natale

My Threads

  1. Perché dobbiamo difendere Cristo (di Franco Marino)

    Esistono due tipologie di non credenti. L'ateo che fa dell'inesistenza di Dio una religione e la impone nelle maniere più bieche, meschine e arroganti - ma solo perché sa che non esiste uno Stato Pontificio o un potente servizio segreto che venga a prenderlo e bruciarlo al rogo - infatti non ha mai nulla da dire contro gli oscurantismi islamici. Poi c'è il non credente, scettico esistenziale, che applica la propria non religiosità ad ogni aspetto della sua vita. Non crede nel miracolo...
  2. Basta scavi archeologici

    Perché bisogna spendere soldi pubblici, per ricerche archeologiche, perché sperperare denaro in restauri di monumenti e/o opere d'arte, perché salvaguardare il teatro greco o altre opere millenarie????? PERCHÉ?
    Se ormai la storia viene travisata, cambiata, violentata e sbrandellata a piacimento da chi vuole cambiare il corso delle cose, e vuole un finale diverso per l'esistenza umana. Che cazzo ce ne può fottere, se gli scavi archeologici ci dicono che i vichinghi erano biondi, se poi fanno...
  3. Come il Capitalismo rubò il Natale

    Anche quest'anno il Natale è arrivato, e anche quest'anno l'abbiamo atteso a lungo e a lungo ci siamo tutti preparati per lui. Nei supermercati, è come minimo dai primi di novembre che panettoni e pandori, fatte sparire le maschere e i dolcetti funerei di Halloween, hanno fatto capolino dagli scaffali. Le luminarie sono state accese per le vie di città e paesi in date che variano dalla fine di novembre e i primi di dicembre. Programmi televisivi e rubriche sui giornali non hanno fatto che...​
  4. Oltre il cucù, perché il cristianesimo rischia di estinguersi (di...

    A Voltaire viene attribuita una citazione, probabilmente apocrifa, che recita più o meno così: "Per capire chi vi comanda, basta scoprire chi non vi è permesso criticare". Se non l'ha detta Voltaire, l'ha detta qualcuno che ha con ogni probabilità capito come stanno le cose. L'arguzia di questo aforisma si può anche ribaltare così: "Per capire chi è prossimo ad essere eliminato, basta scoprire chi vi è permesso di offendere e perseguitare senza pagarne le conseguenze". Oggi più che mai...
    Parlo da agnostico. Non ci sarà nessuna grande coalizione cristiana. Perché? Perché nel cristianesimo albergano due anime contrapposte, una protestante e una cattolica, che equivalgono all'acceleratore e al freno (il katechon) di un'automobile. Alcune correnti del protestantesimo, poi, rappresentano delle vere e proprie negazioni dei principi cristiani. La soluzione ideale sarebbe mantenere in equilibrio queste due forze. In realtà da secoli assistiamo allo strapotere del protestantesimo, e al suo progressivo deragliare nel nichilismo.
     
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    Non è un caso che molti cattolici stiano guardando a Est, verso il patriarcato (è proprio il caso di dirlo).
     
    La Chiesa non finirà, l'unica vera religione è il Cattolicesimo, questa fase che la Chiesa sta attraversando è una fase scritta nella Bibbia.
    Gesù lo ha detto a Pietro... Tu sei Pietro e su questa Pietra io fonderò la mia Casa e le forze del male non prevarranno...
    Non Praevalebunt, bisogna sostenere Cristo in questo momento di lotta contro il male
     
    Da agnostica, pur con rispetto per chi crede in qualsiasi entità divina indistintamente, sono anni che assisto al declino della chiesa cattolica. Storicamente doveva succedere prima o poi. Sono circa 2000 anni che tale egemonia religiosa condiziona gli eventi mondiali nel bene ma, soprattutto nel male, con milioni e milioni di vittime innocenti torturate, massacrate, uccise nel nome della loro divinità.
    Rispetto alle altre religioni monoteistiche, il cattolicesimo (da non confondere col cristianesimo) si é dotato di una gerarchia organizzativa che si dedica più alla politica che alla guida spirituale dei credenti ed ha creato una serie di dogmi, tra i quali per esempio l'indissolubilità del matrimonio, che deve modificare (vedi l'apertura fatta da Francesco permettendo ai divorziati l'accesso all'eucaristia) in funzione del cambiamento degli usi e costumi nel tempo.
    Questo crea squilibrio in chi in questa religione ci ha fermamente creduto e ancora ci crede.
     
  5. Portami a Napoli.

    Se vuoi farmi felice devi portarmi a Napoli non una ma tutte le volte che ho bisogno di tornare a casa. Ho bisogno di fare un viaggio che mi riporti alla mia infanzia fatta di cose semplici e di famiglia unita. Eravamo numerosi intorno alle tavolate di Natale: mamma, papà, le sorelle, nostro fratello, gli zii e le zie zitelle. E poi tutti i parenti che arrivavano senza preavviso ma che un caffè ed abbracci dati con affetto li aspettava dietro la porta. Napoli è casa mia. Il mio primo amore...
  6. Unione Sovietica Europea

    Che le istituzioni dell'Unione Europea non abbiano un rapporto particolarmente limpido con la libertà di espressione è cosa che sarà saltata agli occhi di molti, ed io stesso ho avuto modo di stigmatizzare questa stranezza in più articoli. “Stranezza”, sia detto con una punta di ironia, dato che non sono certo fra quelli che riconoscono al Moloch di Bruxelles natura particolarmente benevola e ispirata alla salvaguardia di diritti e libertà dell'individuo, o meglio ancora delle comunità...​
  7. Che barba

    Adesso, il sudafricano, naturalizzato italiano, che dal 2021 gareggia per la nostra nazionale. Chiederà di dire basta, a chi lo prende in giro per il colore della barba, lontano dai canoni italioti, dove il colore consono è quello di Giuseppe verdi, quello stampato nelle mille lire, a se potessi avere mille lire al mese, scusate stavo divagando. Dicevo potrebbe andare un taglio alla Camillo penso sia conte di Cavour, o stile babbo natale, lontano dalle festività pasquali (la barba è meno...
  8. Sembrano dire: Si, abbiamo rubato il Natale.

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  9. LA SAI L'ULTIMA?

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    Tra le barzellette più raccontate in Italia ci sono quelle che vedono come protagonisti gli appartenenti all'Arma dei Carabinieri.


    Una di queste barzellette ci narra di un carabiniere che, mentre sta passeggiando, vede un collega a capo chino che sta camminando avanti e indietro su una grande piazza. Incuriosito gli si avvicina e gli chiede cosa stia facendo e l'altro gli spiega che gli è caduto l'orologio e lo sta cercando. Di conseguenza il collega si offre di aiutarlo nella...
  10. IL KATECHON E' STATO RIMOSSO?

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    Katechon è un termine greco che sta a significare "ciò che trattiene" oppure "colui che trattiene". Questo termine viene utilizzato da San Paolo di Tarso, in una delle sue lettere, collocandolo in un contesto escatologico e facendo riferimento ad una non precisata entità che impedirebbe all'Anticristo di manifestarsi. Quindi quest'ultimo, tolto l'ostacolo, otterrebbe la facoltà di imperversare nel mondo. Ma secondo il Libro dell'Apocalisse l'avvento dell'Anticristo non sarebbe...
  11. Battute da arresto: il meglio ma soprattutto il peggio di Franco...

    Mancano pochi giorni a Natale e nell'ufficio postale di un piccolo paesino gli impiegati trovano una lettera indirizzata a Babbo Natale. Dopo un po' d'esitazione, decidono di aprirla:
    «Caro Babbo Natale - si legge sono un bimbo di 8 anni di nome Piero e vorrei chiederti un regalo. La mia famiglia è molto povera e per questo, invece di giocattoli, ti chiedo di mandarmi mille euro, così anche noi potremo passare delle buone feste».
    La letterina commuove l'intero ufficio postale e gli impiegati...
  12. Questo Natale un è po' triste, la mancanza di chi non c'è più, il mio malleolo rotto ma comunque è Natale, Gesù nasce sempre per noi e non è una festa ipocrita, come tanti continuano a ripetere, perché se anche qualcuno prova ad essere diverso a Natale è già tanto, siamo esseri umani e sbagliamo ma l'importante è provare ad essere migliori con l'aiuto e l'esempio di Gesù , nonostante tutto.
    Buon Santo Natale a tutti voi ❤️
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  13. Se il reddito di cittadinanza sia "giusto" o no.

    All'argomento del reddito di cittadinanza ho dedicato alcuni articoli e questo ha dato a molti l'impressione che io ne sia un difensore. Tutt'altro. Da imprenditore, con oltre vent'anni di esperienza, ho un'ampia esperienza (per la verità - e mi duole molto dirlo da patriota - quasi prevalentemente italiana) di gente che non ha voglia di lavorare e che vuole fare il minimo indispensabile, aspettandosi da me il massimo trattamento economico, che ogni idealizzazione della "classe...
    Economia mista, compromesso capitale-lavoro? Allora, parafrasando Gaber, Libertà è partecipazione... statale.
     
    Illuminante. Il paese 'reale' è quello dove giornalisti in dissonanza cognitiva come tal Giannini che sostengono prima che la Meloni sia il partito dei maschi con la p. IVA e poi sciorinano come questo sia retrogrado.
     
    Tanti auguri di Buon Natale Franco.
    Di questo tuo articolo,per una volta,condivido quasi nulla. Ciò non toglie che sei un grande pensatore e tanta ma tanta vitamina per i neuroni delle persone.
    🎅🎄 Auguri di cuore 🎄🎅
     
  14. Amici miei

    Nel 1982, poco prima di Natale, esce nelle sale cinematografiche, AMICI MIEI atto II. Un film, per la sua semplicità, super geniale. La storia la conosciamo, un po' tutti, le zingarate, e l'unione tra amici,che supera il passare degli anni. Credo la cosa che apprezzai di più, dopo la vittoria del Mundial, quell'anno. Infatti, è diventata una pellicola cult, a parte me, maniaco della trilogia, un po' per tutti. Molti di noi, hanno scimmiottato, o si son rivisti in quei personaggi, anche chi...
    Erano tempi in cui esisteva il Cinema, e soprattutto il cinema italiano. Tant'è che c'era una cosa chiamata "Cinecittà". Negli anni '70 si assistette ad un'esplosione di creatività la cui onda lunga arrivò sin dentro il decennio successivo. Si giravano decine e decine di film all'anno, di tutti i tipi, di tutti i generi. Le commedie facevano la parte del leone, accanto ai grandi classici c'erano quelle di serie B che, se da un lato avevano le tante pellicole con la Fenech o Alvaro Vitali (che per me restano comunque godibilissime) dall'altro ti presentavano anche dei Proietti e Montesano (ma anche Thomas Milian) che erano dei veri mattatori. E poi, pur con pochissimi soldi, vedevi trame storiche, horror, gialli, e persino miste, ché solo per la sceneggiatura dimostravano talento da vendere. Poi tutto è finito, e non voglio nemmeno addentrarmi nei motivi. Cinecittà ha chiuso, si girano una dozzina di filmetti all'anno, tutti rigorosamente d'ambientazione contemporanea, così si possono girare senza costumi e in un appartamento e si risparmia, tutti molto politicamente corretti (e infatti non fanno ridere), tutti molto psicologici (e infatti ti fanno due palle così). Sono passati di moda (pare) anche i cinepanettoni di indegna memoria, che alla sboccatezza dei decenni passati non sapevano unire la fantasia, e infatti fu una pletora di "Vacanze a..." in cui cambiava, di tutto il film, solo lo sfondo nella parte finale del titolo. Ormai solo noia, e il senso di asfissia in cui pare piombato il cinema nostrano, parallelamente a tutto ciò che lo circonda. L'unica cosa che ci resta è riguardare quelli che, un tempo visti come filmetti, ora giganteggiano come classici d'altri tempi. Almeno sino a che, per rispetto a una qualsiasi delle deliranti categorie privilegiate di oggi, dagli omosessuali ai colorati, non ne vietino la circolazione persino in privato. Sipario.
     
  15. La scuola e la fuffa reazionaria (di Franco Marino)

    Ieri sono andato alla recita di Natale di mia figlia. Vivendo in un rione popolare della periferia Est di Napoli, non mi aspetto certo vette di intelligenza e cultura nella maggioranza delle mamme e dei papà, tra i quali dilagano accenti e vestiari che sembrano attingere alle atmosfere del famigerato Castello delle Cerimonie. Ma in generale, dilaga in molti genitori, anche teoricamente evoluti, una certa nostalgia per la scuola frequentata da alunni. Invece, quando ho visto tutti quei...
    Eppure la Storia ci restituisce esempi di statalismo brillanti, o più che discreti, come il secondo impero tedesco e il fascismo. Il problema è che lo Stato italiano è un simulacro: non ha una politica estera autonoma, non fa politica industriale, non seleziona i migliori, consegna allo straniero i gioielli di famiglia e la meglio gioventù che fa ricerca e produce. Lo Stato da noi è una bur(l)ocrazia eterodiretta dall'estero, permeabile alle peggiori porcate globaliste e concepito per portare all'estinzione il popolo italiano e la sua cultura.
     
    Ps. Avete mai visto uno statalismo senza patriottismo? Io no. Avete mai visto uno statalismo che si mortifica, che celebra la propria debolezza, che schiaccia la propria identità in nome dell'Europa o dell'Occidente?
     
  16. Povertà

    I nuovi poveri, sono una nuova realtà, di cui nessuno parla, e che pochi conoscono. Da qualche decennio si sono andati a moltiplicare. Prima conoscevamo, i poveri tutto tondo, chi viveva per strada, chi in case popolari o fatiscenti, vivevano di stenti, di elemosina e di sorterfugi, aiutati da enti e chiesa. A Natale si organizza un pasto caldo per loro, si regalano vestiti dismessi ecc. Adesso invece ci sono, i poveri creati da questa società, con gli aumenti dei prezzi e il non adeguare...
    Putroppo Marino affronta una questione che, esaminata con onestà e criterio, inizia dalla fine degli anni ’80.
    Ricordo ancora il referendum sulla scala mobile voluto da Craxi (una delle poche azioni non patriottiche di Craxi di cui ancora oggi non comprendo il motivo… il SUO motivo).
    Votammo in massa (una massa di ebeti, me compreso) per cancellare la scala mobile.
    Non ci rendemmo conto della trappola che ci attendeva.

    Negli anni ’60-’70, un padre di famiglia portava a casa uno stipendio che gli consentiva di mantenere la famiglia (di solito moglie e 2 figli in media), fare un mutuo per la casa, acquistare una utilitaria, programmare le ferie al mare o in montagna con tutta la famiglia.
    Le madri, se volevano, potevano andare a lavorare ma la maggior parte di loro preferiva rimanere a casa con i figli e magari arrotondare con lavoretti a casa; mia madre ad esempio faceva il “tombolo”, si riuniva con altre madri e, ciacolando, miglioravano il bilancio familiare.
    Questo del reddito familiare è argomento per certi versi semplicissimo mentre per altri è estremamente complesso.
    E’ stata creata una grande illusione: la libertà di poter lavorare tutti ed il femminismo isterico (come lo definisce Marino) ha contribuito non poco a questo autogoal.

    Di fatto si sono smembrate le famiglie, hanno iniziato a servire le baby sitters (costo), 2 auto (costo), le madri non seguono più i figli e questo ha portato ad un decadimento educativo e affettivo.
    Insomma, dove un solo stipendio bastava per tutti si è creato (volutamente) un sistema dove 2 stipendi non bastano più a nessuno e la forza educativa ed affettiva della famiglia è andata distrutta.
    Pensate anche solo alle conseguenze nel campo dell’alimentazione, ove prima le donne si recavano al negozio sotto casa, compravano a km zero, cucinavano con sapienza (chi più chi meno)… mentre oggi andiamo avanti con prodotti da supermercato, congelati, conservati (non crediate che sia un argomento secondario).

    Non si pensi che io voglia le madri a casa e sotto ricatto economico del marito, per me, in una società civile, o il padre o la madre dovrebbero potersi permettere di decidere se lavorare o meno fuori casa consentendo ad uno dei 2 coniugi di pensare alla famiglia ed ai figli (un tempo si parlava pure di stipendio per il coniuge a casa).
    Ho tantissime amicizie femminili ed ho spesso chiesto loro se, potendo scegliere, avrebbero preferito stare a casa con i figli o andare a lavorare… ebbene, nella mia piccolissima e personalissima statistica, la stragrande maggioranza di mamme preferirebbero stare a casa con i figli (ma anche diversi babbi eh).
    Il fatto è che il sistema non consente affatto questa possibilità di scelta.
    Cui prodest… questo ostracismo alla famiglia???

    Poi, ovviamente, last but not least (scusate l’inglese) c’è il giochino di creare un mercato del lavoro ricattabile ed una popolazione sempre più in mano ai debiti bancari.
    Ma questa è inutile che la spieghi… non credo sia necessario in un ambiente “pensante” come questo di Marino.

    Gli scarsi salari è un problema a cascata che ha abbassato TUTTI i livelli e diritti sociali, dalla famiglia, all’istruzione, alla sanità, alla stabilità psico-emotiva, alla certezza della dignità del lavoro… ha creato distacco, avida e sterile competizione, egocentrismo frustrato, malignità.
    Il concetto di “galantuomo” si è perso per esser sostituito dall’ammirazione verso i furbi, quelli ganzi, quelli strafottenti che ce la fanno.
    D’Agostino, negli anni ’80 ci parlava di “edonismo reganiano” ed in pochi lo capivano.
     
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