Mi son deciso a vergare un articolo su Berlusconi a molta distanza dalla sua morte poiché molto semplicemente il personaggio in questione è stato così poliedrico, così ricco di sfaccettature che è umanamente impossibile descriverlo in poche righe. Infatti egli, nel bene e nel male, ha lasciato un profondo solco nella Storia dell'Italia repubblicana. Il Cavaliere per antonomasia ha segnato in modo indelebile la vita economica, sociale, culturale, sportiva e politica italiana. E con...
Ora che le sue ceneri riposano e che il chiacchiericcio si placa rapidamente (o almeno si spera), mentre il diluvio di storie e resoconti si esaurisce per passare ad altro, si può tentare di fare il punto su quegli aspetti che, sommersi dalla necessità di esprimere qualcosa, qualsiasi cosa, nell'urgenza del momento, sono stati ignorati o trattati con meno attenzione di quella che meritavano.
La figura di Berlusconi è ormai entrata nella Storia d'Italia, il suo posto è assicurato accanto...
Dopo aver letto i necrologi d'eccezione di Filippo Barbera e Franco Marino, che per l'occasione si sono superati, ho dovuto defalcare molte voci che avrei voluto toccare nel mio ricordo del fu Silvio Berlusconi. Ho avuto la notizia di questa morte pesante proprio dalle pagine del “La Grande Italia”, e in quel momento ho saputo che avrei dovuto comunque scrivere qualcosa su di un uomo che è entrato, nel bene come nel male, nella vita di chiunque, in Italia, abbia più di vent'anni. Ma nel...
Dimissioni, una parola che sa di resa e che pertanto non poteva sussistere nel vocabolario di quel meneghino ferrigno che stamattina si è dimesso dalla vita alla bella età di 86 primavere, lui che dichiarava “Camperò fino a 120 anni”; lui egotista impenitente che cercava di carpire il segreto dell’eterna giovinezza. Quand’ero adolescente e “di sinistra” non perdevo una puntata di Parlamento in, la trasmissione di approfondimento politico condotta da Piero Vigorelli. Guardavo e mi...
Più di trent'anni fa il sottoscritto fu sedotto da una serie di ideologie, uomini e simboli che attualmente vanno molto per la maggiore all'interno della classe politica ucraina. Va da sé che in quanto italiano fui molto affascinato dal ventennio fascista e contestualmente dalla RSI. Quindi ritenevo (probabilmente non a torto!) che i veri invasori dell'Italia non furono i tedeschi ma gli americani. E la cosa che mi faceva ridere e infuriare ad un tempo era leggere sulla Costituzione italiana...
La grande presa in giro della cattura di Matteo Messina Denaro dopo trent'anni di latitanza non inganna più nessuno. Che tra la mafia e lo Stato italiano vi siano legami è quantomeno ovvio. Sappiamo tutti che Napolitano distrusse intercettazioni compromettenti. Tutti sanno chi sono i veri mandanti delle stragi di Capaci e Via D'Amelio e le lacrime di coccodrillo versate sulle tombe degli eroi non ingannano più nessuno e tutti possono ora trovare sul web testimonianze di tutta la merda...
Brani tratti dal libro di Paolo Cirino Pomicino “La repubblica delle giovani marmotte”.
"Tutto ciò era noto a Giulio Andreotti: un giorno, nel suo studio a Palazzo Chigi, me lo disse chiaramente, esortandomi a non farmi mai tentare dal “reclutamento” in quegli ambienti. È il perenne vizio delle associazioni, diciamo, riservate come la Trilateral, il club Bilderberg, la massoneria e tante altre, che richiedono obbedienza e dedizione assoluta, offrendo in cambio incarichi ben...
Paolo Cirino Pomicino è una mente geniale e una testa pensante.
Ma l'unico punto debole della sua esatta ricostruzione dei fatti è che né Andreotti né Casini né nessun altro avrebbe potuto opporsi istituzionalmente al disegno in atto.
Qui si doveva fare semplicemente una cosa: quello che ha fatto Erdogan in Turchia. Mettere fuorilegge il PD, far arrestare decine di migliaia di persone e chiuderla per sempre con i poteri di pseudocontrollo.
Civettare con i poteri che li hanno perseguitati e/o distrutti è il malvezzo di tanti reduci della prima Repubblica. E che so' Pasquale io? (cit.) Che tristezza.
Civettare con i poteri che li hanno perseguitati e/o distrutti è il malvezzo di tanti reduci della prima Repubblica. E che so' Pasquale io? (cit.) Che tristezza.
Sono dell'idea che una soluzione turca richieda merce umana rara, difficile da individuare nel panorama politico e civile italiano. Io sarei ancora più severo di Erdogan e non esiterei a rispolverare i più cruenti metodi novecenteschi, così da stroncare sul nascere eventuali reazioni. E manderei qualche segnale obliquo ai militari americani di stanza in Italia.
Civettare con i poteri che li hanno perseguitati e/o distrutti è il malvezzo di tanti reduci della prima Repubblica. E che so' Pasquale io? (cit.) Che tristezza.
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