In quello che accade in questi giorni diventa sempre più difficile prendere una posizione netta. Specie per chi, come me, sosteneva da ragazzo le ragioni di USA ed Israele contro una marea di coetanei schierati dall'altra parte (e che oggi non hanno nulla da ridire su cellulari e cercapersone che esplodono all'inprovviso o sulla fornitura di armi senza fine ad una nazione non certo nota per la sua "trasparenza", specie quelli che hanno preso la tessera del PD).
A me interessa la pace. E la pace si raggiunge costruendo una serie di pur fragili equilibri di forza fra le parti in causa. Non certo trasformando paesi storicamente neutrali in belligeranti ed ostili al proprio vicino. Non certo alimentando un bombardamento infinito di un determinato territorio senza indicare una fine, un limite, una chiusura delle ostilità.
Il problema attuale però è proprio questo: a chi interessa DAVVERO la pace oggi come oggi?
A me interessa la pace. E la pace si raggiunge costruendo una serie di pur fragili equilibri di forza fra le parti in causa. Non certo trasformando paesi storicamente neutrali in belligeranti ed ostili al proprio vicino. Non certo alimentando un bombardamento infinito di un determinato territorio senza indicare una fine, un limite, una chiusura delle ostilità.
Il problema attuale però è proprio questo: a chi interessa DAVVERO la pace oggi come oggi?