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My Threads

  1. Israele - Turchia

    Se l'obiettivo dei sionisti israeliani e` la costruzione della Grande Israele (la Terra "Promessa") che si estenderebbe su Siria, Libano, parte dell'Irak, dell'Arabia Saudita e dell'Egitto, quello di Erdogan e` l'obiettivo della Grande Turchia (sulle orme dell'Impero Ottomano), i cui territori sono in buona parte sovrapponibili ai "desiderata" di Israele, ma che comprendono Israele stessa oltre ad estendersi sullo spazio "post-sovietico" dell'Asia Centrale...
  2. La vera colpa di Hamas (di Franco Marino)

    Tra i motivi per cui non parlo più della questione palestinese, ce n'è uno che ho già scritto: questa vicenda tende a raccogliere, più di altre - e specialmente in questo momento - la categoria dei tifosi, che ho sempre mal sopportato.
    E il problema di quando si ha a che fare con un ultrà - ho frequentato per anni quel mondo e ne conosco le logiche bacate - è che è impossibile qualsiasi discorso razionale. Se l'ultrà troglodita ha deciso che "De Laurentiis è un pappone", non basterà che...
    È da quando c’è Israele che non c’è più pace quindi questo mi porta a fare 2+2 , gli ebrei rompono le balle da quando esistono, furono perseguitati anche dai babilonesi quindi che vuol dire ? Erano “cattivissimi” i babilonesi oppure c’era qualcosa di più sotto?
    Basta vedere cosa hanno combinato in Siria e come impunemente stiano prendendo territori siriani che non appartengono minimamente ad Israele ma che loro impunemente , sanno di poterlo fare ,continuano a fare …
    Mi dispiace ma qui c’è un colpevole accreditato che è Israele , qui non regge alcuna scusa .
     
    Non posso, a malincuore, che essere d'accordo.
    Sono fondamentalmente un idealista convertito (per necessita`) al realismo.

    - Giusto = conforme alle norme di comportamento scaturite da una "morale" condivisa (giusto <-> ingiusto)
    - Giusto = efficace, corretto al fine del raggiungimento del risultato (giusto <-> sbagliato/errato)

    E` evidente che in assenza di una "morale" condivisa che definisca quali siano i "giusti" comportamenti, e (contemporaneamente e soprattutto) in assenza di uno strumento sanzionatorio che efficacemente reprima i comportamenti "non conformi" e ristabilisca "la giustizia", vale solo la legge del piu` forte e la sua di "morale".

    La realta`, nello specifico internazionale, ci ha dimostrato che ha sempre valso la legge del piu` forte.
     
    Mah insomma, mi sembra un tantino menefreghista questo articolo. Si parla di pace poi quando c'è una guerra ce ne laviamo tutti le mani. La verità è che i Palestinesi han tutto il diritto di essere arrabbiati e cercare di espellere il nemico. Nemico che ha occupato dei territori di altri e ne vuole diventare padrone uccidendoli tutti. Io credo chela comunità internazionale abbia grosse responsabilità, dato che gli USA forniscono armi ad Israele. (Forse ci si dimentica che lo Stato si chiama Palestina, e che l'ONU più volte ha dichiarato illegittimo Israele). C'è un sentimento perverso e ostile verso i palestinesi, e nessuno fa niente. Dunque si rende lecito che chiunque in qualsiasi momento vada a casa d'altri, getti bombe, derubi tutti il popolo di ciò che ha senza che nessuno faccia nulla. Alla faccia dell'umanità.
     
    "Lo stato si chiama Palestina" ... mamma mia che ignoranza, eppure ci sono centinaia di opere che spiegano che fu chiamato Palestina dai britannici dopo il collasso dell'impero ottomano, alla fine della WWI.
    Era Palestina ai tempi di Tito e Adriano, 2000 anni fa.
    Palestina e popolo palestinese come li intendono oggi sono invenzioni di Arafat, dopo la guerra dei sei giorni.
    Sento forte la mancanza di Gianni Pardo che su Israele ed il suo diritto all'esistenza ha scritto articoli documentati e senza ipocrisia. Sì, anche lui diceva che le guerre devono essere vinte per cambiare le cose, ma bisogna essere capaci di vincerle.
    Se quella banda di barbari selvaggi, quelli che hanno invaso Israele il 7/10, hanno sbagliato i calcoli, come nelle 5 guerre precedenti (tutte vinte da Israele), dovranno rassegnarsi: il massimo della loro offensiva è ben rappresentato dal detto "chiagni e fotti", perchè in Occidente siamo pieni di anime belle che credono ai piagnistei di Hamas e compagnia, utili per fermare la giusta reazione di Israele ma non per vincere. Mettere sullo stesso piano una banda di fanatici suicidi e un esercito di popolo che risponde al governo democratico di un paese estremamente sviluppato e civile, mi sembra un po' spericolato. ...
    Forse con Trump gli USA slegheranno le mani all'IDF e finalmente Hamas e compagni saranno eliminati dal mondo dei vivi. Solo allora si cercheranno soluzioni di convivenza. Ma non ci vuole fretta. PS. vista l'amicizia di Franco Marino con Gianni Pardo, spero non gli dispiaccia che io lo citi https://giannipardo1.wordpress.com/. La moglie Alida ha tenuto aperto il Blog
     
  3. Sciiti...

    L'Iran e` un Paese "sciita" e anche l'Irak e` un Paese a maggioranza "sciita".

    E se "l'abbandono" di Hezbollah, di Assad in Siria, fosse parte di un accordo (tacito, segreto?) per il quale ad Israele si "concede" di consolidarsi mettendo in sicurezza i propri confini (sua area di influenza) e all'Iran si "concede" di mantenere il suo progetto nucleare e di attestarsi in Irak (sua area di influenza)?

    Nell'ottica di un "aggiornamento" degli equilibri...
  4. CARCASSIRIA

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    A pochi giorni dalla strepitosa
    vittoria elettorale di Donald Trump il sottoscritto vergò un articolo (https://www.lagrandeitalia.net/alessio-paolo-morrone/2024/11/11/finisce-qui/) nel quale esortava i fans del tycoon a tenere lo champagne ancora in fresco. Poiché secondo le regole statunitensi un presidente neoeletto a Novembre può acquisire i pieni poteri solo nel Gennaio dell'anno seguente. E in questo lasso di tempo può succedere di tutto. Soprattutto se il neo...
    Aggiungo che in Siria c'erano una moltitudine di armi russo-sovietiche (interi arsenali di munizioni di artiglieria calibro 122) che avrebbero fatto molto comodo all'Ucraina per i suoi cannoni "sovietici" che a differenza di quelli regalati "dall'occidente" (calibro 155 non tutti a norma) sparano a lungo senza squagliarsi.
    La distruzione di quegli arsenali da parte di Israele ha di fatto evitato questo trasferimento rivelando сhe, come sempre accade in questi frangenti, a livello di "servizi" tutti continuano a comunicare fra di loro e a trovare accordi anche solo di convenienza limitata nel tempo.
     
  5. Stati Canaglia

    È obbiettivamente difficile dare un commento generale sulla geopolitica degli ultimi dieci-quindici giorni. Non solo per una ricaduta di amarezza personale di fronte alle porcate vere e proprie a cui abbiamo assistito, a raffica, da parte di un'amministrazione americana scaduta che, invece di gestire l'ordinaria amministrazione come correttezza istituzionale avrebbe voluto, sta cercando di precipitare gli eventi senza neppure chiedersi cosa ne verrà fuori un domani (ammesso che il...​
  6. Due Mondi in conflitto

    Il 15% della popolazione israeliana e` di origine russa. Il 20% della popolazione russa e` musulmana.

    Aspettarsi che la Russia si schieri apertamente contro una di queste due componenti e` da ingenui.
    Aspettarsi che la Russia "usi" l'esistenza di queste due componenti per i suoi rapporti con Mondo islamico e con Israele e` logico.

    Se poi consideriamo che l'élite che comanda l'Occidente e` in maggioranza ebrea, e cosi` pure quella che comanda in Russia, mentre...
  7. Iran, nucleare

    Chi afferma che l'Iran dopo la caduta di Assad e l'indebolimento di Hezbollah sta pensando seriamente alla produzione di una propria arma nucleare, pecca secondo me di ingenuita`, quantomeno sui tempi.

    Se la "fatwa" (ingiunzione giuridico-religiosa) che proibisce all'Iran di dotarsi di armi di distruzione di massa (tra cui l'atomica) e` rispettata non c'e` alcun sito che prepari armi nucleari da bombardare. Sarebbero come le "armi di distruzione di massa" di Saddam...
  8. Iran

    Si scorgono i primi mutamenti nella politica estera iraniana dopo la morte del Presidente Raisi e l'entrata in scena del Presidente Peseshkian considerato da subito un moderato e "aperto all'Occidente"

    Con la caduta di Assad la strada che attraverso la Siria conduceva al Libano per rifornire Hezbollah e` ora chiusa.
    Che sia chiusa anche perche` non serviva piu` in quanto l'Iran aveva abbandonato Hezbollah (in cambio di...) e` una possibilita` che spiegherebbe pure...
  9. Siria

    Quindi il potere di Assad e` finito.

    Israele, Turchia, Iran e Russia ora cercheranno di agire sui propri "proxy" per trarre vantaggio.
    Non tutti i "proxy" sono uguali ed ognuno degli attori "esterni" vorrebbe e teme allo stesso tempo qualcosa. Lo scenario libico e` molto probabile.

    La Turchia non vuole uno Stato curdo al suo confine, Israele non vuole "certi" terroristi ai suoi confini, l'Iran idem, la Russia vorrebbe mantenere...
  10. Caos controllati, cani impazziti...

    Come si poteva facilmente immaginare, questo "periodo di mezzo" alla Casa Bianca permette tutto e di piu` potendo scaricare su altri le responsabilita` e tenere per se` i meriti.

    Il "caos controllato" e` una delle strategie piu` amate dagli USA, tanto quanto quella del "cane impazzito" piace ad Israele.
    Resta da vedere poi quanto realmente possano gli USA (ed Israele) controllare (e continuare a controllare) questo caos.

    L'esercizio piu` utilizzato di questi tempi "di...
  11. 50 SFUMATURE DI CORAGGIO

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    Le recenti elezioni in Nordamerica hanno polarizzato, giustamente, l'attenzione del mondo intero. E hanno fatto passare in secondo piano tutto ciò che è accaduto prima del 5 Novembre. Infatti qualche giorno prima di questa fatidica data in Iran è accaduto un fatto che meriterebbe di essere ripreso e analizzato con più cura poiché, appunto, caduto nel dimenticatoio inghiottito dalla kermesse elettorale di cui sopra.


    Il fatto in questione riguarda Ahou Daryaei. Ovvero una giovane...
  12. Iran

    Vista l'aria che tira l'Iran (l'unico Paese del quartetto Russia, Cina, Iran e Corea del Nord) priva di armi nucleari ha deciso di riavviare e potenziare la produzione di uranio arricchito.

    Purtroppo l'unica opzione in grado di garantire la propria sopravvivenza e di ristabilire un equilibrio strategico in Medio Oriente e` il possesso di un deterrente nucleare da opporre a quello israeliano (che continua ad adottare la strategia del "cane impazzito").

    Ad Israele decidere come usare questa...
  13. Pogrom?

    La parola è di origine russa, погром, e si legge “pagròm”. Si usa ancor oggi, ma non ha diretta attinenza a violenze fisiche su base razziale, né è direttamente legata all'antisemitismo: più genericamente, significa “devastazione, distruzione”, tanto che me la sono ritrovata come titolo di un breve, divertente cortometraggio animato sovietico degli anni '70, in cui a fare il “pogrom” erano stati due piccole pesti che avevano messo a soqquadro l'appartamento dei genitori. Non così in...​
  14. Ecco perché la storia del gigante scemo non mi ha mai convinto

    Sono ostile al sionismo perché, come l'americanismo, mina la sicurezza e l'interesse nazionale italiano. Se la sicurezza nazionale lo richiedesse e le condizioni oggettive lo consentissero, non esiterei ad espellere dall'Italia l'intera comunità ebraica e americana (o russa, cinese e così via). Al complotto ebraico, però, non ho mai creduto.
    Il giudaismo internazionale cospira ai danni dell'umanità? Tali asserzioni non posso non accoglierle con scettico distacco.
    La questione è molto...
  15. LO ZIO SAM.APPRENDISTA STREGONE O "GIGANTE SCEMO"?

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    Di recente mi sono ritrovato a contemplare la storia degli Stati Uniti degli ultimi 100 anni. Soprattutto del suo ruolo nella politica internazionale. E come per magia, è proprio il caso di dirlo, mi è venuto in mente "L'Apprendista Stregone". Ovvero quel cartone animato, facente parte di uno degli episodi del film "Fantasia", prodotto da Walt Disney nel 1940.


    Il plot del cartone animato in questione ci narra di un mago e del suo aiutante. Quest'ultimo ha le fattezze del...
  16. Esopo ci spiega l'inutilità dell'ONU e come funziona la politica...

    In generale vengo accusato di un certo cinismo nelle mie considerazioni geopolitiche e può darsi che l'accusa sia fondata, sebbene io preferisca definirmi, semplicemente, un realista pragmatico. Ma, come chiunque, mi sono formato su un retroterra familiare e con determinate letture. La mia famiglia non ha mai amato la retorica zuccherosa e ha sempre cercato di indirizzarmi presso letture che, sin da bambino, hanno cercato di piantarmi i piedi per terra. E tra queste, ci sono le favole di...
    L'avevo già scritto in un commento di un altro tuo articolo. Sono 76 anni che Israeliani e palestinesi fanno a botte, é palese che a molti interessa che in quel fazzoletto di terra la situazione rimanga così. Però ora c'è una variante, Israele sta mettendo in difficoltà politica ma soprattutto economica gli USA come lo fa l'Ucraina, perché questo fa parte dell'evento storico a cui stiamo assistendo: lo spostamento dell'egemonia politico-economica da Ovest ad Est che é iniziata col crollo dell'URSS (la scusa per la NATO). Io sto assistendo con interesse dato che non sono sicura di vederne la fine
     
  17. Palestina: perché è impossibile un dibattito sereno (di Franco Marino)

    Come qualcuno ricorderà, sabato scorso ho pubblicato un articolo sulla questione palestinese e, dopo essere stato subissato di insulti, l'ho rimosso. Non è vigliaccheria, è che francamente avevo già talmente tanti pensieri in testa - alle volte la gente non si rende conto che la vita è ben altro rispetto allo sciocchezzaio socialaro - che non mi andava di infilarmi nell'ennesima stucchevole rissa tra sionisti e filopalestinesi che minacciano di toglierti l'amicizia se non ti metti a...
    Sono sostanzialmente d'accordo. A me piacerebbe ricordare che anche le azioni dell'OLP (prima di Hamas) negli Anni 70-80 erano oggettivi atti di terrorismo e che c'è ben poco di che gloriarsi, esattamente come in Israele sono arrivati ad assassinare un loro leader storico (Rabin) perché aveva osato parlare di pace. Ma, come hai detto tu, se scrivo una cosa del genere su FB, scoppia il terzo conflitto mondiale.
     
    Ottimo articolo, in particolare la sua conclusione.
    Peccato che purtroppo sia vano pensare ad una "redenzione" degli Hollygans da tastiera per i quali non basterebbero nemmeno mille articoli.
     
    Io confido sempre nel fatto che uno per una volta possa fermarsi e ragionare serenamente
    Forse un ottimo articolo può avere più potere di altre milioni di opinioni
     
    Credo che "l'interesse nazionale" dell'Italia sia l'allontanamento degli USA dal continente euroasiatico con la conseguente fine dello stato di "Paese occupato" e sotto tutela dell'Italia.

    Questo segnerebbe l'inizio di un percorso che offrirebbe al Paese Italia la possibilita` di ridiventare un attore importante (e quindi rispettato) nella "Regione" di cui fa parte: ad esempio i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo (ma non solo).

    Da questo punto di vista un ridimensionamento, una de-sionistizzazione di Israele che di fatto opera come una testa di ponte USA nel Medio Oriente (parte del continente Eurasia) lo troverei auspicabile.

    Il diritto all'esistenza di Israele e` indiscutibile. Il dilemma e` quale Israele, al servizio di chi.

    Le forze di Israele sono tali da consentirle di difendere il proprio territorio anche senza l'aiuto costante degli USA.
    Ma non tanto per soddisfare i programmi di espansione dei sionisti (programmi che coincidono troppo spesso con quelli statunitensi) che lo governano. Per questo e` il sionismo che va combattuto nell'interesse di Israele stessa.

    Il cosidetto "Popolo palestinese" e` due volte vittima: di Israele che lo ha sempre considerato come un intruso e dei Paesi arabi in primis che lo hanno sempre manipolato ed usato ai propri fini.
    E gli interessi di quei Paesi arabi sono tali che oggi a loro conviene negoziare il proprio sviluppo futuro con Israele piu` che con i palestinesi che sono si` un Popolo, ma non sono uno Stato nel vero senso della parola, ne tanto meno sovrano, cioe` non sono un interlocutore valido dal punto di vista del business (che governa il Mondo).

    Ma Israele e` un Paese con circa 7 milioni di abitanti, uno Stato Religioso (tanto quanto l'Iran) "innestato" in un Mondo sostanzialmente musulmano che non lo ha digerito nel momento in cui quel Popolo (gli ebrei) (che in Palestina hanno praticamente sempre vissuto) e` diventato "Stato" con proprie leggi, un proprio esercito, una propria amministarzione, una propria politica di "potenza" e un proprio "padrino".

    Fra gli antagonisti di Israele per la leadership della regione c'e` l'Iran. Un altro Stato Religioso, antisionista fino al midollo e per niente (checche` se ne dica) antisemita.

    La situazione e` arrivata ad un punto tale che per salvare veramente Israele dall'autodistruzione ci si deve augurare che l'Iran entri sotto l'ombrello di difesa nucleare russo (come la Bielorussia per intenderci) visto il divieto tutto religioso di dotarsi di armi nucleari, o superi quel divieto e se ne doti.
    In un sistema di deterrenza reciproca si puo` iniziare a discutere tenendo ciascuno in evidenza i propri interessi nazionali che sono (volenti o nolenti) interconnessi e interdipendenti.

    Ma innanzitutto sono gli USA che vanno ributtati a mare perche` dove ci sono loro (e prima la Gran Bretagna) il "dividi et impera" e` la condizione indispensabile per la loro sopravvivenza come "Imperatore della Terra".

    Da cittadino russo non posso che (cinicamente) rallegrarmi che sia sorta questa rogna nel Medio Oriente perche` permette al mio Paese (la Russia) di combattere piu` efficacemente la NATO e creare i presupposti per la liberazione dell'intera Europa dall'occupazione USA.
    L'occupazione sovietica e` gia` finita da tempo e l'interesse dei Paesi europei sta ad est, non a ovest.
     
  18. La nuova frontiera del collaborazionismo

    Un conto è riconoscere l'inconcludenza e l'inefficacia della missione Unifil, che si trascina stancamente da decenni; un conto è legittimare le prevaricazioni dell'esercito israeliano, che minaccia e aggredisce la forza internazionale di interposizione. Forza Italia e Lega, le due costole della sinistra, si confermano la sentina del luridume antinazionale, il nucleo pulsante di ogni intendenza col nemico interno ed esterno. Lo attestano la reticente neghittosità di Salvini (“Tutta la...
    Ho avuto modo di incontrare, in eventi diversi, due ex soldati che hanno partecipato a delle missioni all'estero, uno in Kosovo l'altro in Libano. Fino a qualche mese fa queste due destinazioni venivano considerate a basso rischio. Moltissime sono le persone che si propongono perché la paga mensile varia, in base al grado, da 17.000 euro lordi a 26.000 euro lordi pagati dallo stato italiano. A questi si aggiunge una diaria, pagata dalla NATO di 80 euro per il Kosovo e 130 euro per il Libano. É un bel mucchietto di soldi che si portano a casa, da 145.000 a 200.000 euro NETTI/anno, vitto, alloggio, vestiario gratuito. Assieme al nostro contingente, ci sono soldatesse di varie nazionalità, molte sono 'dsponibili' a fare sesso. Alla fine del discorso con entrambi, ho capito che i comandanti in capo spingono fortemente a livello politico per tenere in piedi queste organizzazioni anche perché, rispetto ai militari che qualcosa rischiano, loro proprio non rischiano nulla e si portano a casa in media 300.000/anno euro e più.
     
    Ce la fate a criticare quella merda di Paese senza ciurlare nel manico con le vostre storie personali almeno per una volta? Una volta! Una volta!!!!
     
    Idem. I militari del mio paesello che hanno fatto anni e anni di Afghanistan sono tornati carichi di soldi (anche se non avevo idea del quantum...). Uno si è permesso un'intera villa che era in vendita da anni perché nessuno in zona era in grado di pagare tanto. Ma era un classico che, appena rientrati alla prima licenza, TUTTI costoro si prendevano un macchinone nuovo fiammante. I soldi di questo miserabile Paese che "non ci sono risorse" per pensioni e sanità, sono, come faccio notare da anni, come stampati a piacere per alimentare guerre e presenze militari inutili (ma non a chi le fa)
     
  19. LA SHOAH E LA SALSA TONNATA

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    Come mi è capitato di ribadire più volte il sottoscritto, in passato, è stato un atlantista duro e puro che Josep Borrel spostati! Ed in virtù di ciò sono stato anche un accanito sostenitore dello Stato di Israele. Soprattutto del suo esercito (IDF) e del Mossad, le cui gesta mi hanno sempre affascinato e lasciato sbalordito. Per dire che anni fa lessi avidamente un libro scritto da un ex agente dei servizi segreti israeliani nel quale si raccontava per filo e per segno di come il...
  20. La verità sul Medio Oriente (di Franco Marino)

    Anzitutto bisogna premettere che chi ha inventato questo titolo - io - è consapevole che faccia vagamente ribrezzo (il titolo, spero non anche io). Infatti già pretendere di stabilire la verità su una determinata situazione - una crisi coniugale, economica, sportiva - è difficile, figuriamoci quando si tratta di una vicenda così complessa come i casini che da ottant'anni funestano il Medio Oriente.
    Se faccio questa premessa è perché molti lettori mi hanno contestato, a più riprese, una...
    Se ci pensi, tutti i casini in giro per il mondo sono stati prodotti da questa pessima abitudine delle potenze del momento di decidere la spartizione dei territori, fregandosene della cosiddetta autodeterminazione dei popoli. Nel nostro piccolo, anche il Regno delle Due Sicilie e il Veneto sono vittime di questa pessima abitudine.
     
    I tifosi dell’ una o dell’ altra fazione si azzuffano perché aizzati dagli acchiappaclick , spesso senza nemmeno conoscere bene la questione . Io sono d’accordo con te anche perché non c’è molto da schierarsi , tranne che per un insito antiamericanismo mio personale. Che non riguarda i cittadini ovviamente
     
    Last edited:
    A me non frega niente della Palestina, mi auguro solo che Israele, entità pericolosa e destabilizzante, venga smantellato o ridimensionato, perché (ci) ha creato troppi guai in Nordafrica e nel Mediterraneo.
    PS. Nel film che tu citi, Pippo Franco è il figlio di un barista arcitifoso della Roma in procinto di diventare genero del suo datore di lavoro, un laziale sfegatato e amico di Andreotti (Andreotti era l'ossessione del Bagaglino), quel "romanista rompi cojoni".
     
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