chatbot

  1. Si innamora di un chatbot e si suicida: dobbiamo davvero temere...

    Dalla Florida ci giunge la triste vicenda di un ragazzo che si è suicidato perché, almeno così ci riferiscono i media, si sarebbe "innamorato di un chatbot". La madre pare che abbia denunciato la società che ha prodotto il programma.
    La narrazione è costruita per scatenare i commenti reazionari di quelli che "dove andremo a finire signora mia con questa tecnologia" o di quei tanti che colgono in ogni fatto di cronaca un pretesto per costruire società sempre più tirannicamente basate sul...
    Articolo splendido, permettetemi di dire che non sono preoccupata e non credo sia il segno della decadenza dei tempi
    L’intelligenza artificiale non potrà mai sostituire l’animo umano
    Non ha il cuore… il vero motore delle nostre vite
    Anni fa si innamoravano delle bambole gonfiabili… gravi fragilità umane
     
    Quando ricevetti il primo fax, mi pare nel 1985, contenente una richiesta per un lavoro, pensai " Bene! Ora non mi rompono più le balle con le telefonate, chiacchere, o con le visite. Ho tempo di prendere tempo per pensare e rispondere" .Dopo circa un anno, avevo raddoppiato i contenitori con i fax, ridotto le telefonate e i viaggi, ma avevo aumentato la pressione perché la reattività nel campo del lavoro fu pari alla velocità dei fax. Finché arrivoʻ l'email e comincioʻ il delirio. Mi resi conto un giorno che, quando ero nel mio studio, passavo ore nel silenzio più assoluto. Mi accorsi che le telefonate di lavoro erano fonte di informazioni anche per altri settori e che le relazioni professionali spesso sfociavano in relazioni più amichevoli. Fu negli anni '90 con l'arrivo del GSM e della messaggistica che, anche quel poco di contatti umani che rimanevano, cominciarono a scomparire per giungere alla attuale "virtualizzazzione" delle relazioni culminata con l'arrivo dei social, dove il numero dei contatti irreali é spesso inversamente proporzionale a quelli reali. Scomparsi i contatti vocali, scomparsa l'empatia che le frequenze della voce possono creare, rimane solo il vuoto.
     
    Mi permetta di dirle una cosa … non mi piace demonizzare nulla e soprattutto la tecnologia
    Uno strumento che oggi ci ha permesso un dialogo e uno scambio reciproco di osservazioni tra persone affini… proprio come stiamo facendo in questo istante
    cerchiamo di prendere il buono da queste realtà… ma in generale cerchiamo sempre di vedere il lato positivo
    Sempre
     
    Non demonizzo nulla, figurarsi, di tecnologia ci viviamo io e mio marito e guadagnamo parecchio. Anzi mio marito ing. Elettronico é stato un precursore avendo collaborato col suo amico Faggin alla creazione dello schermo a sfioramento o touch screen che ci permette "lo scambio tra persone affini". Il nostro studio si é occupato fin dal 1996 della tecnologia RfId. Usavamo internet fin dall'arrivo on Italia.Mio figlio fisico teorico ha collaborato alla costruzione del tokamak tedesco per la fusione nucleare ed ora, treamite la sua azienda, sta collaborando con i Giapponesi. Io sono un.ing.
    Meccanico tra i primi (prime? Non c'erano ing.meccanici femmine negli anni 80) a meccanizzare linee di produzione con gli HP 3000. Ma...appunto perché siamo stati per anni immersi nella tecnologia, ne riconosciamo i pregi e i difetti. I pregi sono ben più numerosi di quelli da lei nominati, io ho citato i difetti...E con i conoscenti io telefono, noi telefoniamo, non mandiamo WhatsApp.
     
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    Certo , il mio discorso era sui rapporti umani
    Anche 50 anni fa c’era solitudine, bullismo, follia, problemi mentali gravi … e se non venivi capito da quei 4 amici sul muretto oppure a scuola , a casa , all’università, al lavoro eri solo come un cane
    Non idealizziamo troppo i tempi passati … non erano così idialliaci
    Non se ne parlava … e’molto diverso
     
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