anni 70

My Threads

  1. Il senso del 7/1

    Un pensiero va a domani, e al sacrificio di molti (troppi) giovani negli anni 70 e dintorni. Giustamente omaggiati e ricordati ogni anno. Alcuni non si domandano, se quei morti non si rigirino nella tomba, vedendo come si sono venduti al sistema, non è con un PRESENTE si cancelli, come il mafioso che va a messa, alcuni vanno lì senza conoscere la storia, solo perché lo fanno altri, il PRESENTE modaiolo (poi ce pigliamo nar birra). Qualcuno per fortuna parte e rende omaggio perché ancora...
  2. Il Discobolo e i flagellanti

    Come per molte altre opere d'arte che mi avevano affascinato e innamorato sin dall'adolescenza, anche del “Discobolo” di Mirone ignoravo la collocazione precisa e mi son meravigliato a scoprire, grazie ad una notizia di cronaca, che stava molto più vicino di quanto non sospettassi: per la precisione a Roma, al Museo Nazionale. Ma la sorpresa più grossa non è neppure stata questa. Come qualcuno avrà notato, magari con difficoltà, essendo ogni altra notizia stata soffocata dalla recente...​
  3. Postille a Berlusconi

    Ora che le sue ceneri riposano e che il chiacchiericcio si placa rapidamente (o almeno si spera), mentre il diluvio di storie e resoconti si esaurisce per passare ad altro, si può tentare di fare il punto su quegli aspetti che, sommersi dalla necessità di esprimere qualcosa, qualsiasi cosa, nell'urgenza del momento, sono stati ignorati o trattati con meno attenzione di quella che meritavano.

    La figura di Berlusconi è ormai entrata nella Storia d'Italia, il suo posto è assicurato accanto...​
  4. Emergenza psichiatrica

    Non guardo da anni la televisione, fatta eccezione per quei canali di disinformazione che mi impongo di seguire per rendermi conto del punto a cui è la manipolazione di massa. Quindi ignoravo l'esistenza di un programma diretto da tal Formigli, erede di quei pollai anni '90 in cui una serie di invitati di maggioranza e di opposizione urlavano l'uno all'altro di smetterla di urlare per permettere a loro di parlare. Sino a ieri, quando un contatto su Facebook mi ha fatto scoprire cosa...​
  5. L'anima artificiale

    C'è un brevissimo ma geniale racconto di fantascienza di Frederic Brown, “La risposta”, così breve che la sintesi è lunga quasi quanto l'originale. Dopo secoli (o millenni?) di progresso scientifico, l'uomo crea IL supercomputer, quello capace di raccogliere in sé tutto il sapere universale. Una volta acceso, uno dei creatori ha l'onore di porre la prima domanda. “Sarà una domanda alla quale nessuna macchina cibernetica ha saputo rispondere sino ad ora”. E la domanda è: “Dio esiste?”.

    La...​
  6. Con un palmo di NATO

    Quando qualcuno ha grandi aspettative di successo in qualsiasi campo, ma le cose vanno in senso diametralmente opposto e a suo massimo scorno, si dice che c'è rimasto “con un palmo di naso”. L'espressione è piuttosto colorita ma descrive bene l'espressione delusa di chi ne è l'oggetto. E più ci si illude e si va dietro a narrazioni autoassolutorie e confortanti, più duro sarà il risveglio.

    Mentre a sentire i nostri tiggì di regime sembrava che l'evento principale nell'universo fossero le...​
    Ho letto con molta attenzione quello che hai scritto e sono d'accordo con te, meno che su un punto: il fatto che si rischi il nucleare in Europa. Da questo punto di vista - poi non vorrei portare sfiga - sono più ottimista. Che l'Europa sia condannata, salvo colpi di coda, ad un dissanguamento economico, è cosa su cui sia io che te abbiamo scritto tanto. Ma a maggior ragione, secondo me, a nessuna delle due potenze interessa denuclearizzare l'Europa, anche perché poi in che modo questo potrebbe consentire una ricostruzione in un terreno radioattivizzato? Gli interessi degli Stati Uniti e della Cina in Europa sono noti e a nessuna delle due conviene inquinare il terreno su cui dovranno ricostruire. Semmai il rischio è un altro e cioè che si mandino milioni di europei a morire per scongiurare l'ipotesi che si lanci la bomba atomica.
    E' a rischio l'Europa come identità, non come continente.
     
    La Russia non ha bisogno di bombardare i paesi europei perché sa e aspetta la crisi dell'Unione. Lo aveva già previsto Vladimir Zhirinkvski nel 2018 in un articolo che mi ha messo i brividi essendo terribilmente lungimirante anche per i fatti recenti. Non devono aspettare molto. L'articolo di Politico.eu di ieri già annuncia che la crisi tedesca e francese saranno un problema per la prossima riunione a Bruxelles. Cito -
    """:"I leader dell'UE speravano di concentrarsi sull'economia e sugli affari esteri quando si riuniranno giovedì a Bruxelles per un vertice di due giorni. Ma Germania e Francia hanno già dirottato l'occasione (traduco letteralmente 'hijack'). Il governo di coalizione tedesco non riesce a smettere di litigare, la Francia è un paese in rivolta e i due paesi più grandi dell'UE stanno portando il loro bagaglio a Bruxelles. """"
     
  7. LO SPETTACOLO DEVE CONTINUARE

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    Tra la metà e la fine degli anni '70 spopolarono in Italia due trasmissioni televisive che lasciarono il segno nell'immaginario comune e che furono definite all'unanimità le antesignane dei cosiddetti talk shows. Sto parlando di “Bontà loro” prima e “Acquario” dopo. In entrambe il ruolo del conduttore fu affidato ad un giornalista quarantenne di nome Maurizio Costanzo. In questi programmi Costanzo invitava vari ospiti presi dal mondo della politica, della cultura, dello...
  8. Singapore e digitale

    Nel 2020 Singapore ha firmato il primo DEPA della storia. La sigla sta per: Accordo di partenariato per l'economia digitale.
    Il primo accordo dedicato esclusivamente al digitale. Un altro passo verso la smaterializzazione dei rapporti economici.
    In concreto si tratta di alcune facilitazioni su pagamenti e fatturazione, di un generico incoraggiamento ad investire in informatica, digitalizzazione e intelligenza artificiale (anche se questo passaggio è poco chiaro).
    I punti più interessanti...
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  9. Masso neri a

    Ieri parlando con un amico di vecchia data, si disquisiva, su come, ormai entrare nella massoneria, è come avere la tessera del Nicola De Simone, o come la tessera a punti del supermercato. Io sono cresciuto, con l'idea, della setta, tipo i beati paoli, oppure coi telefilm in bianco e nero, degli anni 70. Dove erano incappucciati, dove quasi, quasi non si conoscevano tra loro, dove erano nobili, in auge o decatuti, o gente che occupava posti di spicco (tipo la p2). Ora parlo della mia città...
  10. Sulla rivoluzione dei Taiping

    Quando parliamo di Cina in Occidente abbiamo una certa reticenza a fare analisi storica.
    Per capire ciò che sta accadendo nel mondo, dobbiamo capire due fenomeni paralleli che riguardano la civiltà cinese nel suo insieme:
    1- La centralità nella storia mondiale e il costituire, assieme all'Europa, uno dei due poli attorno a cui il pendolo demografico-economico euroasiatico si è spostato nei millenni - con conseguente trauma del venir meno di questa centralità per diventare un territorio...
  11. L'impero e la moneta

    L'egemonia USA si affermò tra I e II Guerra Mondiale. Sanata la questione schiavitù, sconfitto il Messico e chiuso in riserve gli indiani, gli USA erano un paese-continente che confinava con uno stato fallito a Sud e un alleato a Nord. L'economia e la società prosperarono ed ebbero momenti progressivi (diritti civili, New Deal).

    La coesistenza con l'URSS e l'emancipazione delle colonie, in un primo momento non colpirono gli USA. Solo negli anni 70 la competizione ne intaccò l'egemonia...
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