assange

My Threads

  1. Cecilia Sala vittima del solito missionarismo (di Franco Marino)

    Un vecchio detto dice che se tutto ciò che possiedi è un martello, tutto ti sembrerà un chiodo. Questo meccanismo porta, non di rado, a pensare che tutto il mondo si possa vedere con la lente della propria formazione culturale e professionale.
    Il magistrato, per esempio, è convinto che le vicende umane debbano adeguarsi alle leggi, alle quali piegare ogni altro ramo dello scibile e che la sua professione lo consacri come un oplita del Bene, impegnato in un'eterna palingenesi morale contro...
    Concordo.
    A sto punto ho perso ogni speranza.
    Chiediamo di diventare la 52^ stella di una bandiera a caso...
    Probabilmente otterremo più rispetto in giro per il mondo e riceveremo meno ordini come bassa servitù.
     
    Che la propria professione non vada trasformata in missione siamo d'accordo, ma nel caso specifico qualche domanda in più occorre porsela. Cecilia Sala è una che ha firmato questo ridicolo articolo: https://www.ilfoglio.it/esteri/2022...glia-neanche-il-freddo-sta-con-putin-4703382/
    Possiamo dire che una che pubblica articoli così imbarazzanti abbia come missione quella di informare? Sinceramente no. Il problema quindi, almeno nel suo caso, non è aver trasformato il giornalismo in missione, ma semmai intendere il giornalismo come una forma di propaganda dei propri (dis)valori, da attuare in barba alla verità dei fatti e al senso del ridicolo.
     
  2. Il bluff Assange

    Negli anni Settanta, Alberto Sordi inaugurò una serie di film - commedie, drammi - nei quali la sua straordinaria capacità, tipica delle sue prime commedie, di fotografare il tipo umano si trasferì alla società, attraverso opere molto più pungenti e aggressive. A quel periodo risale "Un borghese piccolo piccolo", un terribile dramma firmato dal grandissimo Mario Monicelli, la storia di un padre che dopo la morte incidentale del figlio in una rapina, impazzisce e si fa giustizia da solo...
    Nel mondo non esistono solo freddi calcolatori, cinici senza anima che pianificano ogni cosa.
    Esistono, e per fortuna, anche sognatori, anime pure che vorrebbero vivere in un mondo migliore, atteso che le nefandezze cui assistiamo quotidianamente a tutti i livelli portano solo depressione e rassegnazione nella stragrande maggioranza delle persone comuni.
    A volte mi chiedo quanto convenga sapere/conoscere/istruirsi.Penso che se potessi rinascere mi piacerebbe essere un navigatore solitario in giro per il mondo con una semplice barca a vela, lontano il più possibile dagli umani.
    Ad ogni modo Viva Assange, sprovveduto quanto si voglia ma un faro in un mondo di asserviti senza anima.
     
    Stavolta non sono del tutto d'accordo con te. Forse non sono abbastanza pragmatica. Personalmente Assange mia ha cambiato totalmente il punto di vista su tantissime cose, mi ha aperto gli occhi. Non cambierà niente? Può darsi. Ma adesso io (e immagino tanti altri) sono consapevole di cosa ci sia "là fuori".
     
  3. Anna dei miracoli

    Mentre le truppe israeliane fanno piazza pulita dei cronisti e dei funzionari ONU e nelle prigioni di Kiev muore in circostanze poco chiare il reporter americano Gonzalo Lira, continuo a sentirmi rivolgere l'invito a leggere Anna Politkovskaja, la giornalista dissidente assassinata nel 2006. È un invito che i presunti campioni della democrazia e della trasparenza ripetono a pappagallo, con l’aria di chi non ti dà un consiglio bensì una scudisciata. Ebbene, l’ho letta e mi sono fatto...
  4. La mia indifferenza per la sorte di Zaki (di Franco Marino)

    Ad oggi, l'argomento più in voga presso gli antiputiniani è che Putin sia uno che ammazzi gli avversari politici e questo costituirebbe un motivo per non supportarlo. Essendo un putiniano moderato - putiniano nel senso che per me Putin è un grandissimo politico, ma moderato perché non mi sognerei mai di negarne le ombre - non ho mai escluso l'ipotesi. Sono semplicemente partito da alcuni presupposti strettamente legati tra loro. Cosa fosse la Russia prima di Putin; la paura dei russi che...
    A parte che la storia di Zaki non ho perso tempo a seguirla e me ne frego di lui, riesci a stupirmi spesso con la tua competenza in geopolitica quasi....alla pari du una vecchia volpona come me che il mondo lo ha conosciuto non tramite Alpitour ma spesso lavorando con tecnici e operai delle classi cosiddette inferiori. Quelli che ti portano a casa loro a mangiare e capisci come gira. Per questi ti amo😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍
     
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