cinema italiano

My Threads

  1. 10 FILM DA (NON) RIVEDERE! (di Giuseppe Cozzolino)

    10 Film della mia lunga carriera di cinefilo che non rivedrei nemmeno se mi pagassero:

    1-LA VITA È BELLA di Roberto Benigni, ovv. " prendiamo l'espediente narrativo dello spielberghiano L'IMPERO DEL SOLE e attacchiamolo alla cornice di SCHINDLER'S LIST con la faccia di Benigni sopra. Mettiamoci quella congerie di stereotipi che tanto piacciono agli americani ed ecco che "Roberto!!!" ti vince l'Oscar sotto l'ala protettrice di un certo Harvey Weinstein. Fine della Storia Triste"

    2-PRETTY...
    Io metterei l'intera filmografia di Jane Campion, soprattutto Holy Smoke. Quando lo vidi la prima volta mi volevo ammazzare: Harvey Keitel en travesti; la scena con Kate Winslet che, in pieno deserto australiano, canta al volante una canzone di Alanis Morissette. Puro trashume bertolucciano.
     
  2. Indifferenziata

    Alcuni mesi fa, scrissi che nel panorama del cinema italiano sembrava che ci fossero solo due attori, uno molto sopravvalutato (secondo me), l'altro capace ed espressivo, che grazie a Sorrentino ha fatto il boom, nonostante la sua indubbia bravura, mi annoia vederlo in ogni film, come l'altro. Questo in sintesi ciò che scrissi. Adesso è uscito ADAGIO un film che completa tutta la serie della Roma criminale e corrotta, meno male una volta disegnavano così solo Palermo e Napoli, pian piano...
  3. Nuovo cinema paradise

    Per medialestette in primavera, cominceranno le riprese della nuova fiction della Rai, dove il giovane emergente Beppe fiorello, interpreterà l'attore Pierfrancesco Favino, intento ad indossare in un film i panni del campano Tony Servillo. Sceneggiatura da Oscar, scritta a 6 mani da Sorrentino, Garrone, Amelio, riportando alla luce una vecchia idea di Nanni Loy, sulla falsa riga del filone cinecolombapasquale di zeffirelli, che era d'uopo usare attori del calibro di Maurizio Merli e Luc...
    Poiché mi sono addormentata un paio di volte, esprimo la mia opinione su quello che ho visto. Avevo già letto la biografia di Oppenheimer, per fortuna, nonostante ciò ho faticato a collegare gli eventi cronologicamente dato che nel film si sovrappongono. É un continuo interrompersi di scene per inserire altre di altra data. Sorvolo sulle informazioni scientifiche date a caso, ma capisco che é un film non una lezione universitaria di meccanica quantistica che, per studi fatti (sono ingegnere meccanico) e per un figlio fisico teorico che su questo argomento ha scritto alcuni trattati, ho una competenza che nota le discrepanze. L'obiettivo del regista ovviamente é dimostrare i dubbi degli scienziati quando le loro scoperte vengono usate per scopi bellici. La musica assordante bum bum bum che accompagna tutte le situazioni difficili.
    E poi...la macchietta Einstein (che Oppenheimer ha conosciuto solo casualmente ad una festa) inserita per fargli dire solo i più noti aforismi, mi é sembrata la pubblicità di Eurospin "La spesa intelligente". Il sesso ci sta, ma...ridicola la scena di sesso durante l'inchiesta (o inquisizione). Come inopportuna ho trovato la scena della persona che vomita dopo il test, a simboleggiare le centinaia di morti che tale test ha portato. Ho contato 87 riferimenti alla Russia, insistenti, continui. Ed altri ma ciò basta. Quindi...lo ritengo un pippone di 3 ore di forte propaganda, visto la situazione attuale del conflitto russo-ucraino, dove gli USA si giustificano sui danni causati da bombe atomiche, mettendo in piazza una ipocrita morale da parte degli scienziati. Nolan non mi ha mai entusiasmato e con questo film con lui ho chiuso. Faccio un paragone con un film di simile soggetto "The imitation game" che racconta la vita di Alan Turing e della sua macchina per decriptare Enigma. Qui, senza tanti orpelli viene raccontata la contorta personalità di Turing e senza tante elucubrazioni vengono mostrati i dubbi delle decisioni degli scienziati, prese con sofferenza, coinvolti in situazioni tragiche. Ricordo la terribile scena in cui la squadra decripta i messaggi di Enigma, uno degli scienziati chiede di fermare un sottomarino tedesco il cui ordine ricevuto é di distruggere una nave cargo dove viaggia il fratello, ed il terribile momento in cui Turing rifiuta per non rivelare al nemico la loro scoperta. L'ho fatta lunga. Non so se la leggerai ma almeno mi sono tolta un groppo visto che andare contro Oppenheimer é considerato sacrilego.
     
    L ho letto tutto, immagino che tu abbia ragione, visto che io non l ho visto, poiché non ho mai visto i film premiati o pompati (tipo balla coi lupo, gladiatore, Titanic e altri) per mia scelta, visto che se ci fossero vere verità, non li produrrebbero per principio, io di solito faccio post ironici e stavolta ho preso per il culo, un mondo quello delle fiction e dei "soliti attori" sembra che debbano lavorare solo quei 10......


    Comunque grazie, hai avvalorata la mia tesi di sorvolare su codesto film
     
    Grazie. Sorvola pure. Leggo sempre i tuoi commenti che mi piacciono perché riesci satiricamente ad informare. Quindi ti considero uno che di film ne mastica.
     
  4. TOTO' MANICHINO...

    (Estratto daL volume "La Paura fa Totò", a cura di Giuseppe Cozzolino e Domenico Livigni, Cento Autori)


    Quella dell’automa e del “manichino vivente” è un leit motiv ricorrente della letteratura fantastica e nera, oltre che nella storia del cinema di genere.

    E.T.A. Hoffmann inserisce il tema in uno dei suoi racconti più apprezzati (“L’Uomo di Sabbia” del 1815) e Edgar Allan Poe vi dedica un saggio (“Il Giocatore di Scacchi di Maelzel”) nel 1836. La letteratura ‘weird’...​
  5. SPIGOLATURE TOTOISTE (Episodio 1)

    Uno dei punti di forza della Comicità di Antonio De Curtis, in arte Totò, riguarda innanzitutto la sua Mimica Universale. Chi scrive ha visto coi suoi occhi decine di giovani studenti cinesi ridere delle piroette del Nostro durante una visione di "Totò Le Mokò".

    E altri stranieri (americani, inglesi, francesi) scoprire piacevolmente questa Maschera per la prima volta.
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    "Totò a Colori" è una perfetta sintesi dei "numeri" e della sopraffina arte del Principe della Risata. Mostratelo...
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  6. IL WESTERN E LA PERDITA DELLA "MEMORIA"...

    Credo che il primo passo verso il disastro culturale attuale, gli USA - ed Hollywood - lo abbiano fatto rinunciando a produrre film Western in favore di altri generi più "remunerativi".
    Per quanto idealizzati o "manipolati" quei titoli rappresentavano le radici e il passato mitico di un intero Paese (l'Odissea dei Pionieri, l'Ignoto ed il Pericolo in agguato rappresentato dai Nativi Americani, la Legge imposta con le armi, la Ferrovia e la Nuova Frontiera), e qualsiasi popolo va incontro al...
    Che è un po' quello che ha fatto l'Italia: ha rinunciato a realizzare film di genere storico-mitologico o di cappa e spada. I film sul Rinascimento e il Risorgimento si contano sulle dita di una mano. E in ogni caso due/tre titoli prodotti ogni morte di Papa non costituiscono un genere.
     
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  7. IO SO COMUNISTA COSÌ !!!

    "Fascio??? A zoccolè. Non so’ comunista così, so’ comunista così!"

    Il 23 luglio 1994 ci lasciava l'immenso caratterista Mario Brega, che nella vita reale era invece dichiaratamente di destra ;)
  8. Elogio ragionato del cinema popolare

    Negli anni 60 e 70 in Italia si giravano annualmente qualcosa come 300-500 film, in gran parte pellicole di modesto spessore realizzate con due lire e in maniera frettolosa, ma che formavano l’ossatura di una industria fiorente, creativa e concorrenziale. Le trame, benché semplici e ingenue, non difettano d’ingegno; alcuni sono autentici gioiellini e ci restituiscono in forme bozzettistiche il conflitto sotterraneo che pervade la società. L’intrigo, il non detto, l’inganno: in poche...
  9. PIERINO, SALVACI TU !

    È più forte di me... Più guardo le immagini e sento le battute del Trailer di "Io sono l'Abisso" di Carrisi, più mi aspetto di veder spuntare da un momento all'altro Alvaro Vitali con qualche battuta delle sue.

    In realtà ci spero.
  10. DIZIONARIO DEI FILM DA PRESERVARE: B come "Bellissima" (1951)

    Maddalena (Anna Magnani) fa la guardarobiera ed ha una figlia di sei anni, Maria che per sua madre è "bellissima". Nel casamento dove abita, piazzale Annibaliano, le donne non hanno molta simpatia per lei perchè la ritengono superba e ossessionata dall'idea che sua figlia sia speciale. Un giorno viene annunciato un concorso cinematografico dove si ricerca una bambina di sei anni, per una produzione molto importante. Maddalena si convince che sua figlia è la bambina predestinata a quel ruolo...
  11. 10 PERSONAGGI DI TOTÒ CON CUI PASSARE BENE LE FESTIVITÀ

    - Don Felice Sciosciammocca, Uomo per tutte le Stagioni (Sindaco, Turco, Miserabile e Donnaiolo)

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    - Il Maggiordomo Antonio Sapone, ovvero il Figlio dello Sceicco

    - Antonio Lumaconi, Direttore di Bande

    - Cavalier Antonio Trevi della Fontana Omonima

    - Barone Ottone degli Ulivi, Progettista di Tombe e Tombone

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    - Maestro Antonio Scannagatti, Genio della Musica

    - Marchese Galeazzo di Torrealta, Diabolicus per gli Amici

    - Duca Gagliardo della Forcoletta, campione di...
  12. CIAO, LANDO!

    LANDO BUZZANCA non è più fra noi.
    Per molti resterà il "merlo maschio" dell'omonimo film (antesignano della commedia sexy con lui spesso calato nel ruolo dell'italiano medio libidinoso e tuttavia spassoso nella esternazione delle sue "passioni") o il protagonista di qualche fiction RAI di successo come "Il restauratore".
    Ma per chi ama davvero cinema e cultura pop, Buzzanca rappresenta una delle maschere più sottovalutate (ma diffuse) nella storia della commedia all'italiana. Cantante oltre...
  13. CINEMA "IN GIALLO" TRA ITALIA E RESTO DEL MONDO

    PROFONDO ROSSO di Dario Argento è un capolavoro del cinema italiano, non solo quello di genere. Tuttavia ha consacrato una tendenza da parte del pubblico ad associare la parola "giallo" esclusivamente a storie di notevole truculenza e sadismo.
    Eppure esempi di giallo e thriller alternativi a questo filone (ideato in realtà negli Anni Sessanta da quel genio di Mario Bava con "Sei donne per l'assassino"), basati più sulla pura e claustrofobica angoscia e dove la violenza, pur presente, viene...
  14. TOTÒ, ORSON... E PIRANDELLO (di Giuseppe Cozzolino)

    UNA GRANDE OCCASIONE SPRECATA

    Con "L'Uomo, la Bestia, la Virtù" (1953) di Steno, il celebre duo produttiva Ponti -De Laurentis ambiva a realizzare una grande produzione internazionale affiancando a Totò due star di prestigio come Orson Welles e Viviane Romance.
    Il film viene realizzato in Gevacolor, procedimento belga considerato piu' adatto del Ferraniacolor ad un mercato internazionale. All'uscita nelle sale il film purtroppo non raccoglierà grandi consensi e verrà addirittura osteggiato...
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