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La Rus' di Kiev

Il fatto storico che la prima "Rus'" fu la "Rus' di Kiev" (seguita poi dalle altre: Novgorod, Mosca...) invece di far comprendere che Kiev e` "Rus'" cioe` Russia, spinge "eminenti" storici da scrivania ucraini (e non) a dire che "Kiev = Ucraina", e che quindi la Russia e` nata dall'Ucraina.

Quando poi qualcuno (nello specifico un ucraino vero patriota, colto, appassionato di storia, ricercatore) cerca di spiegare che non ci puo` essere Ucraina (cioe` "u = presso, kraj = bordo -> u + kraj =...

Reagan e Gorbačjov

19111985.PNG

13 novembre 1985 primo incontro a Ginevra fra Gorbachjov e Reagan.

Ricorda Reagan: "Quando sono andato all'incontro con il Segretario Generale Sovietico mi aspettavo di vederlo vestito con un "palto` bolscevico" e berretto, ma mi presentarono un signore vestito con un completo alla moda francese e con un orologio "Radio Manhattam".
Guardandolo ho pensato: 'Si, questo ci vendera` tutto'"
E cosi` fu.

Lezione: Ogni qualvolta la Russia ha cercato di compiacere "l'Occidente"...

Autorizzazione all'uso dei missili USA

L'autorizzazione di USA, Francia e Gran Bretagna all'utilizo dei loro missili di precisione all'interno del territorio russo "storico" (cioe` non solo nei territori non riconosciuti internazionalmnete) se vera, obbliga ad alcune riflessioni.

1) Autorizzare l'uso di quei missili senza fornire il personale specializzato (statunitense, francese, britannico) in grado di individuare, programmare, far partire e far arrivare precisi al bersaglio quei missili equivale a non aver autorizzato niente...

Pogrom?

La parola è di origine russa, погром, e si legge “pagròm”. Si usa ancor oggi, ma non ha diretta attinenza a violenze fisiche su base razziale, né è direttamente legata all'antisemitismo: più genericamente, significa “devastazione, distruzione”, tanto che me la sono ritrovata come titolo di un breve, divertente cortometraggio animato sovietico degli anni '70, in cui a fare il “pogrom” erano stati due piccole pesti che avevano messo a soqquadro l'appartamento dei genitori. Non così in...​

Il boicottaggio deve diventare un reato (di Franco Marino)

Una delle (poche) cose positive di un brutto periodo di vita, anche personale, è che, come i virus quando vengono debellati, lascia nell'organismo una memoria più o meno duratura, a volte eterna, di ciò che ha vissuto, proprio come un vaccino.
In questo senso, alcuni orrendi comportamenti di questi anni, se raccolti da una classe dirigente determinata a cambiare le cose, dovrebbero essere repressi dalla legge nel futuro e impedire che riaccadano.
Per esempio, premettendo che in linea di...
Per aver messo un " mi piace" sotto un post di un personaggio politico su facebook mi sono presa tante di quelle parolacce che non hai idea. La più carina era " brutta bal****Ca". Ho smesso si esprime la mia opinione.
 
Non sono iscritto a X, ma vedendo tanti guitti di regime lasciare questa piattaforma con la motivazione che Musk sarebbe un pericolo per la libertà, mi viene voglia di iscrivermi. Non escludo di farlo.
 
Scommetto che se qualcuno esortasse al boicottaggio di negozi e attività gestite da ebrei in Italia, la magistratura si muoverebbe subito. A dimostrazione del fatto che le leggi, per qualcuno si applicano, per qualcun altro si interpretano
 

Neutralita`

Quando un Paese neutrale abbandona il suo stato e si schiera con una delle due parti antagoniste, significa che automaticamente diventa nemico dell'altra parte.
Ed un nemico per definizione aspetta solo il momento opportuno per poter neutralizzare il suo avversario.

Qui in discussione non c'e` il diritto di decidere autonomamente le proprie alleanze.
Un Paese sovrano questo fa, decide autonomamente cosa fare (alleanza, neutralita`, non allineamento).

La discussione verte su;le...

Colpo di scema

Lo so, lo so, lo sappiamo tutti: è da ingenui pensare che dalle elezioni americane esca fuori qualcosa di buono per noi europei, e tanto meno per noi italiani. Quelli votano comunque per candidati che hanno l'approvazione delle lobby, e sarà tanto se uno come Trump, che è troppo ricco di suo per essere corrompibile, sopravviverà abbastanza per fare gli interessi dei suoi elettori, che non sono certo i nostri. E in ogni caso, stati-fantoccio siamo, e stati-fantoccio resteremo. Ma lo...​
"Colpo di scema" é da Oscar per il titolo. Mi accorgo, leggendo i tuoi scritti perfetti e quelli di Franc..., che non ho la materia prima per cimentarmi anch'io nella scrittura di qualche sarcastico post: la TV. Temo che dovrò smettere con lo streaming e dotarmi di antenna e telecomando😪
 

Il fardello dell'Uomo Bianco

Pur non appassionandomi da lunga data alle elezioni americane, sono sottoposto, volente o nolente, ad una pletora di materiale di dubbio interesse e ancor minor obbiettività messo in giro ovunque vi siano schermi accesi. Di conseguenza, non posso fare a meno di notare, come tutti, i temi e soprattutto i toni di un'elezione che, generalmente, è il classico fumo negli occhi per gli idioti che parlano di “grandi democrazie” e “esercizio del libero voto”, anche se, stavolta, visto quanto ho...​
Bravo! Per questa difesa del maschio bianco che io, femmina, sto sostenendo caparbiamente, da sempre. Da giovane scherzando (ma neanche troppo) affermando che Dio (se esiste) ha creato due cose meravigliose, il vino e i maschi. Ora da vecchia, dopo aver lavorato per 45 anni quasi solo con maschi, vengo considerata la pasionaria dei gameti maschili. Proprio perché ne ho conosciuti tanti professionalmente (e abbastanza intimamente) condivido il loro stato attuale messo in ridicolo dai nuovi finocchi (anni che non uso questo termine ma non sopporto più 'gay') che umiliano se stessi e il genere a cui naturalmente appartengono, con oscene pagliacciate. A questi si aggiungono le ipocrite femministe che hanno ucciso "l'uomo ragno", quello che fischiava "bella gnocca" quello che dovevi tenere a bada perché sbavava solo a vedere un pezzo delle tue cosce, quello che, quando diventava il tuo compagno, ti faceva sentire una dea.Penso che si capisca che l'ho buttata in vacca, ma la frustrazione che ho percepito durante l'ultima "Festa degli Alpini" a Vicenza, ai quali alpini i vigili, con un volantinaggio, hanno raccomandato di non lasciarsi andare in apprezzamenti anche gentili nei confronti delle donne per evitare problemi mi ha fatto capire che si é toccato l'apice dell'umiliazione del maschio bianco.
 
Grazie. Ogni tanto ho un po' paura a toccare certi tasti, perché temo che qualche lettore possa offendersi, ma in genere i miei quattro lettori sono sempre abbastanza intelligenti da comprendere il senso delle mie parole.
Io fra l'altro credo che la donna sia una delle maggiori meraviglie del creato, nonostante quel che le femministe cercano di farne, e morirò in questa fede.
 

Favola con vista

Recentemente, Franco Marino ha parlato della valenza educativa delle favole di Esopo, facendomi pensare, per estensione, al valore dei racconti di fantasia, nella storia della letteratura, proprio come mezzo per far passare una lettura in filigrana della società e degli uomini, a volte anche tramite una feroce satira. In antichità il successo di Esopo fu tale che, a Roma, un certo Fedro lo tradusse in latino aggiungendovi di proprio. In tutte le tradizioni popolari che conosco, dalla...​
Che meraviglioso excursus! Ho rivissuto con emozione le fiabe che ricordo e le sporcacciate di De Laclos, De Nerviat, De Sade lette di nascosto in camerate di collegi, sotto le coperte con una pila. Ho una gatta fancazzista che non caccia, non si muove mangia e basta che ho chiamato Laridon😆. Mi permetto di aggiungere...in punta di piedi davanti a tanta competenza..."La fattoria degli animali" scritto da quell'autore che, ultimamente, viene citato solo per un suo romanzo, (che sicuramente molti neppure hanno letto) oltretutto mediocre, secondo me, se paragonato a questo gioiello d'ironia scritto allora contro il comunismo Staliniano. Riletto ai nostri giorni, anticipa sorprendentemente l'opportunismo politico e le modifiche legislative in funzione delle devianze sociali. Gli iniziali 7 comandamenti rivoluzionari vengono alla fine modificati e poi ridotti ad uno solo "Tutti gli aninali sono uguali ma alcuni sono più uguali di altri"
 
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Ma sapete che l'avevo avuto in testa a più riprese (ci ho messo almeno dieci giorni per concludere questo articolo) e poi, stufo di procrastinare, nella voglia di concludere ieri, me ne son dimenticato? Esempio eccellente di "favola" per adulti novecentesca, adesso mi sento un idiota per tanta sciatteria. Grazie!
 
Quanto alle sporcacciate, ho un meraviglioso volume francese di romanzi libertini del XVIII secolo, alcuni dei gioielli di stile, altri semplicemente delle zozzerie all'Alvaro Vitali transalpino, ma molti di gradevole lettura. E c'è un De Nerciat che forse è lo stesso De Nerviat che mi viene citato. Non sporcaccione, molto raffinato, tipicamente Settecento, però. Possibile?
 

La fine della libertà

In un surreale scambio di battute avvenuto lo scorso mese al cosiddetto Europarlamento, un deputato polacco, Grzegorz Braun, a cui era stata data la parola, se l'è vista togliere dopo nemmeno un minuto ed è stato severamente redarguito da una signora che pareva avere le funzioni dei nostri presidente della Camera o del Senato, per aver iniziato a chiedere, dopo il voto che pretendeva dagli Stati membri l'autorizzazione all'Ucraina a colpire in profondità le città della Russia, se l'Unione...​
Ottimo excursus. La libertà non esiste, esistono le libertà. La società liberale in mano alle grandi corporazioni, ai santoni delle PR e ai persuasori occulti è una barzelletta dal sapore totalitario. E' il nipotino di Freud che spaccia per accattivante conquista della civiltà le donne fumatrici, quando invece sta solo allargando (artatamente, a tavolino) la base dei tabagisti per la gioia delle multinazionali del tabacco.
 
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C'è UNA sola libertà, come scrive Shigeu Naruyama che non é né filosofo né psicologo ma un neuropsichiatra giapponese che incontrai a Osaka circa 25 anni fa. Uno dei primi scritti é "La rivoluzione del cervello". In breve, il nostro cervello emette impulsi elettrici, frequenze che si propagano nell'aria e si intersecano con le frequenze di altre menti. Gli impulsi vengono creati NON dai pensieri ma dalle emozioni. L'uomo ha due tipi di emozioni A positive (piacere, benessere, gioia ecc) B negative (odio, ansia, paura dolore ecc). Per il cervello non esiste differenza tra 'Bene' e 'Male' funziona solo secondo le informazioni che noi gli mandiamo. Quando siamo infelici, perchè subiamo, odiamo, soffriamo, inviamo frequenze di tipo B il cervello ci fa trovare in situazioni di questo tipo, lo stesdo avviene per quelle di tipo A. Qual'è la scelta? Se si é in una brutta situazione di tipo B si sceglie di cambiare frequenza e inviare informazioni di tipo A. Come? Con forti emozioni positive, sogni, ricordi, visioni, piaceri di tutti i tipi in.modo da 'infornare' il cervello che non é la sitazione dolorosa di tipo B che vogliamo ma di tipo A. Esempio: se uno.non ha denaro, continua a concentrare i pensieri sulle preoccupazioni e problemi derivanti da questa situaziobe, e così il cervello lo farà vivere male e povero. Se sceglie invece la situazione di tipo A deve visualizzare soldi a palate, benessere, ricchezza, inviare alla mente le immagini positive e...credere. i dubbimettono in confusione le informazioni. Il problema? Pochi credono che sia la nostra mente il centro di tutto, pochi credono alla semplicità di scelta, pochi credono che il nostro corpo fisico sia più importante della cosiddetta spiritualità, pochi si esercitano, pochi si applicano, pochi credono che sia il sogno a farci vivere, bene o male a seconda della scelta, e non la realtà che é cioʻ che abbiamo creato noi con le nostre informazioni. Per fortuna Federico Faggin (amico da anni di famiglia ma solo ora riconosciuto in Italia) si avvicina a Naruyama e da fisico teorico esprime concetti della fisica quantistica: «La coscienza e il libero arbitrio esistono e sono fenomeni puramente quantistici esistenti in una realtà più vasta di quella che gli strumenti e il corpo umano possono rilevare." Quindi...al mondo puoʻ succedere di tutto ma noi possiamo scegliere se: armarci contro il nemico, odiare le persone, preoccuparci, provare dolore per gli eventi della vita e continuare a coltivarlo o...chiudere gli occhi e trovare un pensiero che ci dia una forte emozione positiva per cambiare frequenza, bastano 20 secondi. Soprattutto in questo periodo quando qualcuno sta mettendo in pratica Naruyama divulgando notizie inquietanti, preoccupanti, ansiogene, negative per farci ammalare.
 

Prove tecniche di Apocalisse?

Si resta semplicemente sconcertati di fronte all'esplosione di violenza scatenata da Israele praticamente in ogni direzione. Un delirio di furia distruttiva che ormai le flebili giustificazioni dei portavoce ufficiali non cercano nemmeno seriamente di coprire. Eppure, da lettore di Kissinger, insisto a non catalogare il tutto sotto all'interpretazione di comodo dell'improvvisa pazzia di qualcuno. Dire che Netanyahu è pazzo è ripetere lo stesso gioco già abusato dai soliti padroni della...​
Condivido poco il tuo stato d'animo ottimista. Gli statunitensi fanno professione di “isolazionismo” in due occasioni: quando sono troppo deboli per affrontare un nemico potente (dalla fondazione al 1917) o quando vogliono incendiare il mondo indirettamente, adoperando pedine e leve finanziarie (periodo tra le due guerre nel XX secolo e oggi). Io temo che la pace la sigleranno Washington e Mosca; l'UE delle vedovelle dem nella migliore delle ipotesi manterrà il disaccoppiamento dalla Russia, nella peggiore scenderà in campo e combatterà fino ad autoannientarsi, causando il maggior danno possibile alla Russia. Ricordiamoci che negli anni Trenta General Motors e General Electric, dopo aver rimesso in sesto l'industria tedesca, continuarono anche durante il conflitto a rifornire di carburante i sommergibili tedeschi e a fare affari con i nazisti. Inoltre Trump è, come il genero Kushner, un convinto assertore del sionismo e del virus giudeocristiano (che contagia buona parte dell'elettorato di Crodino Biondo e delle destre filoputiniane), e come tale sosterrà Israele costi quel che costi. E se devo essere sincero stento a vedere una Russia apertamente anti-israeliana, per una serie di motivi di ordine culturale e storico. In ultimo ti snocciolo una piccola ipotesi di natura economica e sociologica: l'Iran e la Russia, e forse anche la Cina, hanno le "mani legate" dalle rispettive borghesie e quinte colonne, minoranze rumorose che potrebbero destabilizzare un paese in guerra; non si spiega altrimenti un simile atteggiamento rinunciatario di fronte alla decapitazione dei vertici di Hezbollah. Mi ricordano l'Italia del ventennio: anglofoba a parole e anglofila nei fatti, specie ai piani alti e tra i frondisti. Su quest'ultimo argomento scriverò un paio di pezzi.
 

La guerra d'Africa

Conosco Alberto Alpozzi (ahimé, solo come autore) da anni. Ho imparato ad apprezzarne gli sforzi per portare all'attenzione del pubblico un tema, il colonialismo italiano, conosciuto da pochi e studiato seriamente da pochissimi. Con una quantità impressionante di articoli, libri, riviste da lui stesso curate e prodotte, ha (ri)portato alla luce un capitolo della storia patria doppiamente vittima dell'ignoranza e della propaganda, i due grandi colpevoli dell'abbrutimento mentale di cui...​

Per favore non chiamateli "gatekeeper"

Nutro da tempo la convinzione che la classe giornalistica, non solo italiana, sia composta in gran parte da personaggi ignobili, veri e propri prostituti pronti a pubblicare menzogne e ad occultare persino ciò che hanno visto coi propri occhi, a favore di ricostruzioni falsificate condite di abbondante propaganda gradita a chiunque li paghi una congrua somma. Di conseguenza, catalogo tutto ciò che leggo e sento sulla stampa mainstream automaticamente come falso, dopodiché passo a...​
Se Trump (che ha armato l'Ucraina, condannato il feeling energetico euro-russo e preparato il casino in Medio Oriente) la spunta e Putin tiene botta ancora per un po'... avremo la nuova Grande Alleanza Antifascista, ovvero la guerra in casa. O pensi che abbiano speso miliardi e fatto brillare un gasdotto per nulla? Molti commentatori russi non si fidano di Trump, nemmeno un putiniano di ferro dalla forma mentis ultrarazionale come Andrei Martyanov, che vive negli USA da trent'anni.
 
Per carità, sono solo punti di vista. L'elettorato di Trump rappresenta un pezzo di America numericamente maggioritario ma economicamente marginale, impoverito e del tutto inconsistente. E poi a me non interessa la distensione tra America e Russia bensì il futuro dell'Italia e dell'Europa.
 
1) Non leggo da anni la stampa italiana (e non ho antenne tv, vedo cioʻ che desidero in streaming). La conoscenza di 5 lingue mi permette di spaziare (ora sempre di più perché le traduzioni automatiche sono diffuse) sui media mondiali che riportano gli eventi con sincerità e rigore, pur commentandoli secondo le inclinazioni delle testate. I media italiani inventano balle, raccontano fatti inesistenti, sbagliano i nomi.
2) Da parte russa ho visto video con militari prigionieri stranieri, combattenti in zona Kursk. Secondo i dati forniti dal Ministero della Difesa russo la maggior parte dei combattenti stranieri é polacca (circa 2500) poi francese (circa 1500) poi di lingua anglosassone (circa 1000) non specifica se USA o UK. Ma c'è varietà, sudamericani, africani asiatici.
3) Grillo lo conobbi 58 anni fa a Milano. Io studentessa lui tentava di entrare al Derby (tempio del cabaret) come comico. Non ci riuscì. Spocchioso, maleducato, saccente, opportunista, profittatore avaro, insomma uno stronzo. Frequentavo con i miei amici un bar e quando c'era lui uscivamo per non dover sopportare la sua cafonaggine. Ancora mi chiedo come tanta gente sia cascata nelle sue trame.
4) Ho lavorato nella Russia post-Eltsin, terra di gangster e di potenti oligarchi che si arricchivano con le importazioni di merce dato che, con la caduta dell'URSS, il 70% delle aziende manifatturiere erano rimaste nei paesi ex-satelliti, le migliori, tecnicamente parlando, in Ucraina ( e gli ucraini se le sono fottute tutte per incapacità).
5) Poi é arrivato Putin. Non ho più dovuto vestirmi da russa, parlare con accento moldavo (insegnatomi dalla domestica) per non essere derubata come straniera, non ho più dovuto litigare con i taxi sul costo perché avevano i tassametri, ho potuto scegliere alberghi meno costosi (prima dovevo stare solo in alcuni "per stranieri" costosissimi ovvio) e tanto altro.
6) Trump o Harris o Paolino Paperino fa lo stesso. Sto rileggendo "Gli anni della Casa Bianca" di Kissinger (1148 pagine) salto un pò di qua e là su vecchi eventi (Vietnam, Cina, Cortina di ferto) ma la solfa é la stessa - il Presidente comanda meno di un cazzo. Chi comanda sono i consiglieri che spingono a decisioni secondo interessi dei loro 'padrini'.
7) Putin non farà nessuna guerra mondiale. Secondo quello che leggo e che qualche amico russo (ex cliente) mi dice, e, ripeto secondo me quindi opinabile, l'invasione dell'Ucraina ha poco a che vedere con lo scopo dichiarato. A Putin serviva una guerra per 'ripulire' da una corruzione devastante il Ministero della Difesa, ultimo residuo e baluardo della ex URSS. Una corruzione talmente vasta e potente da poter mettere in crisi lo stesso governo di Putin e il suo lavoro di modernizzazione della Russia. In due anni ha eliminato non ricordo più quanti ministri, generali, ufficiali con accuse varie. Gente che lasciava senza munizioni Prigoshin perché non pagava tangenti (che per questo ha tentato una rivolta).
Anche l'ultimo attacco di droni ucraini al deposito di munizioni a Tver pare sia stato 'usato' per distruggere una struttura creata dal Gen. Bulkakov, già accusato di frode, il più corrotto dei corrotti, che ha creato una rete di corruzione anche sui rifornimenti alimentari. Struttura che avrebbe dovuto essere usata per una rivolta contro il governo. In pratica, se Putin non dimostrava con una guerra: le pecche del Ministero della Difesa, la corruzione dei generali, l'incapacità degli ufficiali, la vetustà delle strutture belliche, non avrebbe potuto metterli al palo.
 
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Riguardo alla Russia, anche le notizie di oggi confermano un pò le opinioni che ho espresso. Gli amministratori della zona di Kursk sono sotto inchiesta per non aver realizzato un sistema di difesa, come richiesto dal governo. Erano stati stanziati 15 miliardi di rubli per fare ciò, pare che se li siano intascati e non abbiano fatto nulla.
Nikita Sergeevich Michalkov é un regista amico fidato di Putin ha dichiarato "Sono sicuro che questo è l’inizio della fine dei molti corrotti che da anni sono aggrappati alle loro poltrone. Come ho già detto qualche volta Putin sra sfruttando questa guerra per purificare il sistema amministrativo russo. Le purghe sono solo all’inizio. Grillo Beppe é un mio coetaneo. La vecchiaia non é sempre bella per chi come lui ( e ahimé come me) é stato per anni noto e notato, si tende a strafare pur di essere ancora in sella. Io ho ceduto lui no ed é pericoloso perché non ha nulla da perdere a fare danni.
 
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Il mio amico Hegel

“Il Vero è il Tutto”
G.W.F. Hegel, Fenomenologia dello Spirito


Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770-1831), massimo esponente della corrente filosofica dell'idealismo tedesco, che per il pensiero dell'Ottocento ebbe un'influenza paragonabile a quella di Napoleone nella cultura popolare, non gode di buona fama, soprattutto a partire dal secondo dopoguerra, quando in opere a larga diffusione fu presentato come uno dei precursori del totalitarismo novecentesco, concetto...​
Me lo sono stampato questo scritto perché voglio ancora godermelo come l'ho goduto quando l'ho letto. L'impatto con Hegel é stato per me illuminante ma non, come nel tuo caso, perché ha cambiato una visione materialistica (semplifico) ma perché ho scoperto che il mio concetto di esistenza...era...come dire...molto vicino alla sua percezione della realtà. E mi fermo qui perché sarebbe troppo lungo raccontare come, partendo da Hegel, sono arrivata al concetto di coscienza come fenomeno quantistico. (ma qui gioca molto la frequentazione di Federico Faggin, ex compagno di università di mio marito che mi influenza molto). Non ricordo più da quanto tempo non leggevo un excursus sulla filosofia del XIX secolo così chiaro e lieve e personale e per questo maggiormente comprensibile. Complimenti e....grazie.
 
Fai parte di coloro che non si rendono conto di quanto sanno perché la conoscenza acquisita fa parte della loro coscienza. In questo scritto tu non esprimi opinioni ma percezioni emotive che rendono le parole ininfluenti (scrivere troppo, semplificare troppo, troppo pesante o vago.....)
 

Non hanno tutti i torti

Non ho mai amato l'Islam, sia come religione che nella figura incarnata dai popoli ad esso convertiti. Sono uno di quelli che, leggendo di Storia, ha sempre tifato per i Crociati e considera la Gerusalemme che presero il 14 luglio 1099 come davvero “liberata”, liquidando come schifiltosi piagnoni quelli che lamentano il massacro degli occupanti mussulmani (come se a quel tempo non fosse la procedura usuale, anche a parti invertite). Non ho mai voluto visitare un paese mussulmano, né...​
Benedetto XVI lo affermò esplicitamente nel 2006: «La vera minaccia per la loro identità (gli islamici) non la vedono nella fede cristiana, ma invece nel disprezzo di Dio e nel cinismo che considera il dileggio del sacro un diritto della libertà ed eleva l'utilità a supremo criterio morale».
 
Forse hai letto questo post in risposta ad un articolo di Franco. Ne riporto una parte. Io come te ho nutrito per anni forte avversità per l'islam, fomentata anche da insegnamenti scolastici in istituti religiosi. Poi, ad inizio anni '90, ho accettato lavori in paesi islamici, per anni, mai avuto problemi anzi, ho trovato un rispetto che in Europa, tanto per fare un esempio, non sapevano cosa fosse (sono ing. meccanico/femmina). Rispetto per la professionalità intendo. In Iran poi, dopo un paio di viaggi, per poco non decidevo di andarci ad abitare, se non avessi avuto famiglia e, sopratutto, non potendo bere alcolici che per noi veneti sono linfa vitale.
Avevo una collaboratrice, fumatrice come me (sì in Iran le donne fumano, guidano auto, si laureano in materie tecniche) che mi portava in una grande moschea che é innanzitutto un luogo di associazione prima che di preghiera. Dove le donne si incontrano, discutono dei loro problemi, leggono, trovano amiche. Non si abbracciano, non si baciano cosa che a me va benissimo visto che DETESTO baci ed abbracci. Si parlava poco di politica, molto di vita vissuta, moltissimo di esperienze e di lavoro, niente di moda, estetista, pettinatura, e, sopratutto, niente pettegolezzi, che io odio. Si parlava di sesso, di soddisfazione fisica che gli uomini davano e...suggerimenti come eventualmente compiacerli, senza limiti, senza pudori, senza problemi!!!! Insomma, discorsi da donne che per me, che lavoravo quasi sempre tra i maschi, erano belli, gradevoli "femminili". Il loro senso religioso é diverso da quello cattolico, (che aborro), é ....non so come descriverlo...meno invadente, ecco, meno..."minaccioso'. Nessuna mi rimproverava per la mia agnosticità né ventilava inferni post-mortem come mi é successo qui in Italia, anzi cercavano di capire. Mi sono sempre coperta il capo con l'hijab, veli colorati, leggeri, che mi davano un certo 'tono" e d'estate con camicie lunghe colorate (basta che coprano le chiappe) a mezze maniche.
L'hijab non é obbligatorio in auto e camminando spesso "scivola" sul collo diventando sciarpetta, elegante. Ovviamente alla TV mostrano solo quelle vestite di nero con chador neri. Tornando in Italia vedevo pantaloncini corti su culi cicciosi e canottiere copri seni debordanti se era estate.
Dimostrazioni di gente fatte non per ottenere miglioramenti di vita ma per promuovere atteggiamenti osceni ed iconoclastici.
Certo, malumori ce n'erano come ovunque come sempre. Cose che non vanno bene ci sono come ovunque. Ma quando vedevo i cambiasoldi per strada, lasciare pacchi di denaro sui gradini e andarsi a bere un té...io derubata non so quante volte, che vivo in una casa isolata e vedo il sole "a strisce" attraverso le inferriate alle finestre dato che i ladri sono entrati più volte mi chiedo quanto questa tanto reclamizzata nostra libertà mi sia costata, a cominciare dalla casa. In Russia fu la stessa cosa, rispetto, educazione, difesa di valori tradizionali, moderazione nelle espressioni e nei rapporti umani e, in più, un amor patrio ed una cultura che avevamo anche noi, ma ora é solo un vago ricordo. 34 anni fa pensai che stavo assistendo al declino dell'Occidente perché, come hai detto tu, 'loro' rimangono determinatamente se stessi.
 
Il tuo post mi era sfuggito, strano perché in genere ormai ti vado a leggere a bella posta. Così abbiamo un'altra cosa in comune, vedo. Non solo la Russia,che ormai amo come una seconda Patria, ma anche l'Iran, per il quale sto sviluppando negli ultimi mesi un interesse sempre più forte. Nei giorni scorsi mi son letto le pagine di Wikitravel e Wikivoyage su questo paese sognando di andarci (sogno che rimarrà per un bel po' insoddisfatto, visto il mio attuale lavoro - ho un'azienda agricola e allontanarsi per sole due settimane a Mosca in Luglio è stata una piccola tragedia). Ascolto della musica tradizionale della regione iranica, e sto approcciando sempre più da vicino il persiano/farsi, cosa che prelude ad uno studio più approfondito. La settimana scorsa vidi il film "Argo" di Ben Affleck, sulla crisi degli ostaggi del 1980, ovviamente tutti gli iraniani sono brutti, sporchi e cattivi (e con barba ispida e baffoni), ma si parlava farsi e mi ha stimolato ad approfondire la cosa, portandomi a scrivere questo articolo. Sì, anche io sono stato esposto ad influenze anti-islamiche, ma sono uno curioso, che legge, e alla fine non si riesce a rendermi ostaggio di una sola versione. Ti invidio per il tuo soggiorno in Iran, è uno dei Paesi islamici secondo me più interessanti come storia, lingua e cultura. La storia del velo fa ridere, persino in Arabia Saudita le attiviste lo mettono in basso nella lista delle priorità e ci danno dei "fissati" perché non parliamo d'altro. In Iran è davvero minimo e se fosse quella la violazione più grave dovremmo adottare il loro codice penale su due piedi. Grazie per il commento.
 
Grazie a te per averlo provocato. Certe esperienze non riesco a raccontarle perché o non interessano o non mi credono.
 
Naturale. La gente è prigioniera della gabbia di propaganda in cui è cresciuta, romperla vorrebbe dire abbandonare tutta l'esistenza che vi hanno costruito dentro, per questo si teme a mettere in forse anche solo uno degli argomenti-chiave della disinformazione di regime: Russia, Islam, Covid, clima, immigrazione, lgbt, tutto deve essere mandato giù acriticamente, pena il venir emarginati come "complottisti" e ritrovarsi soli. Il costo della libertà, che sempre meno persone sono disposte a pagare. Altro che "pensiero critico"...
P.S: hai letto il mio articolo per il ritorno sulla pagina? Tutto dedicato alla Russia. Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere leggere certe cose.
 

Tintura di odio

Non so voi, ma sino ad oggi non avevo idea di chi fosse Cecilia Parodi. Dopo aver cercato qualche informazione in rete, ho trovato che sia l'ennesima scrittrice contemporanea, di quelle che piacciono tanto alle case editrici (tant'è che la pubblicano) e che sfornano storie piuttosto melense su infanzia e famiglie piene di quegli psicologismi che fanno tanto moderno. Non ho letto il suo romanzo, ma ormai coi libri contemporanei mi basta leggere la quarta di copertina, a volte persino solo...​

Dalla Russia con amore

Riprendo a scrivere su questo spazio gentilmente offertomi dall'amico Franco Marino (che ringrazio, anche per avermi sempre ricordato che qui c'era sempre un posto per me) dopo ormai esattamente otto mesi di assenza, dovuti ad una profonda crisi personale ed esistenziale da cui, sinceramente, in alcuni momenti non sapevo né come né se sarei riuscito a superare. Periodo che è culminato, a metà luglio, in un viaggio in Russia e relativa permanenza a Mosca per due settimane che avrebbe...​

Come il Capitalismo rubò il Natale

Anche quest'anno il Natale è arrivato, e anche quest'anno l'abbiamo atteso a lungo e a lungo ci siamo tutti preparati per lui. Nei supermercati, è come minimo dai primi di novembre che panettoni e pandori, fatte sparire le maschere e i dolcetti funerei di Halloween, hanno fatto capolino dagli scaffali. Le luminarie sono state accese per le vie di città e paesi in date che variano dalla fine di novembre e i primi di dicembre. Programmi televisivi e rubriche sui giornali non hanno fatto che...​

Napoleon

Dopo alcuni dubbi, sono andato anch'io a vedere l'ultimo film di Ridley Scott, e l'impressione finale è stata: poteva andare molto peggio.

A lungo sono rimasto diviso fra due motivazioni altrettanto forti sia pro che contro: intanto Napoleone è uno dei miei eroi, su cui non faccio che leggere sin dai quattordici anni (e ne ho anche scritto: un romanzo su Waterloo, naturalmente rimasto non pubblicato, quindi non chiedetemi dove trovarlo), e un film fatto con un bel budget è un'occasione...​

Il Discobolo e i flagellanti

Come per molte altre opere d'arte che mi avevano affascinato e innamorato sin dall'adolescenza, anche del “Discobolo” di Mirone ignoravo la collocazione precisa e mi son meravigliato a scoprire, grazie ad una notizia di cronaca, che stava molto più vicino di quanto non sospettassi: per la precisione a Roma, al Museo Nazionale. Ma la sorpresa più grossa non è neppure stata questa. Come qualcuno avrà notato, magari con difficoltà, essendo ogni altra notizia stata soffocata dalla recente...​

Gruppi di Patrioti

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