Per raccogliere le idee ed arrivare ad una qualche conclusione nelle cose che riguardano la politica (interna o internazionale) di un Paese e` d'obbligo riflettere su di una carta geografica.
- Conflitto Armenia - Azerbaijan.
a) Molto si e` parlato del Nagorno-Karabakh, enclave nel territorio...
Per raccogliere le idee ed arrivare ad una qualche conclusione nelle cose che riguardano la politica (interna o internazionale) di un Paese e` d'obbligo riflettere su di una carta geografica.
- Conflitto Armenia - Azerbaijan.
a) Molto si e` parlato del Nagorno-Karabakh, enclave nel territorio azerbaigiano abitato da armeni dichiaratosi indipendente, ma non riconosciuto tale dall'Armenia (e neanche dalla Russia), oggetto di conflitti fra Armenia e Azerbaijan, e che l'Armenia ha riconosciuto (come suo ultimo atto) appartenente a tutti gli effetti all'Azerbaijan.
b) Poco si e` parlato in "Occidente" del Nakhicevan, enclave azerbaigiana (a tutti gli effetti) all'interno dell'Armenia. In discussione e` rimasto (dopo l'incauta cessione del Nagorno-Karabakh che non ha contemplato la soluzione di questo problema) un corridoio attraverso l'Armenia che colleghi l'Azerbaijan col suo territorio. uesto crea i presupposti di un futuro conflitto.
- Disordini (e al momento quasi un tentativo di colpo di Stato) in Georgia che nel 2008 ha avuto un conflitto militare con la Russia perdendo di fatto Ossezia del Sud ed Abkhasia.
Il Governo georgiano attuale ha una posizione "pragmatica" nei confronti della Russia (con la quale le relazioni diplomatiche sono state interrotte dal 2008) anche nella speranza di poter reintegrare le regioni perse (che sono filo-russe).
Una ulteriore area critica in Georgia e` la Regione autonoma di Adjara (molto filo-turca) che periodicamente "si ribella".
- l'Azerbaijan trattiene buoni rapporti con la Russia specialmente dovuti ai rapporti personali fra Putin e Alijev, ma anche (e soprattutto) con la Turchia con la quale condivide cultura e religione (e lingua).
I rapporti con l'Iran sono invece tesi.
L'Iran (nel conflitto per il Karabakh) si schiero` con l'Armenia, la Turchia con l'Azerbaijan.
Queste regioni (Georgia, Armenia e Azerbaijan) sono "la porta" che collega via terra la Russia con l'Iran, la Turchia, da cui poi Siria ed Irak, cioe` il Medio Oriente.
Ai confini di questa regione ci sono tre "soggetti regionali" importanti, ognuno dei quali interessato a mantenere, riconquistare la propria area di influenza: Russia, Turchia, Iran.
In questa scacchiera si sono 'intromessi" Paesi estranei alla regione, in particolare la Francia (e per estensione UE e USA) in Georgia (il cui Presidente in carica ha passaporto francese) e Armenia (che da Francia & C. e` stata convinta ad abbandonare il Nagorno-Karabakh assicurando il loro "sostegno militare" (via aria?), con la chiara intenzione di evitare qualsiasi normalizzazione delle relazioni fra questi Stati bloccando quindi l'accesso via terra al Medio Oriente interrompendo le vie di comunicazione e commerciali fra nord e sud, che stanno diventando sempre piu` importanti per la Russia in quanto alternative (per il suo sviluppo) a quelle est-ovest.
E` logico quindi che qui si concentrera` la pressione destabilizzatrice degli USA nei prossimi 4 anni.
- Conflitto Armenia - Azerbaijan.
a) Molto si e` parlato del Nagorno-Karabakh, enclave nel territorio azerbaigiano abitato da armeni dichiaratosi indipendente, ma non riconosciuto tale dall'Armenia (e neanche dalla Russia), oggetto di conflitti fra Armenia e Azerbaijan, e che l'Armenia ha riconosciuto (come suo ultimo atto) appartenente a tutti gli effetti all'Azerbaijan.
b) Poco si e` parlato in "Occidente" del Nakhicevan, enclave azerbaigiana (a tutti gli effetti) all'interno dell'Armenia. In discussione e` rimasto (dopo l'incauta cessione del Nagorno-Karabakh che non ha contemplato la soluzione di questo problema) un corridoio attraverso l'Armenia che colleghi l'Azerbaijan col suo territorio. uesto crea i presupposti di un futuro conflitto.
- Disordini (e al momento quasi un tentativo di colpo di Stato) in Georgia che nel 2008 ha avuto un conflitto militare con la Russia perdendo di fatto Ossezia del Sud ed Abkhasia.
Il Governo georgiano attuale ha una posizione "pragmatica" nei confronti della Russia (con la quale le relazioni diplomatiche sono state interrotte dal 2008) anche nella speranza di poter reintegrare le regioni perse (che sono filo-russe).
Una ulteriore area critica in Georgia e` la Regione autonoma di Adjara (molto filo-turca) che periodicamente "si ribella".
- l'Azerbaijan trattiene buoni rapporti con la Russia specialmente dovuti ai rapporti personali fra Putin e Alijev, ma anche (e soprattutto) con la Turchia con la quale condivide cultura e religione (e lingua).
I rapporti con l'Iran sono invece tesi.
L'Iran (nel conflitto per il Karabakh) si schiero` con l'Armenia, la Turchia con l'Azerbaijan.
Queste regioni (Georgia, Armenia e Azerbaijan) sono "la porta" che collega via terra la Russia con l'Iran, la Turchia, da cui poi Siria ed Irak, cioe` il Medio Oriente.
Ai confini di questa regione ci sono tre "soggetti regionali" importanti, ognuno dei quali interessato a mantenere, riconquistare la propria area di influenza: Russia, Turchia, Iran.
In questa scacchiera si sono 'intromessi" Paesi estranei alla regione, in particolare la Francia (e per estensione UE e USA) in Georgia (il cui Presidente in carica ha passaporto francese) e Armenia (che da Francia & C. e` stata convinta ad abbandonare il Nagorno-Karabakh assicurando il loro "sostegno militare" (via aria?), con la chiara intenzione di evitare qualsiasi normalizzazione delle relazioni fra questi Stati bloccando quindi l'accesso via terra al Medio Oriente interrompendo le vie di comunicazione e commerciali fra nord e sud, che stanno diventando sempre piu` importanti per la Russia in quanto alternative (per il suo sviluppo) a quelle est-ovest.
E` logico quindi che qui si concentrera` la pressione destabilizzatrice degli USA nei prossimi 4 anni.