Lo spettacolo grottesco andato in scena in Francia, per la cerimonia delle Olimpiadi, testimonia ulteriormente, oltre ogni ragionevole dubbio, la deriva transumanista e mortifera delle élites occidentali.
Questo potere violento, che ci viene calato dall'alto a colpi di paillettes luccicanti, volti stravolti dalle maschere di trucco e silicone, estetica totalmente slegata dal concetto di bellezza e tracotanza satanica (cioè divisiva e parodistica), ha compiuto un altro passo verso la dissoluzione dell'essere umano nella sua dignità e integrità.
In aggiunta, seguendo un copione ormai noto, ha insozzato l'archetipo di uno dei momenti più intensi della vita di Cristo, quello dell'Ultima cena.
In una Francia che, dai tempi della Rivoluzione francese, ha divorziato dal Sacro, si è manifestato quel concentrato di bruttezza, perversione e disagio mentale che ci vengono puntualmente somministrati tramite i mass media, nel tentativo di normalizzare ciò che normale non è.
Vien naturale, dunque, evocare lo spirito di Santa Jeanne d'Arc, colei che liberò la Francia dal giogo inglese.
Il mondo anglosassone, in altra forma, ben peggiore di qualsiasi monarchia e dittatura del passato, sta plasmando un'umanità occidentale che, a dispetto di qualsiasi etichetta che voglia richiamare il concetto di risveglio, si avvia sempre più al sonno spirituale, morale, fisico e psicologico.
Solletica l'emotività individuale e, in ragione di un'ipersensibilità di una piccola parte di mondo, non si fa scrupolo di pugnalare il cuore dei popoli, di insudiciare i riferimenti fondamentali del Cristianesimo, di pervertire l'anima delle nuove generazioni.
Ciò che è successo è l'ennesimo attacco a Dio e non sarà senza conseguenze. Cristo ha detto "non praevalebunt" e sono certa che manterrà la Sua promessa.
Questo potere violento, che ci viene calato dall'alto a colpi di paillettes luccicanti, volti stravolti dalle maschere di trucco e silicone, estetica totalmente slegata dal concetto di bellezza e tracotanza satanica (cioè divisiva e parodistica), ha compiuto un altro passo verso la dissoluzione dell'essere umano nella sua dignità e integrità.
In aggiunta, seguendo un copione ormai noto, ha insozzato l'archetipo di uno dei momenti più intensi della vita di Cristo, quello dell'Ultima cena.
In una Francia che, dai tempi della Rivoluzione francese, ha divorziato dal Sacro, si è manifestato quel concentrato di bruttezza, perversione e disagio mentale che ci vengono puntualmente somministrati tramite i mass media, nel tentativo di normalizzare ciò che normale non è.
Vien naturale, dunque, evocare lo spirito di Santa Jeanne d'Arc, colei che liberò la Francia dal giogo inglese.
Il mondo anglosassone, in altra forma, ben peggiore di qualsiasi monarchia e dittatura del passato, sta plasmando un'umanità occidentale che, a dispetto di qualsiasi etichetta che voglia richiamare il concetto di risveglio, si avvia sempre più al sonno spirituale, morale, fisico e psicologico.
Solletica l'emotività individuale e, in ragione di un'ipersensibilità di una piccola parte di mondo, non si fa scrupolo di pugnalare il cuore dei popoli, di insudiciare i riferimenti fondamentali del Cristianesimo, di pervertire l'anima delle nuove generazioni.
Ciò che è successo è l'ennesimo attacco a Dio e non sarà senza conseguenze. Cristo ha detto "non praevalebunt" e sono certa che manterrà la Sua promessa.
