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Caligorante

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Il pesce puzza dalla testa Vincendo il senso di nausea che mi suscitano Putin e la sua combriccola criptogiudea, voglio spendere due parole sui recenti attacchi in Crimea e Daghestan, che confermano appieno le mie previsioni: sostanziale sconfitta strategica russa; totale incapacità di dissuadere i nemici e di difendere i propri cittadini, determinata forse dagli interessi opachi che legano gli oligarchi al “nemico” americano. I dirigenti moscoviti credono che continuando a incassare i colpi, sempre più duri ed audaci (a Vitino pare sia stato colpito un altro radar), si arriverà – presumibilmente col supporto di Trump – alla pace, anzi alla resa dell'Occidente collettivo. Io non so se siano più stupidi o criminali, sta di fatto che l'adesione della Russia odierna alla filosofia orientale della contemplazione è ormai assoluta, figlia forse degli accordi sottoscritti con Corea del Nord e Vietnam, i quali (in pochi lo ammettono) irritano più Pechino che Washington. Tuttavia, mi importa poco degli impulsi suicidi dei russi, mentre mi importa molto della Libia, ormai entrata nell'orbita di Mosca dopo più di un decennio di caos innescato dall'intervento occidentale. Di questo passo, con la Francia privata delle colonie sahariane e i putiniani incistati nella quarta sponda, lo scontro intereuropeo est-ovest non sarà del tutto immotivato. PS. Gli italiani sono complici del terrorismo ucro-atlantico, strillano gli agit-prop nostrani della Stavka. Io non mi sento complice di niente e di nessuno, dato che la mia nazione, militarmente occupata da ottant'anni, non dispone dei requisiti minimi di autonomia e sovranità. Il vero complice del terrorismo ucro-atlantico, forse, va cercato dentro le cupolone del Cremlino. Perché di solito il pesce puzza dalla testa. Originally posted in:
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È un problema di armocromia

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E dopo i Ferragnez, abbiamo i ScaLonis

(Solo i sardi capiranno)

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Qualcuno penserà che le tragedie alla Romeo e Giulietta, Piramo e Tisbe e tante altre sul tema di Eros e Thanatos rappresentino un sentimento esagerato e impossibile da vivere.

Eppure, quando senti di star perdendo l'amore della tua vita, vorresti morire.
Non importa come e quando, tutto diviene privo di senso, tutto crolla di fronte alla perdita dell' amore.

Soprattutto quando sei tu il responsabile di questa perdita. Attraversi la strada senza troppa attenzione, non sei più gentile con gli altri e vorresti solo vegetare sul letto, fino alla morte. A che vale vivere, se perdi l'amore?

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