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  1. Sulla guerra aveva ragione Marinetti (di Franco Marino)

    Una delle definizioni meno comprese della guerra fu quella che ne diede Marinetti, quando la definì "la sola vera igiene del mondo". Molti videro in queste parole un'esaltazione della guerra, l'imbecillità imbizzarrita di un "cretino fosforescente" come lo definì D'Annunzio o comunque una boutade. In realtà, chiunque conosca gli uomini per come sono fatti, senza indossare le lenti rosa del pacifismo, sa che purtroppo la guerra è iscritta nella storia dell'umanità e con essa finirà, perché...
    Non andrai da nessuna parte perché la " Guerra" con la "G" maiuscola non ci sarà.Queste scaramucce, delle quali l'Africa ne é piena, per esempio, sono sistemiche all'industria bellica e all'indotto sulle quali si basa l'economia USA. Tutti sanno che un evento bellico attuale su vasta scala sarebbe un rischio per chiunque, ovunque abiti nel mondo. E poi....sei un informatico, non mi dire che non pensi che un centinaio di hackers non possa fermare il mondo! Bloccare stazioni ferroviarie, aeroporti, comunicazioni. Mio figlio fisico teorico, qualche anno fa, aveva progettato uno speciale PCB per un'azienda (di cui non posso fare nomi) che controlla i satelliti. Mi disse a suo tempo """ Basterebbe collegare un diodo in polarità inversa e ....addio satellite """ Ma di che parliamo....
     
    Si, hai ragione … ma questa volta per la prima volta ho paura
    Giuro per la prima volta
    Mi sono consultata con qualche amico ambasciatore e vedo tutti seriamente preoccupati
     
    Caro Franco tu scrivi con troppa facilità della ineluttabilita della guerra. Troppa davvero. E ogni volta che leggo i tuoi articoli su questo tema inizio a toccarmi le parti basse.
    La guerra è quanto di peggio vi possa essere nell'esistenza umana, il solo auspicarla mi mette i brividi. Conosciamo la natura umana, certamente, ciò non significa che gli uomini nei loro processi evolutivi debbano escludere da questi la guerra e comportarsi come dei barbari qualsiasi,immutati e immutabili nel tempo. No e poi no. Non accetterò mai il pensiero che la guerra sia un male necessario. Perché in guerra non basta che tu faccia il disertore, in guerra cadono come foglie secche i tuoi figli, i tuoi genitori, i tuoi fratelli e sorelle, i tuoi amici. Tutti. Indiscriminatamente.
    Utilizziamo piuttosto tutto il nostro sapere e le nostre forze per combattere la guerra e non per esaltarla cinicamente.
     
    Non faccio fatica a capire la tua posizione sul tema perché sei italiano e soprattutto non hai mai visto una guerra. In quanto tale, pensi che le guerre scoppino perché chi decide di farle "è brutto e cattivo" e pensi che vivere una guerra sia peggio di perderla. Invece, per quanto strano sia pensarlo in un'epoca come questa, perdere una guerra sarà sempre mille volte peggio di combatterla.
    In questo senso, tu ragioni da italiano. Cioè pensi che quando si perde una guerra, il nemico sarà mite e moderato con te e da quel momento diventerà tuo alleato. Ma tu che sei uomo colto e intelligente, sai benissimo che questa è una circostanza più unica che rara.
    Basta studiare la storia per sapere che quando un nemico ti dichiara guerra, hai un'unica possibilità davanti: vincerla. Se perdi, sai cosa succede? Che il nemico si fotte tutto quello che hai e ti riduce in schiavitù, stuprando tutte le femmine della tua famiglia e rubando tutto ciò che hai.
    Arrivano dunque, caro amico, circostanze nella vita in cui bisogna prendere una posizione perché sono le contingenze a costringerci. E queste circostanze purtroppo stanno arrivando.
    Ci si può toccare le parti intime, si può insultare chi evoca questi spettri, dicendo che "la evoca con troppa facilità". Ma non è che se i belligeranti ti leggono, dicono "Ah Giuseppe Murdocho dice che è brutta la guerra? Ok, non la facciamo". Né, beninteso, la guerra scoppierà perché qualcuno legge i miei insignificanti articoli.
    Non sono così importante.
     
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    Molto interessante. Per me la guerra nasce nell'istante in cui un bambino tiene uno stupido pezzo di plastica e dice "è mio", mentre l'altro, coetanteo, di 4 anni, dice lo stesso. Quei due si odieranno, si pesteranno, e uno prevarrà, per quello stupido, inutile coso di plastica. La guerra è sempre stata e sempre sarà. Ma è passato troppo tempo dall'ultima guerra mondiale. Chi portava il ricordo di cose orripilanti, macabre, oscene, orribili, traumatizzanti, assurde che sono tipiche di OGNI guerra, è morto. Sono morti quasi tutti. Marino è brillante ma non può dire "guerra, igiene del mondo" e sognarsi di espatriare. Si illude. Se scoppia una guerra, e concordo con lui sul fatto che sia già in atto, ma se c'è una chiamata alle armi, se si comincia a sparare, il dr Marino farà meglio a farsi Israeliano, cioè è meglio che abbandoni i sogni di fuga, perché scappare NON potrà. Gli converrà prendere in mano un fucile e sperare di riuscire a difendere sé stesso. Io sono nei guai, perché ho svolto il servizio militare, e da deficiente ho -come tutti noi- giurato fedeltà alla Patria e alla costituzione (che mi rifiuto di scrivere in maiuscolo). Quindi se tirerò indietro il culo dicendo che "questa guerra non mi appartiene" le conseguenze per me saranno ancora più pesanti. Ho 61 anni. Ho le ginocchia malandate. Mi possono mettere in un ufficio, a fare l'obiettivo militare, non lo so, ma sono certo che la prossima guerra coinvolgerà TUTTI, ovviamente anche i civili. E ci toccherà rimanere dove siamo e fare ognuno la propria parte per portare a casa la ghirba. L'imboscamento potevano farlo, e lo hanno fatto, tutti quelli che erano o si facevano chiamare "partigiani". Oggi siamo facilmente localizzabili. Quali che siano i contendenti, ognuno sarà coinvolto. E vedremo cose ORRIBILI. Qualcuno ci vuole alla fame. La conosceremo. I nostri conti saranno svuotati, come già succede. NON ESISTE possibilità di imboscarsi. Marino spesso mi entusiasma, ma non è perfettamente aderente alla dura realtà delle cose. Aggiungo che NESSUNO conosce le modalità di svolgimento di questo prossimo conflitto. Potrebbero portarci al disastro con un sabotaggio cyber, ad esempio. Credo che ognuno penserà di avere un valido motivo per chiamarsi fuori, ma questa opzione non sarà disponibile.
     
    Scrivi di me che sono italiano e che non ho mai visto una guerra. Tu sei forse un iracheno che si è trovato sotto le bombe di Bush? Io rifiuto la guerra come soluzione, sempre. Perché fare la guerra non è mai un confronto tra vinti e vincitori. Ci sono solo sconfitti, è l'umanità ad esserla.
    Certo se dei luridi infami che stanno ai vertici decidono di farla non saremo né io né te a poterla impedire ma io non accetterò mai la guerra come parte ineludibile della vita. Mai.
     
    Sono italiano e non ho visto neanche io, mai, una guerra. Ma non mi sentirai mai dire banalità che certamente non mi aspetto da una persona intelligente ed istruita come te, come "io rifiuto la guerra come soluzione, sempre", oppure "ci sono solo sconfitti, è l'umanità ad esserla", che possono essere ammannite soltanto ai bambini delle elementari e nemmanco, perché per fortuna ho avuto alle spalle una famiglia che mi ha insegnato a pensare in maniera laterale e che, frapponendosi tra i conformismi cattocomunisti con cui hanno rincoglionito un popolo intero, mi smontava tutte le cazzate che si dicevano a scuola. Dopodiché però si cresce, si sviluppa uno spirito critico, si studia la storia e ci si rende conto che purtroppo la guerra è una costante della storia dell'umanità e che ci sono circostanze in cui uno, anche a non volerla fare, è costretto a farla perché obbligato, schierandosi o da una parte o dall'altra.
    Se un domani arriva la cartolina dello Stato che dice che devi andare a farti smitragliare il culo per difendere le ragioni di Zelensky altrimenti ti sequestra i beni e ti fa finire in galera, due sono le scelte: o credi che Zelensky abbia ragione e allora vai a farti smitragliare il culo oppure pensi che seguire Zelensky ti farà perdere la vita per una guerra inutile e allora deciderai di darti alla macchia e di entrare a far parte di una resistenza che difenda le tue ragioni. Non ci sono terze vie.
    Io ho scritto chiaramente nel mio articolo ma anche in altre circostanze che se scoppiasse una guerra - circostanza che io vedo probabile - io diserterò. Ma in quel momento, e soprattutto con i mezzi di sorveglianza di oggi, e con la possibilità di disabilitare con un click ogni mio conto corrente, dovrei rassegnarmi a vedere la mia vita letteralmente distrutta. A quel punto, io dovrei lottare con chi lotta contro il regime che mi distrugge la vita, perché l'alternativa sarebbe o morire di fame o morire in Ucraina.
    Tu sei padronissimo di sognare un mondo dove i potenti guardano i tuoi accorati appelli alla pace e dicano "La guerra non è una soluzione, lo dice Giuseppe Murdocho sul blog di Franco Marino. Ipse dixit. Deponiamo le armi, abbiamo scherzato finora".
    Io invece - forse perché abituato a rischiare la vita pur di difendere i miei principi (come quando la camorra mi bruciò due macchine perché non pagai il pizzo e decisi churchillianamente parlando di preferire la guerra al disonore, di non piegarmi e di vivere anni di inferno) - sono calato in una realtà in cui so benissimo che ci sono conflitti inevitabili e che il punto, quando ciò avviene, non è se si debba affrontarli, ma come vincerli.
    E' tipico degli italiani pensare che si possa perdere una guerra e ritrovarsi sconfitti ma più ricchi di prima. Se gli italiani avessero davvero conosciuto l'umiliazione e la sofferenza anche e soprattutto materiale di una guerra perduta, il pacifismo non esisterebbe.
    Questo è.
     
    Franco non commettere l'errore di peccare di superbia.
    Non serve premettere che da una persona colta e intelligente non ti aspetti banalità per, in tal modo, corroborare il tuo punto di vista sulla guerra.
    Diciamo che abbiamo punti di vista differenti sul tema e il rispetto delle sensibilità altrui dovrebbe essere sempre l'humus su cui si fonda ogni civile convivenza.
    Detto ciò io comprendo perfettamente il tuo volere andare dritto al nocciolo della questione ma non è tacciando gli altri di "inutile pacifismo" che dai più forza al tuo legittimo sentire.
    Io sono di Destra e neppure moderata ma affermo il mio diritto di dire NO ALLA GUERRA, SEMPRE !!!
     
    Io non pecco di superbia ma non posso nemmeno fingere di trovare intelligenti quelle argomentazioni che non lo sono per nulla, tipo le tue.
    Che mi rappresenta "Rivendicare il tuo diritto di dire NO ALLA GUERRA, SEMPRE!!!", in maiuscolo e con tre punti esclamativi, come se maiuscolizzare e puntoesclamativizzare le tue opinioni le renda più ascoltate? Nulla. Si tratta di sciocchezze alle quali, se non fossi la persona intelligente e colta che so che tu sei, non varrebbe nemmeno la pena di replicare. Non c'entra essere superbi, c'entra che se ti dà fastidio che uno butti nel personale le discussioni e ti dica che dici delle cavolate, inizia a non dire che "quando leggi i miei post ti gratti le palle" oppure attribuirmi scemenze che non ho scritto ossia che io "ho esaltato la guerra". Perché poi è normale che uno ti mandi a quel paese. E poi scusami, ma esaltare "de che", neh uagliò? Io sono padre e tengo una figlia di quasi nove anni, secondo te io ho voglia di passare il resto dei miei anni nell'ansia e nella paura di morire io o che muoia lei, con la prospettiva di lasciarle il mio paese in macerie? Ma veramente fai? Ma sei serio?
    Si fanno semplicemente considerazioni argomentate: la mia è che la guerra, orribile, brutta, schifosa, vomitevole, ci metto tutti gli aggettivi che vuoi, sia inevitabile.
    Cosa ottieni dicendo "no alla guerra"? Nulla.
    Le guerre non scoppiano per fare dispetto a Franco Marino o Giuseppe Murdocho ma perché ci sono interessi in conflitto insanabile tra loro.
    E in atto c'è un conflitto tra due inconciliabili visioni del mondo, di cui la questione del Donbass è soltanto uno dei tanti bubboni e neanche il più purulento.
    La grande guerra del terzo Millennio, checché se ne dica, non è tra nazioni ma tra correnti antropologiche. Che qualche volta possono anche incarnarsi in alcune nazioni e in alcuni stati. Ma che rappresentano punti di vista del mondo fatti per sopprimersi l'un l'altro.
    La visione globalistica e progressista e quella identitaria e conservatrice e viceversa, non possono esistere senza cercare reciprocamente di distruggersi.
    E' questa la vera guerra che si sta combattendo e su cui noi non è che abbiamo la facoltà, abbiamo IL DOVERE di prendere una posizione. L'Ucraina è solo un pretesto.
    E prima questo lo si capisce, prima si comprenderà la posta in palio.
     
    Molto interessante. Per me la guerra nasce nell'istante in cui un bambino tiene uno stupido pezzo di plastica e dice "è mio", mentre l'altro, coetanteo, di 4 anni, dice lo stesso. Quei due si odieranno, si pesteranno, e uno prevarrà, per quello stupido, inutile coso di plastica. La guerra è sempre stata e sempre sarà. Ma è passato troppo tempo dall'ultima guerra mondiale. Chi portava il ricordo di cose orripilanti, macabre, oscene, orribili, traumatizzanti, assurde che sono tipiche di OGNI guerra, è morto. Sono morti quasi tutti. Marino è brillante ma non può dire "guerra, igiene del mondo" e sognarsi di espatriare. Si illude. Se scoppia una guerra, e concordo con lui sul fatto che sia già in atto, ma se c'è una chiamata alle armi, se si comincia a sparare, il dr Marino farà meglio a farsi Israeliano, cioè è meglio che abbandoni i sogni di fuga, perché scappare NON potrà. Gli converrà prendere in mano un fucile e sperare di riuscire a difendere sé stesso. Io sono nei guai, perché ho svolto il servizio militare, e da deficiente ho -come tutti noi- giurato fedeltà alla Patria e alla costituzione (che mi rifiuto di scrivere in maiuscolo). Quindi se tirerò indietro il culo dicendo che "questa guerra non mi appartiene" le conseguenze per me saranno ancora più pesanti. Ho 61 anni. Ho le ginocchia malandate. Mi possono mettere in un ufficio, a fare l'obiettivo militare, non lo so, ma sono certo che la prossima guerra coinvolgerà TUTTI, ovviamente anche i civili. E ci toccherà rimanere dove siamo e fare ognuno la propria parte per portare a casa la ghirba. L'imboscamento potevano farlo, e lo hanno fatto, tutti quelli che erano o si facevano chiamare "partigiani". Oggi siamo facilmente localizzabili. Quali che siano i contendenti, ognuno sarà coinvolto. E vedremo cose ORRIBILI. Qualcuno ci vuole alla fame. La conosceremo. I nostri conti saranno svuotati, come già succede. NON ESISTE possibilità di imboscarsi. Marino spesso mi entusiasma, ma non è perfettamente aderente alla dura realtà delle cose. Aggiungo che NESSUNO conosce le modalità di svolgimento di questo prossimo conflitto. Potrebbero portarci al disastro con un sabotaggio cyber, ad esempio. Credo che ognuno penserà di avere un valido motivo per chiamarsi fuori, ma questa opzione non sarà disponibile.
     
    Gli italiani l'hanno conosciuta la guerra, la prima guerra mondiale dove si sono rimboccati le maniche ma quella generazione è morta, noi siamo quelli cresciuti dalla finzione americana, è questo il problema.
     
    Permettimi di dire che non so se fosse una generazione migliore ma sicuramente diversa
    Abbiamo vissuto anni in cui ho visto gente molto intelligente smettere di ragionare …questa cosa mi ha molto spaventata perché ho capito di cosa sia capace l’uomo… ho capito che i politica sia capace di tutto
    Andare contro tutti per rispettare il proprio corpo e le proprie idee non è stato facile e non lo è neanche oggi
    Ho visto gente negare la realtà e questo è pericolosissimo
     
  2. Balocchi e paesi

    Da anni la Cina, sta sfruttando la forza lavoro e le materie prime, del continente nero, adesso ormai con azione tardiva come sempre, il governo italiano assieme agli amici europei, esternano la volontà di andare in Africa ad aiutare le popolazioni in loco (un coglione come me lo dice dagli anni 90) invece di farli emigrare....Ovviamente dietro questo finto slancio di buonismo c'è la volontà di una nuova colonizzazione, ma non ne siamo in grado, siamo troppo disorganizzati e purtroppo già...
  3. Il caso De Angelis e le dimissioni dalla verità (di Franco Marino)

    Se oggi dicessimo che l'Italia è una colonia senza sovranità, molti scrollerebbero le spalle e penserebbero di avere a che fare con un complottista. Certamente l'Italia *formalmente* non è una colonia. Ma senza un esercito autonomo, con decine di basi militari di un paese straniero - le basi NATO non sono le uniche basi straniere di questo paese, tanto per la cronaca - e l'obbligo di fatto di chiedere il permesso a poteri esterni per ogni singolo passo, mi sembra chiara la conclusione...
    Io ho sempre votato perché mi posso permettere di criticare l'operato di chi voto, è una mia questione di principio. Dopo 15 o 16 volte che sono andata a votare e l'esperienza di 48 o 49 o 50 (non li conto più) governi che ho visto, mi sono affidata all'astrologia in base alla quale Giorgia Meloni è predestinata a rimanere in sella per anni. Quindi ho votato per avere un capo di governo che resistesse per una legislatura, sarebbe un buon inizio per gli italiani, dopo l'esperienza Berlusconi.
    Detto ciò, secondo me, ogni tanto la sua origine borgatara la fa straparlare per compiacere. Ero abituata a politici ugualmente proni agli States ma laureati e, in modo razzista, dico che chi ha un elevato livello di studi si comporta in modo più attento. Puntualizzo...laureati di una volta, prima delle "lauree brevi".
     
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    Di questo passo, col caos che incalza, qualcuno finirà col desiderare la "brace" cinese pur di riavere un minimo di ordinata normalità. Vorrei essere smentito.
     
    L'unica piccola nota di merito di una Meloni rispetto a Draghi/PD/Monti ecc.. È secondo me questa: partiamo da uno schema 'medievale', c'è un sovrano o signore con poteri assoluti (USA), ci sono i vassalli (asse franco-tedesco) e ci sono i valvassori (l'Italia).
    Ora, questi vassalli negli ultimi 30 anni, utilizzando il potere residuale lasciatogli dal signore, che per controllarli e blandirli allo stesso tempo gli creò la UE, hanno maldestramente bistrattato il valvassore depredandone ricchezza e territori ben più dell'obolo richiesto dal signore, che sostanzialmente è la NATO, ma non per forza la rovina economica.
    La scommessa della Meloni, sembrerebbe, è provare a capire quanto rivolgendosi direttamente al Sovrano assoluto senza passare dai vassalli, che comunque al re stanno un pochetto sui coglioni da quando zerbinano con l'imperatore del Celeste Impero senza chiedere e da quando hanno tradito la gabbia UE comprando un pó troppa legna dallo Zar per il camino, possa garantirle la ripresa di alcune briciole di sovranità residuale, quantomeno in campo economico, persa nel trentennio a causa del taglieggiamento fatto dai vassalli.
     
  4. Covid elettorale

    Il covid, ci ha lasciato tanta rabbia, tanto odio, per paura della malattia, quasi si sperava "mors tua vita mea". Ti guardavano sospettosi e con odio al minimo accenno di tosse. Ecco il covid, ci ha lasciato tutti più rancorosi, schifosamente cinici, invidiosi, e assetati di rivalsa. Bene lo specchio di tutto ciò, sono le attuali elezioni. Una propaganda, basata solo all'odio e l'invidia. Nessun che espone un programma, nessun slogan per il futuro della città, solo odio verso l'uscente...
  5. Non è tempo di piazzate demagogiche

    Circola in questi giorni un appello per dar vita a una staffetta dell’umanità e unire l’Italia contro la guerra”. Ennesima rumorosa, oscena e mefitica loffa propagandistica. Cadono le braccia nel constatare come vi siano ancora così tante teste convinte di poter raddrizzare la situazione sporcandosi d'inchiostro. Lo so, io non faccio nulla e voi fate tanto, ma tanto… per fare qualcosa.
    Ad ogni tornante storico le sinistre non mancano mai di palesare la loro tragica...
  6. The Mattarellas. Liberation Day.
    Don Sergio: Mio padre fece la Resistenza... a pubblico ufficiale.
    Inoltre la mia famiglia aiutò un gruppo di partigiani: la banda Giuliano.

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  7. Perplessità

    Cosa sono io? Mi chiedo spesso cosa sono io in politica, ovvero a che schieramento appartengo? Mi riesce difficile ogni volta dare una risposta. Escludo molte volte a priori, la sinistra di oggi, perché, oltre la mancanza di programmi, hanno un vuoto interiore che, colmano urlando"che è tornato il duce",poi i soliti finti progressisti, perché per loro il progresso, risiede solo nel potersi inchiappettare a vicenda, o assegnare la casa popolare ad un africano, invece di un italiano (entrambi...
  8. Perché non sopporto certa destra italiana (terza e ultima parte)

    Non vi illudete, la cultura del piagnisteo attecchisce anche nelle vostre anime nere. Per diverso tempo avete fatto le vittime e vi siete scagliati contro l'egemonia culturale della sinistra, scoperchiando un ingiustificato complesso di inferiorità. Orbene, costruire un’egemonia culturale costa tempo e denari (dollari o rubli è indifferente) e richiede talento; chi lo considera un mero trappolone cabalistico da mangiabambini sbaglia di grosso. I socialcomunisti saranno pure...
  9. "Basta Franco, tu spargi malanimo!" (di Franco Marino)

    Un'accusa sovente rivoltami è quella di formulare diagnosi senza speranza. Quando per esempio scrivo che Giorgia Meloni non salverà questo paese - non perché non voglia, ma perché non ne ha le possibilità - ottengo come reazione spiacevole e peraltro comprensibile, di farmi il vuoto attorno di molte persone e molti influencer che ruotano attorno alla destra, che mi guardano con diffidenza perché hanno deciso di sostenere questo governo. D'altra parte, che questa legislatura nasca...
    Caro Franco, più che aspettare "un promotore con ideali granitici" dovremmo aspettare uno tanto "folle" in grado di far lasciare, ai giovani, il cellulare che abbiamo tutti incollato alle mani e partecipare a questa benedetta rivoluzione. Si trova uno così bravo e altrettanto folle? Io ho qualche dubbio.
     
    Sono anch'io scettica sull'attuale governo e come te non penso che sarà in grado di risolvere i nostri mali.
    Sulla rivoluzione, non penso debba passare necessariamente da una guerra.
    Dopo aver attraversato indenne (a parte due mesi e mezzo di sospensione dal lavoro) lo tsunami degli ultimi anni, mi sento forte e nonostante tutto serena. Credo che per me e per molti come me la rivoluzione sia già partita, dal basso, e che anche se ancora non si vede nulla, tutto questo darà i suoi frutti.
    E chissà che non crolli tutto prima di quanto immaginiamo?
     
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    Credo che se facciamo questo effetto, siamo sulla buona strada. Perché tra i buonisti di sx, e i tifosi dei governanti, non esistono segnali di nuovi programmi. Sono uno la sostituzione dell altro, facendo un esempio calcistico, uno è la riserva Dell altro, ma sempre dalla stessa parte tira in porta, magari meno talentuoso o più, ma sempre stesso club stesso patron.
    Quindi Franco vai così...
     
  10. Myrta Merlino ovvero perché la gente di sinistra fa schifo?

    Il titolo è volutamente generalizzante perché naturalmente la sinistra non ha l'esclusiva delle cattive persone. Anzi, per conto mio, non solo tra le migliori persone che io abbia conosciuto nella mia vita - gente che c'è stata nei tanti momenti NO della mia vita - c'è gente che ha militato nella sinistra più o meno al caviale, non solo diverse delusioni le ho avute proprio nell'area incarnata oggi dal dissenso (dove nove volte su dieci le persone che vi sembrano compagni di lotta, in...
    Ho militato nel PCI, sono stata segreteria di una sezione, le persone da te citate le ho conosciute tutte per mia fortuna. Avevano un altro spessore, non miravano al potere o ai propri guadagni, ho avuto la fortuna di conoscere Pasolini (certo non piaceva alla base) ma era un intellettuale come pochi. La sette è in mano al PD pronto a vendersi per una poltrona o per guadagni, ora non voto non mi sento rappresentata da nessuno purtroppo
     
    Così é per gli ex fascisti, o meglio, come mio padre che partì volontario con l'Armir e, una volta tornato si fiondò a Salò perché "Aveva giurato sullla bandiera". Non trattò mai a pesci in faccia i "veri" partigiani, anzi li rispettava e, negli anni, molti divennero amici. Ho anch'io amici ex comunisti, che passavano le notti ad attaccare manifesti, con convinzione, con ardore. Ogni ideologia se vera, se sana, va rispettata. Costoro sono la progenie degli ex sessantottini, irrispettosi e supponenti. Questi li conosco io dato che ho partecipato (per divertimento) alla prima "occupazione" che fu alla Cattolica di Milano e alle prime dimostrazioni di piazza. Arrivavano accompagnati dagli autisti o con le loro Alfa Romeo (di moda a quel tempo). Fu così che la sinistra operaia si consegnò alla becera borghesia benestante.
     
    Quelli di un tempo erano politici di razza, oggi la maggior parte pensa solo al proprio tornaconto ed ai vantaggi che può dare loro la posizione di politico (parlamentare o anche semplice assessore di paese), qualunque sia lo schieramento politico.
    La sinistra di una volta nacque per migliorare la vita del proletariato. Ora il proletariato non c'è più, anzi c'è carenza di figli, e molti a sinistra, invece di difendere i lavoratori, pensano a riempire il portafoglio
     
  11. Sulla Corea del Nord

    Sulla Corea del Nord (da ora C.N.)
    Non è mia intenzione etichettare in base agli standard liberal-democratici che non possono (e non devono) essere applicati al Mondo intero, vorrei invece fare "decostruzione" o "genealogia delle idee".

    LA C.N. sposa il Juche, una rivisitazione in salsa coreana del marxismo-leninismo.
    Questa ha influenze dal maoismo, neo-confucianesimo (appartenenza, collaborazione, rispetto delle regole e del gruppo) e nazionalismo.
    In Occidente, abbiamo l'abitudine...
  12. Il peccato della carne

    Devo dare una delusione a chi ha aperto l'articolo sperando in contenuti sessualmente espliciti e cose zozze. Non alla carne in senso biblico mi riferisco, ma a quella, assai più banalmente intesa, che dall'origine dei tempi ci fa da cibo. E che ora una congrega di esaltati dai tratti della setta satanica vorrebbe mettere all'indice con i sofismi più inverosimili.

    Ma andiamo per ordine. In quella sorta di megafono del Male Assoluto che è Radio Tre, vengo a conoscenza dell'articolo di una...​
    @vonTannenberg Qualche giorno fa ho discusso con un no green pass e putiniano. In apparenza tutto ok, no? Però è vegano, animalista. Ha gioito di un provvedimento del governo Draghi che vieta l'uso dei cavalli per le carrozze guarda un po' proprio durante la crisi energetica.
    E allora lì ho capito che il vostro compito di unire i vari punti della lotta alla propaganda sarà fondamentale per contribuire a risvegliare le coscienze.
     
    Vegano, animalista e putiniano no-green pass... ma siamo sicuri non fosse un falso? Davvero, non ho MAI conosciuto un vegano che non fosse completamente in trip mentale anche con tutto il resto del baraccone ideologico progressista.
     
  13. Montesano, Remigi e la pericolosità dei teleprocessi

    Chi ha vissuto l'esperienza di vivere a temperature di gran lunga sotto lo zero, scoprirà la bellezza di una temperatura un po' più mite, ma comunque sotto lo zero. E analogamente, quando si passa dai 50 gradi ai 35, subito ci si immagina un gran fresco, quasi come se si fosse andati in montagna. Ma tutto questo dura relativamente poco, perché caldo e freddo, come anche altre sensazioni (dolore, fatica, etc.) non sono stati di fatto ma segnali che il corpo manda per indicare la...
    La cosa che mi fa più ridere (per non piangere) di tutta questa triste storia, è leggere i commenti indignati di quei benpensanti che ipocritamente puntano il dito contro Montesano, reo a loro dire di aver fatto "apologia di fascismo", mentre contemporaneamente plaudono all'invio delle armi in Ucraina, impegnata in una guerra combattuta in prima linea da soldati appartenenti a gruppi dichiaratamente neofascisti e neonazisti. E li ho visti con i miei occhi.
     
    La Morlacchi prima della toccata di culo era nessuno ora, che l'ha fatta notare, ha la sua notorietà. Il Memo, 85 anni, non credo l'abbia fatto apposta, frequento i vecchietti, più di qualche sbavata non fanno, se l'ha fatto bastava che la Morlacchi gli desse un ceffone o gli stritolasse le dita. L'Enrico é sul viale del tramonto ed ha approfittato del momento per attirare l'attenzione. Domani il nostro studio incontrerà due aziende che hanno deciso di spostare la produzione in Bulgaria. La prossima settimana idem. A Febbraio 2023 saranno licenziate 225 persone. Continuate a parlare di cazzate. A me, personalmente, stringe il cuore non tanto per i futuri disoccupati ma per le aziende tecnologicamente avanzate che continuano la desertificazione industriale.
     
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