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My Threads

  1. Il problema della violenza sugli animali oltre i deliri social (di...

    Sui newsfeed di tutti i social campeggia la notizia del povero Aron, il pitbull bruciato vivo, con conseguente indignazione generale e di una ragazzetta di Palermo che ha buttato un gatto in una fontana, facendolo annegare.
    Il copione è sempre lo stesso: torme di idioti che si scannano sui social equamente divisi tra sadici psicopatici che incrudeliscono sugli animali e adrenalinici cretini multimediali che invocano giustizia di piazza, sputtanamento mediatici, ergastoli e chissà che...
    Veramente ci vorrebbe la patente per riconoscere chi è capace di prendersi cura di un animale
    Anche io non avevo sterilizzato il mio gatto… volevo che fosse libero
    Sono stata criticata da tutti
     
  2. Gli animalisti non conoscono davvero gli animali (di Franco Marino)

    Non so se sia un caso, ma le peggiori persone che ho avuto nella mia vita erano scatenate animaliste, sinceramente convinte che l'uomo fosse una bestia colpevole di tutto e che gli animali fossero superiori a prescindere. Si trattava naturalmente di una scemenza. Ma guai a farglielo notare: erano liti furibonde. Ci si sarebbe potuto aspettare, da persone così sensibili verso gli animali, anche una sorta di irreprensibilità morale nei confronti degli esseri umani, e invece non era così...
    M
    Gli animali agiscono secondo la loro natura e giudicarli per questo non è che sia sbagliato, ma non ha senso. Amo molto i gatti e sapere che non sviluppano legami duraturi tra loro e che non abbiano coscienza della prole non me li fa amare meno.
    Se dai loro da mangiare, sii contento del fatto che hai abbastanza sensibilità da condividere il cibo con altri esseri viventi e tanto basta.
    Ciò che conta è avere una relazione armonica con le cose del mondo, perché è questo che ci dice quanto stiamo in pace col nostro essere umani.
     
    M
    Non va in contraddizione, era un appunto al tuo "non so se dovrei dare loro ancora da mangiare".
     
    Gli animali sono animali...agiscono per istinti. L'uomo dovrebbe agire per consapevolezza. Ciò che ora sta mancando è il rispetto. Il rispetto verso altri esseri umani ed il rispetto verso la Natura Madre. Non possiamo estinguete tutta la fauna selvatica solo perché "presupponiamo" che ci assalga. Purtroppo oggi invece si agisce,anche verso gli altri,in modo "estremamente"violento solo su "supposizioni". È questo ciò che deve essere controllato.
     
    Concordo, in alcuni casi ci sono dei tratti di patologia psichiatrica nelle persone che si battononper gli animali (non tutte) ma allo stesso tempo non sono sempre i media megafono della politica a creare i casi sui quali dibattere?
     
    Da molto giovane, accanto alla nostra casa avevamo una piccola fattoria con animali. Avevo imparato a tirare il collo alle galline, dare la botta mortale sulla testa del coniglio da cucinare, annegare i gattini appena nati dato che le gatte ne partorivano a decine, ammazzare quante più vipere possibile alle quali tagliavo la testa da cui il farmacista estraeva il veleno per l'antidoto (non c'era ancora quello sintetico). Schiacciavo la testa agli uccellini presi col "vischio" (pratica poi proibita), mettevo le trappole per i caprioli per I cacciatori. Questo animalismo paranoico, secondo me, deriva dal fatto che i più non sanno come vengono macellati gli animali che mangiamo. Il nostro studio ha allestito una linea di confezionamento all'interno di uno stabilimento di macellazione dei polli. Stavano meglio quando si tirava loro il collo, credimi, anche perché arrivano ingabbiati, stremati da lunghi viaggi fatti col caldo o il gelo. Mai visto animalisti protestare per i polli. Anche in questo caso ci sono animali di tipo A e di tipo B
     
  3. Fenomenologia di Barbie

    Sono andato a vedere il già celeberrimo film sulla bambola più famosa del mondo. Non chiedetemi i motivi, sono stati i più banali del mondo: per divertirmi. Al cinema vado per svagarmi, difficilmente scelgo film impegnati o drammatici, e oscillo fra gli horror, i supereroi e le commedie (escludendo gli scempi che, ormai regolarmente, produce la Disney). Così avevo deciso da tempo di non perdermi quella che mi sembrava una commedia surreale a cavallo fra realtà e fantasia. Al peggio, mi...​
    L'ho visto anch'io per curiosità, potenza della pubblicità, l'ho trovato noiosamente stupido ed essendomi annoiata non ho colto tutti i messaggi subliminali descritti. Tuttavia...alla fine..uscendo...ho visto un gruppetto di ragazzine...con i capelli a coda di cavallo, vestite di rosa barbie...
     
    È nella natura dei messaggi subliminali non essere colti subito. Io ho dovuto riflettere durante la notte e il giorno successivo per cogliere tutto il veleno distillato sapientemente fra i colori pastello e le casette di plastica.
     
  4. La sostituzione etnica (Franco Marino)

    Quando si combatte una guerra, la cosa peggiore è non conoscere i propri nemici. E infatti una delle ragioni per cui il dissenso rimane residuale e velleitario è che non ha le idee chiare su niente: su chi sia il nemico, per esempio. Alcuni sostengono che il nemico siano gli Stati Uniti, altri che siano le élite, altri che sia la Federazione Russa, altri la Cina, il Vaticano, in un profluvio di ipotesi che uno non ci capisce più niente.
    Poi, non si capisce cosa voglia fare il nostro...
    Che gli USA si impiccino anche troppo degli affari nostri sono d'accordo, sulla sostituzione etnica ....ma cosa poi significa? Abito in Veneto perché mio marito aveva casa lì. Sono più trentina che veneta e vissuta all'estero per un pò, oltre ad aver viaggiato per anni in tanti paesi. Ho sempre detestato il Veneto "saudita" come qualcuno lo ha definito e soffro nel dover frequentare veneti. Preferisco gli "stranieri" gente dell'Est Europa con cui mi trovo meglio e vivono qui, anche con gli Indiani mi trovo meglio. Negri ne conosco due, tecnici presso la base americana, e mi sono più simpatici dei veneti. La storia delle "radici, tradizioni, usi, costumi" mi irrita. Noi non siamo invasi dai negri, siamo invasi da pocodibuono ai quali viene permesso tutto, il colore della pelle non c'entra. Ho lavorato anche in paesi islamici, Iran per esempio, e sai una cosa? Mi sono trovata bene sia come lavoro che come donna, meglio che in Veneto dove ancor oggi senti gente che dice "Le done dovarìa star a casa a cusìnare e a far fiòi ".
     
    Promemoria disincantato. Anche questi pacifisti che raccolgono firme per far cessare la guerra, che tristezza! Non hanno imparato niente dai loro idoli partigiani?
     
    Condivido il tuo articolo al 100%. Non sono mai stato atlantista e gli USA li ho sempre visti come alleati falsi. In realtà sono i nostri padroni e sappiamo tutti che fine fece Craxi per essersi opposto agli USA con il noto episodio di Sigonella.
    Chi non capisce che il vero nemico dell'Italia sono gli USA è come se stesse alla guida di un'auto in piena notte con gli occhi bendati. Bene che va brancola nel buio e comunque prima o poi va a sbattere di brutto
     
  5. L'importanza di chiamarsi Alberto

    Mi avvicinai al professor Alberto Bagnai nel 2012. Lui aveva aperto da poco il blog Goofynomics, e io gli segnalai le reiterate insolenze di un Fabio Scacciavillani che lo sfotteva dalle colonne del Fatto Quotidiano online. Il prof. gettò il guanto e mi incaricò di portarlo al terribile cerbero molisano. Gentilmente declinai e, tra me e me, pensai: adesso lo fulminerà con qualche numero di prestigio retorico dei suoi, menzionerà la Recherche e lo umilierà servendosi dell’augusto...
    l'egocentrico presuntuoso non mi ha mai convinta. Il suo libro è una brutta copia di cose già scritte precedentemente da persone sicuramente più erudite in materia economica di lui. E' stato eletto perchè gli italiani come semrpe ragionano con la pancia e pochi col cervello. Ecco perchp abbiamouna classe dirigente che fa ribrezzo. Sarebbe bastata solo un po' d diffidenza per capire prima chi lui fosse. Come diceva il filosofo "penso dunque sono, e se sono dunque dubito, e se dubito dunque esisto".
     
  6. L'Orsa JJ4 e la sostituzione etnica: dibattiti da perdigiorno (di...

    Esiste un pregiudizio sulla povertà che, secondo molti, è il momento in cui si ritrova quell'umanità che il denaro in abbondanza fa smarrire. Personalmente, l'ho sempre trovata una scemenza. Quando si è ricchi o quantomeno benestanti, si ha tempo a sufficienza per occuparsi di chi sta peggio di noi, mentre il povero non ha altra preoccupazione se non far quadrare i propri miseri conti. Quando l'umanità lotta per sopravvivere non esiste altra preoccupazione che questa. Se, invece, le...
    M
    Sono quasi del tutto d'accordo. Il problema di questa vicenda è semplicemente che è stata gestita malissimo. Se è pericoloso reintrodurre una specie selvatica in un certo luogo, è meglio non farlo, piuttosto che darsi la patina di attenti all'ambiente e poi ricredersi quando ci scappa il morto.
    Ho letto che all'orsa è stato offerto rifugio in altre nazioni, dove probabilmente sanno come convivere con questo genere di animali.
     
    Fatalità...in quella Val di Sole ci abitava mia nonna e poi mia madre ed io di tanto in tanto. Mai visto orsi almeno dal 1915 in poi , cioè da quando mia nonna nata nel 1898 cominciò ad andare a legna e poi mia madre a passeggiare e poi io a camminare e sciare. Quindi nelle zone si sviluppò prima la pastorizia, poi gli allevamenti poi la coltivazione dei frutteti. Circa nel 2000 la Provincia Autonoma di Trento importa plantigradi dalla Slovenia, senza interpellare la gente del posto, le guardie forestali, i sindaci, perché si sarebbero presi un vaffa, li piazza in un territorio piccolo e ristretto dove fanno fatica a trovare da mangiare e questi si riproducono comunque alla grande. É da parecchi anni che la gente ha segnalava la presenza sempre più aggressiva degli orsi e i parenti mi raccontavano da tempo che si aspettavano prima o poi che un incontro finisse male. Ma la Provincia é gestita da piddini. Stop. Il povero figliolo, che ormai viene pianto solo dalla madre, diventa quasi colpevole. L'orsa immigrata clandestina va salvata a tutti i costi. Risultato: disdetta di turisti animalisti che saranno sostituiti da altri che cercheranno l'emozione di trovarsi davanti un plantigrado di 150 kg "per vedere l'effetto che fa". Come fare scialpinismo con allerta valanghe livello 3-4. Per chi di montagna non capisce una mazza é la "montagna assassina" o "l'uomo che deve stare al suo posto". Il ragazzo era al suo posto é l'orsa che era fuori sede e fuori di testa. Per le numerose vipere che invece lì vivono da anni non c'è protezione, ogni estate una strage perché vengono ammazzate a prescindere in quanto potenzialmente pericolose. Anche l'animalismo é razzista!'
     
    Sono talmente d’accordo con te che nulla posso aggiungere salvo che l’opera di distrazione di massa è al diapason. Un mio amico a Londra mi dice che li stanno applicando ai cellulari di tutti i cittadini un sistema di allarme che scatterà in caso di allerta bombardamenti e mi parla di guerra in Ucraina, concludendo:” Ah già, ma da voi non dicono niente in proposito!” Meglio parlare di orsi
     
  7. Gli animalisti hanno rotto le palle (di Franco Marino)

    Ogni anno, in tempo di Pasqua, le newsfeed vengono riempite di post sul fatto che gli agnelli non vadano toccati perché "è una crudeltà consumare quei teneri agnellini" e via tutto il campionario della stupidità animalista, da quelli che "gli animali sono creature meravigliose, non come gli uomini che sono egoisti e assassini" a quelli che hanno smesso di mangiare carne perché hanno visto l'agnello "piangere come un bambino" (per cui se invece di fare nguè nguè, avesse fatto cai cai come...
    condivido completamente, mangio di tutto in ossequio al principio, appunto , della libertà individuale di mangiare quel che si preferisce..( mangiassi solo vegetali, peraltro, personalmente nel giro di un anno produrrei almeno un paio di calcoli renali, già avuto uno a 30 anni e non auguro a nessuno, nemmeno a un fondamentalista vegano, una colica renale, ndr) l'amara verità, come giustamente rileva Franco , è che siamo circondati, appunto, da fondamentalisti, religiosi, politici, calcistici, sessuali, animali....e chi più ne ha più ne metta..
     
    Premetto che sono vegetariana al limite del vegano, però per mio conto ciascuno può mangiare ciò che vuole, farina di grillo compresa. Per quel che concerne l'orso, la mia considerazione è un'altra: abbiamo speso fior di quattrini per reintrodurre questa bestia nei nostri boschi, ed ora ne spenderemo ancora per abbatterla. Uno zero in economia non ve lo toglie nessuno. E i pericoli nei boschi? Non c'è solo l'orso. Si può scivolare in un dirupo, si può essere morsi da una vipera e molto altro. Chi gira per i monti ne è consapevole ed accetta i rischi.
     
    A sto giro, non condivido. Soprattutto il taglio. Pare più uno sfogo. Che l'estremismo vegan-animalista sia urticante non v'è dubbio, ma molte delle tue conclusioni sono fuorvianti e anche un po' superficiali. Il problema orso è la plastica dimostrazione di come una tragica circostanza sia in realtà lo specchio di ben altre responsabilità dove a emergere è l'ignoranza crassa di una classe politica e di istituzioni composte da personaggi portatori di interessi (money) ma totalmente priva dei concetti base di gestione faunistica responsabile. Il discorso è lungo e articolato. La verità è che questa vicenda è stata dolosamente auspicata da chi avrebbe dovuto tutelare il patrimonio faunistico e al contempo essere in grado di tutelare coloro che vivono quei territori.
    Come? Come fu capace Franco Tassi in quel del Parco d'Abruzzo a cavallo degli anni 70. L'orso marsicano era sull orlo dell estinzione al pari del lupo appenninico (la sua gestione, che salvò un patrimonio di biodiversità straordinario, fece scuola. Arrivavano da tutta europa a studiare il suo lavoro). Ecco Franco Tassi fu SILURATO dalla politica in modo becero e ignorante. Si mise di traverso quando comparvero i mitici progetti di 'valorizzazione' (leggasi speculazioni). Questo per dire che, al di là della tragedia trentina, il problema sta a monte. Bene ha detto Corona (che non gode della mia particolare stima) sul fatto che la montagna non sono fiori e farfalle ma richiede responsabilità e consapevolezza.
    Si scatenerà la caccia all',orso dando la stura agli appetiti di chi munito di carabina annualmente stende cristiani in giro per funghi sparando ad minchiam nelle frasche. Ma li si parla di tragica fatalità. Le Famiglia si porta a casa il fungaiolo morto e pace all'anima sua. All'altro, al più, gli levano il porto d'armi e festa finita.
    Per cui prendersela con gli animalisti serve solo a spostare il binocolo dal vero obiettivo. E comunque, dopo anni di recupero di specie selvatiche nel mio palmares di passioni, con animali magnifici impallinati da una manica di coglioni (sorry per l'eleganza) perdonami ma qualche motivo di irritazione ce l'ho anche io. Ma al contrario. Sulle scelte alimentari non entro nel merito, ognuno agisce che sulla base delle proprie convinzioni e sensibilità. Io ho smesso da anni di cibarmi di carne (anche se ammetto senza vergogna che mi è sempre piaciuta e mi piacerebbe tutt'ora) e comunque possiedo cani a cui do carne perché ne devo rispettare genetica e necessità. La mia è una scelta personale. E non la impongo a nessuno.
     
    Il tuo commento tocca un tema che io non ho minimamente sfiorato, quello della caccia. In quanto che, senza criminalizzarla, non ho mai sponsorizzato la caccia. Io ho semplicemente allergia nei confronti dell'estremismo animalistico. E quanto alla tua libertà di non consumare carne, per quanto mi concerne, nessuno te la toglie. Ma io non sono obbligato a sopportare chi mi dà dell'assassino perché invece mi cibo di carne. E quanto al fatto che molti esultino perché un orso ha ammazzato un essere umano che si trovava lì per caso, senza alcun intento offensivo, penso che non sia nemmeno il caso di parlarne.
     
    Ma infatti non ne parlo. Esultare è da idioti. Cosi come coprire qualcuno di insulti perché non la pensa come te, lo stesso. L'estremismo animalista fa danno agli animali, credimi. Non pensare che non abbia avuto scontri con i talebani del settore. Ma su questo tema mi trovi sensibile e, scusami, ma proprio per la tua capacità di sottrarti alla provocazione mi aspettavo qualcosa di meno prevedibile. Il tema caccia è comunque il vulnus di tutta quella vicenda. Che piaccia o meno.
    Sempre con grande stima. Evi
     
    Ma io non ho coperto di insulti chi la pensa diversamente da me, ho coperto di insulti una categoria ben precisa, quella proprio relativa all'estremismo animalista contro cui tu stessa ti scagli. Finisce lì. Nessuno discute la tua libertà di non cibarti di animali o di non cacciare. Ma nessuno deve discutere la mia di cibarmi di animali - cosa che faccio in sovrabbondanza - e di cacciarli, cosa che non faccio.
     
    Purtroppo ciò che sta lentamente ed inesorabilmente scemando è il "rispetto" per chi non la pensa come noi, usando la prevaricazione come unico mezzo di comunicazione. Dal mangiare, al vestire, al curarsi...e abituandoci ad ascoltare chi vuole prevaricare accettiamo anche ciò che non ci sembra giusto.
     
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