giappone

My Threads

  1. EROI DEL VINTAGEVERSE: "FUJI"

    Anni 60. Il professor Osamu Nagai, docente di robotica all'Università di Tokyo si unisce al generale Toshiro Mishima, a capo del progetto segreto denominato "Takeru", per creare un 'samurai d'acciaio' alto 20 metri in grado di fronteggiare incredibili minacce alla sicurezza del Giappone, a cominciare dal ritorno degli antichi demoni Yokai, intenzionati ad eliminare la razza degli uomini da quelle che considerano le loro terre.
    Inizialmente pilotato da Nagai e Mishima con l'ausilio di un...
  2. Schiavi del rock & roll

    La colpa è di chi ha sempre sognato e creduto l'america come solo rock & roll, gli inglesi come Beatles e lady D, e i francesi come baguette e tour eiffeil....
    Ma questo bel pensiero ci sta conducendo ad una guerra per seguire questi stati. Che nessuno sottolinea sono da sempre guerrafondai e colonialisti, gli usa, da dopo aver terminato gli indiani (non essendo di origine ebraica nessuno lì ricorda) hanno sempre fatto guerre dalla secessione a ogni angolo del mondo per esportare il loro...
  3. 10 cose che non sopporto dei multipolaristi

    Da schietto propugnatore della causa multipolarista, non posso fare a meno di rilevare le topiche dei commentatori filorussi e filocinesi che rischiano di suscitare false aspettative.

    1 Le perdite umane ucraine sono insopportabili. Insopportabili per le mamme e le mogli dei caduti, evidentemente. Di certo non per l’Occidente collettivo, il quale dispone di innumerevoli batterie di disperati da sacrificare. E poi, ecco, lo ripetono dal novembre dello scorso anno.


    2 Le forze...
  4. Non è di Hiroshima e Nagasaki che gli americani devono scusarsi (di...

    Le sciocchezze che si leggono e che si scrivono, in particolare quelle moralistiche, dipendono dalla mentalità di chi le produce. Per esempio, il pacifismo, l'idea che basti sventolare bandiere arcobaleno e dire "no alla guerra" affinché si fermi, deriva dalla mentalità di credere che i politici si mettano a giocare a Risiko perché non hanno niente di meglio da fare, dal fatto che si possa perdere una guerra e non pagarne le conseguenze (illusione tipicamente italiana). La sciocchezza...
    D'accordo con te. Quelle bombe non devono pesare sulla coscienza degli americani perché guerra é guerra. Sulla coscienza degli americani deve pesare la quantità di morti causate durante i test. Secondo "Fallout from U.S. atmospheric nuclear tests in New Mexico and Nevada (1945-1962)”, pubblicato da un team di ricercatori statunitensi, la contaminazione radioattiva dal New Mexico raggiunse 46 dei 48 Stati Usa contigui, nonché Canada e Messico. Pare che il numero di morti per contaminazione, negli anni, abbia superato quelli giapponesi. Autodistruggersi per distruggere...beh
    é geniale no?
     
    Giusto quanto scrivi, tanto più che in quella guerra gli americani ci sono stati trascinati proprio dall'aggressione nipponica del 7 dicembre 1941.
     
    Conosco tutte le varie tesi e teorie sul perché e percome gli americani decisero di usare l'atomica (incluso il dare un forte segnale all'Urss che voleva espandersi anche in quell'area) e tuttavia l'uso di un'arma simile contro civili inermi non può non considerarsi un crimine di guerra, alla pari del Bombardamento di Dresda operato dai britannici. Che gli Americani abbiano chiesto scusa poi, per certi versi li rende ancora più odiosi e ipocriti considerando che hanno continuato e continuano a innescare/supportare guerre su guerre (Corea, Vietnam, Iraq, Afghanistan, Ucraina) dimostrando di non aver minimamente imparato nessuna lezione dalla Storia
     
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  5. Giapponesi

    Ho sempre pensato che se un giorno, fossi andato per qualche motivo in Giappone, nazione vasta e popolosa, mi sarei sentito guardare o addirittura salutare. Da dove scaturisce questo mio pensiero?Nei primi anni 90, credo che fosse stata sponsorizzata la Sicilia, o non ho idea per quale motivo socio culturale, Siracusa veniva letteralmente invasa da milioni di turisti nipponici. Io ed alcuni amici, il più assiduo con me era Maradona, lui fingeva di andare all'università io in cerca di prima...
    No no, Maurizio un mio amico, era tozzo e riccio, per tutti anche per sua madre era Maradona...... Ovviamente sbaglio, perché solitamente scrivo per miei concittadini, che... Sanno
     
  6. Non credo all'escalation nucleare (di Franco Marino)

    Per capire questo conflitto bisogna partire da alcuni punti fermi.
    Il primo è che non poteva non scoppiare e che non sarà l'unico. Le cause sono numerose: la prima è che a scontrarsi non sono soltanto due paesi ma due modi di intendere il mondo. L'Occidente non può più spingere oltre il proprio modello senza depredare altri paesi. La cosa poteva andar bene fintanto che il mondo non aveva forze in grado di opporsi. Oggi quelle forze ci sono. E' però anche vero l'opposto: quelle forze non...
    Ne parli come se la questione riguardasse le sole due potenze atomiche Russia e USA. Ma i primi a rimetterci tutto sono i Paesi dell'Europa e già solo questo dovrebbe incuterci molto ma molto timore. Europa che collasserà in ogni caso nel prossimo futuro,vuoi perché parte della guerrafondaia Nato vuoi per la massiccia immigrazione che la sta travolgendo anno dopo anno. Mala tempora currunt in ogni caso 😔
     
    Ne parli come se la questione riguardasse le sole due potenze atomiche Russia e USA. Ma i primi a rimetterci tutto sono i Paesi dell'Europa e già solo questo dovrebbe incuterci molto ma molto timore. Europa che collasserà in ogni caso nel prossimo futuro,vuoi perché parte della guerrafondaia Nato vuoi per la massiccia immigrazione che la sta travolgendo anno dopo anno. Mala tempora currunt in ogni caso 😔
     
    Potrebbe esserci un finto incidente subdolo da parte del pianista col cazzo, quando smetteranno di dargli soldi e armi vetuste. Far saltare un reattore e dare colpa alla Russia, per creare una forzatura militare...
     
    Oddio!! ricordo quando anni fa hai scritto che la guerra non sarebbe esplosa perché non conveniva a nessuno, biden era vecchio e a putin chi gliel'avrebbe fatta fare?
    Era un'analisi (un'ipotesi..una speranza) che condividevo in pieno...dimostratasi purtroppo falsa. Speriamo non sia così anche dopo questo articolo :-D
     
    Non ho detto esattamente così e non con questa sguaiatezza. Ho fatto un'analisi ben più elaborata. Ho scritto che una guerra non sarebbe convenuta a nessuno perché nessuno avrebbe potuto vincerla. E di questo resto convinto oggi.
     
  7. L’influenza spagnola

    di Laura Spinney
    L’influenza spagnola fu in tutto e per tutto la prima pandemia influenzale postpasteuriana, dal momento che era stato solo durante la precedente pandemia – l’influenza russa degli anni novanta dell’Ottocento – che Richard Pfeiffer aveva annunciato di avere identificato la causa della malattia in un microbo. Nel 1918 il suo modello era ancora prevalente, anche se errato.
    Senza test diagnostici a disposizione, e in disaccordo su quale fosse l’agente del contagio – e, in...
  8. Ma, nota Chalmers Johnson, “il vero modello economico per la Cina continentale, sebbene ciò non sia mai stato detto esplicitamente per ovvi motivi, non è né il Giappone né la Corea del Sud, ma Taiwan”. Cioè un Paese in cui lo Stato e il Kuomintang possiedono o controllano direttamente le imprese di punta – e altamente redditizie – che rappresentano complessivamente quasi il 30% del Pil. D’altro canto, i dirigenti cinesi promossero una parziale liberalizzazione della proprietà...
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  9. L'importante è “frinire”. Intervista a Beppe Grillo

    Tribuna politica ritorna con un’infuocata intervista a Beppe Grillo. Che non vedrete mai. O forse si?

    GAGLIARDA VINCENZELLI: Secondo lei come dovremmo fronteggiare il cambiamento climatico?

    GRILLO: Me l’aspettavo questa domanda. Siete prevedibili perché siete vecchi, ma di secoli. Dunque tutti sanno che la Biowashball, opportunamente riconvertita, può eliminare la CO2 in eccesso. (boato di incredulità da parte del pubblico) Detto questo, io con lei non parlo più...
  10. La vacuità inutile del successo (di Franco Marino)

    Una persona che scrive davvero bene mi dice che vuole smettere perché "nessuno la legge" o perlomeno così crede, un'altra persona di grandissima qualità che pure ha avuto una lunga esperienza di politica da strada mi dice che vuole lasciare la politica perché è stata defenestrata da un politico che, dopo averla sfruttata indegnamente, al momento opportuno non ha ricambiato il favore escludendola dalle liste, e passa il tempo a pensare di non valere nulla, di aver sbagliato tutto, di...
    Sempre interessante leggere le tue riflessioni.
    Totò riporta con saggezza la condizione di tutti gli esseri umani, qualcuno si distingue (buon per lui, sempre che non debba essere sceso a compromessi che tutto rovinano) ma i più vivono da anonimi e sostanzialmente l'arte della vita è godere di ciò che si è e si fa e si ha attorno 😊
     
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  11. Sotto la Banca tutto crepa

    Nonostante il fallimento di due banche statunitensi stia passando come cosa di poco conto sui mezzi di disinformazione nostri e stranieri, l'evento rimane eccezionale e va preso sul serio, dedicandovi l'attenzione che merita. Perché non è mai poco il tempo impiegato a considerare la natura dell'economia finanziaria dentro a cui viviamo tutti, e sempre peggio, va detto.

    Intanto la Silicon Valley Bank, a dispetto della posizione in graduatoria (16ma banca USA), era quella tramite cui...​
    L’attesa di un suo articolo è sempre compensata. Esaustivo, concreto, mai banale. Un vero piacere leggerla
     
    Da una parte vorrei scrivere su tantissimi argomenti, dall'altra mi sono imposto come obbiettivo di farlo solo se sento di avere qualcosa da dire di interessante. Come rispondo sopra a Franco Marino, a volte trovo che qualcun altro ha già scritto abbastanza esprimendo gli stessi concetti, e lascio perdere. Mi fa molto piacere raggiungere l'obbiettivo quando alla fine produco un articolo.
     
    @Friedrich von Tannenberg, e fai male ad autocensurarti se qualcuno ha già scritto sul tema. Il tuo punto di vista, nella tua unicità e col tuo stile, è sempre importantissimo.
     
  12. La particolarità della nostra mente è di averci donato l'accesso a un piano simbolico: quello del linguaggio, della narrazione, delle idee; se volessimo trovare un qualche fondamento al binomio natura-cultura (non necessariamente questo è reale o universale, abbiamo i presupposti per pensarlo come caratteristico del solo pensiero europeo) probabilmente andrebbe cercato in questo piano.
    Semplificando molto a fini comunicativi -> "culturale" è tutto ciò che non è universale, cioè condiviso da...
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  13. (Neo)Colonialismi

    Non la faccio troppo lunga: sappiamo un po' tutti in cosa consisteva il colonialismo ottocentesco. Il “fardello dell'Uomo Bianco”, la conquista diretta da parte delle principali potenze europee, seguite poi da Stati Uniti e Giappone, di vasti imperi coloniali in Africa, Asia e Oceania. Territori già abitati da popolazioni sottoposte al dominio di funzionari scelti tutti oltremare, e nel diretto interesse di nazioni straniere. Le quali, però, se sfruttavano le risorse naturali e la forza...
  14. Nessun impero o egemonia è eterna, nemmeno quella USA.
    In passato abbiamo visto la l'ascesa di varie potenze e -in particolare- con l'Impero Britannico abbiamo assistito all'affermazione di una potenza globale. Grossomodo la data di nascita di questa egemonia può esser fatta coincidere con la Guerra dei sette anni (1756-1763).
    A partire dalla metà del '700, sia con la vittoria militare, sia con l'avvio della rivoluzione industriale (ancor di più a inizio '800, dopo la disfatta napoleonica)...
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  15. Visto che è domenica e ci sono sempre meno lettori, oggi ai pochi valorosi regalerò una perla.
    Pochi sapranno che per un soffio, la Russia non inserì le Hawaii nel suo vasto impero.
    Già sul finire del '700, i russi si erano avventurati sulle isole Aleutine e poi sul continente americano, arrivando in Alaska.
    Inizialmente non si trattava di spedizioni ufficiali, ma di cacciatori di lontre (in cerca di aree di caccia vergini) e cercatori di oro. Il moto di ingresso in Nord America dalla sponda...
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  16. Per curare l'intossicazione da primarie del PD: un po' di storia.

    Momento poco approfondito nello studio della storia è la Guerra Civile del Congo dal 1665 al 1709.
    Il conflitto è ignorato nei programmi, ma al suo interno si riscontrano una serie di tematiche che furono poi tipiche della storia mondiale (centro periferia, soluzioni adottate altrove e fenomeni politico-religiosi in Africa centrale comuni ancora oggi).

    Nella metà del '500, il Regno del Congo aveva avviato rapporti con gli...
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  17. “Un astuto drago apparentemente addormentato”: alcune scomode verità su...

    di Daniele Ganser

    Nel 1941 il Giappone possedeva imponenti forze navali, tra le quali dieci portaerei, mentre gli USA ne avevano solamente sette, dunque erano in palese stato di inferiorità. Due portaerei, la Lexington e la Enterprise, si trovavano a Pearl Harbor sotto il comando dell’ammiraglio Husband Kimmel. Il suo superiore, l’ammiraglio Harold Stark, che in quanto capo delle operazioni della Marina statunitense a Washington aveva accesso ai dati ricavati dalle intercettazioni e...
  18. Una potenza non fonda il suo potere solo sulla paura o sulla forza, ma anche sulla capacità di generare benessere e quindi consenso.
    Possiamo dire che gli USA tracciarono la loro linea come potenza, prima con un protettorato morale sull'America Latina attraverso la dottrina Monroe, nel 1823, che sanciva il non gradimento degli interventi europei in America. Il prosieguo fu il finanziamento durante la I Guerra Mondiale di entrambe gli schieramenti (a fine conflitto erano indebitati tanto i...
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  19. “Un astuto drago apparentemente addormentato”: alcune scomode verità su...

    di Daniele Ganser

    Roosevelt sapeva che, se gli USA fossero stati coinvolti in una guerra col Giappone, sarebbe scattato un effetto domino che poteva allargare il conflitto anche alla Germania, dato che il 27 settembre 1940 Giappone, Germania e Italia avevano sottoscritto un patto tripartito, noto anche come Asse Roma-Berlino-Tokyo, per assicurarsi sostegno reciproco. «Roosevelt voleva anzitutto fare guerra alla Germania», spiegò il giornalista George Morgenstern del «Chicago Tribune»...
    Aggiungo il bellissimo "Pearl Harbor" del tedesco Peter Herde, che descrive in maniera magistrale la storia diplomatica e come il Giappone giunse, gradualmente, a non poter fare altro che entrare in guerra, o rimanere senza carburante per l'esercito. Dimostra come, da decenni, chi vuole informarsi, sa, mentre il grande pubblico continua a riempirsi la testa con lo sterco fabbricato a Hollywood.
     
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