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My Threads

  1. Se il napoletano sia una lingua (di Franco Marino)

    Il secondo posto ottenuto dal rapper napoletano Geolier ha aperto una polemica circa il fatto che a Sanremo si debba cantare o meno in italiano ma soprattutto su un annoso tema ovvero se si possa considerare o meno il napoletano una lingua o un dialetto. Il che implica per forza di cose di dover stabilire la differenza tra le due cose. Come prima cosa, c'è da dire che Sanremo pullula di canzoni in dialetto - penso alla meravigliosa "Spunta la luna dal monte" di Pierangelo Bertoli con i...
    In Veneto si dice che uno parla "La lengua veneta". A me piace usarla con i miei amici purtroppo si é italianizzata e molti termini intraducibili non si usano più.
    Insardelà = Essere in una folta ressa da non riuscire a muoversi (come una scatola di sardine)
    Baruscàro = un giardino o parco o bosco trascurato dove sono cresciute erbacce e un intrico folto di rami e rovi.
    Ma...secondo te quando si é fatto chiamare Geolier sapeva che in francese significa: secondino, carceriere, guardia carceraria? (Scritto Geôlier) o pensava a..gioielliere???
    In una pagina dove l'ho scritto é venuto giù il finimondo dai tuoi compatrioti, mi sono presa..credo almeno una decina di insulti perché "secondino" é uno che abita a Secondigliano.
     
  2. Come evitare di farsi inquinare dalla televisione (di Franco Marino)

    In questi giorni, come è inevitabile che sia, assistiamo ad una valanga di post sul Festival. Questo perché, come mi capita spesso di dire, non siamo noi che guardiamo Sanremo, è Sanremo che guarda noi. Le newsfeed dei social ricreano una situazione molto nannimorettiana/eccebombiana: mi si nota molto di più se non guardo il Festival o se lo guardo e dico di non guardarlo?
    Così vorrei parlare di questa rassegna dal punto di vista, se non inesplorato e originale quantomeno minoritario, di...
    Quello che dico ogni anno… paralizzano l’attenzione dell’opinione pubblica per settimane con un festival costosissimo e spesso imbarazzante
    Mai come quest’anno ho capito che possono farci di tutto e infatti lo hanno fatto
    La gente è sotto incantesimo… forse da sempre
    L’ho capito nel 2020
     
    Nel 2000 quando venni ad abitare dove sono ora non volli antenne TV. Ascoltavo la radio (e l'ascolto tuttora perché ci sono trasmissioni interessanti e abbastanza obiettive), leggevo qualche quotidiano italiano. Viaggiavo molto nel mondo, quindi leggevo la stampa locale nelle lingue che fortunatamente conosco e guardavo la TV locale che aveva sempre un canale in inglese (praticamente in tutti i paesi asiatici). Figurati quando sono arrivati i social! I giornali online! YouTube! Spotify! Streaming! Una gioia. L'unica cosa che mi rompe é che ho comprato un apparecchio televisivo per vedere meglio le trasmissioni che scelgo e pago il canone RAI dato che é una schifosa tassa di possesso!! Ma...ti chiedono mai come succede a me (tempo fa sempre ora un pò meno) "Come fai a vivere senza la TV"???
     
    Io non guardo nulla, non per vantarmi oppure per fare bella figura… non ne ho bisogno, cioè non me ne frega nulla purtroppo di nessuno
    Credo di essere presente su tutti i social per monitorare direttamente la fonte e chi mi interessa… un quotidiano ti offre la sua versione ma io sono abituata a ragionare con la mia testa
    Sono strumenti, l’importante è saperli utilizzare … abbandonerò fb molto presto perché nessuno deve permettersi di mettermi un bavaglio e purtroppo questo è successo
    Credo di essere tra le pochissime persone al mondo a non aver mai visto una serie nel 2020… purtroppo avevo la testa altrove e vi giuro non mi capacito come ci si possa affezionare ma vi perdono
    Se sono prodotti fatti bene meritano il successo
     
    Da almeno 30 anni non guardo il festival. Fiorello? Stendiamo un velo pietoso. Per me era una nullità quando andavamo a scuola e lo è ancora oggi, anche si più. La tele ormai è solo un oggetto da spolverare.
     
    No, Fiorello lo consideravo veramente un grande … salvo poi commettere un gesto che mai avrebbe dovuto fare e che mi ha fatto capire di aver sopravvalutato la sua intelligenza
    Per me entrambi complici e responsabili per aver offeso milioni di persone
    Imperdonabili … se avessi avuto un ruolo
    In Rai quei due volti non sarebbero mai più entrati neanche per chiedere l’elemosina
     
  3. Weekend alla Casa Bianca

    La diplomazia parallela di Salvini non va mai in vacanza. A Washington, il ministro delle infrastrutture partecipa a un incontro bilaterale con Joe Biden.

    SALVINI: Hi Joe, ti ho portato la tipica pensionata italiana, la sciura Maria. Residente a Gallarate ma originaria di Ginosa. È una nipote del generale Santovito.

    SCIURA MARIA: Ascolta Baiten, chissi può fare contro il carovita?

    BIDEN: I… I don't understand.

    SALVINI: Sentito, testina!? Zio Joe ha detto...
  4. La marcia per la Pace (Seconda parte)

    Abbandonato Diego Fuffaro in un’area di servizio, Salvini e Orsini proseguono il loro viaggio alla volta di Perugia. Il pranzo riserva delle incognite.

    SALVINI: (Parodiando la canzone alla radio) ♫ Alza la soglia del dolore che torturiamo Cesare Battisti, mi ritorni in Brasile uo oh oh oh oh. Le estradizioni, anni ad aspettare… ♫

    ORSINI: Puoi spegnere lo stereo? Ho mal di capo. A sedici anni ero batterista in una band musicale: La Mucca Alcalina.

    SALVINI: La...
  5. Papà suonava e cantava questa canzone, del grandissimo Jorma Kaukonen. Anche quando ormai era in demenza, se prendeva la chitarra suonava e cantava magicamente come se non avesse nulla. La mente umana è misteriosa, strana, a suo modo affascinante. Anche quando è in declino.
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    Reactions: Francesca Fioretto, Gabriella, Hellrider and 3 others
  6. Salvini, lascia o raddoppia?

    Salvini partecipa al telequiz Chi vuol essere obituario?, la fortunatissima trasmissione condotta dall’irresistibile Garry Smorti.

    SMORTI: Amiciii!!! Benvenuti a Chi vuol essere obituario? Il quiz più raccapricciante d’Italia che coniuga il macabro e gli sghei. Siete pronti?

    PUBBLICO: SIIIII!!!!!!!!!

    SMORTI: Presentiamo il concorrente di questa sera, un ospite d’eccezione: il ministro delle infrastrutture Matteo Salvinimi!

    SALVINI: Salvini, Salvinimi solo su Twitter...
  7. Un Sanremo di destra sarebbe un flop (di Franco Marino)

    Una cosa che non ho mai capito - oltre a non aver mai capito proprio loro sul piano ideologico - è perché i vegani sentano l'esigenza di etichettare alcuni cibi con i nomi di alcuni alimenti di derivazione animale. Sentiremo quindi parlare di "latte di soia" e di "cotoletta vegana", in un delirio per il quale ad un certo momento non si capisce cosa è carne e cosa non. Chi non vuole mangiare la carne non si capisce perché poi vada a cercare hamburger di ceci. Non fa prima ad ordinare...
  8. Il festival della propaganda (di Franco Marino)

    Forse per la prima volta nella storia, non ho seguito per niente Sanremo. Io che di questa rassegna non ne perdevo una, che so a memoria non solo chi ha vinto Sanremo e in che anno, ma anche le posizioni di alcuni cantanti in alcune determinate edizioni, ebbene quest'anno non ho ascoltato una canzone che fosse una. Le ragioni sono molteplici, principalmente legate al clima di insopportabile propaganda che lo contraddistingue e che vede sfilare, benedetto dal Presidente della Repubblica...
  9. Una questione di stile. Che non c'è più

    "You're so vain/you probably think this song is about you" sei così vanitoso che probabilmente pensi che questa canzone parli di te.
    Quello che Shakira fa oggi Carly Simon lo fece, con infinita più classe, quarant'anni fa. Senza nominare il suo ex (solo anni dopo saltò fuori che si trattava di Warren Beatty) ma prendendone in giro la vanità tanto da dire "ma pensi che parli di te?". Altro che "io fatturo" "hai cambiato la Ferrari con la Twingo" che altro non fa che denotare un'insicurezza...
  10. L'Esame

    Professore di Filosofia: Parliamo di Carl Schmitt, Teoria del partigiano.

    Salvini: Guardi, sul parmigiano sono preparatissimo. Mio zio a Viggiù gestisce un caseificio che sforna certe forme di Reggiano a stagionatura lenta, ideale per condire le trofie al pesto e la pasta al forno…

    Professore di Filosofia: Ehm… cedo la parola alla collega di letteratura giapponese.

    Professoressa di letteratura giapponese: Arigato, signor Salvini.

    Salvini...
  11. Vialli e la fine del nostro mondo

    La morte di Gianluca Vialli dà un senso di "fine di un mondo" come non me lo hanno comunicato decessi più autorevoli: non la morte di Maradona né quella di Pelé, perché questi due campioni sono talmente grandi da travalicare le loro epoche (e, parlando a titolo personale, se l'epoca di Maradona l'ho vissuta quella di Pelé per me era già un "storia"). Certo, c'è la scomparsa di papa Benedetto XVI. Ma la dipartita di Ratzinger ha ovviamente un sapore differente, molto più grande e...
    Più che essersi chiusa un'epoca, è semplicemente il frutto di un Occidente che, crollato il Muro di Berlino, è scivolato nella sudditanza dello Zio Sam.
     
    La (geo)politica c'entra ben poco. È la tecnologia e quella è uguale ovunque. In pochi anni ho visto un mutamento incredibile in Russia. Sono più schiavi dei social di noi. Non sono sudditi americani e anzi il mutamento è avvenuto proprio quando Putin ha cacciato l'America dalla Russia. Lo vedo in famiglia, nettamente. Sono processi che prescindono dalla politica
     
    Quoto tutto dalla prima all'ultima lettera! Con grande tristezza.
    Io il magico mondo degli anni Ottanta non l'ho vissuto. Ma mi basta vedere la differenza tra mio fratello, di venti anni più grande di me, e me. Lui era molto più equilibrato e pieno di vita di me che vivo questi anni.
     
    Non dimenticherò mai la sconfitta al San Paolo per 1-4 con la Samp, doppietta di Mancini e di Vialli.
    E' vero, il mio Napoli perse, ma fu una partita memorabile, tra due squadre fantastiche, altro che il Real e il Barca di oggi.
     
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