georgescu

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  1. Le elezioni rumene e il portiere in attacco (di Franco Marino)

    Chiunque segua il calcio è abituato ad una situazione tipica di quando una delle due squadre perde per una rete di scarto e si è al novantesimo: il portiere abbandona i propri pali e si porta nell'area avversaria per cercare di pareggiare. Si tratta chiaramente di una mossa disperata che, nella storia del campionato italiano, è riuscita tre volte (vado a memoria, Rampulla, Taibi e Brignoli) e che si fa quando non si ha nulla da perdere perché, a partita quasi persa, prendere un altro gol...
    Basterebbe uscire da NATO e UE. Ma nessuno lo fa perché i croccantini euroamericani sono ancora appetibili e gli effetti sarebbero sgradevoli (attentati, omicidi mirati ecc.). Gettare la maschera non è giocoforza un segno di debolezza.
     
    Le cose legate alle elezioni presidenziali rumene sono un tantino più complesse e,soprattutto, più "coperte" di quanto esca fuori dai media occidentali.
    Io ho notizie dirette dal ministero della giustizia rumeno. E non indico nemmeno la fonte,sebbene questa sia molto importante e a me vicinissima.
    Se uno va a leggere i titoli nostrani viene da ridere...potrebbe mai la Corte Costituzionale annullare una tornata elettorale perché potrebbe (ripeto: potrebbe) essere stata influenzata dai russi?
    È ridicolo il solo pensarlo...potrebbe ....allora sulle ipotesi si potrebbe validare tutto e annullare tutto. Ma il diritto,in tutto il pianeta, è fondato si prove e solo eccezionalmente su indizi (detto popolare: tre indizi fanno una prova).
    La verità è che ai piani alti della Romania hanno le prove che Georgescu abbia ottenuto quei voti in modo fraudolento ma non vogliono farlo uscire apertamente per,probabilmente,consolidare le prove nel frattempo.
    Ricordo solo che la Corte Costituzionale soltanto il giorno prima aveva dato l'ok alla validazione del primo turno delle elezioni.
    Insomma, è giusto pensare male sul morente Occidente eppure, probabilmente,stavolta queste elezioni non sono state affatto esito di democrazia corretta.
     
    Ma vedi amico mio, il punto non è che ci siano stati o meno brogli elettorali. Su questo, io non ho argomenti da portare e sicuramente il tuo contatto nelle alte sfere rumene avrà dati molto più attendibili dei miei. Io, da questa mia modesta postazione non posso non notare quanto sia curioso che questi denunciatori di brogli elettorali non saltino mai fuori quando l'esito è a loro favorevole. E queste cose giustamente danno l'idea del doppio standard su cui si fonda la sepolcrale ipocrisia occidentale.
     
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