: la democrazia, l'autocrazia e il totalitarismo: la prima e` cosa buona, la...
Spesso nelle Universita` (ce ne sono di vario tipo e di varia "tendenza", specie quelle "libere" gestite dalle Organizzazioni Non Governative di "sorosiana" memoria) si insegna che esistono tre tipi di ordinamento: la democrazia, l'autocrazia e il totalitarismo: la prima e` cosa buona, la seconda non e` buona, la terza e` molto cattiva, sottintendendo ovviamente che solo in "Occidente" regna la democrazia, altrove si sa...
Il discente "ingenuo", o gia` "plasmato" sceglie con molta facilita` (visti i presupposti con cui la cosa viene presentata) "l'Occidente democratico", specie se questo discente/studente vive nei Paesi definiti "autocratici" o "totalitari".
Non a caso molte delle "rivoluzioni colorate" che infestano il Mondo hanno in quegli studenti universitari i principali promotori/agitatori.
Ma la questione, quella vera, e` che esistono si` le "autocrazie" e i "totalitarismi", ma quelle che vengono definite/vendute come "le democrazie", sono in realta' "oligarchie", realta` questa diventata evidente in modo quasi sfacciato negli ultimi anni.
Oligarchie (spesso transnazionali) che decidono (piu` o meno alla luce del sole) con la potenza del loro denaro chi e come deve governare/comandare indipendentemente dalla volonta` popolare che, sempre piu` spesso, si esprime come maggioranza relativa dei votanti di una quota sempre piu` ridotta degli aventi diritto al voto; condizioni queste che non fanno altro che agevolare e facilitare l'azione degli oligarchi.
Stante cosi` le cose c'e` da essere orgogliosi di essere una "autocrazia". specie se questo termine lo si intende come storicamente e` stato inteso, in particolar modo nell'Impero Bizantino (l'Impero Romano d'Oriente, che diede i natali alla cristianizzazione della antica Rus', trasmettendo successivamente dopo la sua caduta, la sua tradizione e cultura imperiale agli Zar dell'Impero Russo dal XV secolo fino alla Rivoluzione del 1917).
Autocrazia in russo si dice "Samoderzhavja" ("samo" da se`/auto e "derzhava" potenza/potere che, sottinteso, deve prendersi cura dei propri cittadini) e caratterizza proprio specificatamente la forma imperiale russa (Rossijskaja Derzhava).
Un ideale, chiaramente, ma che proprio perche` tale definisce a priori senza equivoci cosa si intenda per buon e cattivo governante, per chi ha fatto grande il proprio Paese e chi invece lo ha svenduto.
E` evidente, almeno per un russo, che alla oligarchia che domina l'Occidente propagandata come "Democrazia" e` mille volte preferibile l'autocrazia (che e` per definizione "sovrana" e "suprema"), anche in considerazione del fatto che una democrazia vera, sostanziale (quindi non semplicemente formale, cioe` "vuota") e` un sistema che ha dimostrato nei secoli di essere, al pari di altre forme di governo, pura utopia.
Ora, la "Democrazia Sostanziale" e`, e deve essere. un obiettivo, un ideale, che richiede pero` un Popolo formato, istruito, sensibilizzato, informato, "non analfabeta funzionale", che si interessi attivamente della "Res Publica" e sia politicamente attivo.
E l'obiettivo vero che necessariamente deve essere proiettato su piu` generazioni, e` formare un Popolo con queste caratteristiche.
Poi si potra` parlare di "Democrazia".
Il discente "ingenuo", o gia` "plasmato" sceglie con molta facilita` (visti i presupposti con cui la cosa viene presentata) "l'Occidente democratico", specie se questo discente/studente vive nei Paesi definiti "autocratici" o "totalitari".
Non a caso molte delle "rivoluzioni colorate" che infestano il Mondo hanno in quegli studenti universitari i principali promotori/agitatori.
Ma la questione, quella vera, e` che esistono si` le "autocrazie" e i "totalitarismi", ma quelle che vengono definite/vendute come "le democrazie", sono in realta' "oligarchie", realta` questa diventata evidente in modo quasi sfacciato negli ultimi anni.
Oligarchie (spesso transnazionali) che decidono (piu` o meno alla luce del sole) con la potenza del loro denaro chi e come deve governare/comandare indipendentemente dalla volonta` popolare che, sempre piu` spesso, si esprime come maggioranza relativa dei votanti di una quota sempre piu` ridotta degli aventi diritto al voto; condizioni queste che non fanno altro che agevolare e facilitare l'azione degli oligarchi.
Stante cosi` le cose c'e` da essere orgogliosi di essere una "autocrazia". specie se questo termine lo si intende come storicamente e` stato inteso, in particolar modo nell'Impero Bizantino (l'Impero Romano d'Oriente, che diede i natali alla cristianizzazione della antica Rus', trasmettendo successivamente dopo la sua caduta, la sua tradizione e cultura imperiale agli Zar dell'Impero Russo dal XV secolo fino alla Rivoluzione del 1917).
Autocrazia in russo si dice "Samoderzhavja" ("samo" da se`/auto e "derzhava" potenza/potere che, sottinteso, deve prendersi cura dei propri cittadini) e caratterizza proprio specificatamente la forma imperiale russa (Rossijskaja Derzhava).
Un ideale, chiaramente, ma che proprio perche` tale definisce a priori senza equivoci cosa si intenda per buon e cattivo governante, per chi ha fatto grande il proprio Paese e chi invece lo ha svenduto.
E` evidente, almeno per un russo, che alla oligarchia che domina l'Occidente propagandata come "Democrazia" e` mille volte preferibile l'autocrazia (che e` per definizione "sovrana" e "suprema"), anche in considerazione del fatto che una democrazia vera, sostanziale (quindi non semplicemente formale, cioe` "vuota") e` un sistema che ha dimostrato nei secoli di essere, al pari di altre forme di governo, pura utopia.
Ora, la "Democrazia Sostanziale" e`, e deve essere. un obiettivo, un ideale, che richiede pero` un Popolo formato, istruito, sensibilizzato, informato, "non analfabeta funzionale", che si interessi attivamente della "Res Publica" e sia politicamente attivo.
E l'obiettivo vero che necessariamente deve essere proiettato su piu` generazioni, e` formare un Popolo con queste caratteristiche.
Poi si potra` parlare di "Democrazia".