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My Threads

  1. Anna dei miracoli

    Mentre le truppe israeliane fanno piazza pulita dei cronisti e dei funzionari ONU e nelle prigioni di Kiev muore in circostanze poco chiare il reporter americano Gonzalo Lira, continuo a sentirmi rivolgere l'invito a leggere Anna Politkovskaja, la giornalista dissidente assassinata nel 2006. È un invito che i presunti campioni della democrazia e della trasparenza ripetono a pappagallo, con l’aria di chi non ti dà un consiglio bensì una scudisciata. Ebbene, l’ho letta e mi sono fatto...
  2. Senza parole

    La notizia è dello scorso luglio, ma apprendo solo ora che alcuni Paesi nord-europei in cui si parla più diffusamente inglese stanno cercando di limitarne l'uso. Olanda, Finlandia, Danimarca e Norvegia, in cui sino ad oggi è stato possibile seguire interi corsi di studi universitari interamente in inglese, hanno in diversa maniera avanzato proposte per limitare questa possibilità e affiancarla all'uso delle rispettive lingue nazionali.

    Il tema è di quelli che mi hanno sempre...​
    MODI: Sono troppo vecchio per queste stronzate. (cit.)
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  3. Le critiche alla finanziaria della Meloni sono inutili (di Franco Marino)

    In rete potrete trovare un video dove viene descritto come funziona il meccanismo che i media, truffaldinamente, definiscono "i mercati". In sostanza, pare che questi siano mossi da un gruppo di persone che, premendo un tasto, possono decidere se comprare o vendere i debiti dei paesi stranieri, arricchendoli o distruggendoli. Il beota medio definirebbe il video come complottismo, se non fosse che a riferire questa cosa è un certo Massimo D'Alema, leader storico di sinistra, due volte...
  4. Lo Stato sono loro (purtroppo)

    Ero alle prese con un articolo serio (e forse anche serioso) sulla congiuntura internazionale, quando è giunta anche a me la notizia come un fulmine a ciel sereno: Giorgia Meloni, in qualità di Presidente del Consiglio, ha annunciato la fine della propria relazione con Andrea Giambruno. La cosa mi ha lasciato incredulo, e non tanto perché fossi particolarmente certo della qualità del sodalizio, quanto per il fatto che la Meloni avesse fatto un annuncio ufficiale, urbi et orbi, di qualcosa...​
  5. Requiem armeno

    Avviso che quel che segue è un articolo particolarmente lungo. Ringrazio in anticipo chi avrà la pazienza di leggermi sino alla fine.


    Sentendo una forte, istintiva simpatia verso il popolo armeno, non posso non provare un'amarezza profonda verso ciò che lo colpisce, e quindi cercherò, almeno a beneficio dei miei pochi lettori, di far capire qualcosa sul conflitto che ruota attorno all'ormai fu Repubblica di Artsakh, ovunque nota col nome doppiamente straniero di Nagorno Karabakh (la...​
  6. Arisa, Morgan, Mancini: come media e politica truffano lettori ed...

    I dati parlano chiaro. I partiti sono in netta crisi, l'astensionismo sale alle stelle e i media tradizionali - annoverando tra questi giornali, televisioni e radio - perdono ogni anno lettori, diminuendo la tiratura. Inoltre, i conti di nessuna di queste realtà sono sostenibili: significa che se non interviene lo Stato - o direttamente o attraverso le banche - queste realtà dell'informazione e della comunicazione semplicemente sarebbero chiuse da un pezzo. Chiedersi le ragioni di una...
    Vero, verissimo; devo, tuttavia, spezzare una lancia a favore de La Verità di Belpietro a cui sono abbonato da 2 anni. Vannacciate a parte, che purtroppo sono in prima pagina e avrebbero pure rottolcazzo, sui temi da te citati che, giustamente, sono quelle di interesse generale, tranne l'implosione USA dei quali la linea generale spesso lecchina e purtroppo gli autovelox spaccati, Borgonovo, Giraldo (ladurezzadelviver), Boni Castellane, ma anche Veneziani stanno facendo un ottimo lavoro per essere una fonte di informazione mainstream.
     
  7. SPIGOLATURE TOTOISTE (Episodio 1)

    Uno dei punti di forza della Comicità di Antonio De Curtis, in arte Totò, riguarda innanzitutto la sua Mimica Universale. Chi scrive ha visto coi suoi occhi decine di giovani studenti cinesi ridere delle piroette del Nostro durante una visione di "Totò Le Mokò".

    E altri stranieri (americani, inglesi, francesi) scoprire piacevolmente questa Maschera per la prima volta.
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    "Totò a Colori" è una perfetta sintesi dei "numeri" e della sopraffina arte del Principe della Risata. Mostratelo...
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  8. Il caso De Angelis e le dimissioni dalla verità (di Franco Marino)

    Se oggi dicessimo che l'Italia è una colonia senza sovranità, molti scrollerebbero le spalle e penserebbero di avere a che fare con un complottista. Certamente l'Italia *formalmente* non è una colonia. Ma senza un esercito autonomo, con decine di basi militari di un paese straniero - le basi NATO non sono le uniche basi straniere di questo paese, tanto per la cronaca - e l'obbligo di fatto di chiedere il permesso a poteri esterni per ogni singolo passo, mi sembra chiara la conclusione...
    Io ho sempre votato perché mi posso permettere di criticare l'operato di chi voto, è una mia questione di principio. Dopo 15 o 16 volte che sono andata a votare e l'esperienza di 48 o 49 o 50 (non li conto più) governi che ho visto, mi sono affidata all'astrologia in base alla quale Giorgia Meloni è predestinata a rimanere in sella per anni. Quindi ho votato per avere un capo di governo che resistesse per una legislatura, sarebbe un buon inizio per gli italiani, dopo l'esperienza Berlusconi.
    Detto ciò, secondo me, ogni tanto la sua origine borgatara la fa straparlare per compiacere. Ero abituata a politici ugualmente proni agli States ma laureati e, in modo razzista, dico che chi ha un elevato livello di studi si comporta in modo più attento. Puntualizzo...laureati di una volta, prima delle "lauree brevi".
     
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    Di questo passo, col caos che incalza, qualcuno finirà col desiderare la "brace" cinese pur di riavere un minimo di ordinata normalità. Vorrei essere smentito.
     
    L'unica piccola nota di merito di una Meloni rispetto a Draghi/PD/Monti ecc.. È secondo me questa: partiamo da uno schema 'medievale', c'è un sovrano o signore con poteri assoluti (USA), ci sono i vassalli (asse franco-tedesco) e ci sono i valvassori (l'Italia).
    Ora, questi vassalli negli ultimi 30 anni, utilizzando il potere residuale lasciatogli dal signore, che per controllarli e blandirli allo stesso tempo gli creò la UE, hanno maldestramente bistrattato il valvassore depredandone ricchezza e territori ben più dell'obolo richiesto dal signore, che sostanzialmente è la NATO, ma non per forza la rovina economica.
    La scommessa della Meloni, sembrerebbe, è provare a capire quanto rivolgendosi direttamente al Sovrano assoluto senza passare dai vassalli, che comunque al re stanno un pochetto sui coglioni da quando zerbinano con l'imperatore del Celeste Impero senza chiedere e da quando hanno tradito la gabbia UE comprando un pó troppa legna dallo Zar per il camino, possa garantirle la ripresa di alcune briciole di sovranità residuale, quantomeno in campo economico, persa nel trentennio a causa del taglieggiamento fatto dai vassalli.
     
  9. Il polpettone delle stragi

    Sono passate poche ore dal 43esimo anniversario della strage di Bologna.
    Vorrei invitarvi a fare alcune riflessioni. Da troppi anni si accavallano teoremi iperpoliticizzati volti a chiarire l’origine di quel tragico evento, uno dei tanti che funestarono la Prima Repubblica.
    Gli autori furono i Nar o i comunisti palestinesi? Non ve lo so dire; per me il nocciolo della questione è un altro. Scaricare la colpa sulle ideologie rosse e nere (eterna riproposizione del conflitto tra guelfi e...
  10. La capacità di farsi leggere (di Franco Marino)

    Un luogo comune tristemente famoso - non nel senso che sia vero ma che ormai ce lo ritroviamo ogni anno in tutte le salse - è che gli italiani non amino leggere, che appartiene alla stessa famiglia dei luoghi comuni che iniziano con "gli italiani". Ma invece di criticare i luoghi comuni in quanto tali, chiediamoci se abbiano un fondo di verità.
    Che esista un'unica tipologia di italiano, è una scemenza talmente sgamabile che si potrebbe retoricamente chiedere a chi la pronunzia "ma allora...
    M
    Concordo su tutto. Una cosa che ho sempre apprezzato dei tuoi scritti è proprio quella linearità e chiarezza che lodi nei giornalisti succitati.
     
    Io ho quasi trent'anni e ti leggo da quando non ne avevo neanche dieci, e già a quel tempo capivo tutto quello che scrivevi. Penso che basti questo a definire la coerenza tra questo articolo e la tua storia di blogger.
     
    A me piacciono gli scritti che "scorrono" come un ruscello con qualche spruzzo. I tuoi lo fanno e li leggo anche se talvolta scrivi banalità ma le scrivi bene😄 . Inoltre il mio metro di misura é la traducibilità di un testo. Se l'inglese si presta a qualche strafalcione ciò non é possibile con il tedesco che ha regole grammaticali complesse e quattro casi, ma neppure in francese che ha una struttura sintattica precisa così come lo spagnolo che agli italiani sembra facile,
    non parliamo poi del russo con sei casi da declinare!! Con o tuoi scritti vado liscia ovunque😍
     
    Probabilmente a me sembrano banalità perché certe tue deduzioni mi paiono ovvie, ma, ora che ci penso, ciò é dovuto al fatto che a certe soluzioni sono arrivata prima di te non per genialità ma per esperienza di vita. Mi dimentico di essere anziana. Me ne scuso
     
  11. Postille a Berlusconi

    Ora che le sue ceneri riposano e che il chiacchiericcio si placa rapidamente (o almeno si spera), mentre il diluvio di storie e resoconti si esaurisce per passare ad altro, si può tentare di fare il punto su quegli aspetti che, sommersi dalla necessità di esprimere qualcosa, qualsiasi cosa, nell'urgenza del momento, sono stati ignorati o trattati con meno attenzione di quella che meritavano.

    La figura di Berlusconi è ormai entrata nella Storia d'Italia, il suo posto è assicurato accanto...​
  12. Chi raccoglierà l'eredità politica di Berlusconi (di Franco Marino)

    La morte di un congiunto non è soltanto il dolore del distacco ma anche il momento in cui tocca affrontare un quantitativo enorme di incombenze che piovono tra capo e collo. Intanto tocca organizzare il funerale, cosa non sempre agevole. Poi tocca ereditare debiti, a meno di non fare rinunce ad un'eredità che magari vale molto di più. Soprattutto pare che lo Stato, invece di limitarsi a fare le condoglianze al disgraziato che ha appena perso un suo caro, si scateni nel rendergli la vita...
    Marina in politica non ci entra. Quando il padre lo fece lei ci litigò pure, cosa che non faceva mai, perché sapeva che era attaccabile da molte parti. Ha subito personalmente i danni delle inchieste della magistratura, con la finanza che, come in tutte le attività di Mediaset si accasava per mesi bloccando le attività.
    Potrebbe però stupirmi ma...non credo..penso di conoscerla
     
    30 anni di Silvione bastano e avanzano,il futuro dell ' Italia dipenderà purtroppo dalla tirannia yankee di cui Silvione era il più fedele servitore politico.
     
  13. Caro Papa, ti scrivo

    Caro Jorge Mario Bergoglio in arte Francesco, sei vicino al traguardo delle ottantasette primavere, sei a capo di una religione che svaluta la carne e ha nel suo orizzonte escatologico la promessa della vita oltre la morte, la certezza che la cessazione delle funzioni biologiche non è un addio ma un arrivederci, un dettaglio di un più ampio disegno Divino. Fatte queste premesse e augurandoti una pronta guarigione, ti chiedo: perché taci e te ne stai quasi in disparte a goderti lo sfascio...
  14. I cento anni della volpe

    Henry Kissinger, nato Heinz Alfred Kissinger, compie oggi cento anni. Quello che all'epoca era il figlio di una coppia di ebrei bavaresi, e che si salvò per un pelo dallo sparire come una cifra fra milioni delle vittime dell'olocausto, una volta in salvo oltreatlantico, ottenne la cittadinanza americana e tornò in Germania, da vincitore, come interprete dell'esercito invasore. Fu la prima delle sue incarnazioni come nemesi, ma non l'ultima.

    Per molti anni, in quanto ispiratore dei...​
    "L'assenza di alternative schiarisce la mente in modo meraviglioso" - Quest'uomo mi ha insegnato a pianificare, negoziare, valutare i fatti non con il cuore ma con la ragione permettendomi di raggiungere obiettivi professionali importanti. Tuttavia, leggendo i suoi scritti, ho dovuto sforzarmi di mantenere il mio lato umano per non cadere nell'errore di creare situazioni dannose che, alla fine, ti si rivoltano contro. Cosa che Kissinger non ha fatto lasciando la bolletta da pagare ai posteri. Splendido articolo.Il migliore che ho letto riguardante la vecchia volpe.👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
     
  15. Buonanotte Italia

    Giorgia Meloni non intende rinnovare il memorandum sottoscritto nel 2019 dal governo Conte I. In pratica, si accinge ad uscire dalla Via della Seta (Belt and Road Initiative), il Piano Marshall del XXI secolo che, presumibilmente, a differenza del predecessore a stelle e strisce, non comporterà obblighi asfissianti e i famosi colpi al basso ventre con cui il bullo globale suole spegnere l’effervescenza concorrenziale di certi “alleati”. Si accinge ad uscire su pressione statunitense...
  16. Sconfitta o Vittoria mutilata. Quale pericolo corre la Russia?

    Finora, davanti alle ripetute provocazioni, il governo russo ha reagito reiterando blande e scontate rimostranze: l’Alleanza Atlantica porta avanti una guerra civile per procura; la responsabilità di ciò ricade sull'Occidente combinato, iniziatore e prosecutore di questo conflitto. Non so voi, ma qualcuno al Cremlino dovrebbe chiedersi: Quand'è che basta, Gordon? Che è la versione postmoderna e cinefila del Quousque tandem di ciceroniana memoria. Le linee...
  17. Il 25 Aprile: una festa fascista (di Franco Marino)

    È normale che proviamo a non farci imbrogliare dal prossimo. Ma questo sforzo deve essere esteso anche ad un aggressore imprevedibile: noi stessi. Sia perché potremmo essere tentati di abbellire la realtà in nostro favore, sia perché potremmo alla fine credere una menzogna soltanto perché (alla Lenin) ci sarà stata ripetuta tante volte, da aver fatto rovinare le nostre difese mentali.
    Sono stato bambino in un mondo in cui non si poteva essere che antifascisti, assistendo all’eterna...
    La maggior parte di chi si professa antifascista non conosce la storia e come per tutte le cose , ripete a pappagallo, quello che in anni e anni di scolarizzazione ci hanno impresso nelle menti . E quello che ci ripetono in TV da una settimana. Poi c'è chi si documenta.
     
    Mio padre partì volontario per la campagna di Russia. Da tenente medico riuscì a tornare e si fiondò nella Repubblica di Salò. Quando gli chiesi perché si era imbarcato in queste difficoltà e soprattutto dopo che era tornato dalla Russia perché non aveva gettato la divisa nei campi e aveva rischiato di farsi ancora male rispose "Perché ho giurato sulla bandiera italiana di servire il mio paese". Ecco, credo che il ventennio mussoliniano abbia dato questo: "l'italianità", l'orgoglio di appartenenza ad una nazione. Chi venne dopo, questo orgoglio italiano lo distrusse.
     
  18. Giorgina l'Africana

    Non parlo spesso della politica italiana, per il fatto che, considerando l'Italia uno Stato-fantoccio i cui governi vengono decisi a tavolino da chi prende le decisioni importanti in vece nostra (e quindi più a Wall Street o al Pentagono che a Roma), la politica interna ed estera così come viene è del tutto irrilevante, un insieme di giochi di palazzo i cui risultati non escono dalle mura del palazzo stesso, e che si concretano in questa o quella poltrona, questa o quella prebenda che...​
  19. Le vere origini della denatalità (di Franco Marino)

    Credo di aver già fatto questa specie di "parabola": se un cuore non funziona bene, dà origine ad una lunga serie di disfunzioni a carico di altri organi, col risultato che alla fine non si muore manco più di cuore ma di altro. Questo principio spiega il mio disagio nel trattare argomenti singoli senza curarmi dello sfondo generale: del resto La Grande Italia nasce proprio per coordinare le letture di tutti i fenomeni in un unico grande filo logico. Così, mentre Elon Musk, scoprendo...
  20. Reazionari a colori

    Oggi la reazione non veste più di nero o grigio-verde, predilige il vestiario casual e le tinte sgargianti, rosso compreso. Sagace e proteiforme, il reazionario a colori ha mutuato le strategie comunicative dal nemico e adopera il lessico progressivo e spigliato delle sinistre occidentali del nuovo millennio, messaggeri di morte scesi sulla terra con l'obiettivo di disgregare e non di conservare romanticamente. Le oligarchie occidentali hanno compreso che l’eversione progressista è la...
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