fantasy

My Threads

  1. Io non voglio essere un hobbit

    In confidenza, vi confesso che non ho mai dedicato particolari attenzioni al genere fantasy né al suo autore di punta J. R. R. Tolkien. La riduzione cinematografica de Il signore degli anelli mi è parsa in linea con i blockbuster hollywoodiani, vale a dire tecnicamente ineccepibile, mirabolante e a tratti fascinosa, con una validissima truppa di ascari britannici nel cast, ma nel complesso una lungagnata stucchevole, povera di qualità trascendentali sul piano dell'originalità e dei...
    Io ho amato sia la saga di Tolkien, sia i francesi che citi (ma eccettuo Stendhal e il suo insopportabile romanticismo, e Zola, rispettabile ma pallosissimo engagé). Tolkien, nonostante il culto (e il marketing) che lo hanno diffuso ai quattro angoli del globo, non so se riuscirà a passare, nei secoli, per un classico. Balzac, invece, sì, e lo è già da un pezzo.
    Invece sono assolutamente d'accordo con la confusione che regna nelle teste dei sedicenti "fascisti". Gente che inneggia a Mussolini ma sta nel partito della Meloni. Roba che solo un crollo psicotico potrebbe spiegare con una qualche logica. Ma anche questo è nell'ordine delle cose: la malattia mentale è la cifra interpretativa della nostra società.
     
  2. Dante e il "pensiero di destra italiano"

    Il ministro Sangiuliano rivendica Dante come "nostrissimo": lo definisce come il "fondatore del pensiero di destra italiano". A sinistra hanno Dario Fo? Tié li freghiamo. Rivendichiamo Dante.
    Ora, questa è un'operazione simile a quella fatta su Tolkien che per anni fu rivendicato dalla destra quando non direttamente dal neofascismo, pur essendo Tolkien assolutamente antifascista (cattolico, conservatore, si definiva "anarchico o per la monarchia" e mandò a cagare l'editore tedesco quando gli...
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